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“‘Maschio e femmina Dio li creò’ (Gen 5, 1) – La famiglia dinanzi alla volontà di Dio” 
Cronaca del 7° Pellegrinaggio nazionale delle famiglie per la famiglia
7° Pellegrinaggio nazionale delle famiglie per la famiglia_062 - Clicca per ingrandire...

Un fiume di acqua viva alimentato dai tanti rivoli che, provenienti da più parti d’Italia, di minuto in minuto si sono riuniti nel punto di incontro: sono apparse così le migliaia di famiglie che, sabato 13 settembre, si sono date appuntamento all’Area mercatale di Scafati (SA) per il 7° Pellegrinaggio delle famiglie per la famiglia. Una partecipazione forte, viva, consapevole, quella delle oltre quindicimila persone che hanno accompagnato questo Pellegrinaggio, nel cammino che si snoda tra le strade di Scafati fino al Santuario della Vergine di Pompei (NA): una zona che le cronache dei giornali hanno riportato frequentemente, ancora in questi ultimi giorni, per lo stato di sempre maggiore degrado delle rovine della Zona archeologica. Le famiglie in cammino sono una risposta ideale e simbolica anche a questa situazione, oltre che alla cultura odierna: contro il deterioramento dell’istituzione familiare, sempre più logorata dal trasformismo di una laicità senza ideali e da uno stato sociale che non la sostiene in alcun modo, proprio come gli Scavi di Pompei la famiglia rischia il collasso su se stessa, per essere sostituita da nuovi e “moderni” modelli che ne snaturano la sua autenticità.

Il tema di questo Pellegrinaggio, che torna a svolgersi nella sua sede originaria (dopo aver portato la vitalità della famiglia in altre città d’Italia: Ancona, Napoli, Roma), è una risposta alle tante sirene che cantano e annebbiano gli uomini in questi tempi: “‘Maschio e femmina Dio li creò’ (Gen 5, 1) – La famiglia dinanzi alla volontà di Dio”. Un Pellegrinaggio che si fa luogo di incontro e discussione di questo tema importante, senza dubbio sfidante, in una fase cruciale del cammino sociale, politico, economico, della società italiana ma non solo. 7%C2%B0+Pellegrinaggio+nazionale+delle+famiglie+per+la+famiglia_031

Promosso dal Rinnovamento nello Spirito Santo, in collaborazione con la Prelatura Pontificia di Pompei, il Pontificio Consiglio per la Famiglia, l’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della CEI, il Forum delle Associazioni familiari, i Comuni di Scafati e Pompei, il Pellegrinaggio nazionale delle famiglie per la famiglia si è offerto come segno di comunione e di intercessione in vista della celebrazione del prossimo Sinodo dei vescovi sulla famiglia.

In quello che è, da sempre, il “primo tempo” del Pellegrinaggio, come da tradizione a fare da “padrone di casa” è stato mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno. Dopo i canti di accoglienza e la Preghiera comunitaria carismatica animata dalla Corale nazionale, dal coordinatore nazionale Mario Landi, dal direttore Marcella Reni e da alcuni membri del Consiglio nazionale, il Vescovo di Ascoli Piceno ha introdotto i diversi ospiti che si sono succeduti sul palco di Scafati. Tante ed eterogenee le voci che si sono avvicendate.

«Per qualcuno sembra quasi che la famiglia si stia oscurando ma invece questo “sole” in Italia è vivo grazie a tanti uomini e donne che insieme costruiscono la famiglia. La famiglia non è un ritorno al passato: essere maschio e femmina, insieme nella comunione, non è un ritorno al passato ma è un ritorno ad avere un vero futuro», il commento di don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio nazionale per la Pastorale della Famiglia della CEI; «Oggi alcuni vogliono introdurre una famiglia che non ha niente a che fare con l’uomo e con la donna, e che non ha niente a che fare con l’accoglienza della vita. Il dibattito del nostro Paese è in una situazione di grande allarme perché sembra che l’uomo di oggi voglia inventare la famiglia e rifiuti la bellezza della natura della famiglia», le parole di Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, entrambi “amici” – come ha sottolineato proprio don Paolo – e sostenitori storici del Pellegrinaggio.

Sul palco anche i sindaci di Scafati Angelo Aliberti di Pompei Ferdinando Uliano, che non hanno mancato di lanciare il loro messaggio a sostegno dell’istituzione familiare e del Pellegrinaggio stesso. 

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Tante le voci anche di  uomini e donne di buona volontà che hanno detto il loro “sì” alla famiglia, trasformando radicalmente le proprie vite: Costanza Miriano, giornalista e scrittrice sui temi dell’identità familiare; i coniugi Butturini con la loro esperienza di famiglia missionaria e di famiglia numerosa (10 figli); Saverio Sgroi, consulente educativo impegnato in particolar modo con gli adolescenti; la famiglia profuga africana di Siaca Kone e Helen Simon, ricongiunta in Italia grazie all’opera di evangelizzazione di una comunità del RnS; Gianluca Mencarelli, convertito grazie alla preghiera dei bambini protagonisti di una comunità di evangelizzazione del RnS.

Prima dell’inizio del Pellegrinaggio vero e proprio, il messaggio del presidente del Rinnovamento, Salvatore Martinez: «La famiglia è e rimane un evento d’amore, un miracolo dello Spirito. Pertanto, ancor prima che dinanzi alla volontà degli uomini, la famiglia è chiamata a porsi sempre davanti alla volontà di Dio: da Dio è voluta, da Dio è stata creata e da Dio stesso è difesa ancora prima che dagli uomini e dalle loro leggi. La vera soluzione all’attuale crisi spirituale e identitaria della famiglia sta nell’umile conversione dei cuori, delle menti e delle volontà al Vangelo di Gesù, che reclama la stabilità dell’amore nella forma sponsale del matrimonio e la fecondità dell’amore nella procreazione dei figli. Sono questi due elementi fondanti della civiltà umana e della vita sociale, che credenti e non credenti sono chiamati a rispettare, come atto di onore verso le generazioni che ci hanno preceduto e come atto di amore verso quelle che verranno. Noi crediamo che niente più della preghiera ci spieghi in modo vitale ed esperienziale il Vangelo della famiglia. Pregare pellegrinando insieme, gioiosamente, nonni, genitori e figli: un antidoto alla solitudine, all’esclusione sociale e ai tanti conflitti intergenerazionali a cui assistiamo proprio dentro le mura domestiche. Preghiera come via infallibile di pace, in famiglia prima che nella società; quella pace che il diavolo – ci ricordava Papa Francesco allo Stadio Olimpico – non vuole dimori nelle nostre famiglie».

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Nel cammino che separa Scafati e Pompei, il popolo del Rinnovamento e non solo ha pregato il “Rosario della Famiglia”, una meditazione di Sette dei tradizionali 20 Misteri. A Pompei, poi, ad accogliere tutti il vescovo prelato, mons. Tommaso Caputo, che salutando i pellegrini ha ricordato a tutti di volgere lo sguardo verso Maria, «a come ha accolto ciò che Dio le chiedeva, a come ha amato e superato ogni difficoltà le si presentasse, a come non ha mollato mai» per «imparare a vivere in questo nostro difficile presente», invitando inoltre «a pregare per tutte le famiglie del mondo che si trovano nel dolore, in modo particolare per quelle che vivono in zone di guerre o sono perseguitate, spesso proprio a causa della propria fede».

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La Celebrazione eucaristica, presieduta da mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, è stata trasmessa in diretta televisiva su TV2000, che già nel corso del Pellegrinaggio aveva effettuato un collegamento. Mons. Paglia ha celebrato il Pellegrinaggio in concomitanza con la solennità dell’Esaltazione della Croce, «perché vuol dire far scaturire dal culmine dell’amore di Gesù una nuova familiarità, nuovi legami, nuove solidarietà che stringono persone anche diverse, basandosi sull’amore di Gesù. Dall’amore di Gesù sgorga una nuova esistenza umanità, quella di cui oggi abbiamo bisogno, in un mondo avvelenato dai serpenti della guerra, dell’egoismo, dell’individualismo, della violenza».

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Come da tradizione, al termine della Santa Messa il sagrato della Basilica e le strade adiacenti l’intera piazza si sono illuminate con oltre quindicimila candele: quest’anno, il flambeau finale si è acceso in segno di continuità con l’iniziativa indetta dalla CEI “Accendi una luce in famiglia!”: un invito alle famiglie di tutta Italia ad accendere una candela in segno di preghiera il prossimo 4 ottobre, alla vigilia del Sinodo dei vescovi sulla Famiglia. E, sempre in concomitanza con l’apertura dei lavori del Sinodo, mons. Paglia e il presidente Martinez hanno invitato tutti a partecipare, il prossimo 28 settembre in Piazza San Pietro, all’Incontro “La benedizione della lunga vita”, promossa dal Pontificio consiglio per la famiglia. Si tratta di una giornata dedicata ad anziani e nonni, contro quella “cultura dello scarto” più volte denunciata da Papa Francesco sin dall’inizio del suo Pontificato e ribadita lo scorso 1 giugno allo Stadio Olimpico a Roma, in occasione della 37ª Convocazione del Rinnovamento: «I nonni sono l’assicurazione della nostra fede. Gli anziani, come il buon vino, hanno la libertà dello Spirito Santo. Sono la saggezza della Chiesa».

Elsa De Simone 

 

 

(14.09.2014)