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Testimonianze 
40ª Convocazione nazionale RnS - Clicca per ingrandire...

In mezzo a voi con una vita nuova
La testimonianza di Luigi

Sono detenuto nel carcere di Opera. Circa tre anni fa, mi fu proposto di partecipare al Progetto Sicomoro. Ringrazio Dio per aver accettato e oggi la mia vita è una vita nuova.

Definirei il Progetto Sicomoro come qualcosa che scuote le anime, come un depuratore che purifica l’acqua e la rende potabile. Infatti, sento che la mia anima si è ripulita da tutti quei sentimenti negativi che sentivo dentro, portando aria pura e spazio per l’amore e per il bene.

Voglio ringraziare il Signore, ha un cuore grande il nostro Signore; con me è stato fin troppo buono. Nella mia vita ho commesso numerosi peccati e reati ma Lui mi è stato vicino con tutto il suo amore. Lungo il mio cammino mi ha fatto conoscere il Progetto Sicomoro attraverso il quale ho incontrato le vittime di reato. Grazie a loro e grazie a Dio oggi sono qui, in mezzo a voi con una nuova vita. Grazie mio Signore

 

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La nostra storia, la nostra preghiera, per creare comunione
La testimonianza di Giuseppe

Sono Giuseppe e da 21 anni sono detenuto. Nel 2010 ho partecipato al Progetto Sicomoro nel Carcere di Opera che ha rafforzato e concluso il percorso di cambiamento che avevo già intrapreso. Ho sentito dentro di me il soffio dello Spirito, la Pentecoste di una nuova Vita. Al posto del peccato, lo Spirito portava Misericordia; al posto del dolore, consolazione, al posto della colpa, compassione. Da quel momento, la mia vita è cambiata e oggi, insieme ad altri detenuti, lavoro al Progetto “Il senso del pane”, un laboratorio per la produzione di ostie allestito all’interno del Carcere, grazie alla disponibilità del direttore Giacinto Siciliano. In un anno e mezzo, abbiamo donato a 310 realtà in tutto il mondo, oltre un milione di ostie.

Il Progetto ha l’obiettivo di diffondere nel mondo il valore autentico dell’Eucaristia, che è Cristo che si spezza per i nostri peccati. Se anche noi, che abbiamo commesso crimini gravi, siamo stati perdonati dal Signore, allora davvero la Misericordia di Dio è per tutti! Insieme alle ostie, noi doniamo alle parrocchie che ne fanno richiesta, anche la nostra storia, la nostra preghiera, per creare la vera comunione.

 

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L’esperienza straordinaria di sentirmi figlio di Dio
La testimonianza di Mariano

Vorrei portare la mia testimonianza di un percorso difficile e pieno di ostacoli, che però mi ha condotto e mi sta conducendo a una profonda conversione.

Personalmente non riesco ad attribuirmi alcun merito se non quello di avere avuto la fortuna di incontrare, o meglio quasi di scontrarmi nel carcere di Opera, con alcune vittime di reato durante un Progetto denominato “Progetto Sicomoro” che consiste nell’incontro tra vittime e autori di reato.

È stata per me un’esperienza straordinaria e, sotto certi aspetti, un vero miracolo. A essere onesto, quando mi hanno proposto di partecipare a questo Progetto, ho creduto che fosse solo una delle tante iniziativa che alla fine non conducono a nulla; inoltre, ho creduto di dovermi difendere dalla rabbia e dal dolore delle persone che avevano subito reati da altri uomini “come noi”.

L’inizio è stato difficile, anche imbarazzante, ma dopo alcuni incontri mi sono accorto che c’era qualcosa che mi accomunava a quelle vittime con cui credevo di non avere nulla in comune: era il dolore, quel dolore che teneva prigioniero il mio cuore, ma anche il loro.

Così è stato spontaneo venirsi incontro e provare a liberarsi reciprocamente dal dolore e da tutto ciò che da troppo tempo ci teneva prigionieri, da una galera non fatta da muri di cemento.

Oggi sento il privilegio di essere qui, in questa comunità che mi sta accogliendo facendomi sentire davvero parte di essa. È per me una occasione straordinaria, non solo perché ho ottenuto un permesso premio dal Magistrato di sorveglianza di Milano e dal Direttore del Carcere di Opera Giacinto Siciliano, ma perché sperimento quella forza straordinaria che ci permette di conoscerci e riconoscerci tutti figli di Dio.

Vi chiedo di pregare per me perché ho bisogno della vostra vicinanza e sarei molto felice e onorato di potervi stringere la mano allo stand di Prison Fellowship Italia dove rimarrò per offrire il mio piccolo contributo per il grandissimo progetto che Prison sta svolgendo nelle carceri italiane.

Grazie a Dio e grazie a voi. 

(25.04.2017)