“Una grande gioia
mi è venuta dal Santo per la misericordia che presto vi giungerà dall’Eterno,
vostro Salvatore» (Bar 4, 22). È questo il passo biblico che ha guidato il
momento dell’azione penitenziale e la relazione di padre Diego Jaramillo Curtas,
predicatore colombiano e anziano del Rinnovamento, presidente dell’Opera
sociale “El Minuto de Dios”. Il suo intervento, vigoroso e gioioso, è
un’esortazione a invocare il perdono di Dio con la consapevolezza che Egli è un
Padre infinitamente misericordioso.
Molte sono le
“ricorrenze dello Spirito” che hanno condotto padre Jaramillo qui in Italia:
oltre ai 40 anni della Convocazione nazionale del RnS che stiamo celebrando qui
a Rimini, i 45 anni del Rinnovamento in Italia e, tra poco più di un mese, il
Giubileo d’oro del Rinnovamento carismatico nel mondo. Ma c’è una festa che è
più importante perché è eterna: «la misericordia di Dio per tutti noi», ha
affermato con esultanza p. Jaramillo.
L’augurio del
Predicatore è stato quello di «poter vivere la misericordia di Dio, che il
Signore effonde su di noi come un “diluvio di grazia” attraverso la presenza
numerosa dei sacerdoti presenti». Dio è quel Padre che corre incontro al figlio
che è tornato dopo aver sperperato tutti i suoi averi. E quello stesso Padre,
oggi, è venuto ad abbracciarci e per fare festa.
Per questo, ha
esortato padre Jamarillo, «gridiamo al Signore “Io ti amo Gesù!”» perché è
facile chiedere perdono a Dio, lodarlo per i doni del Cielo e della Terra,
invocare la sua benedizione ma «”amare” e “dire che si ama” è una cosa così
personale che preferiamo non dirlo».
Giovanni Paolo
II, nella Lettera Enciclica Dives in
misericordia afferma: «Lo Spirito Santo è la personificazione trascendente
della misericordia di Dio e l’amore di Dio effuso nei nostri cuori (cf Rm
5,5)». Dunque, ha concluso padre Diego, «la misericordia, l’amore di Dio è come
un’eterna Pentecoste: Dio Padre che ama eternamente Suo Figlio e il Figlio che
ama eternamente suo Padre». Per sintetizzare l’amore immenso di Dio verso gli
uomini, il sacerdote ha osservato che «la santità è diventata democratica», e
che «la Chiesa è la casa della misericordia, un ospedale di misericordia per
chi è malato nello spirito e nel corpo». «Non andate via da questo Raduno - ha
continuato padre Jaramillo - senza essere tutti battezzati nello Spirito Santo.
Quando arriva lo Spirito Santo, il peccato svanisce». Poi il sacerdote si è
soffermato a lungo sul tema dei carismi, affrontato per la prima volta dal
Concilio Vaticano II e dalla Costituzione dogmatica Lumen gentium: i carismi sono tutti utili all’edificazione della
Chiesa ma il carisma fondamentale e fondante è lo Spirito Santo, ed è questo il
dono da chiedere se davvero si vuole essere carismatici.
Infine, il
Sacerdote ha speso poche parole riguardo all’Opera sociale a Bogotá (Colombia)
di cui è il presidente: «Un sacerdote, p. Raphael Garcia Herreros, 62 anni fa
iniziò questa opera con un minuto di evangelizzazione in TV ogni sera. Oggi
sono 62 anni che noi manteniamo, ogni sera quel minuto di evangelizzazione. È
il programma televisivo più antico del mondo: 62 anni per parlare di Dio… Vi
invito a dire con noi, al mondo intero, che “Gesù è il Signore”». «E quello che
Dio fa in un minuto noi non riusciremmo a farlo in tutta una vita!».
Daniela Di Domenico