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Testimonianze 
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La Famiglia di Dio: una locanda d’amore
La testimonianza di Laura, 20 anni

A volte la vita ci pone dinanzi ostacoli difficili da superare come lo è stato per Laura che, nel suo passato, ha toccato il fondo del baratro perdendo ogni speranza e ogni certezza. Reduce da esperienze ostili in famiglia e con gli amici, non riusciva più a riconoscere la bellezza che era in lei. Quando, un giorno, l’Amore che da sempre aspettava la raggiunse. Grazie al RnS è riuscita a sentire vivo l’amore di Gesù per lei; si è sentita accolta in una famiglia e amata…

«Sono nata in una famiglia problematica – ha raccontato Laura -. Mio padre beveva tanto e, quando si ubriacava, picchiava mia madre e i miei fratelli; sono cresciuta negli insulti. Dai miei genitori non ho mai ricevuto un abbraccio, non abbiamo mai vissuto un vero e santo legame familiare. Non ci sono mai stati momenti di serenità. Mio padre ha sempre sminuito la mia persona, mi diceva che ero brutta, ignorante, diceva che nessuno mi avrebbe mai accettata. Anche a scuola sono stata vittima di bullismo, venivo insultata tutti i giorni. All'inizio non davo peso, mi illudevo credendo che avrebbero imparato a conoscermi e ad amarmi per quella che sono realmente. Invece, con il passare del tempo gli insulti e le intimidazioni sono aumentate sempre di più, mi sentivo sola e abbandonata. Cominciai a pensare che in fondo avessero ragione: iniziai a disprezzarmi, a chiudermi in casa, mi convinsi che, era proprio vero quello che dicevano. Entrai in un tunnel: andavo a scuola, tornavo a casa e piangevo, talmente tanto da sentirmi male. Mi sentivo solo un peso, la mia esistenza era insignificante e inutile. Cercai diversi modi per togliermi la vita: provai a tagliarmi le vene e mi procurai tagli in tutto il corpo, ma mi mancava il coraggio di andare fino in fondo…

Iniziai a odiare la mia famiglia e me stessa. Per le scelte sbagliate abbiamo condotto una vita da miseri. Poi, un giorno, un sacerdote si è preso cura di noi e ci ha portati a vivere nella comunità di una “Persona” che mi ha dato la possibilità di cambiare la mia vita, mi ha presentato una famiglia bellissima, il RnS, nel quale ho iniziato a sperimentare l'amore di Gesù e l'amore fraterno. Ho trovato amici che mi hanno accettata e, soprattutto, ho ritrovato me stessa. Ho sentito la presenza viva del Signore durante l’esperienza della Convocazione a Rimini, e soprattutto a Estatevangelizzando, dove la mia vita si è trasformata diventando “Tutta un'altra storia”. Ora ho la certezza che Gesù è colui che mi ama più di tutto e di tutti, sono preziosa e prediletta ai suoi occhi, e anche io voglio amarlo.

Sintesi di Giovanni Greco

 

Convocazione+nazionale+2018

Dio è Padre di misericordia
La testimonianza di Maria, della Comunità "Madonna del Cenacolo" di Napoli

Maria, 55 anni, sposata con Giovanni e madre di 5 figli, sceglie inizialmente di abbracciare la “strada del disordine”, credendo così di poter vivere al meglio, confidando nelle sue abilità e in se stessa. Ma un incontro le cambia la vita: una famiglia l’accoglie e l’abbraccia. È il RnS che la conduce all’amore di Dio. Maria abbraccia così la strada della fede facendo esperienza viva della Misericordia di Dio, che salva, consola e guarisce.

«Quando non conoscevo il Signore – ha detto Maria - conducevo una vita molto disordinata ed ero convinta che tutto quello che facevo era frutto della mia abilità e intelligenza. Poi ho conosciuto mio marito, ma le cose iniziarono ad andare male dal momento che rimase senza lavoro. Perciò ho iniziato a mettere in atto diversi comportamenti illegali come il gioco del lotto clandestino e gestire i soldi degli usurai, facendolo diventare il mio guadagno.

Tutto questo per me era normale perché ero convinta che il mio percorso di vita era quello.

Probabilmente tutti questi miei comportamenti, sono stati una ribellione alla situazione familiare molto difficile e tormentata dalla quale provenivo. Mio padre ci lasciò per un'altra donna quando avevo solo 15 anni e dopo poco mi trovai a dover accudire mia madre a causa dei problemi mentali sopraggiunti.

La svolta della mia vita è avvenuta quando mio figlio Antonio ha conosciuto la sua attuale moglie Claudia e i suoceri, i quali già facevano un cammino nel RnS. Loro mi parlavano della Misericordia di Dio, della bellezza della comunità e del RnS. Così un giorno ho accettato di andare con loro in comunità. Lì cominciai a riconoscere il disordine che albergava nel mio cuore e nella mia vita. Dopo poco tempo sono andata alla Convocazione Nazionale di Rimini e lì ho scoperto un altro mondo.

Durante la preghiera del Roveto Ardente fu profetizzato a gran voce: «Zaccheo scendi subito perché oggi devo fermarmi a casa tua». Quella parola colpì il mio cuore. Mi sentivo sconvolta, ma riuscii a capire che io, in quel momento, ero tornata a “casa”. Appena rientrata a Napoli ho lasciato tutto ciò che di sbagliato facevo per vivere e iniziai a lavorare come badante, strappando il quaderno delle somme di usura che dovevo ancora avere. Dio non si fece attendere e la Sua Misericordia mi venne in aiuto. A seguire ho iniziato il Seminario di vita nuova ricevendo la Preghiera di effusione nel 2007 e oggi ringrazio Dio che ha avuto tanta misericordia per me, perdonando i miei peccati e facendomi sentire il suo amore di Padre.

Sintesi di Giovanni Greco

(30.04.2018)