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Servitori a causa di Gesù 
Sintesi della relazione d'apertura di Mario Landi
43ª Conferenza nazionale animatori - Clicca per ingrandire...

«Non è possibile essere sottomessi al regime dell'amore senza scegliere di amare».

Sono queste le parole con cui il coordinatore nazionale Mario Landi introduce alla 43ª Conferenza Animatori, ricordando ai presenti che la causa del servizio è l'incontro personale con Gesù, senza il quale non esiste servizio nel potere dello Spirito Santo. Meno compreso è però il legame tra servizio ed evangelizzazione, nel senso che non tutti percepiscono il servizio come elemento fondamentale per evangelizzare.

Papa Francesco fin dal 2014 ha sottolineato come il Rinnovamento sia una forza di evangelizzazione nella gioia dello Spirito Santo che spinge ad amare Gesù e ad amare il prossimo.

Volendo quindi fare un “identikit” del vero servitore-discepolo missionario, Papa Francesco lo dipinge come dice che è colui che è capace di integrare la dimensione spirituale e mistica, con quella incarnata della carità e del servizio: «La migliore motivazione per decidersi a comunicare il Vangelo è contemplarlo con amore, è sostare sulle sue pagine e leggerlo con il cuore... è urgente recuperare uno spirito contemplativo, che ci permetta di riscoprire ogni giorno che siamo depositari di un bene che umanizza, che aiuta a condurre una vita nuova. Non c'è niente di meglio da trasmettere agli altri».

Al Convegno ecclesiale di Firenze il Papa ci ha rammentato i tratti interiori che contraddistinguono i servitori: l'umiltà, il disinteresse e la beatitudine. «Una Chiesa che presenta questi tre tratti sa riconoscere l'azione del Signore nel mondo, nella cultura, nella vita quotidiana della gente».

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«Con questi presupposti ci siamo sforzati di far maturare un impegno e un servizio come chiamata», per aiutare tutti gli appartenenti alla realtà del Rinnovamento a vivere la corrente di grazia e a incarnarla nella storia secondo i programmi e i progetti specifici.

Per fare ciò - spiega Mario Landi -  «ci siamo chiesti se gli strumenti fraterni e ordinari che abbiamo, non avessero la necessità di verifica e adeguamento» . Ecco spiegate le modifiche statutarie, la semplificazione della struttura regionale, la chiamata a una maggior corresponsabilità a tutti i livelli, il richiamo a promuovere le realtà territoriali senza cadere nella dimensione del controllo: «lasciamo che cenacoli, gruppi, comunità e comunità di Alleanza siano fecondamente guidati dallo Spirito!».

La parola d'ordine per tutti è la diffusione della grazia del Rinnovamento. Per tale ragione i Seminari di Vita nuova, l'apertura di nuovi cenacoli/gruppi/comunità e i Roventi ardenti non soggiacciono nella loro realizzazione alla volontà di nessun organo pastorale diocesano o regionale, ma rappresentano la vita ordinaria, libera e autonoma di ogni gruppo/comunità. Ogni intervento pastorale - continua il Coordinatore nazionale - «sia sempre in ordine alla comunione per l'evangelizzazione, all'accompagnamento e consiglio, alla capacità di discernimento personale e comunitario e alla capacità di custodire la grazia carismatica dell'esperienza del Rinnovamento nello Spirito Santo in tutte le sue dimensioni, unitamente alla capacità di custodire ogni singolo fratello e sorella appartenente alla comunità».

«Vuoi diventare santo? Servi il Signore!».

Buon cammino di santità.

Igor Cocevari

(01.11.2019)