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RASSEGNA STAMPA

Articoli pubblicati su Avvenire il 6 settembre 2009

 


AVVENIRE – 6 settembre 2009

Le famiglie con Maria
«Chi prega apre il cielo»
In diecimila al pellegrinaggio di Rinnovamento nello Spirito da Scafati, con il saluto di Depalma [Rinaldi, ndr], a Pompei dove sono stati accolti da Liberati: «Il matrimonio vive nel dialogo» Martinez: «Rimettiamo Dio nel cuore delle nostre case» Al Santuario la Messa presieduta da Antonelli

DA POMPEI (NAPOLI)
LORETA SOMMA

« Solo chi prega apre il cielo» con questa certezza migliaia di persone su iniziativa di Rinnovamento nello Spirito Santo ieri hanno sfidato l’afa per partecipare al 2° Pellegrinaggio nazionale delle famiglie per la famiglia al Santuario di Pompei. Raccoltisi inizialmente nella vicina città di Scafati, erano oltre diecimila, tra adulti, famiglie con bambini, anziani, sacerdoti e tantissimi giovani. Dopo i saluti delle autorità civili e del vescovo di Nola, Beniamino Depalma, [vescovo di Acerra, Salvatore Giovanni Rinaldi, ndr] il discorso del presidente nazionale di Rinnovamento nello Spirito Salvatore Martinez, che ha sottolineato l’importanza di restituire il giusto valore alle cose. «Non si può vivere soltanto di frigoriferi, di bilanci bancari, di sms, di parole crociate e di lotterie – ha detto Martinez –. Così facendo lasciamo morire Dio, muore il suo amore dentro e fuori di noi, muore la famiglia, muore il futuro». Per evitarlo occorre tornare ad amare Dio con un cuore nuovo, una mente nuova e forze nuove e, soprattutto, non smettere di pregare. Perché «chi prega – ha proseguito Martinez – impara ogni giorno a vedere gli uomini in modo nuovo e vive senza rassegnarsi, mai. Perché la preghiera è lotta, speranza, sacrificio, conquista, vittoria».
In marcia verso Pompei i pellegrini hanno attraversato la città di Scafati recitando il Rosario della famiglia, sette misteri scelti tra i venti che compongono la preghiera mariana. Ogni mistero, recitato da una coppia di sposi, è stato preceduto da una testimonianza. Toccanti i racconti di Maria, vedova che guida un gruppo di Napoli, e di Germana, dell’Associazione «Il Cireneo » dell’Aquila. A parlare anche Rosanna Brichetti Messori, moglie dello scrittore Vittorio, che ha raccontato la conversione del marito vissuta come crescita della vita di coppia, Andrea Olivero, presidente delle Acli, Marcella Reni, direttore del Rinnovamento, Alessandro Pagano, siciliano, padre di quattro figli, e l’attrice Claudia Koll. A Pompei, i partecipanti sono stati accolti dall’arcivescovo-prelato e delegato pontificio, Carlo Liberati, che ha paragonato il loro pellegrinaggio al cammino della vita, scandito dalla preghiera, dal canto, dal silenzio, dalla contemplazione dei misteri della vita di Gesù e di Maria con il Rosario tra le mani. «Il matrimonio-sacramento – ha detto – spinge ogni istante a quel dialogo tra gli sposi che trae la sua perseveranza dalla preghiera e consente di entrare nel profondo dell’altro. Non si può essere fedeli senza questo dialogo costante con Dio e tra voi. Senza l’attenzione umile al mistero dell’altro a cui ci porta la preghiera come constatazione dei nostri limiti, non è possibile realizzare quell’unità cui siete chiamati ». La Messa, davanti alla facciata della Basilica, è stata presieduta dal cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, che nell’omelia ha sottolineato come la preghiera ci unisca «perché è dialogo col Signore e la Madre Sua. Ci fa sentire famiglia di Dio, ci sintonizza coi sentimenti di Gesù Cristo, ci apre ad accogliere lo Spirito per lasciarci da lui animare ed orientare. Cresce anche la nostra fraternità, il nostro essere fratelli, l’amore reciproco tra noi, in famiglia e tra le famiglie cristiane». Ma questo pellegrinaggio, oltre ad essere delle famiglie, è anche «per» le famiglie, «perché ci rende più aperti a tutti, dilata il nostro amore verso tutti e ci fa condividere l’amore universale e salvifico di Cristo stesso». Riferendosi al Vangelo del giorno, Antonelli ha ricordato che l’evangelizzazione avviene prima di tutto in famiglia, grazie alla celebrazione della Parola in casa, secondo l’espressione della «Familiaris consortio»: «L’incontro con Gesù, là 'dove due o tre sono uniti nel suo nome', fa della famiglia vero soggetto di evangelizzazione 'col suo essere e agire'». E all’evangelizzazione sarà dedicato anche il nascente «Centro per la famiglia» che sorgerà a Nazareth, vicino alla basilica dell’Annunciazione, frutto della collaborazione tra la Santa Sede e il Rinnovamento nello Spirito come ha annunciato Antonelli al termine della Messa.
 


AVVENIRE – 6 settembre 2009

Nel telegramma di Bertone il saluto del Papa. Bagnasco si unisce alla preghiera

Attraverso un telegramma del cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, ieri sono giunti a Pompei anche i saluti e la benedizione di Benedetto XVI, che nel suo viaggio al santuario campano, il 19 ottobre 2008, aveva già espresso il suo compiacimento per l’iniziativa. In particolare, il Pontefice nel suo messaggio auspica che il Pellegrinaggio delle famiglie per la famiglia promosso dal Rinnovamento nello Spirito Santo «susciti nelle coppie cristiane rinnovato impegno di reciproca fedeltà e generosa dedizione nel delicato compito di genitori». Anche il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ha inviato un messaggio, ricordando e affidando alla Vergine del Rosario «le famiglie provate dalla disoccupazione e dalla crisi economica, le coppie in difficoltà, i genitori che faticano a crescere i figli, quanti portano il peso della malattia e piangono una persona cara, ma anche i giovani che si preparano al matrimonio e tutte le coppie che vivono con fede e generosa dedizione il loro servizio alla Chiesa e la testimonianza nel mondo». (L.Som.)


AVVENIRE – 6 settembre 2009

«Il coraggio di educare alla gioia»
DA POMPEI (NAPOLI)
VALERIA CHIANESE
 
Raffaella – tre anni, capelli neri e occhi ridenti – ha rinunciato al passeggino, su cui comodamente ha percorso il « cammino delle famiglie », quattro chilometri da Scafati a Pompei, per le spalle del papà, postazione più divertente, ideale per guardare dall’alto le teste che sembrano muoversi insieme al vento che soffia sulla piazza dove si innalza il Santuario della Vergine del Rosario, meta del Pellegrinaggio nazionale delle Famiglie per la Famiglia, promosso dal Rinnovamento nello Spirito Santo.
Ride anche Michele, il papà, contagiato dalla speranza che nasce da questi incontri e non nasconde la gioia di ritrovarsi in tanti in un’occasione così importante. « È una festa – precisa – ed è bella perché è una festa delle famiglie e noi abbiamo bisogno di guardarci in faccia. Più che mai in questo momento per niente rassicurante » . « Anzi – aggiunge mentre il sorriso si stringe e la voce diventa amara – dovrebbero essere gli altri, quelli che ci ignorano quando le campagne elettorali sono finite, a doverci guardare in faccia. Siamo scesi in piazza, si dice così, no?, per far vedere che noi esistiamo » . E Cristina, la mamma, si accarezza il pancione che per altri quattro mesi ancora sarà il nido del fratellino di Raffaella. « Non abbiamo voluto mancare – dice – proprio perché tra un po’ la nostra famiglia sarà più grande: questo significa tanta gioia, ma anche nuovi problemi che si aggiungono ai vecchi. È diventato tutto più difficile e faticoso. Ogni giorno ce ne accorgiamo, anche noi che abitiamo a Scauri, che non è una grande città e ci dovrebbero essere meno incertezze e più sicurezze. Invece non è così e abbiamo bisogno di molta forza e tanto coraggio. Li cerchiamo nella Madonna di Pompei, nella preghiera e nella condivisione di questo giorno » .
Accanto a loro ci sono i genitori, i nonni della piccola Raffaella. Nonna Elvira è un po’ la trascinatrice della piccola comitiva: è lei che per prima si è fatta coinvolgere nel gruppo del Rinnovamento nello Spirito in parrocchia e ora fiduciosa tiene a precisare che non è una « questione politica » . « Mi affido alla preghiera e confido nella Provvidenza – afferma –. Il Signore non ci abbandona mai, neanche nei momenti più difficili » .
Sentimenti ed emozioni contrastanti tra molti dei 10 mila pellegrini che ieri pomeriggio erano riuniti davanti al Santuario di Pompei: timori per il futuro; sconcerto per il presente; le sicurezze di un tempo traballanti; le minacce incombenti da nemici ignoti e invisibili; la fiducia e l’abbandono in Dio; la certezza della protezione della Madonna; la preghiera e il desiderio di agire; il bisogno di essere protagonisti non come singoli individui ma come famiglia.
« Ogni famiglia deve sentire l’esigenza di incontrare altre famiglie per dialogare, confrontarsi visto il bombardamento dall’esterno di concetti e situazioni che cercano di distruggere e di dividere » , osserva padre Mimmo Silvestro, giovane parroco francescano a Grumo Nevano, comune nella periferia nord di Napoli avvolto nel disagio e nel degrado. Nella sua parrocchia il gruppo del Rinnovamento è numeroso e attivo e lui è attento e un po’ preoccupato per le famiglie. «La parrocchia deve lavorare nel campo della pastorale familiare – continua – perché si nota la mancanza di valori: l’unità della famiglia, l’altruismo, il rispetto reciproco, la preghiera, la famiglia vista come luogo d’incontro, del dialogo, del crescere insieme. L’esperienza di questo pellegrinaggio non si esaurisce in un giorno: noi insieme alla Chiesa guardiamo a Maria, la grande educatrice, esempio di vero amore e di speranza perché la famiglia custodisca l’amore di Dio » .



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