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In Sardegna i talenti... si mettono «in gioco» 
Giovani RnS Sardegna - Clicca per ingrandire...

In una terra benedetta dal Signore che profuma della santità di un grande ed umile uomo quale era Sant'Ignazio da Laconi, dal 30 dicembre del 2019 al 1° gennaio 2020 si è svolto il Capodanno Giovani della Sardegna.

Lo slogan centrale è stato tratto dalla parabola dei talenti, narrata dal Vangelo di Matteo 25,20-21: «Metti in gioco il tuo talento».

L’intento è stato quello di far riscoprire ai 20 giovani presenti che la propria vita è un dono da amare;

Don Simon Pedro Ela Ncogo Abang e padre Giancarlo Pinna, come teneri padri, sono stati in mezzo a noi accompagnandoci in questo percorso.

La prima giornata è iniziata con la Preghiera comunitaria carismatica in cui il Signore invitava i presenti a fare un atto di fede, davanti alla croce: “Invocami e io ti risponderò, e ti annuncerò cose grandi e impenetrabili, che non conosci. (Ger 33,3)”. Con l’aiuto dell’animazione della preghiera, anche i cuori più increduli e chiusi iniziavano a lasciarsi scalfire dall’amore di Dio, che tutto può, tutto consola.

Il secondo giorno, siamo stati accompagnati nella riflessione del brano biblico Mt 25,20-21 dal coordinatore diocesano di Nuoro Florin Saba. Per iniziare ai giovani è stata consegnata una moneta d’oro, a rappresentare il talento che il servo riceve dal suo padrone. Con questo gesto è stato introdotto un momento di “deserto" dove per un’ora, davanti a Dio e a se stessi, si è riflettuto sui propri talenti e i propri limiti, e con l’aiuto del Salmo 139 (138), su quanto Dio ami la sua creatura sin dall’eternità. Dopo una breve condivisione, ognuno ha sintetizzato l’esperienza con una parola trascritta su un post-it e posato sulla croce, a indicare che quel momento è stato vissuto con Gesù.

Nel pomeriggio abbiamo “messo in gioco i talenti” attraverso un’opera di misericordia visitando gli anziani della casa di riposo di Laconi: ad ogni ospite è stato donato un cuore con la scritta “Gesù ti ama”. Li abbiamo allietati con semplici parole, sorrisi, abbracci, carezze e qualche canto, e a loro volta gli anziani hanno cantato per noi. Giovani e vecchi si sono rallegrati insieme! Tutti i ragazzi hanno potuto constatare come sia stato emozionante fare della propria vita un dono prezioso per gli altri.

L’Adorazione eucaristica ha segnato il passaggio dal vecchio al nuovo anno: tra le 23.30 e la 00.15 abbiamo ringraziato Gesù per tutto quello che ha operato e permesso nel 2019. Ognuno ha consegnato davanti al Santissimo la propria moneta-talento ricevendo una perla quale segno che Gesù è la “perla preziosa" della vita.

Il primo giorno del 2020 si è aperto al mattino con la PCC, cui ha fatto seguito un momento esperienziale derivante dalla Parola profetica della “donna di Betània (Mc 14,3). In ginocchio davanti alla croce, siamo stati unti con olio di nardo ricevendo il profumo di Cristo e la preghiera d’intercessione dei fratelli dell’équipe giovani e della coordinatrice regionale Lucia Mariane, che hanno pregato su ciascun partecipante. È stato un tempo molto forte di guarigione e consolazione dove i cuori sono stati avvolti dall’amore e dall'abbraccio paterno di Dio.

Una breve esortazione finale a conclusione della tre giorni sul versetto “Prendi parte alla gioia del tuo padrone" ci è stata poi consegnata dalla delegata giovani regionale, Sara Puretto, anche alla luce delle parole di Papa Francesco contenute nella «Christus Vivit». Un invito a rialzarsi in piedi quando si cade, nella consapevolezza che Dio c’è, e aspetta che gli tendiamo la mano per farlo salire nella barca con cui poter prendere il largo.

Il ritiro si è concluso con un motto per il 2020: “Signore si compia in me la tua felicità!”.

Alleluia!


Giovani RnS Sardegna

(05.01.2020)