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Che tutti siano uno perché il mondo creda! 
Al Circo Massimo gli interventi di p. Cantalamessa e del rev. Traettino
Giubileo d'oro del RCC - Clicca per ingrandire...

Padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa pontificia e anziano del Rinnovamento, interviene al Giubileo d'Oro del Rinnovamento Carismatico Cattolico lanciando un forte appello all'unità dei cristiani, «nei confronti della quale - dice il Predicatore - il fenomeno pentecostale e carismatico ha una responsabilità particolare». Attraverso di esso, infatti, in cinquant'anni di storia, «Dio ha effuso il suo Spirito Santo su milioni di credenti appartenenti a quasi tutte le fedi cristiane».

Da Babele a Pentecoste, dal cuore di pietra al cuore di carne, dall'"io" a Dio: «I costruttori di Babele - continua il Predicatore - non erano empi che volevano sfidare Dio, erano uomini pii e religiosi, ma preoccupati di fare grande il loro nome, e per questo strumentalizzavano Dio. Quanta parte delle divisioni tra i cristiani era ed è dovuta al segreto desiderio di farsi un nome!». Lo Spirito opera negli apostoli una «rivoluzione copernicana, decentrandoli da se stessi e ricentrandoli su Cristo. Dio - continua p. Raniero invitando a un corale pentimento - ci chiede di attuare la stessa conversione nella nostra vita».

P. Raniero indica ai cinquantamila presenti del variegato mondo del Rinnovamento la «via ecumenica, basata sull'amore. Non dobbiamo sostituire la carità alla verità, ma tendere alla verità con la carità. Possiamo bruciare le tappe non nella Dottrina, perché le differenze ci sono, ma possiamo farlo nella carità fin da subito e reciprocamente accoglierci, perché quello che ci unisce è più di quello che ci divide». A questo proposito il Predicatore parla del «comune martirio per Cristo: oggi i cristiani vengono uccisi non perché copti, cattolici, pentecostali, ma perché cristiani. Agli occhi del mondo, anche secolarizzato di oggi, noi siamo già una cosa sola. Sarebbe una vergogna se non lo fossimo realmente!».

Dopo l'intervento di p. Raniero Cantalamessa, è la volta della testimonianza del reverendo Giovanni Traettino, pastore della Chiesa evangelica della Riconciliazione: «Nella Pentecoste la vita eterna di Dio ci ha visitato e si è realizzata la profezia di Ezechiele: "Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo" (Ez, 36, 26a). Abbeverandoci al fiume dello Spirito - continua - possiamo crescere nell'amore ai fratelli. Radicati e fondati nella comunione con Dio, possiamo crescere nella comunione tra noi. Il movimento dello Spirito - dice riferendosi al movimento pentecostale e carismatico - ha nella sua genetica non solo la chiamata al risveglio, alla vita, ma anche alla costruzione dell'unità dei figli di Dio. Gesù - conclude il reverendo Traettino - è il Signore di tutta la Chiesa. Preghiamo che "tutti siano uno perché il mondo creda" (cf Gv 17, 21)».

Lucia Romiti

(03.06.2017)