Sotto una mega-foto di Santa Teresina di Lisieux, scattata quando aveva appena otto anni, il popolo del RnS dell’Emilia-Romagna ha sviluppato il tema “Servitevi gli uni gli altri”, chiosato dalle parole, “Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me.” (Mc. 9, 37a) e “Chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande.” (Lc. 9, 48c)
Il luogo della mia salvezza non è il luogo della mia gratificazione - ha riassunto nella sua relazione il coordinatore regionale Mario Cavalieri - e non è neanche il luogo dove avvengono i miracoli, le guarigioni fisiche o le manifestazioni straordinarie; il luogo della mia salvezza è il luogo dove metto in pratica l’amore e il servizio.
Ad aiutare in questa meditazione è stata chiamata dagli Stati Uniti Patti Gallagher Mansfield, testimone delle origini del Rinnovamento carismatico in ambito cattolico. Sua l’idea di fare perno sull’esperienza da bambina della Santa di Lisieux, la quale gioiva della sua “piccolezza”, non rifiutava nulla di quello che il Signore le metteva davanti, e ambiva ad essere “tutto” nonostante avesse dei limiti evidenti, ad esempio con le preghiere recitate.
L’invito ribadito è dunque a fidarsi totalmente del Signore al punto di metterlo al centro, sul trono della nostra vita, evitando la grande tentazione che sta davanti “a noi che abbiamo conosciuto il Signore e abbiamo fatto esperienza viva del Suo amore, quella di voler riprendere in mano le redini della nostra vita, perché non ci fidiamo fino in fondo delle cose grandi, che solo Lui può compiere in noi.”
I bambini, richiamati nel sotto-titolo, hanno animato il cuore della giornata, decorando e “bersagliando” un grandissimo cuore e recitando una serie di scenette studiate per illustrare il tema del servizio reciproco.
Alessandra N.
(20.10.2006)