rivista di marzo 2000


 

 

Internet, una sfida per i credenti


Attualitào Gesù
(Pietro Baso)

Da sempre ogni nuovo strumento di comunicazione che appare sulla scena deve fare i conti con sostenitori e con denigratori. Internet non sfugge a questa regola. È necessario, allora, superare entusiasmi e giudizi per comprendere che la “rete delle reti” è uno strumento a disposizione dell'uomo. Di conseguenza il suo uso richiede “maturità e senso di responsabilità”.

Il rapido sviluppo della tecnologia determina un continuo cambiamento del contesto in cui noi viviamo. Nuovi linguaggi, nuovi strumenti, nuove possibilità, nuove frontiere interpellano la Chiesa che in tale contesto mutevole è chiamata ad annunciare Cristo, che «è lo stesso, ieri, oggi e sempre».

Recentemente ad Assisi, l'Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali ha promosso un seminario di studio sul tema: "Chiesa in rete - Nuove tecnologie e pastorale" con lo scopo di cogliere il nuovo scenario della comunicazione e il suo impatto sulla vita ecclesiale. Un segno questo che la Chiesa non rimane indifferente di fronte alle nuove sfide. Ogni cristiano, infatti, nell'ambito in cui si trova a operare nel mondo, è chiamato ad assumere un ruolo di animazione evangelica delle realtà umane in una sincera collaborazione con ogni uomo di buona volontà (cf Centesimus Annus, 25).

Un ruolo che Giovanni Paolo II, nell’udienza concessa ai gruppi di RnS nel 1986, ha riconosciuto essere una delle tre dimensioni fondamentali del Rinnovamento stesso. «La seconda dimensione -diceva il Papa- si rileva dalla urgente necessità che voi sentite, in modo particolarmente vivo, di riaffermare il valore dei principi e dei criteri del Vangelo come leggi della vita spirituale e fermento di quella sociale».

Ci sentiamo quindi interpellati, per la nostra parte, ad offrire un contributo che, attraverso la forza della testimonianza di vita, evidenzi gli aspetti positivi e negativi conseguenti alle scelte e all'utilizzo delle tecnologie emergenti e di internet in particolare.

La grande rete

Innanzitutto che cosa è internet? È una rete, anzi più propriamente, una rete di reti che consente, a computer dislocati in varie aree geografiche, di stabilire una connessione tra loro e quindi di poter scambiare dati. La sua nascita, risale agli anni ’80 e i suoi utenti erano per lo più ricercatori che avevano trovato in essa uno strumento per la condivisione di studi e ricerche.

Con lo svilupparsi delle potenzialità dei computer questo tipo di tecnologia si è evoluta dando la possibilità non solo di scambiare dati, ma anche di trasformare la rete in un veicolo di messaggi postali (e-mail), di luoghi virtuali (siti) dove ricercare informazioni attraverso "motori di ricerca", di luoghi di conversazione tra persone (chat), di forum di discussione (newsgroup) dove affrontare varie tematiche scambiando le proprie opinioni. Oggi è anche possibile ascoltare musica, la radio, e vedere filmati. È possibile effettuare videoconferenze eliminando la necessità, per le persone interessate, di spostarsi fisicamente, riducendo così i viaggi e quindi il tempo speso per essi.

Indubbiamente uno scenario affascinante, che non potrà non incidere sulle abitudini, sugli stili di vita, sui modi di rapportarci con gli altri; uno scenario che richiede di essere visto alla luce della parola di Dio affinchè diventi uno strumento per il bene comune e non uno strumento di potere che crei nuove schiavitù o nuove dipendenze.

Può essere quindi questa un’occasione per fare alcune riflessioni.

Innanzitutto la riduzione di distanze e dei tempi necessari per far veicolare la comunicazione porta ad una riduzione del tempo da dedicare a queste attività. Come verrà utilizzato il tempo guadagnato? Leggo sul libro dei Proverbi: «La riflessione ti custodirà e l'intelligenza veglierà su di te, per salvarti dalla via del male ...» (Pr 2, 11).

Credo sia importante sottolineare il ruolo della riflessione in un mondo che, per i ritmi che si è dato, non ha più tempo da dedicarle. Riflettere oggi può diventare una scelta coraggiosa per dare qualità alla comunicazione che spesso, per la fretta e per la quantità, risulta essere superficiale nei contenuti. E un modo concreto per rispondere a quanto auspicato dal Papa che ci ha detto: «...abbiate l'audacia di collaborare con lo Spirito a una nuova, grande effusione di amore e di speranza su tutta l’umanità».

È un porsi in ascolto, per portare luce in queste nuove realtà.

Uno strumento utile

In questi ultimi tempi internet ha conquistato i mass-media che hanno dato un notevole contributo alla sua diffusione. Notiamo, tuttavia, una certa tendenza ad attribuire alle nuove tecnologie una capacità risolutiva dei problemi dell’uomo, mentre, per quanto affascinante, anche internet non è che uno strumento nelle mani dell'uomo, utilizzabile per il bene o per il male. Questo ci aiuta a riflettere sulla responsabilità che ciascuno ha nell’uso degli strumenti a disposizione.

Oggi tutto ruota intorno all'economia. Internet stessa è vista come un grande affare, e proprio questo ne determina il suo successo. È sotto gli occhi di tutti il fermento che si è creato in borsa per i titoli telematici, generando illusioni di facili guadagni.

Possiamo noi rimanere indifferenti? Possiamo noi rinunciare alla missione di essere sale della terra e luce del mondo? Può il cristiano, guidato e mosso dallo Spirito, lasciarsi sedurre e guidare dal fascino delle nuove tecnologie e perdere di vista il vero bene dell'uomo?

L’utilizzo di internet richiede da parte di ciascuno, maturità, responsabilità e libertà per navigare nella rete, senza cadere nella rete. Navigare: un termine molto appropriato per descrivere il viaggio virtuale tra le pagine web.

Navigare, infatti, comporta una mèta da raggiungere, il tracciare una rotta, ma rimane comunque un viaggiare attraverso una strada non delimitata da confini precisi. Anzi spesso si è costretti a correggere la rotta per far fronte alle mutevoli condizioni del mare e del vento. Così, il navigare nella rete in cerca di informazioni, può trasformarsi in un viaggio che porta da tutt’altra parte, se ci si lascia sedurre dal "canto delle sirene" (annunci pubblicitari che troviamo nelle varie pagine visitate).

Si dice che in internet si trova tutto. Sarebbe più preciso dire che si trova tutto ciò che viene inserito e questo da chiunque lo voglia fare. Ne consegue che dobbiamo assumere un atteggiamento critico su ciò che vediamo, su ciò che leggiamo ecc. in quanto la qualità dei contenuti dipende dalla loro fonte. Purtroppo, per una scarsa o tardiva presenza dei cristiani nelle nuove realtà emergenti, accade che le fonti sono spesso quelle meno adatte ad offrire dei sani contenuti.

Ecco allora l’importanza di utilizzare internet anche come strumento per essere presenti in modo qualificato e dignitoso con contenuti utili al bene dell’uomo sia nel campo della fede, sia in quello sociale.

Si aprono così nuove vie di evangelizzazione che, se percorse con il dovuto equipaggiamento («ne borsa, ne bisaccia, ne due tuniche...» cioè con la libertà dei figli di Dio che ci rende insensibili ad ogni forma di condizionamento), possono contribuire a rendere meno inquinato il mare virtuale della rete (già oggi pieno di spazzatura) per offrire l’acqua limpida e cristallina che scaturisce dall’Amore, unica fonte e strumento di salvezza.