Segreteria nazionale
via degli Olmi, 62
00172 Roma
tel 06 2310408
fax 06 2310409
mail rns@rns-italia.it
Homepage >> Eventi >> 42a Conferenza nazionale animatori Torna alla pagina precedente...
Grazie allo Spirito Santo! 
Sintesi della prima relazione di Salvatore Martinez
42ª Conferenza nazionale animatori - Clicca per ingrandire...

Salvatore Martinez apre il suo intervento da una scrivania colma di libri: sono quelli della prima ora, che hanno fondato il cammino e definito il profilo del Rinnovamento. «Grazie allo Spirito Santo per quel meraviglioso miracolo, ministero e mistero che è il Rinnovamento nello Spirito». Il presidente RnS ripercorre il quadriennio di servizio pastorale 2015-2018 ed esprime prima di ogni cosa la gratitudine per le meraviglie che il Signore ha compiuto in questi anni. «Un atto dovuto – dice – il rendimento di grazie, perché la gratitudine è il prolungamento dell’atto Eucaristico nella storia; ci fa vincere l’isolamento, allena allo stupore, apre alla speranza».

Nella sua prima relazione - sul tema “E ora benedite il Dio dell’universo, che compie in ogni luogo cose grandi” (Sir 50, 22a) - Martinez ringrazia le persone a lui più vicine e più care, la sua comunità, e ancora, i membri del Comitato e del Consiglio nazionale, «preferiti in quanto scelti da Dio». E parla di «devozione verso i fratelli e le sorelle che il Signore ci mette accanto. Noi siamo in una corrente di grazia che è prima di tutto questo moto di amore: se siamo qui è perché siamo tra quelli – continua rivolgendosi all’assemblea – che perseveriamo, che non deleghiamo, che vogliamo ancora ricevere stimoli, profezia, visioni. Siamo un popolo che molto ha avuto da Dio e a cui molto sarà chiesto. Quanti abbiamo soccorso – continua citando Matteo 25 -? Quanti abbiamo servito? Quanti abbiamo vestito? Di queste opere di misericordia corporale dobbiamo dare un’accezione anche spirituale: c’è un mondo che va vestito di grazia perché è nudo di vergogne! Il verbo di Gesù è “venite”, ma il verbo dello Spirito è “andate”. La corona sarà data a coloro che avranno servito».

Quattro anni intensi di iniziative, progetti, eventi, profezia. Martinez li rilegge mettendo in luce il disegno perfetto dello Spirito: l’impegno per la famiglia, innanzitutto, che coinvolge i santuari mariani. Nel 2016 la presentazione del “Centro internazionale Famiglia di Nazareth”, e l’approvazione, da parte di Papa Francesco, dello Statuto della Fondazione vaticana. Nel 2018, il protocollo firmato con l’Ospitalità di Lourdes per un’opera di animazione carismatica e trasmissione della fede rivolta alle famiglie. E ancora, la richiesta del Vescovo di Loreto perché ogni anno in Basilica la novena di Pentecoste venga inaugurata con un grande Roveto ardente per le famiglie. «Il Roveto ardente – continua Martinez - è uno strumento di evangelizzazione potentissimo, l’occasione di una preghiera di liberazione e guarigione, e sempre più deve radicarsi nel RnS».

42%C2%AA+Conferenza+nazionale+animatori

Il 2016 è stato l’anno del Giubileo della misericordia: «Sacerdoti missionari di misericordia, giovani sentinelle di misericordia, anziani intercessori di misericordia, famiglie case di misericordia, animatori testimoni di misericordia! Sia benedetto il Signore per tutti coloro che hanno proseguito un programma che ci impegna in quanto a creatività carismatica». E cita l’accordo con l’Ordinariato d’Italia per l’apertura di oltre 45 Tende di misericordia: «Un’esperienza che continua, perché questo Gesù vivo che entra nelle trame delle nostre città è una benedizione incredibile». Martinez ricorda, del 2017, il Giubileo d’Oro del Rinnovamento celebrato a Roma e la nascita del progetto “LAB.ORA. Mille giovani per una leadership di servizio”, sottolineando come siano necessari oggi in Italia «un pre-politico di ispirazione cristiana e l’impegno di una nuova generazione». E ancora, si sofferma per un momento sul suo incarico, avuto nel 2018, di presiedere l’Osservatorio sulle libertà religiose e la discriminazione dei cristiani nel mondo, che gli ha permesso tra l’altro di sensibilizzare tanti rispetto alla «crisi spirituale in atto». Poi, ricorda la missione in Moldavia, con le sue équipe missionarie e i progetti sociali, che proprio in questo quadriennio ha vissuto una svolta: «A settembre – dice – festeggiamo i 25 anni della Chiesa in Moldavia. E di questi 25 almeno 16 ci appartengono».

Infine, dopo un breve passaggio sul recente sinodo dei giovani «sugli esiti del quale dovremo lavorare», parla di un suo impegno personale: «Padre Mario Pancera aveva un grande sogno: che ci potesse essere un corso di teologia dedicato allo Spirito Santo. Quando la Pontificia Università della Santa Croce mi ha chiesto di accettare la docenza di un Master in Teologia dello Spirito Santo, ho voluto accettare obbedendo anche a quello che Paolo VI chiedeva all’indomani del Concilio, che la pneumatologia fosse più raccontata. Ad amare si impara amando – conclude -. A pregare si impara pregando. Il Rinnovamento si impara rinnovandosi. E io mi commuovo perché vedo che lo Spirito lavora, e sempre in modo nuovo».

Lucia Romiti

(03.11.2018)