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Martinez sulla prolusione del cardinale Bagnasco 
“Per le Chiese d’Italia è scoccata l’ora di mostrare il cuore sociale del Vangelo”

Si è aperta oggi, 27 gennaio 2014, la sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente della CEI, in programma a Roma fino al 30 gennaio. Salvatore Martinez, presidente nazionale RnS, commenta la prolusione di apertura del card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza Episcopale Italiana:

La pubblicazione della Esortazione Evangelii Gaudium ha il carattere di un “documento programmatico” per la Chiesa del nostro tempo. Così lo stesso Papa Francesco ha chiesto che si recepisse e pertanto, opportunamente e puntualmente, a questa volontà si riconduce il Presidente della CEI Angelo Bagnasco con la sua Prolusione alla sessione invernale del Consiglio Permanente. Stile, attese, priorità e prospettive della Prolusione, infatti, mostrano il desiderio di un passo e di un andamento più essenziale e deciso sulle questioni pastorali che interpellano i Vescovi italiani e le Comunità ecclesiali in Italia.

Siamo grati al Cardinale Bagnasco di avere ricordato il grande e inesauribile patrimonio di bontà gioiosa e di prossimità operosa che dalla fede in Cristo sempre discendono e che ancora debbono fecondare la vita della gente e delle istituzioni, specie intorno alle quattro centrali questioni che regolano l’umano: «la vita, la famiglia, l’educazione, il lavoro».

Non solo, afferma il Presidente della CEI, «Dio c’entra con la vita» e questa vita vale nella misura in cui «c’entra con la vita degli altri», ma «la gioia del Vangelo» e l’appello a farne un dono, sempre, verso tutti, con «fiduciosa passione», è la vera e duratura soluzione alla crisi antropologica e sociale fortemente in atto. Se «la povertà è reale!», la Chiesa riafferma le ricchezze spirituali, morali, culturali, professionali di cui provvidenzialmente dispone per il bene comune.

Il Presidente della CEI ha poi voluto ricordare, in sintonia con Papa Francesco, il bisogno di una inculturazione della fede più fondata sul primato della dimensione spirituale e kerigmatica. Ne discende che, prima di promuovere nuovi paradigmi educativi, sarà fondamentale ribadire il primato di una “nuova evangelizzazione” degli stili di vita, delle linee di pensiero, dei punti di interesse su cui ruota il desiderio di felicità della gente. Di qui una Chiesa più ferialmente missionaria, dinamica e dialogante.

Per le Chiese d’Italia è scoccata l’ora di mostrare il cuore sociale del Vangelo: nessuno più di un cristiano sa parlare dell’uomo, di tutto l’uomo, ad ogni uomo, perché ha esperimentato e testimonia uno sconfinato amore più forte di ogni limite umano.

Infine, il RnS plaude alla decisione della CEI di indire un evento pubblico sul tema della «libertà educativa», con Papa Francesco in Piazza San Pietro, il prossimo 10 maggio, e assicura di assumerne con responsabilità il miglior esito per il bene di genitori e figli, di insegnanti e catechisti.

(27.01.2014)