Il fiume
di misericordia che abbondantemente il Padre ha riversato su ciascuno dei
15mila e più presenti alla 42esima Convocazione nazionale dei gruppi e delle
comunità del RnS nella giornata di apertura è divenuto lode, ringraziamento e
giubilo nella preghiera comunitaria carismatica del secondo giorno.
Le mura
di Gerico che chiudevano il cuore sono crollate per mezzo della potenza
dell'abbraccio d'amore del Padre e con questa libertà l'assemblea orante ha
invocato lo Spirito Santo affinché unisse tutti in vincoli di comunione e
fraternità.
Una forte
invocazione ha raccolto le preghiere di ciascuno e la corrente di grazia è
scesa copiosa.
Lo
Spirito ha donato una Parola del profeta Michea. «Verranno molte genti e
diranno:
“Venite,
saliamo al monte del Signore e al tempio del Dio di Giacobbe; egli ci indicherà
le sue vie e noi cammineremo sui suoi sentieri”, poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore» (cf Mi 4,2).
Il Signore ci guida e ci protegge nel
cammino verso il suo monte santo ogni giorno; ci indica la via per la nostra
felicità con segni e prodigi.
Molti cuori erano ancora intimoriti,
affranti, dubbiosi, appesantiti ma lo Spirito ha rivelato l'immagine di Gesù
che continuamente bussa alla porta del nostro cuore per potervi abitare e
operare le promesse di benedizione da lui indicate.
Attraverso le parole del canto “Alla porta
del mio cuore” i pesi che ancora erano ancorati alle vite dei fratelli e delle
sorelle sono caduti e il potere dello Spirito ha potuto abitare le vite di
ciascuno per vivere ancora una volta una rinnovata effusione dello Spirito che
vivifica, risana e guarisce.
La preghiera si è conclusa con la
proclamazione di una parola tratta dal profeta Isaia al capitolo 41 versetto 8:
«Ma tu, Israele mio
servo, tu
Giacobbe, che ho scelto,
discendente di Abramo mio amico,
sei tu che io ho preso
dall'estremità della terra e ho chiamato dalle regioni più lontane
e ti ho detto: «Mio
servo tu sei
ti ho scelto, non ti ho rigettato».
Non temere, perché io
sono con te; non
smarrirti, perché io sono il tuo Dio. Ti rendo forte e anche ti vengo in aiuto
e
ti sostengo con la destra vittoriosa».
I segni esteriori dell'unzione dello
Spirito sono stati lacrime di gioia, gesti e segni di perdono, una gioia
ritrovata nel Signore.
La
Parola proclamata ha mostrato come
permettendo alla grazia di attraversare la vita essa ci permette di non avere
timore di scegliere il Signore ogni giorno della nostra vita, nonostante le
difficoltà e gli ostacoli, perché per primo Egli ci ha scelti ed il Suo amore e
la Sua Misericordia
non ci abbandonano mai.
Gesù è il Signore! Alleluia!
Nino Di Guida