«GESÚ È IL SIGNORE!»
Il 14
marzo del 2002 il Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale
Italiana approvava definitivamente gli Statuti dell’Associazione privata
di fedeli “Rinnovamento nello Spirito Santo”. Una speciale Udienza
privata, al mattino, riservata dal beato Giovanni Paolo II ai membri del
Consiglio Nazionale del Movimento e una solenne Celebrazione
Eucaristica, al pomeriggio, presieduta dall’allora Presidente della CEI
card. Camillo Ruini nella Cattedrale di San Giovanni in Laterano,
suggellavano questo storico passaggio di grazia.
La
“Giornata del Ringraziamento” cade quest’anno nella felice ricorrenza
del 40° anniversario della nascita del Rinnovamento in Italia. Un
giubilo nel giubilo, un’occasione per rimarcare ancora con più
convinzione la fedeltà del Signore lungo questi anni benedetti di
cammino spirituale ed ecclesiale.
Tante e diversificate su tutto il territorio italiano le iniziative in
programma per celebrare la “Giornata del Ringraziamento”. Sul piano
personale e comunitario, tutti i membri del Rinnovamento nello Spirito
sono chiamati a fare memoria di ciò che lo Spirito Santo ha fatto per
noi. Per tutti un grido, nel petto e sulle labbra:
«Gesù è il Signore!».
A chi
ci chiedesse con quale espressione potrebbe riassumersi l’insegnamento
basilare che il RnS, da sempre, propone al mondo, nessuno di noi
dovrebbe esitare nel rispondere: «Gesù è il Signore!». Non è uno
slogan; e non è appena l’enunciazione del kérigma, cioè del cuore della
fede cristiana. È qualcosa di più.
«Gesù è il Signore!»
è il racconto di
un’esperienza personale e profonda della salvezza, cioè dell’opera
distintiva dello Spirito Santo nella vita di chi crede. Il RnS è proprio
lo svolgersi, nello spazio e nel tempo, di questo evento personale di
salvezza, che rivive in modo originale e irripetibile nella vita di
ciascuno dei fratelli e delle sorelle che partecipano alla vita di un
gruppo o di una comunità del RnS. Ciò fa del RnS un corpo, una famiglia,
una comunità nazionale! Così il RnS è Chiesa e attua l’insegnamento
della Chiesa, nello stile proprio delle prime comunità cristiane.
«Gesù è il Signore!».
Un grido, una
testimonianza di vita nuova autenticata dal dono dell’effusione dello
Spirito, in forza del quale la presenza viva di Gesù segna una vera e
permanente rivoluzione interiore in chi la pronuncia e la vuole vivere
ogni giorno. Ricorda, infatti, l’apostolo Paolo:
«Chi potrà mai dire che Gesù è il Signore se non è lo
Spirito che glielo fa dire?» (cf 1 Cor 12, 3).
Ed ecco l’apporto imprescindibile dell’effusione dello Spirito: una
spinta interiore, una convinzione precisa che fa del grido «Gesù è il
Signore!» uno stile di vita, una precisa modalità di essere
cristiani nella storia, di quelli che non devono, non possono passare
inosservati, tale e tanta è la gioia e la novità di cui sono portatori.
Dire
che «Gesù è il Signore!» significa affermare che il destino del
mondo è sottomesso a Cristo, non agli uomini, né al potere di cui gli
uomini si avvalgono: il potere delle legislazioni, delle filosofie,
delle scienze, delle tecnologie, dei sistemi economici e dei mercati,
delle mode e dei costumi, dei metodi psicologici e delle dottrine
sociali.
Dire
che «Gesù è il Signore!» significa rinunciare ad ogni forma di
libertà che non provenga dal Vangelo di Gesù; in termini pratici,
opporsi ad ogni forma di individualismo, di libertarismo, di sudditanza
umana e a tutte le prevaricazioni morali e sociali che ne derivano.
Dire
che «Gesù è il Signore!» significa combattere con le armi
spirituali della preghiera e della Parola di Dio il secolarismo, il
materialismo che stanno distruggendo i valori cristiani e stanno
riducendo l’uomo ad uno schiavo, sottomesso agli idoli del denaro, del
sesso e del potere. Con questa convinzione il Rinnovamento ”sbarcò”
dagli USA in Italia, per impiantarsi nel 1972; con accresciuta
convinzione il RnS è chiamato a far sentire la carica profetica della
propria missione spirituale, ecclesiale e sociale insieme.
Il
grido «Gesù è il Signore!» non genera soltanto vita nuova sul
piano personale, ma anche un nuovo modo, più fraterno, di stare insieme
e di vivere la fede. Così nascono i gruppi e le comunità del
Rinnovamento, una fede in attività, che si fa atto di culto, che compone
in assemblea uomini e donne che amano il Signore e insieme vogliono
esprimere questa passione per Gesù. Un amore che affratella e spinge a
riunirsi, per adorare il Signore, e per rimanere uniti a Lui proprio
attraverso l’esperienza della preghiera comunitaria carismatica; amore
che spinge ad “uscire dal Cenacolo”, per raccontare al mondo incredulo
la potenza del nome di Gesù e la bellezza di essere suoi discepoli. In
tal senso, i gruppi e le comunità del RnS sono, prima di tutto,
assemblee di oranti che vivono una sorta di “liturgia missionaria”.
Nel
RnS abbiamo incontrato un Gesù nuovo, vicino, intimo, potente, proprio a
partire dall’incontro di preghiera comunitaria carismatica, nel quale il
suo nome si è fatto lode, intercessione, silenzio adorante, profezia,
canto, accoglienza, testimonianza, comunione e sottomissione fraterna.
Nel
RnS abbiamo compreso che dopo la Pentecoste il “Cenacolo” si è aperto al
mondo, la preghiera di attesa dello Spirito si è fatta annunzio del
kérigma, predicazione del nome di Gesù e della sua Chiesa, testimonianza
di una vita nuova in Cristo.
Auguri, Rinnovamento nello Spirito! E rimaniamo uniti, come pietre vive,
perché “il muro di fuoco di preghiere” in questo giorno sia sempre più
saldo. La Convocazione “giubilare” di Rimini è ormai alle porte:
intercediamo anche per questo speciale evento di evangelizzazione.