Segreteria nazionale
via degli Olmi, 62
00172 Roma
tel 06 2310408
fax 06 2310409
mail rns@rns-italia.it
Homepage >> Notizie Torna alla pagina precedente...
Il desiderio di Dio 
10 Piazze fa tappa a Cagliari
10 Piazze per 10 Comandamenti a Cagliari - Clicca per ingrandire...

Il Vangelo fa notizia. Il Vangelo è la notizia. Nell'incantevole scenario dell'Arena grandi eventi di Cagliari, la buona Notizia ha avuto le vesti del decimo Comandamento: "Non desiderare la roba d'altri".

10 Piazze per 10 Comandamenti fa tappa nel capoluogo sardo e offre - a tremila persone presenti in platea e alle tantissime collegate da casa su TV 2000 e in diretta streaming sul sito del canale televisivo - uno spettacolo coinvolgente, interessante, divertente, poliedrico. Tanti gli artisti saliti sul palco nel corso della serata, condotta con simpatia ed eleganza da Amadeus: il poeta Davide Rondoni, il comico e attore Manlio Dovì, la DieciperDieci band, il cantautore Marco Masini, il duo musicale Sonohra, l'attore e regista Giulio Base, il sociologo Massimo Introvigne, l'economista Luigino Bruni. A introdurre la serata i due padroni di casa, il sindaco Massimo Zedda e l'arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio. «Un ringraziamento sincero va al Rinnovamento nello Spirito Santo per aver voluto organizzare questo evento a Cagliari e per la scelta di questo Comandamento. In un'epoca in cui è presente un egoismo strisciante, è opportuno recuperare i principi di solidarietà, di vicinanza al prossimo. Non di invidia ma di disponibilità ad aiutare l'altro».

«"Non desiderare la roba d'altri" ci richiama alla conversione dei cuori, alla guarigione profonda, senza la quale nessuna legge sarà mai sufficiente per costruire la giustizia - ha commentato mons. Miglio, nella sua esegesi del Comandamento. Desiderare la roba d'altri vuol dire dirigere i desideri verso orizzonti limitati e bassi, desiderare ciò che altri hanno già realizzato, rinunciando a qualcosa di nuovo, da inventare, creare, realizzare, produrre.Questa decima parola di Dio ci indirizza e incoraggia verso un anelito di libertà che è scritto nel cuore dell'uomo, nonostante le derive e le spinte che riceviamo in senso contrario. Per questo il Decalogo è scritto nella natura umana, nel cuore di ogni uomo,perché la sete di libertà autentica e piena è scritta nel suo cuore.Non desiderare la roba d'altri ma desiderare orizzonti più ampi e sempre nuovi».

10+Piazze+per+10+Comandamenti+a+CagliariAssociato al progetto 10 Piazze per 10 Comandamenti il concorso scolastico denominato "Quando l'amore da senso alla tua vita - I dieci Comandamenti oggi". Ai ragazzi delle scuole è stato chiesto di realizzare dei lavori per illustrare, con componimento e disegni, il tema del Comandamento dal loro punto di vista. Due le scuole vincitrici, premiate sul palco da Luciana Leone, direttore artistico dell'evento: la Scuola primaria statale Istituto comprensivo statale-Monserrato e la Scuola primaria 1° Circolo Selargius.

«Siamo sbarcati a Cagliari, dopo Milano Bari e Genova, e adesso desideriamo fermarci per interiorizzare la tanta ricchezza che questa esperienza sta regalando a noi e al nostro Paese. La categoria di coloro che desiderano, i desiderantes, è una categoria esistita nella storia: erano dei soldati che la notte attendevano i compagni andati in guerra. Alla lettera desiderare significa "stare sotto le stelle", stare sotto il cielo. Kant diceva che c'è una cosa che genera nella nostra esperienza umana una grande ammirazione ed è la contemplazione del cielo stellato che è sopra di noi. L'uomo è fatto per l'infinito, lo abbiamo visto e sentito in tanti modi a Cagliari, è fatto per cose grandi e trascendenti. Il cielo sopra di noi non è grigio: certo, il nostro Paese, il nostro tempo pone sfide difficoltà, vive momenti di grandi drammi profondi. Ma il desiderio di una vita nuova, di una speranza certa, affidabile, è la grande notizia e il senso che noi vogliamo dare alla nostra vita, alla vita delle grandi famiglie». È Cristo la stella che illumina, indica, guida: con la sua venuta Egli ha dato un volto all'amore, un senso alla nostra vita. «Beati coloro che desiderano la giustizia - aggiunge il presidente Martinez. Sono beati, secondo il pensiero di Gesù, coloro che desiderano la giustizia, cioè le cose giuste, le cose vere, le cose sante, le cose che resistono nel tempo. Lo stesso Gesù, al contempo, ci ha detto che nel cuore dell'uomo ci possono essere desideri falsi, desideri menzogneri, che portano alla morte e non alla vita e che hanno un padre che si chiama Satana, il diavolo, il male che avvelena l'esistenza dell'uomo. Ci sono desideri che fanno guerra nella nostra anima, ci sono desideri contrari allo spirito di Dio, alla verità, alla giustizia, al vero avvenire dell'uomo. Ecco perché questa sera abbiamo provato ad illuminare il desiderio, cioè a dargli luce, una luce profonda, a dargli un senso e un destino». Con la lettura della dichiarazione finale tratta dagli scritti dei santi e beati della regione Sardegna - la beata Giuseppina Nicoli, la beata Maria Gabriella Sagheddu, la serva di Dio Edvige Carboni - e il flambeau che ha acceso di migliaia di luci l'intera Arena cagliaritana, 10 Piazze per 10 Comandamenti ha dato appuntamento a tutti a Firenze, il prossimo 15 settembre, dove a scendere in piazza sarà l'ottavo Comandamento "Non dire falsa testimonianza".

Elsa De Simone

(30.06.2013)