Si conclude con la Celebrazione
eucaristica la 42ª Conferenza animatori nazionale officiata dal consigliere
nazionale spirituale, don Guido Pietrogrande.
«Qual è il primo dei
comandamenti?». È la domanda che il dottore della legge pone a Gesù 2000 anni
fa e che oggi viene riproposta mediante il Vangelo all’assemblea di Pesaro.
Don Guido afferma che
il Maestro vuole ancora parlare, vuole ancora essere svegliato mentre dorme
sulla barca e può ancora rispondere alle nostre tante domande di uomini e
donne, di genitori e figli, di sacerdoti e laici.
Come si fa? Come è
possibile? Sono queste le domande che troppo spesso ci poniamo. Non è il “come
è possibile?” della Vergine Maria che compie arrendevolmente la volontà di Dio,
ma è il nostro “come” sommerso da tanti dubbi.
E se può sembrare facile
amare Dio, come si fa ad amare il nostro prossimo? Come può un marito amare la
moglie che lo ha lasciato? Come possono i genitori amare i figli che vogliono
celebrare la loro autonomia? Come possono i sacerdoti amare ancora di più? E i giovani?
E gli animatori? Gesù ci ha indicato la strada: c’è la possibilità – afferma
don Guido - di amare oltre ogni limite, come ha fatto Lui, e se questo ci sembra
troppo difficile allora sforziamoci solo di amare un po’ di più e il Dio della
pace sarà con noi.
Al termine della Celebrazione, Salvatore Martinez ha
espresso il ringraziamento da parte di tutto il Rinnovamento nello Spirito
per l’operato di don Guido, chiamandolo "grande fratello e grande
padre". Per lui lo Spirito ha donato alcuni versetti del Salmo 20: «Hai
esaudito il desiderio del suo cuore e gli poni sul capo una corona di oro puro».
Infine il Presidente RnS ha ricordato come insieme, in questo lungo cammino
di fede, hanno raccolto l’eredità di don Dino Foglio, che ha portato alla
Chiesa più di mille vocazioni.
Fania
Raneri
Nasce dalla vostra fede!
La testimonianza di Alessandra
Per
tre giorni – racconta Alessandra -, dal 4 al 6 ottobre scorso, abbiamo avuto la
tenda della Misericordia in una piazza centrale di Genova. Per l’animazione e
l’evangelizzazione, si sono alternati i gruppi della Regione Liguria. La tenda
al mattino veniva allestita e di sera veniva riposta.
Il
gruppo a cui appartengo, ha aderito al turno di sabato 6 ottobre. Fin da
subito, ho provato una grande emozione nel vedere montare la tenda della Divina
Misericordia. Ho trascorso tutto il giorno presso la tenda per evangelizzare e
offrire una parola di conforto alle persone che passavano di continuo. Era
veramente un’occasione preziosa che lo Spirito mi stava offrendo!
Numerosi
passanti si sono radunati intorno alla tenda, ragazze bisognose di
consolazione, gente a cui annunciare l’amore di Gesù, donne e uomini curiosi,
ma anche affamati inconsapevoli di amore; in particolare una giovane donna
bionda, che conoscevo di vista, perché solita chiedere l'elemosina in strada,
tutta rossa in viso piangeva a dirotto. L’ho abbracciata e insieme abbiamo
pregato. Le abbiamo chiesto se desiderava ricevere una preghiera: ha accettato
immediatamente! A sera, partecipando alla Messa conclusiva, celebrata dal
nostro arcivescovo, il card. Angelo Bagnasco, mi ha molto colpito l’omelia e in
particolare ho avvertito profonda commozione quando si è così espresso: «Avete
dato un buon esempio, perché, nella follia del vostro amore mi avete fatto
vedere in modo semplice che è possibile seminare il buon seme di Dio su tutti i
terreni: tra le spine, tra le pietre, sull’asfalto. Guardandovi sia quando sono
venuto brevemente per un saluto e sia dalla finestra del mio studio da cui vi
ho osservato diverse volte, nonostante le difficoltà, gli sguardi non sempre
benevoli, ho visto che la vostra piccola follia nasce dalla vostra fede. Ed è
questa l’origine di ogni follia apostolica: la fede! Non l’esibizione, non
l’organizzazione, non le risorse, non i programmi, non le nostre intelligenze!».
E, concludendo, ci ha detto che «siamo stati di
esempio di comunione e di fraternità!». Di tutto questo diamo lode al Signore
Gesù!