Il saluto di Salvatore Martinez
Breve sintesi del messaggio di benvenuto del Coordinatore Nazionale
del RnS
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Salvatore Martinez, Coordinatore Nazionale del RnS, ha aperto la Convocazione dopo l’invocazione allo Spirito, una consuetudine nel Rinnovamento, per aprire il cuore e la mente dei relatori. “A nome mio e del Comitato Nazionale desidero dirvi – ha esordito Martinez – che siete la mia gioia, la nostra gioia, la gioia di Dio”. Con questo saluto l’assemblea è subito entrata nel tema dei cuori già infiammati dall’amore di Dio che è la gioia, esperienza da rinnovare per gli anziani e novità per tutti coloro che sono alla loro prima esperienza nel RnS. Grande è la promessa di Dio, profezia attuale e benedizione potente per tutti i gruppi e le comunità del Movimento, racchiusa nel tema portante della Convocazione: “Ecco io creo nuovi cieli e nuova terra; si gioirà sempre di quello che sto per fare” (cf Is 65, 17-19).
Rimini in questi giorni è
diventata per noi la Gerusalemme in cui regna la gioia e il gaudio: per
questo ogni posto vuoto rappresenta un’occasione mancata di grazia. “Dobbiamo credere – ha esortato i convenuti Martinez – che possiamo diventare noi stessi la Buona Novella di Dio, se crederemo a quello che la parola ci annuncia. Intoniamo in armonia di cuori l’Alleluja, che è l’inno ufficiale del RnS in questi giorni”. I cristiani sono chiamati a sognare in un tempo che sembra da incubo: la gioia è un fiume in piena che da 2.000 anni inonda il mondo e la storia. L’essere umano è creato per la gioia di Dio eppure nel mondo non vediamo questa gioia perché come, affermava S. Teresa di Lisieux, questa gioia che viene da Dio sta nell’intimo dell’anima. Tutti i partecipanti sono stati convocati per vincere la paura che offusca il mondo, ha proseguito il Coordinatore Nazionale: “siamo qui, insieme, per vincere la paura. Non facciamo mancare al mondo l’annuncio che Cristo è la soluzione ai problemi del mondo, Cristo sconfigge il male che cova nel cuore degli uomini”. Come leggiamo nella Parola di Dio: “Io il Signore, mi sono fatto trovare anche da quelli che non mi cercavano”. E questa è l’esperienza che molti dei presenti hanno certo vissuto nelle convocazioni del Rinnovamento. Un’esperienza che non ha confini. In conclusione un segno ha suggellato l’intervento di apertura: agli intervenuti è stato proposto di accogliersi gli uni gli altri ricordando a vicenda che Dio ci ordina di essere nella gioia. Un invito che è non è solo un’esortazione augurale, ma è un modo di ricordare l’imperativo di Dio per tutte le sue creature. |