Manca
ancora qualche ora all’inizio della 43ª Conferenza nazionale animatori ma tutto
è quasi pronto. Ad accogliere decine di volontari è don Michele Leone, delegato
nazionale per l’Animazione liturgica del RnS, che prende il posto di don Guido
Pietrogrande, momentaneamente assente a Rimini per motivi di salute.
Presenziare
ai Raduni nazionali del RnS come servitori consente di relazionarsi con Dio
attraverso la preghiera. Ma come ci avviciniamo alla preghiera? Cosa chiediamo
nelle nostre preghiere? Da questi assunti prende le mosse la riflessione di don
Michele per arrivare a spiegare la potenza racchiusa nella preghiera.
Dopo la
stoltezza dei pagani e l’osservanza della Legge degli ebrei, Dio compie una
rivoluzione del rapporto tra Lui stesso e l’uomo: lo trasforma, attraverso
l’opera dello Spirito, fino a renderlo comprensibile, consapevole.
«Lo Spirito
viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare in modo
conveniente; ma lo Spirito stesso intercede, con gemiti inesprimibili; Colui
che scruta i cuori sa cosa desidera lo Spirito, perché Egli intercede per i
Santi secondo i disegni di Dio» (cf Rm 8, 26). «Questa – ha sottolineato don
Leone – rappresenta la sintesi di tutto il nostro rapporto con Dio, della
nostra relazione con Dio. Lo Spirito intercede per noi». In quanto uomo, Figlio
di Dio, Gesù intercede per noi presso il Padre. Divenuto carne in un uomo, Gesù
di Nazareth intercede per noi presso Dio; mediante il suo Spirito, lo Spirito
che vive in noi intercede presso il Padre. Sarebbe come dire, cioè, che Dio
intercede presso se stesso. Questa la grandezza dello Spirito, questa la
potenza di Dio: inabitare l’uomo, la sua storia e, attraversandola, diventare
noi, il nostro grido al Padre.
Ecco,
dunque, la preghiera del cristiano, di colui che è stato raggiunto dalla
potenza dello Spirito Santo. Spesso non ci rendiamo conto che la nostra
preghiera è già richiesta accolta, supplica dello Spirito al Padre per il
nostro bene.
Cosa,
dunque, è conveniente (utile per il nostro bene) chiedere? Il Regno di Dio è
l’oggetto, a volte inconsapevole, inesprimibile, delle nostre richieste. «Lo
Spirito Santo grida in noi affinché noi chiediamo continuamente a Lui».
«Invocare lo Spirito è azione e opera dello Spirito in noi». Allora, se non
siamo sordi al grido dello Spirito, la nostra preghiera diviene la preghiera
dello Spirito presso il Padre.
«Che il
Signore ci aiuti, dunque - ha concluso don Michele -, affinché la nostra
volontà diventi una sola con quella dello Spirito, e ciascuno di noi chieda
quello che Lui chiede, lasciandosi guidare dalla forza dello Spirito che va
oltre ogni nostra povertà, ogni nostra umanità».
Servire per
amare ed evangelizzare
Il saluto
di Salvatore Martinez ai Volontari del servizio
Il Signore
ci sta chiamando! In molti modi, attraverso diversi servizi: la musica, il
controllo nei parcheggi, gli stand etc... In diversi modi il Signore ci chiede
di condividere il nostro lavoro, le nostre forze o la nostra intelligenza con i
fratelli che si accingono ad arrivare a Rimini da tutta Italia. Con queste
parole il Presidente del RnS, Salvatore Martinez, ha accolto e ringraziato i
volontari del Rinnovamento per il loro servizio.
Il tema di
questa 43ª Conferenza è sfidante, ha evidenziato Martinez: “Tutti sapranno che
siete miei discepoli se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 35). Un
tema che può essere riletto, alla luce del servizio che i volontari si
apprestano a svolgere, in questo modo: “Tutti coloro che verranno alla
Conferenza sapranno che noi siamo servitori se avremo amore gli uni per gli
altri”!
Allora,
dobbiamo interrogarci – ha esortato sempre il Presidente RnS -, all’inizio di
questo nuovo Quadriennio, a che punto è il nostro amore per Dio, a che punto è
il fuoco dello Spirito nella nostra vita. L’amore può declinarsi in tante
modalità e, in 43 anni, l’amore può essersi affievolito, spento. Ma, prendendo spunto
dalle parole di Papa Francesco (in occasione della Vigilia di Pentecoste 2019),
sottotitolo di questa 43ª Conferenza, possiamo affermare che «”Evangelizzare è
un servizio d’amore”, dunque “evangelizzare” può tradursi con la parola
“servire” e con la parola “amore”».
In questi
giorni dobbiamo domandarci continuamente non tanto “se”, ma “come stiamo
amando” Dio, come stiamo amando i nostri fratelli, la Chiesa, il Rinnovamento…
La capacità di amare, servire, evangelizzare – ha continuato Martinez riprendendo
alcuni passaggi approfonditi da don Michele – ci «viene dallo Spirito Santo,
che non ci fa solo pregare, ma ci unisce nel servizio e per questo ci raduna».
Tante,
dunque, sono le ragioni per metterci insieme al lavoro!
Il
presidente Martinez, dopo aver ringraziando don Michele per la Celebrazione
eucaristica, non poteva esimersi dal rivolgere un saluto anche a don Guido
Pietrogrande: «Vorrei che pregassimo per lui portandolo qui, ai piedi
dell’altare, insieme ai responsabili del Servizio… Non vogliamo che sia assente
a questa Conferenza». Don Guido, infatti, raggiungerà il Palacongressi di
Rimini per intervenire, come da programma, in occasione del suo Simposio e per
presiedere la Celebrazione eucaristica di sabato 2.
Infine,
Martinez, ha ricordato l’impegno missionario del RnS in Moldavia e in Cina,
terre inghiottite da una povertà spirituale da nutrire, alimentare, crescere.
In Moldavia è stata recentemente celebrata la 2ª Convocazione nazionale e in
Cina c’è stato un incontro nazionale per gettare i “germogli dello Spirito”:
germogli che si traducono in amore per i poveri, per i perseguitati, gli
ultimi. Qui, a Rimini, in questi giorni in modo speciale, ci è chiesto di
tenere acceso questo amore, di tenerlo vivo; ci è chiesto di amare i fratelli,
tutti coloro che verranno a servirci e che noi stesse dovremo servire.
Daniela
Di Domenico