Sullo
schermo del Palacongressi di Rimini, che ospita oltre 4000 animatori del
Rinnovamento nello Spirito Santo, giunti da ogni parte d’Italia per l’annuale
appuntamento rivolto ai responsabili, agli animatori e agli anziani del
cammino, un video racconta il passaggio da Babele a Pentecoste, mentre il canto
e la danza simboleggiano la discesa dello Spirito Santo e l’effusione dei
carismi. La Parola di Dio viene intronizzata sul palco e da il via alla prima
preghiera comunitaria carismatica della Conferenza, affidata al Comitato
nazionale di Servizio.
La 41ª
Conferenza nazionale degli animatori si apre nel segno della continuità con due
eventi precedenti: la Convocazione giubilare dell’aprile 2017 e la Conferenza
Animatori del 2016.
In
quest’ultima, il cui tema era Un cuor solo, un’anima sola» (cfAt 4,
32). “Dall’effusione dello Spirito Santo alla costruzione di comunità
carismatiche”, il suggestivo segno di
apertura aveva messo in evidenza il passaggio dalla costruzione della torre di
Babele, in cui gli uomini edificano società senza Dio, alla costruzione del
Regno di Dio, in un impegno e un cammino che non siano orientati esclusivamente
alla consolazione personale, ma che guardino alle ingiustizie, alle
ineguaglianze, alle povertà di un tempo assetato di misericordia.
Nella
successiva Convocazione Giubilare del RnS, nel 50° della nascita del Rinnovamento nel mondo, il
tema era: «Esultate: il Signore ha agito! Giubilate: il
Signore ha manifestato la sua gloria» (cf Is 44, 23). In questo caso,
l’evento si era aperto con la rievocazione drammaturgica del ritiro in cui
storicamente si fissano le origini del Rinnovamento, a Duquesne, in
Pennsylvania nel 1967. I giovani universitari presenti a quel ritiro
si lasciarono trasformare dalla potenza dello Spirito Santo e furono i primi
testimoni di una grazia pentecostale che ha invaso il mondo e contagiato
milioni di persone. È la grazia del Rinnovamento, una storia d’amore di cui
oggi tutti noi siamo protagonisti.
Venendo
alla presente Conferenza degli animatori, essa s’inserisce perfettamente nello
sviluppo tematico tracciato dai precedenti incontri. Il tema «Riguardo
ai doni dello Spirito non voglio lasciarvi nell’ignoranza» (1 Cor 12, 1). “Per essere comunità carismatiche -
missionarie”, indica la volontà di approfondire il tema dei carismi, della
loro natura e della prassi in atto nei Gruppi e Comunità, al fine di
consolidarne l’esperienza, certamente, ma soprattutto di rispondere all’appello
di Papa Francesco alla conversione pastorale in senso missionario.
Non può
esistere, insomma, una comunità carismatica che non debba essere anche
impegnata nella missione: in caso contrario, il ripiegamento produce
scollamento dalla realtà. L’impegno “nuovo” che è richiesto a Gruppi e Comunità
non si rispecchia nei contenuti o nelle finalità che sempre caratterizzano la
testimonianza del RnS, ma nei «modi, nelle espressioni, nelle priorità, nei
contesti, nelle sintesi, nelle collaborazioni da porre in essere» (dalla
Presentazione del depliant della Conferenza). Come Papa Francesco ricorda,
«battesimo nello Spirito, lode e servizio all’uomo sono elementi
indissolubilmente uniti» (cf Discorso, Vigilia di Pentecoste, 3 giugno 2017).
Queste
le premesse dell’incontro che si attesta ancora una volta come un momento
essenziale di verifica, di formazione e di rilancio dell’esperienza del
Rinnovamento in Italia.
Dopo il
segno iniziale, il Comitato nazionale anima la preghiera comunitaria
carismatica con una lunga invocazione allo Spirito Santo, invitando l’assemblea
a non disperdere la grazia di questo momento, sottomettendosi alla Parola che
intanto viene proclamata:
«Avrete
forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a
Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della
terra (At 1, 8)».
L’assemblea
viene invitata a pronunciare il proprio “Amen” su questa Parola, mentre ancora
lo Spirito viene incessantemente invocato, chiedendo nuovi doni, nuova forza,
nuova energia, il rinnovamento della propria esistenza. Una parola profetica
tuona e apre le porte al giubilo: «Il Signore sta aprendo le tombe di tanti
Lazzaro; il Signore dice esci, vieni fuori dal peccato, dalle tristezze, dalle
mancanze di speranza».
A
conclusione del momento di preghiera, il benvenuto del Presidente, Salvatore
Martinez e la lettura dei messaggi di saluto: il cardinale Pietro Parolin,
Segretario di Stato di Sua Santità, si fa interprete del saluto, della
preghiera e della benedizione di Papa Francesco, il quale, richiamando
l’immagine della prima comunità cristiana descritta dagli Atti degli Apostoli,
«auspica che tale evento di grazia aiuti a prendere sempre coscienza della
comune responsabilità a essere missionari e testimoni, radunati dall’azione
dello Spirito… chiamati a condividere nel mondo e con i fratelli l’esperienza
dell’amore di Dio».
Il
messaggio del Presidente della CEI, cardinale Gualtiero Bassetti, si sofferma
sul tema della Conferenza, un «piccolo brano – dice - che ci ricorda una verità
profonda del nostro vivere in Cristo, ovvero che lo Spirito Santo è principio
di unità del corpo di Cristo». Essere chiamati individualmente e
comunitariamente a rendere ragione dell’azione dello Spirito è una dialettica
imprescindibile per quanti vogliono impegnarsi a servire il bene comune e a
diffondere la Cultura della Pentecoste.
Richiamando
le sue recenti partecipazioni al Giubileo d’Oro del Rinnovamento celebrato lo
scorso giugno al Circo Massimo con Papa Francesco e del X Pellegrinaggio della
Famiglia per le famiglie, a Pompei, il 16 settembre scorso, il cardinale Kevin
Farrell, Presidente del pontificio Consiglio Laici, Famiglia e Vita, ha
augurato ai partecipanti di essere il «volto gioioso di quella “Chiesa in
uscita” che trova la sua sorgente proprio nell’evento di Pentecoste».
Infine,
il cardinale Rino Fisichella, Presidente del pontificio Consiglio per la
Promozione della Nuova Evangelizzazione, anch’egli richiamando la felice
occorrenza del Giubileo del Rinnovamento, ha esortato i membri del RnS a essere
«grati al Signore per quanto Vi ha donato in questo mezzo secolo» e a
realizzare convintamente la conversione pastorale in chiave missionaria auspicata da papa Francesco.
Luciana
Leone