Mons. Francesco Lambiasi, vescovo
della Diocesi che ci ospita da anni, ha rivolto alle migliaia di persone
accorse per la 40ª Convocazione nazionale l’invito a rivolgere al Signore un
applauso, forte, festoso, da “stadio” , in risposta al tema della Convocazione:
“Esultate: il Signore ha agito! Giubilate: il Signore ha manifestato la sua
gloria!” (cf Is 44, 23). E proprio partendo dal tema della Convocazione che
mons. Lambiasi ha posto 3 domande attraverso cui poter dispiegare il
significato di questo importante incontro giubilare.
- «Esiste una parola in grado di riassumere tutte le
parole ebraiche del passo di Isaia?». Sì, è la parola “Alleluja”, una parola
composta da “hallalu-Jah(ve)” che
significa “lodate il Signore”, tripudio di felicità.
- «Ma qual è il motivo per cui siamo invitati a
“esultare” e a “giubilare”?». «La fonte “fontale” prima e principale della
nostra gioia è Dio», afferma mons. Lambiasi. Ma come può la gioia scorrere tra
Dio, che è “eternità”, e l’uomo che è “tempo finito”? Attraverso l’azione di
Dio nella storia dell’uomo: “Dio ha agito” nel tempo, Dio si è inserito nella
vita dell’uomo. E, nell’azione divina, si innesca e propaga un’ondata
inesauribile di gioia.
- «Quando Dio ha agito e ha manifestato la sua
gloria?». Nell’esodo in cui ha risuonato per la prima volta l’Alleluja del popolo di Israele. Mosè
canta il canto della liberazione perché il Signore ha reso libero il suo
popolo.
Ma l’evento che per eccellenza
sintetizza il messaggio dell’Alleluja
è la Pasqua:
con la sua morte, Gesù ci insegna che il suo amore per noi ha raggiunto il
livello più alto. «Dio, dopo aver condiviso il nostro dolore, vuole condividere
con noi la sua gioia di essere nostro Padre e Salvatore. La sua gloria diviene
la nostra salvezza». E la
Pasqua non può essere un evento che si esaurisce a Pentecoste
ma è una gioia che deve essere cantata ogni giorno… La risurrezione di Gesù è
un “evento in corso”».
La storia di Gesù è una storia che
continua a salvare l’umanità. Cristo si è incarnato nella storia dell’uomo e
nell’incarnazione si realizza l’opportunità di venire a contatto con il mistero
della Pasqua.
E, prima di impartire la
benedizione su tutti i presenti, mons. Lambiasi ha rivolto un sincero
ringraziamento al Presidente Martinez e ai fedeli del RnS: «Io sento davvero il
bisogno di ringraziarvi per la vostra presenza numerosa qui a Rimini. Non
credevo sareste arrivati in tanti, nonostante i pochi giorni che vi separano
dell’Evento di Pentecoste che vivrete a Roma con Papa Francesco in occasione
del Giubileo d’oro del Rinnovamento nel mondo. La vostra presenza mi edifica
perché in essa vedo chiaramente i segni del cammino di santità che state
percorrendo».
Daniela Di Domenico
(22.04.2017)