"Esperienza dello Spirito", "vita
carismatica", "discepolato carismatico", "comunità
carismatiche e missionarie". Queste le espressioni chiave che verranno
declinate durante la 41ª Conferenza nazionale animatori RnS. Nella sua
relazione di apertura - sul tema «Un solo corpo, un solo spirito, come una sola
è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione
(Ef 4, 4). "Chiamati alla comunione" - il coordinatore nazionale
Mario Landi invita a vivere la Conferenza in continuità con le due precedenti -
che hanno affrontato i temi della Preghiera comunitaria carismatica e del Seminario
di vita nuova -, e «con l’umiltà di chi vuole accogliere una rinnovata chiamata
a servire il Signore nel potere dello Spirito».
«“Lasciarsi alle spalle la polvere del tempo” e “affrontare
il nuovo con fiducia” - spiega Landi citando le parole di Papa Francesco al
Giubileo d'oro del Rinnovamento carismatico cattolico, il 3 giugno scorso - ci
pone la questione centrale delle sfide a cui abbiamo cercato di rispondere in
questo tempo». In primo luogo la riappropriazione dell'esperienza della corrente
di grazia e la conversione pastorale in chiave missionaria: «Sono sfide -
continua - che si integrano e si intrecciano a vicenda, l’una dà impulso e
significato all’altra e vanno accolte insieme. Siamo chiamati alla chiara
riscoperta del significato della corrente di grazia in tutte le sue dimensioni
esperienziali, che fondano il nostro essere, prima ancora del nostro agire: la
Preghiera comunitaria carismatica, il Seminario di vita nuova e la Preghiera
per una rinnovata effusione dello Spirito Santo, la costruzione nello Spirito
di comunità carismatiche... Un patrimonio che necessita ancora di
grande approfondimento e soprattutto contagio esperienziale».
Nel suo intervento, il Coordinatore nazionale parla
anche di ritardi, disattenzioni, atteggiamenti non ispirati alla carità che talvolta,
nei gruppi, nelle comunità e ai vari livelli di servizio, dipendono da una
mancanza di conoscenza profonda della realtà spirituale e carismatica del RnS.
«C'è bisogno di una nuova Pentecoste - continua Landi sottolineando
l'importanza dell'esperienza personale e comunitaria dell'Effusione -, e tutto
il resto verrà di conseguenza. Vita nello Spirito, vita carismatica, conversione
permanente, vita fraterna sono così intimamente connesse che non è possibile
vivere con autenticità una di queste dimensioni senza essere coinvolti nelle
altre».
Il Coordinatore del Rinnovamento sottolinea, citando
Atti 2, 42, che l'immediata conseguenza dell'effusione dello Spirito è la
nascita della comunità: «Abbiamo nel cuore un desiderio forte, come recita il
tema della 41ª Conferenza nazionale animatori: essere comunità
carismatiche-missionarie, non l’una e poi l’altra, ma
ontologicamente l’una e l’altra insieme; non si può essere l’una senza essere
automaticamente l’altra». E a questo proposito afferma come siano necessari,
per crescere nelle relazioni fraterne, «la condivisione dei beni materiali e
spirituali e l'essere uniti nella preghiera, uniti nella vita, uniti nelle
povertà e nelle prove». Di qui la possibilità e la responsabilità della
missione. Allora «il nostro servizio carismatico si fa “carità” nella storia andando
incontro alle diverse fragilità dell’uomo con la forza e la potenza dello
Spirito Santo».
Lucia Romiti