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Accogliere la Parola per la Nuova evangelizzazione  
Relazione introduttiva del Coordinatore nazionale
Conferenza Nazionale Animatori 2012 - Mario Landi - Clicca per ingrandire...Una memoria grata del Quarantennale, una rilettura sapienziale di quanto il Signore ha donato al Rinnovamento nello Spirito Santo in questo Anno giubilare: la relazione introduttiva del coordinatore nazionale Mario Landi ha chiamato tutti gli animatori a una nuova responsabilità, per vivere una svolta in questo Anno della fede.

Un grande ralenti su un lungo anno di eventi, ma anche il richiamo al magistero della Chiesa, attraverso i messaggi dei Pontefici che si sono succeduti in questa lunga storia di grazia che da quarant'anni accompagna il Rinnovamento in Italia, segno tangibile di una ecclesialità forte.

"‘La porta della fede' (cf At 14, 27): si apre un anno di grazia del Signore! Proseguiamo il giubileo del Quarantesimo anniversario del Rinnovamento, chiamati a una nuova responsabilità" è il tema dell'intervento del Coordinatore nazionale, affrontato attraverso cinque parole chiave: fede ed evangelizzazione, declinate nelle dimensioni della profezia, del discernimento, della liberazione. «Nella Lettera apostolica di Benedetto XVI in apertura dell'Anno della fede, il Santo Padre pone l'attenzione su due aspetti: annuncio della Parola e cuore libero di accoglierla. "La porta della fede che introduce alla vita di comunione con Dio e permette l'ingresso nella sua Chiesa è sempre aperta per noi - dice il Pontefice. È possibile oltrepassare quella soglia quando la parola di Dio viene annunciata e il cuore si lascia plasmare dalla grazia che trasforma". Dovremmo esultare e avvertire un senso di profonda gioia e responsabilità per queste parole: in esse si scorge la natura, l'identità, la missione, la profezia di tutto il Rinnovamento, assieme al grande privilegio che la testimonianza e la profezia che lo Spirito ci ha chiamato a donare alla Chiesa di questo tempo passi, in questo momento storico, attraverso di noi».

L'Assemblea nazionale, la Verifica pastorale da essa scaturita, la 35ª Convocazione nazionale, l'Udienza speciale in Piazza San Pietro con Benedetto XVI, la Giornata mondiale delle famiglie e il Meeting del RnS a Milano, le Scuole estive di formazione, Dieci Piazze per Dieci Comandamenti, il Convegno sullo Spirito Santo sono alcuni dei "luoghi" in cui lo Spirito si è fatto promessa compiuta, incarnata, vissuta. «Durante l'Assemblea il Signore ha sottolineato come il RnS sia opera dello Spirito, un'opera da servire e non da asservire, che precede e supera ogni nostra capacità. Siamo chiamati a operare e agire nell'orizzonte della fede e non della razionalità, della carnalità. Dall'Assemblea siamo passati alla verifica pastorale a tutti i livelli, facendo memoria delle origini e della nostra missione ecclesiale, guardando al futuro senza rimpianti nostalgici». La Convocazione, poi, è stata una straordinaria esperienza di effusione dello Spirito Santo, registrando una partecipazione numerica come non accadeva da un po' di anni. Il centro dell'intero anno è stato indubbiamente l'Udienza in Piazza San Pietro con Benedetto XVI, «giorno più forte del giubilo della comunione ecclesiale, della speranza rinnovata, della carità operosa».

La Giornata mondiale delle famiglie e la presenza del RnS a Milano sono stati segno di quel corpo che, a partire da Pentecoste, sempre si genera: in questa ottica sono da leggere tutte le attività della Casa Famiglia di Nazareth a Loreto e la costruzione del Centro internazionale della famiglia a Nazareth, in Terra Santa, «per servire la famiglia e sostenerla nel suo impegno sociale e nella sua vocazione ecclesiale. Le Scuole estive di formazione sono state il momento in cui abbiamo formato le coscienze alla luce delle ragioni di Dio». La vocazione all'evangelizzazione si è realizzata attraverso il progetto Dieci Piazze per Dieci Comandamenti, che ha fatto da preludio all'apertura dell'Anno della fede e lo accompagnerà attraverso la declinazione dei Comandamenti in altre otto piazze d'Italia. «Abbiamo portato il RnS nelle piazze, dando voce, spazio, alla parola di Dio e a testimoni ed evangelizzatori che hanno onorato la Parola e lo Spirito Santo. La fede o si manifesta, si vede, interroga e cambia il cuore dell'uomo e la convivenza civile, o non è fede. La nuova evangelizzazione ha bisogno anche di nuove modalità espressive della fede». Ultimo in ordine temporale è il Convegno sullo Spirito Santo, tenutosi lo scorso 25 ottobre all'Università gregoriana in occasione del 25° dell'enciclica Dominum et vivificantem, «un evento da rileggere in chiave sapienziale ben oltre l'Anno giubilare, e che colloca l'intera storia del RnS, sin dalle sue origini, nel binomio dell'esperienza e della formazione teologica». In questa profonda esegesi del vissuto del RnS, il Coordinatore nazionale ha posto in evidenza anche i punti critici del Movimento, come emersi dal discernimento comunitario, ricordando però di mantenere alta la misura della vita di fede per la chiamata comune all'evangelizzazione affinché, assieme a san Paolo, tutti possano dire che «annunciare il vangelo per me non è un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il vangelo» (1 Cor 9, 16).

Elsa De Simone

 

(01.11.2012)