
Dal
3 al 5 gennaio a Lucca nel convento di San Cerbone, i giovani della
Toscana si sono riuniti per vivere insieme «La
nostra festa di Pentecoste»,
partendo dal riscoprire le nostre origini e facendo un percorso che
riprendeva la storia di Duquesne.
La prima sera, durante il Roveto
ardente, abbiamo invocato lo Spirito Santo chiedendo di preparare i
nostri cuori al progetto, alla chiamata che il Signore ha per ognuno
di noi a vivere la nostra festa di Pentecoste. Con un segno abbiamo
confermato al Signore il nostro «Eccomi». Ai piedi dell'altare un
cartellone con disegnata una vite: le radici sono i ragazzi di
Duquesne da cui è iniziato tutto, la pianta è il RnS di adesso e i
frutti siamo noi giovani come presente e futuro. I ragazzi hanno
attaccato alla vite chicchi d'uva con scritti i propri nomi, con
l'impegno di portare frutto a nostra volta.
Sono
stati in mezzo a noi come relatori Flavio
Chessari,
delegato uscente Ambito Giovani, e S.
E. Mons. Paolo Giulietti,
arcivescovo di Lucca, che ha celebrato la prima messa della
Fraternità. Entrambi ci hanno esortato, essendo figli di Re, a non
rinunciare alla nostra chiamata, alla nostra missione, accettando le
difficoltà e le paure consapevoli, se lo vogliamo fermamente, che
con Gesù possiamo superare tutto.
Durante
il secondo giorno abbiamo ricevuto esempi e testimonianze da parte di
giovani adulti, esempi sul come fare la differenza nelle piccole
azioni quotidiane per evangelizzare senza aver timore. Questo tempo è
stato poi approfondito dalla condivisione dove i ragazzi hanno potuto
rivolgere molte domande ai relatori.
L'ultimo
giorno abbiamo ricevuto da Bianca
Marcocci,
coordinatrice regionale, l'input e la spinta che ci mancava per
essere pronti a tornare a casa riflettendo sul nostro volto la luce
dell'amore e della Parola di Dio con queste parole: «Sognate
come i ragazzi di Duquesne. Loro hanno sognato che potessero esserci
miracoli, che potessero sentire la presenza viva di Dio. Sognate
questo. E poi andate, divulgate nuove correnti di grazie, portate
luce!».
Ringraziamo
il Signore perché ha agito nei cuori di tutti i ragazzi fin dal
primo momento e perché, sicuramente, i ragazzi sono tornati a casa
con la consapevolezza che il Signore li ha scelti e conta su
ciascuno per portare la Sua luce ed il Suo amore.
Personalmente
sono grato al Signore per come fa nuove tutte le cose e come ci
stupisce continuamente con la Sua grazia, con la gioia che fa sentire
nei nostri cuori e l'amore smisurato verso ognuno di noi.
Ci tengo
anche a ringraziare Dio e tutto il RnS in Toscana, perché abbiamo
ricevuto sostegno, incoraggiamento e particolare attenzione da parte
dei coordinatori di gruppo e diocesani.
Anche
se la strada è ancora lunga e non mancheranno le difficoltà con
questo innamoramento a Gesù, senza ripensamenti, siamo e vogliamo
essere veramente un sol corpo ed un'anima sola.
Gesù è il
Signore!
Alessandro
Pagnotta
Giovani
RnS Toscana