Segreteria nazionale
via degli Olmi, 62
00172 Roma
tel 06 2310408
fax 06 2310409
mail rns@rns-italia.it
Homepage >> Notizie Torna alla pagina precedente...
Dio, il grande comunicatore 
Ritiro di Natale presso la Sede nazionale
Ritiro presso la Sede nazionale RnS - Clicca per ingrandire...

Natale, gioia del Vangelo. È nel segno di questa verità, annunciata da Salvatore Martinez, che ha avuto inizio il Ritiro di Natale per i dipendenti delle strutture del Rinnovamento nello Spirito Santo e dei membri di Comitato nazionale di servizio, presso la Sede nazionale di via degli Olmi, a Roma, venerdì 13 dicembre. Il Presidente RnS cita l’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, uno dei documenti più rivoluzionari dal Concilio Vaticano II. La gioia del Vangelo è il Natale di Gesù: «La ricchezza di Dio è nascosta in una creatura fragile, povera, bisognosa di aiuto – ha ricordato Martinez. Nel presentare a Dio le nostre attese, Maria ci regali il suo sguardo, lo sguardo della Madre del Vangelo, lo sguardo dei piccoli».

Il Signore che è venuto e continua a venire, che continua a nascere nelle nostre vite, ci dona la fede, fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede (cf Eb 11, 1). Nella preghiera, primo atto comunitario della giornata, l’accoglienza nella lode e nella gioia apre i cuori all’ascolto della meditazione, dettata da don Guido Pietrogrande.

Ritiro+presso+la+Sede+nazionale+RnSNella fede c’è la consapevolezza che la “buona Notizia” della nostra vita è Gesù. «Dio è un grande comunicatore e quando comunica non racconta “cose” ma dona se stesso – ha affermato il Consigliere spirituale nazionale RnS. Ogni comunicatore dovrebbe trovare in questo la fonte del suo comunicare: impariamo a comunicare se siamo amati e comunichiamo se amiamo. Dio è amore e per questo si dona». L’amore che si dona è quello che esce da se stesso e si apre agli altri. «Un discepolo di sant’Anselmo d'Aosta gli chiese perché Dio si fosse fatto uomo, e il Santo rispose: “Voleva che il suo amore trovasse un approdo. E noi siamo il suo approdo”». Il criterio di notiziabilità non sempre va di pari passo con la verità – oggi è molto diffuso il fenomeno del gossip, che si fonda sulla diffusione di notizie distorte e malevole – mentre «le notizie di Dio sono buone e credibili, perché lui non ammette smentita».

Ma come fare per comprendere le sue parole, affinché la comunicazione abbia successo? «Di fronte ad alcune notizie non dovremmo fare come Zaccaria, che non credette, ma restare in silenzio e attendere che queste cose si verifichino, a suo tempo (cf Lc 1, 8-20): bisogna accogliere lo Spirito Santo nel cuore per comprendere la parola di Dio».

Ritiro+presso+la+Sede+nazionale+RnSNell’era della comunicazione immediata, istantanea, tecnologicamente avanzata, la sfida è l’incontro con un Volto, lo svelamento di sé, reso sempre meno possibile dietro interfaccia grafiche e identità mistificate. Atteggiamenti difensivi, paura di essere invasi, maschere, sono alcuni degli strumenti a cui l’uomo fa ricorso per non incontrare il volto altrui; ma sono ostacoli anche la frenesia del lavoro, l’annichilimento della propria vita dietro falsi idoli, muri da ergere – anche inconsciamente – per non incontrare l’altro (cf EG n. 87-92). «Bisogna riscoprire la sacralità del volto che ci sta accanto – ha aggiunto don Guido – per andare oltre forme individualistiche. Ascoltiamo la parola di Gesù che viene a nascere nel nostro cuore: se facciamo un piccolo passo verso Gesù, scopriamo che le sue braccia sono lì già pronte ad attenderci!» (cf EG n.2-3).

Al termine della meditazione, un intenso momento di adorazione ha permesso di sedimentare nel cuore di ciascuno quanto meditato. Davanti al Re, tutti i presenti si sono prostrati ad adorare il Signore che si fa carne e viene, come uomo di speranza e modello di discernimento.

La Celebrazione eucaristica ha concluso l’intensa mattinata di Ritiro. «Gesù ci dice: “Sono io che ti parlo”, e nessuno deve pensare che la sua Parola non sia per ciascuno di noi. Come dice sant’Agostino, c’è un momento in cui dobbiamo lasciare da parte ogni obiezione che dilazioni l’incontro con il Signore. Gesù Bambino non aspetta la nostra santità per volerci bene: ci chiede solo di essere accolto».

 

Elsa De Simone

(14.12.2013)