Martinez: “Il mondo cerca nuovi modelli di leadership. Nel Vangelo la
risposta!”
Il presidente nazionale del
Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), Salvatore
Martinez, sarà a Washington, dal 5 al 7 febbraio, per partecipare alla 62a edizione del National Prayer Breakfast, che si terrà come da
tradizione presso l’Hilton Hotel della Capitale USA.
Per l’undicesima volta, il
presidente Martinez partecipa alla tradizionale “Colazione di Preghiera”
organizzata da una speciale commissione composta da Senatori e Congressisti
degli Stati Uniti. Come negli anni passati, all’incontro parteciperanno il
presidente degli Stati Uniti Barack
Obama, il Vice presidente, i principali rappresentanti dell’Esecutivo sia
giudiziario che legislativo degli USA ed esponenti della comunità diplomatica
internazionale.
2000 invitati, provenienti da
tutto il mondo con oltre 160 delegazioni, si ritroveranno per confrontarsi su
temi di attualità mondiale, perfezionando collaborazioni internazionali su
progetti di solidarietà, sviluppo e promozione umana.
L’obiettivo dell’Incontro è
quello di continuare a sviluppare l’ideale della fraternità universale e ispirata
ai principi contenuti nel Vangelo, per rendere sempre più condivisa la ricerca
e la prassi del bene comune.
«Il nostro mondo globalizzato – ha dichiarato il presidente Martinez – reclama una “diplomazia dell’amicizia”, una
nuova cultura della fraternità, relazioni fondate sui valori alti del Vangelo
come scuola di vero umanesimo sociale. In tal senso, l’esempio di Papa Francesco,
la sua attenzione verso i poveri e gli esclusi della terra, è di forte
ispirazione e incoraggiamento per ogni tipo di leadership. Crescono ormai
ovunque l’antipolitica, la sfiducia, la crisi delle rappresentanze,
l’intolleranza religiosa. Urge ripartire da un umanesimo integrale e
trascendente, promosso da uomini e donne che non hanno perduto la passione per
la giustizia e per uno sviluppo solidale dei popoli. Troppe persone, le nuove
generazioni in special modo, vedono sempre più precluso il loro futuro di
libertà e di pace. Non giova a nessuno alimentare sacche di indigenza e di
indifferenza; ecco perché incontri come quelli di Washington possono regalare
importanti inversioni di rotta. L’annuale appuntamento del National Prayer
Breakfast, fuori da schemi autoreferenziali e nazionalistici, alimenta questa
opportunità in modo assai concreto e originale, per una nuova e più generosa
costruzione del mondo».