«È una felice coincidenza quella che vede
l’avvio di questo appuntamento ispirato all’Esortazione apostolica “Gaudete ed
exultate” proprio nel giorno in cui la Chiesa festeggia tutti i Santi con
speciale solennità. Tutti i Santi, appunto: non solo i più noti, non solo
coloro che ebbero modo di compiere gesti eclatanti, non solo quanti offrirono
insegnamenti che segnarono epoche. Siamo invitati ad accogliere e a imitare
l’esempio anche di chi in maniera quotidiana, semplice, in qualche caso addirittura
nascosta, ha vissuto il Vangelo con gioia e fedeltà piena, senza mezze misure,
senza preoccuparsi se non del giudizio di Dio».
Con queste parole il cardinale
Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, apre il
suo messaggio per la 42ª Conferenza Nazionale Animatori del Rinnovamento nello Spirito Santo, che si
avvia oggi e si concluderà domenica 4 novembre all'Adriatic Arena di Pesaro:
l'evento chiude il quadriennio di servizio 2015-2018 che ha visto coinvolte nel
servizio di animazione pastorale oltre 6mila persone in ogni Diocesi d’Italia.
Rifacendosi al tema conduttore di quest'anno “Chiamati a un servizio santo: vita
comunitaria, discepolato carismatico, servizio dell’uomo”, ispirato alla GE, il cardinal Bassetti, a nome
dei vescovi italiani, ha inoltre sottolineato come «per un cristiano non è
possibile pensare alla propria missione sulla terra senza concepirla come un
cammino di santità». Si è santi, dunque, «quando si procede nella sequela di
Cristo, condotti ogni giorno dalla potenza di Dio verso lidi inesplorati,
sottratti al rischio della mediocrità, dell’adattamento, della paura e del
calcolo». Il riferimento, poi, è a ciò che papa Francesco «afferma con
disarmante profondità: la santità, in fondo, è il frutto dello Spirito Santo
nella tua vita».
Alla presenza di circa 4mila animatori e responsabili del RnS
provenienti da tutta Italia e da alcuni Paesi del mondo convenuti a
confrontarsi sui tre ambiti vita comunitaria, discepolato carismatico e
servizio all’uomo, il presidente della Cei ha messo in evidenza il fatto che
«si è santi se si serve la fraternità cristiana, come vedo opportunamente
sottolineato nella triade di queste giornate». È
fin troppo noto del resto, aggiunge Bassetti, come «i nostri contemporanei
desiderino poter incontrare una Chiesa santa e siano feriti se sperimentano la
fallacia dei comportamenti di alcuni cristiani. Qui si colloca il riverbero
comunitario della sincera ricerca di fede, dell’ascolto fedele della Parola,
dell’impegno costante alla conversione personale, della condivisione dei doni
ricevuti in ordine alla edificazione giorno per giorno di una comunità
luminosa».
Rivolgendosi, infine, al presidente Salvatore Martinez, agli altri
incaricati nazionali del RnS e a tutti i relatori presenti alla quattro giorni
di Pesaro, ricordando «i santi della carità, le molte figure impegnate nel
sociale e i grandi vescovi di Roma quali san Giovanni XXIII, san Giovanni Paolo
II e ora anche il santo pontefice Paolo VI», il Cardinale ha ribadito il fatto
che «come credenti, ci sentiamo chiamati a servire senza risparmio, a operare,
a spenderci e a offrirci cercando di vivere le opere di misericordia, convinti
che non c’è amore senza opere d’amore». Questo, di fatto, l'incoraggiamento
indirizzato al movimento, affinché sia offerto «l’apporto della santità
opportunamente invocato nelle parrocchie, nei luoghi di vita e in tutte le
realtà territoriali del nostro amato Paese».