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RASSEGNA STAMPA

 

Radio Vaticana - 14 marzo 2008

Si è spenta Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari. Il Papa: una vita spesa per la fratellanza tra i popoli e segnata dall'amore per Gesù abbandonato. I funerali, il 18 marzo, presieduti dal cardinale Bertone, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura

Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, si è spenta nella notte, intorno alle 2.00, nella sua abitazione a Rocca di Papa, "in un clima sereno, di preghiera e di intensa commozione" riferisce una nota. Aveva 88 anni. Malata da tempo, aveva chiesto negli ultimi giorni di lasciare il Policlinico Gemelli per tornare a casa. Il Papa in un telegramma inviato questa mattina ha espresso il suo profondo cordoglio. Il servizio di Sergio Centofanti.

“Ho appreso con profonda emozione” la notizia della morte di Chiara Lubich “sopraggiunta al termine di una lunga e feconda vita segnata instancabilmente dal suo amore per Gesù abbandonato”. Inizia così il telegramma del Papa. “In quest’ora di doloroso distacco – prosegue Benedetto XVI – sono spiritualmente vicino con affetto ai familiari e all’intera Opera di Maria-Movimento dei Focolari che da lei ha avuto origine, come pure a quanti hanno apprezzato il suo impegno costante per la comunione nella Chiesa, per il dialogo ecumenico e la fratellanza tra tutti i popoli”. Il Pontefice ringrazia il Signore “per la testimonianza della sua esistenza spesa nell’ascolto dei bisogni dell’uomo contemporaneo in piena fedeltà alla Chiesa e al Papa” ed esprime l’auspicio “che quanti l’hanno conosciuta e incontrata, ammirando le meraviglie che Dio ha compiuto attraverso il suo ardore missionario, ne seguano le orme mantenendone vivo il carisma”. Numerosissimi i messaggi di cordoglio che continuano a giungere dal mondo intero, da parte di leader religiosi, politici, civili e da tanta gente comune. I funerali si svolgeranno martedì prossimo 18 marzo alle 15.00 nella Basilica di San Paolo fuori le Mura e saranno presieduti dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. Dalle 16.00 di oggi sarà aperta la camera ardente nel Centro internazionale del Movimento a Rocca di Papa: resterà aperta fino a domani sera. Nella cappella del Centro la sepoltura. Tra i tanti focolarini che si sono stretti attorno a Chiara nelle ultime ore, il teologo belga Michel Vandeleene, biografo della Lubich. Ascoltiamolo:

R. - Chiara ci ha lasciato stanotte. L’ultimo mese era stata ricoverata all’ospedale Gemelli di Roma e lì aveva potuto fare ancora tanta corrispondenza e prendere decisioni importanti per il Movimento. Aveva anche ricevuto una lettera del Santo Padre che rileggeva spesso e che le dava conforto. Il Patriarca Bartolomeo era venuto a salutarla e a benedirla in ospedale. Alcuni giorni fa aveva espresso ripetutamente il desiderio di tornare a casa e l’altro ieri notte era stata portata a casa sua perchè la sua fine sembrava ormai imminente. Ieri mattina, dopo aver sentito la Santa Messa e ricevuto l’Eucaristia, ha voluto vedere una ad una le sue prime compagne e i suoi primi compagni, gli altri focolarini, i suoi stretti collaboratori: era cosciente e ha potuto sentirli, incontrarli. Ieri sera poi si è aggravata ancora, centinaia di persone sono giunte a casa sua e lì è successa una cosa veramente meravigliosa e commovente perchè, al seguito delle prime compagne, anche tutte queste persone sono potute entrare una ad una nella sua stanza per ore per vederla, darle un bacio sulla mano, dirle magari ancora una sola parola: grazie. La commozione è grande ma più grande è la fede nell’amore, in Dio amore che guida ogni cosa, in Dio amore che lei ha fatto conoscere a tanti e ci viene da cantare un “Magnificat” per le grandi cose che il Signore ha operato in lei, e di rinnovare il nostro impegno a vivere il Vangelo come lei ci ha insegnato.

Ma chi era Chiara Lubich? Ricostruiamo il percorso esistenziale di questa grande testimone della fede nel servizio di Adriana Masotti:

Una grande donna con un cuore immenso; una mistica a servizio della pace e del dialogo; una grande testimone di fede: così alcuni titoli con cui le agenzie italiane stamattina hanno comunicato la scomparsa di Chiara Lubich. Tutta la sua vita si intreccia in modo inscindibile alla storia del Movimento dei Focolari da lei fondato. Ma non era certo intenzione di Chiara, nel lontano 1943 a Trento, quando aveva 23 anni, fondare un Movimento o qualunque altra cosa: piuttosto in lei c’era forte il desiderio di rispondere con la propria vita a quel Dio-Amore scoperto tra le macerie della II Guerra Mondiale.

Niente programmi pensati a tavolino, dunque, solo la lettura del Vangelo portato con sé nei rifugi antiaerei, una lettura illuminata da una luce particolare: quella dell’unità. “Che tutti siano uno, come io e te, Padre, siamo una cosa sola” . Per questa preghiera, Chiara e alcune sue coetanee si sentono chiamate un giorno in modo del tutto particolare. Da qui, poi, la sottolineatura di tutte le frasi che parlano dell’amore che porta all’unità. Ad una ad una, le parole evangeliche messe in pratica si rivelano rivoluzionarie. Portano ad esempio a mettere in comune beni materiali e spirituali. Nasce la certezza che nel Vangelo è la soluzione di ogni problema individuale e sociale. Sentiamo la stessa Chiara Lubich:

“E’ proprio la dottrina dell’unità, la dottrina del testamento di Gesù, è la dottrina del sogno di Gesù, di far di tutto il mondo una cosa sola, di fare una fraternità universale. Partendo, naturalmente, dai cristiani, ma poi Gesù è morto per tutti, e noi dobbiamo arrivare a tutti se vogliamo veramente amare Gesù!”.

Ben presto, al primo gruppo di ragazze si uniscono tanti altri che piano piano formano un piccolo popolo che raggiunge una dimensione mondiale. Attualmente si contano oltre 2 milioni di aderenti. L’approvazione della Chiesa cattolica alla nuova realtà ecclesiale arriva nel 1962 con il nome ufficiale di “Opera di Maria”. Nel ’64, la Lubich è ricevuta per la prima volta da Paolo VI. Da quel momento, si moltiplicano, con Paolo VI e poi con Giovanni Paolo II, udienze private e pubbliche. All’Opera di Maria aderiscono anche non cattolici, cristiani di diverse confessioni, appartenenti alle altre religioni e persone non credenti. Chiara Lubich partecipa, in Vaticano, a vari Sinodi dei Vescovi. Stabilisce intensi rapporti personali con diverse personalità religiose: in particolare nel mondo ortodosso, con il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Atenagora I, e poi con i suoi successori; nella Comunione anglicana e nel mondo evangelico-luterano. Via via, nascono iniziative di dialogo per promuovere l’unità tra le realtà ecclesiali cattoliche, tra i cristiani, tra le religioni e nei diversi mondi del sociale: politica, economia, sanità, cultura, arte, comunicazione sociale. Ancora Chiara:

“Perché la presenza di Gesù in mezzo a chi è unito nel suo nome illumina dando sapienza. Questa sapienza, poi, naturalmente va in tutti gli ambiti della vita umana. Cambia tutto: è il Corpo mistico di Cristo che diventa corpo sociale, corpo politico ...”.

Dal 1996 a Chiara Lubich vengono assegnati 15 dottorati “honoris causa” e si moltiplicano i riconoscimenti, come il premio “Educazione alla pace” dell’UNESCO, il Premio Templeton per il progresso della religione, il premio “Diritti umani” del Consiglio d’Europa, nel ’98. 17 città, tra cui Roma, le assegnano la cittadinanza onoraria. Nel 1997 Chiara è al Palazzo di Vetro dell’ONU, l’anno successivo al Parlamento europeo. Chiara Lubich e Madre Teresa di Calcutta, due fondatrici e grandi figure femminili della Chiesa del Concilio: così Chiara ricordava la loro amicizia:

“Sempre, sempre ripeteva, quando ci incontravamo, una frase. Eravamo veramente due che avevano avuto una funzione nella Chiesa – naturalmente, lei è santa, è tutta un’altra cosa in questo senso. Però, come missione, come compito, eravamo tutte e due incaricate di qualcosa da parte di Dio. Perciò, ci capivamo molto bene. Lei mi scriveva spesso e il suo concetto era sempre questo: ‘Chiara, fatti santa, perché Dio è santo; fatti santa perché Lui ti ha scelto, ti vuole sua, perché Lui è santo”.

Una vita intensa, quella di Chiara, che si è conclusa questa notte con l’incontro più importante, quello con lo Sposo a cui Chiara ha saputo donare tutta la sua esistenza.

Chiara Lubich partecipò nel maggio del 1998 allo storico incontro dei movimenti e delle nuove comunità ecclesiali che rilanciò la collaborazione dei carismi per l’evangelizzazione. Era presente anche Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito. Al microfono di Sergio Centofanti, Martinez parla dell’eredità di Chiara Lubich:

R. – Un’eredità di amore che si rinnova in ogni angolo del mondo all’insegna di una maternità spirituale, di cui in qualche modo tutti noi laici siamo grati. Ha intuito in tempi non sospetti, ancor prima che si intravedesse la luce grande del Concilio ecumenico Vaticano II, una stagione di nuova evangelizzazione carismatica, improntata al testamento grande dell’amore e dell’unità. In fondo, il Vangelo si riconduce tutto a questo sguardo d’amore sulla storia e non si può che rimanere ammirati e grati al Signore per la testimonianza di questa donna, che non si è arresa dinanzi a nessuna delle sfide che la secolarizzazione, le contrapposizioni culturali, ideologiche e religiose talvolta ponevano. Un atto di onore allo Spirito Santo quello che oggi, da ogni parte del mondo, si eleva al ricordo di questa sorella nella fede.

Ascoltiamo infine, al microfono di Roberto Piermarini, la testimonianza di Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale, che ha condiviso con Chiara Lubich le tante iniziative delle nuove realtà ecclesiali:

R. – C’è dentro il cuore davvero una grande tenerezza, perchè penso che sia stata accolta con tanta gioia in cielo. Che il suo carisma di unità, di amore, di comunione sia una grande luce per la Chiesa, per tanti vescovi, per tanti sacerdoti. Abbiamo sempre trovato in lei un grande amore di comunione. Dio ci ha unito molto fortemente. Adesso preghiamo la Santa Vergine Maria, perché l’accolga, interceda e la mandi a suo Figlio, perché tutti i suoi peccati siano perdonati e possa entrare nel cielo piena di gioia. Penso anche che adesso i focolarini riceveranno un appoggio più grande dal cielo.


Agi - 14 marzo 2008

CHIARA LUBICH: RNS, GRATITUDINE PER LA SUA TESTIMONIANZA

CdV, 14 mar. -'Gratitudine' e' stata espressa dal Rinnovamento nello Spirito per la 'testimonianza evangelica' ricevuta da Chiara Lubich, e che oggi appare, afferma il presidente nazionale Salvatore Martinez, 'difficile da organizzare in un pensiero, in una tesi, in un racconto, perche' ancora piu' grande, come lo e' l'amore, specie quando il vento impetuoso dello Spirito rende questo amore piu' forte della morte'. Martinez sottolinea poi la 'responsabilita' per l'eredita' carismatica che incombe, per la diffusione di quel Vangelo dello Spirito Santo che Giovanni Paolo II ci ha chiesto di diffondere, insieme, superando ogni pretesa autoreferenziale, cosi' che la Chiesa potesse risplendere di una nuova giovinezza'.


NOI PRESS - 14 marzo 2008

Martinez (RnS): “Per Chiara Lubich commozione profonda”

In seguito alla notizia della scomparsa della fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich, il presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), Salvatore Martinez, ha dichiarato: “Commozione profonda, gratitudine grande, responsabilità rinnovata. Questi i sentimenti che si affollano nel mio cuore di ritorno dalla vista del corpo luminoso, sorridente, candido della cara amica Chiara.
Una commozione interiore, carica di preghiera, di nostalgia, di ricordi, di promesse, di doni spirituali. La commozione di chi ode ancora la voce della sorella amata, di chi rivede i nitidi colori dell’amore, di chi sente i profumi tenui e forti dell’unità e ora gode dell’esperienza straordinaria della comunione dei santi.
Gratitudine per una testimonianza evangelica difficile da organizzare in un pensiero, in una tesi, in un racconto, perché ancora più grande, come è dell’amore, specie quando il vento impetuoso dello Spirito rende questo amore più forte della morte.
Responsabilità per l’eredità carismatica che incombe, per la diffusione di quel Vangelo dello Spirito Santo che Giovanni Paolo II ci ha chiesto di diffondere, insieme, superando ogni pretesa autoreferenziale, così che la Chiesa potesse risplendere di una nuova giovinezza.
A Chiara potremmo ben applicare le parole del salmista: ‘Lo zelo per la tua casa mi divora’ (Sal 69, 10). La sua vita è stata come un fuoco inestinguibile di carità, risucchiata nei vortici irrefrenabili dell’amore al di là di ogni limite imposto dalla ragione, dal buon senso, dalle circostanze, perché l’amore è sempre un ‘al di là’. Fino al giorno, questo, in cui l’eternità ha raggiunto Chiara ed ella è divenuta cielo.
Un cielo che continua a popolarsi dei testimoni dello Spirito, che hanno fatto rifiorire la fede carismatica nel Novecento, amici con i quali abbiamo camminato, sperato, imparato a servire la Chiesa e l’uomo con passione ed entusiasmo nuovi: Giovanni Paolo II, don Dino Foglio (Rinnovamento nello Spirito), don Luigi Giussani (Comunione e Liberazione), don Oreste Benzi (Comunità Papa Giovanni XXIII), p. Marcial Maciel (Legionari di Cristo), Frére Roger Schutz (Comunità di Taizé), Eduardo Bonnin (Cursillos de Cristiandad).
Se la vita di Chiara è stata un’epifania dell’amore, la sua morte, come quella dei Santi, rappresenta una teofania dell’unità: in ogni angolo del mondo, uomini e donne, credenti e non, i potenti e gli umili della terra, ricordano il suo sguardo felice, sereno, arreso, proprio di chi sa, perché vive in Dio.
Sì, Chiara è stata una prova certa della presenza di Dio, come Maria e in Maria un segno eloquente di maternità spirituale per il quale eleviamo le nostre lodi al Signore.
La nostra vicinanza spirituale, forte di un’amicizia e di una fraternità consolidate con il Movimento dei Focolari - in ogni città, parrocchia, ambiente sociale - si fa promessa di comunione ancora più intensa, desiderata, testimoniata.
Nella Giornata del Ringraziamento, che oggi si celebra in ogni Gruppo e Comunità del RnS, chiediamo che uno speciale ricordo sia riservato alla nostra amica Chiara, con preghiere in suffragio per la Sua anima e di intercessione per l’avvenire dell’Opera di Maria – Movimento dei Focolari e la testimonianza di ogni suo membro e responsabile”.


APCOM - 14 marzo 2008

RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO:E'TRA GRANDI TESTIMONI DEL 900
     Martinez: Un'amicizia e una fraternità consolidate

In seguito alla notizia della scomparsa della fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich, il presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS), Salvatore Martinez, ha dichiarato: "Commozione profonda, gratitudine grande, responsabilità rinnovata. Questi i sentimenti che si affollano nel mio cuore di ritorno dalla vista del corpo luminoso, sorridente, candido della cara amica Chiara".
"Un cielo che continua a popolarsi dei testimoni dello Spirito, che hanno fatto rifiorire la fede carismatica nel Novecento, amici con i quali abbiamo camminato, sperato, imparato a servire la Chiesa e l'uomo con passione ed entusiasmo nuovi: Giovanni Paolo II, don Dino Foglio (Rinnovamento nello Spirito), don Luigi Giussani (Comunione e Liberazione), don Oreste Benzi (Comunità Papa Giovanni XXIII), p. Marcial Maciel (Legionari di Cristo), Fr‚re Roger Schutz (Comunità di Taiz‚), Eduardo Bonnin (Cursillos de Cristiandad)".
"Se la vita di Chiara è stata un'epifania dell'amore, la sua morte, come quella dei Santi, rappresenta una teofania dell'unità: in ogni angolo del mondo, uomini e donne, credenti e non, i potenti e gli umili della terra, ricordano il suo sguardo felice, sereno, arreso, proprio di chi sa, perch‚ vive in Dio".
"Sí, Chiara è stata una prova certa della presenza di Dio, come Maria e in Maria un segno eloquente di maternità spirituale per il quale eleviamo le nostre lodi al Signore. La nostra vicinanza spirituale, forte di un'amicizia e di una fraternità consolidate con il Movimento dei Focolari - in ogni città, parrocchia, ambiente sociale - si fa promessa di comunione ancora piú intensa, desiderata, testimoniata".


Il Velino - 14 marzo 2008

Lubich, Martinez (RnS): Commozione, gratitudine e responsabilita'

In seguito alla notizia della scomparsa della fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich, il presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo (Rns), Salvatore Martinez, ha espresso "commozione profonda, gratitudine grande, responsabilita' rinnovata. Questi i sentimenti che si affollano nel mio cuore di ritorno dalla vista del corpo luminoso, sorridente, candido della cara amica Chiara. Una commozione interiore, carica di preghiera, di nostalgia, di ricordi, di promesse, di doni spirituali. La commozione di chi ode ancora la voce della sorella amata, di chi rivede i nitidi colori dell'amore, di chi sente i profumi tenui e forti dell'unita' e ora gode dell'esperienza straordinaria della comunione dei santi. Gratitudine per una testimonianza evangelica difficile da organizzare in un pensiero, in una tesi, in un racconto, perche' ancora piu' grande, come e' dell'amore, specie quando il vento impetuoso dello Spirito rende questo amore piu' forte della morte".
Martinez parla anche di "responsabilita' per l'eredita' carismatica che incombe, per la diffusione di quel Vangelo dello Spirito Santo che Giovanni Paolo II ci ha chiesto di diffondere, insieme, superando ogni pretesa autoreferenziale, cosi' che la Chiesa potesse risplendere di una nuova giovinezza. La sua vita e' stata come un fuoco inestinguibile di carita', risucchiata nei vortici irrefrenabili dell'amore al di la' di ogni limite imposto dalla ragione, dal buon senso, dalle circostanze, perche' l'amore e' sempre un 'al di la'. Fino al giorno, questo, in cui l'eternita' ha raggiunto Chiara ed ella e' divenuta cielo. Un cielo che continua a popolarsi dei testimoni dello Spirito, che hanno fatto rifiorire la fede carismatica nel Novecento, amici con i quali abbiamo camminato, sperato, imparato a servire la Chiesa e l'uomo con passione ed entusiasmo nuovi: Giovanni Paolo II, don Dino Foglio (RnS), don Luigi Giussani (Cl), don Oreste Benzi (Comunita' Papa Giovanni XXIII), p. Marcial Maciel (Lc), Fre're Roger Schutz (Comunita' di Taize'), Eduardo Bonnin (Cursillos de Cristiandad)".
"Se la vita di Chiara e' stata un'epifania dell'amore - continua Martinez -, la sua morte, come quella dei Santi, rappresenta una teofania dell'unita': in ogni angolo del mondo, uomini e donne, credenti e non, i potenti e gli umili della terra, ricordano il suo sguardo felice, sereno, arreso, proprio di chi sa, perche' vive in Dio. Si', Chiara e' stata una prova certa della presenza di Dio, come Maria e in Maria un segno eloquente di maternita' spirituale per il quale eleviamo le nostre lodi al Signore.
La nostra vicinanza spirituale, forte di un'amicizia e di una fraternita' consolidate con il Movimento dei Focolari si fa promessa di comunione ancora piu' intensa, desiderata, testimoniata. Nella Giornata del Ringraziamento, che oggi si celebra in ogni Gruppo e Comunita' del RnS, chiediamo che uno speciale ricordo sia riservato alla nostra amica Chiara, con preghiere in suffragio per la Sua anima e di intercessione per l'avvenire dell'Opera di Maria - Movimento dei Focolari e la testimonianza di ogni suo membro e responsabile".


Sir - 14 marzo 2008

CHIARA LUBICH: MARTINEZ (RINNOVAMENTO), “UN FUOCO INESTINGUBILE DI CARITÀ”

“Commozione profonda”, “gratitudine grande”, responsabilità rinnovata”. Questi i sentimenti che si “affollano nel mio cuore di ritorno dalla visita del corpo luminoso, sorridente, candido della cara amica Chiara”. E’ quanto afferma in una nota Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo, parlando di Chiara Lubich. “Una commozione interiore, carica di preghiera – aggiunge Martinez - di nostalgia, di ricordi, di promesse, di doni spirituali”. “Gratitudine per una testimonianza evangelica difficile da organizzare in un pensiero, in una tesi, in un racconto, perché ancora più grande, come è dell’amore, specie quando il vento impetuoso dello Spirito rende questo amore più forte della morte”, spiega ancora il rappresentante del Rns: e ancora “responsabilità per l’eredità carismatica che incombe, per la diffusione di quel Vangelo dello Spirito Santo che Giovanni Paolo II ci ha chiesto di diffondere, insieme, superando ogni pretesa autoreferenziale, così che la Chiesa potesse risplendere di una nuova giovinezza”. La vita di Chiara è stata come “un fuoco inestinguibile di carità, risucchiata nei vortici irrefrenabili dell’amore al di là di ogni limite imposto dalla ragione, dal buon senso, dalle circostanze, perché l’amore è sempre un ‘al di là’. Fino al giorno, questo, in cui l’eternità ha raggiunto Chiara ed ella è divenuta cielo”.


ANSA - 14 marzo 2008

MORTA LUBICH:PAPA E CATTOLICI, GRATI A UNA GRANDE DONNA/ANSA
     FONDATRICE,PROFETA DEL DIALOGO INTERRELIGIOSO, DI UNA FORZA MITE

La 'gratitudine' del Papa a Dio per aver donato alla Chiesa e al mondo Chiara Lubich, una donna che ha 'vissuto un impegno costante per la comunione nella Chiesa, per il dialogo ecumenico e la fratellanza tra tutti i popoli' guida idealmente il coro di preghiere e riconoscimenti che il mondo cattolico tributa alla fondatrice dei focolarini morta questa notte. E Benedetto XVI raccomanda ai seguaci di Chiara, il piu' numeroso movimento cattolico nel mondo, di 'seguirne le orme e mantenerne vivo il carisma'.
Il braccio destro di papa Ratzinger, Tarciso Bertone, - che martedi' celebrera' nella basilica di San Paolo i funerali che saranno trasmessi anche via satellite - ricorda che la Lubich 'e' stata una grande personalita' che tutti abbiamo ammirato e amato, cattolici e non' e ne apprezza 'il lavoro infaticabile per la comunione all'interno della Chiesa e per l'unita' di tutti, persone, comunita' e popoli'. L'Osservatore Romano rende omaggio al suo 'cattolicesimo mite e dialogante, capace di ascoltare e condividere la grande ricerca umana di Dio e dell'amore'. I vescovi italiani, con un messaggio firmato da presidente e segretario, card. Angelo Bagnasco e mons. Giuseppe Betori, sottolineano come la Lubich abbia 'arricchito la vita della Chiesa in Italia e nel mondo' e ricordano con 'particolare riconoscenza la forza della sua testimonianza, che ha proposto un cammino di fede fondato sul principio di unita''.
Alle istituzioni ecclesiali fanno eco i movimenti cattolici, come i focolarini nati dallo spirito del Concilio Vaticano II: Mario Marazziti per la Comunita' di Sant'Egidio afferma che 'si sentira' la mancanza della bellezza cristiana al femminile' di Chiara, che 'ispirera' tanti', anche non cattolici. Il portavoce di Sant'Egidio osserva che 'e' stata 'capace di promuovere una delle incarnazioni piu' innovative del Concilio Vaticano II, con il suo tratto laicale e con la sua capacita' di unita' e dialogo'.
La guida di Cl, don Massimo Camisasca, per ricordare la Lubich scrive una lettera a tutti i responsabili del Movimento, esprimendo il proprio cordoglio e ricordando la 'amicizia' con cui 'Chiara mi onorava'.
La Famiglia religiosa di Don Orione, che tra l'altro pubblica l'intervista che la Lubich ha rilasciato nei giorni scorsi alla rivista orionina, sottolinea la 'spiritualita' dell'unita'' che la fondatrice ha impresso ai focolari. Il presidente del Rinnovamento nello Spirito (RnS), Salvatore Martinez, parla di 'commozione profonda, gratitudine grande, responsabilita' rinnovata' come 'sentimenti' provati alla notizia della scomparsa di Chiara Lubich. In particolare, osserva, la sua 'testimonianza evangelica' e' 'difficile da organizzare in un pensiero, in una tesi, in un racconto, perche' ancora piu' grande, e spinta dal vento dello Spirito'. Questa morte, rimarca infine Giovanni Giacobbe, presidente del Forum delle famiglie, 'lascia orfano l'associazionismo cattolico italiano'.


APCOM - 14 marzo 2008

MORTA FONDATRICE FOCOLARI, LA COMMOZIONE DEL MONDO
     Funerali martedí a Roma, il Papa: "Donna del dialogo e di pace"

Scompare una delle figure piú importanti del mondo cattolico contemporaneo. E' morta questa notte, all'età di 88 anni, Chiara Lubich, fondatrice e presidente del Movimento dei Focolari, che nel mondo raduna oltre 2 milioni di fedeli, tra aderenti, membri e simpatizzanti.
La Lubich, morta al Centro Mariapoli, a Rocca di Papa, era stata ricoverata qualche giorno fa al Policlinico Gemelli per una grave insufficienza respiratoria e ieri aveva espresso il desiderio di tornare nella sede del movimento per poter morire accompagnata dalle sue piú intime compagne.
Per tutta la notte una grande folla si è radunata a Rocca di Papa per pregare e renderle un ultimo saluto: parenti, stretti collaboratori e suoi figli spirituali, sono passati nella sua stanza, per rivolgerle un saluto e poi fermarsi in raccoglimento nell'attigua cappella. Una ininterrotta e lunga processione. E da tutto il mondo, politico, interreligioso e culturale, sono arrivati messaggi di cordoglio per la scomparsa della fondatrice del Movimento.
Nel pomeriggio si è aperta la camera ardente che resterà aperta fino a lunedí, mentre martedí alle 15, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, si terranno i funerali. A presiedere le esequie sarà il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, e già si prevede una grande folla e un ampio parterre politico e istituzionale. La Lubich verrà tumulata a Rocca di Papa, nella cappella, mentre a succederle - alla guida del Movimento - sarà una donna, come prevede lo statuto e come anche espresso da lei stessa e da Giovanni Paolo II, amico intimo della Lubich.
Messaggi di condoglianze e di affetto sono arrivati da tutto il mondo. In un telegramma, il Papa ha ricordato "l'instancabile" suo esempio "segnato dal suo amore per Gesú abbandonato", oltre al "suo impegno costante per la comunione nella Chiesa, per il dialogo ecumenico e la fratellanza fra tutti i popoli". Anche la Cei, in un messaggio a firma del cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, ha espresso "il piú sentito cordoglio", ricordando della Lubich "l'esperienza di comunione che arricchisce con la sua presenza la vita della Chiesa in Italia e nel mondo".
Messaggi sono giunti anche dalle piú alte cariche istituzionali.
"Chiara è stata un punto di riferimento per tutto il mondo cattolico - ha detto il presidente del Consiglio Romano Prodi - ha speso la sua vita a costruire il dialogo tra le grandi religioni del mondo. Ha lavorato per l'unità, per la pace, e per la giustizia". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha sottolineato come con Chiara Lubich "si spegne una delle figure piú rappresentative del dialogo interreligioso e interculturale, una voce rigorosa e limpida nel dibattito contemporaneo".
Preghiere e sentimenti di affetto sono arrivati da altri leader religiosi, e da tutti i movimenti ecclesiastici: da Comunione e Liberazione ai Neocatecumenali, da Rinnovamento nello Spirito alle Alci, da Azione Cattolica a Sant'Egidio, dall'Opera don Orione alla Comunità Missionaria di Villaregia, il Forum delle Famiglie, l'Osservatore Romano.


ASCA - 14 marzo 2008

CHIARA LUBICH: IL CORDOGLIO DEL MONDO CRISTANO ED ECUMENICO

Compatto e sentito il cordoglio del mondo cattolico per la scomparsa di Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari deceduta ieri all'eta' di 88 anni.
Oltre al telegramma di papa Benedetto XVI e alle parole di condoglianze pronunciate dal Segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, si sono susseguiti nel corso della giornata i messaggi di affetto, di vicinanza e di stima.
La Comunita' di S.Egidio e' 'veramente addolorata, in sintonia con tanti fratelli e amici del Movimento dei Focolari', spiega il portavoce Mario Marazziti: ''La profonda sintonia spirituale ci ha permesso in tanti anni di entrare in contatto diretto con lo spirito materno e la profondita' cristiana di questa donna capace di promuovere una delle incarnazioni piu' innovative del Concilio Vaticano II, con il suo tratto laicale e con la sua capacita' di unita' e dialogo'.
Le Acli parlano invece di 'una grande testimone di Cristo', 'volto femminile della Chiesa, luminoso e intrepido' e 'condividono con gli amici del movimento dei Focolari il dolore di queste ore per il distacco, ma insieme la serena gioia per il passaggio di una grande testimone di Cristo alla vita piena del Paradiso'.
Dall'Azione Cattolica arrivano ''affetto e spirituale vicinanza, che nasce dalle medesime radici e dalla stessa scelta di camminare con il Vangelo per le strade del mondo'.
Per l'Ac, 'con Chiara Lubich scompare una delle grandi figure del cristianesimo contemporaneo. Resta il suo sorriso.
Restano le sue parole che sono state di sprone a moltissimi cristiani e non cristiani'.
Il presidente del Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez, esprime in una nota la sua ''gratitudine per una testimonianza evangelica difficile da organizzare in un pensiero, in una tesi, in un racconto, perche' ancora piu' grande, come e' dell'amore, specie quando il vento impetuoso dello Spirito rende questo amore piu' forte della morte' mentre quello di Comunione e Liberazione, don Julian Carron, ricorda i 'lunghi anni di amicizia' con di Chiara con don Giussani, culminati il 30 maggio 1998 in piazza San Pietro 'con le loro testimonianze davanti a tutta la Chiesa e al mondo'. Don Carron raccomanda 'l'anima di Chiara alla misericordia del Padre, in attesa del bel giorno della vittoria finale di Cristo Risorto, giorno della resurrezione della carne per la felicita' eterna'.
La Comunita' Missionaria di Villaregia parla invece di una 'una figura dominante nella scena della vita della Chiesa, un'instancabile tessitrice di unita' tra i popoli, anticipatrice attenta e lungimirante dei rapporti con le altre religioni e i loro responsabili, abile ispiratrice di un mondo nuovo'.
Anche alcuni vescovi italiani, dopo il telegramma di condoglianze inviato dalla Cei stamattina, hanno voluto esprimere la propria partecipazione al lutto del Movimento dei Focolari: il card. Angelo Scola, patriarca di Venezia, in un messaggio ai focolarini, ha ricordato la frase di San Paolo 'Nel dolore lieti' che, scrive, 'ben si addice alla modalita' con cui Voi tutti state vivendo il commiato di Chiara dalla nostra compagnia terrena. Ella ci custodisce ormai con intenso affetto dal Cielo'. Il cardinale di Firenze Ennio Antonelli ha invece definito il messaggio di Chiara Lubich 'uno dei grandi carismi che immettono nella storia una corrente di vita nuova. La spiritualita' della comunione e' il carisma di Chiara, che rinnova la vita della Chiesa e che feconda anche i vari ambiti della vita umana: l'economia, la politica e la cultura'.
Infine, vicinanza arriva anche dal mondo ecumenico: il pastore Samuel Kobia, segretario generale del Consiglio mondiale delle Chiese, ha scritto oggi un messaggio per ricordare per esprimere 'profondo dolore' per la scomparsa della fondatrice dei Focolari. 'Il nostro amore per Chiara - scrive - e l'immensa gratitudine per il dono di Dio che lei ha rappresentato per il movimento ecumenico, continueranno a motivare ed ispirare il nostro lavoro per l'unita' visibile della Chiesa'.


PETRUS - 14 marzo 2008

Addio a Chiara Lubich, la fondatrice dei Focolarini è volata in Cielo. I funerali presieduti dal Cardinale Bertone. La commozione del Papa: "Ha vissuto per l'ecumenismo e la fratellanza"

La fondatrice del Movimento dei Focolari, Chiara Lubich, e' spirata alle 2.00 di venerdi' notte nella sua abitazione alla Mariapoli di Rocca di Papa, dove si era fatta riportare 24 ore prima lasciando il Policlinico Gemelli di Roma. Aveva 88 anni. "Centinaia di persone, parenti, stretti collaboratori e suoi figli spirituali - si legge in un comunicato stampa del Movimento - sono passati nella sua stanza, per rivolgerle l'ultimo saluto, per poi fermarsi in raccoglimento nell'attigua cappella, sostando poi a lungo attorno alla casa in preghiera. Una ininterrotta e spontanea processione. A taluni Chiara ha potuto anche fare cenni d'intesa, nonostante l'estrema debolezza". La nota riferisce dei numerosissimi messaggi che continuano a giungere "dal mondo intero, da parte di leader religiosi, politici, accademici e civili, e da tanta gente comune". Nei giorni scorsi, quando era ancora ricoverata al Gemelli di Roma per una grave e irreversibile insufficienza respiratoria, Chiara Lubich aveva ricevuto una lettera personale di Benedetto XVI e la visita del patriarca ortodosso di Costantinopoli, Bartolomeo I. I funerali si terranno martedi’ mattina e saranno presieduti dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano e braccio destro del Papa, presso la Basilica di San Paolo fuori le mura in Roma, un luogo-simbolo dell’ecumenismo. Chiara Lubich ha vissuto un ''impegno costante per la comunione nella Chiesa, per il dialogo ecumenico e la fratellanza tra tutti i popoli''. Lo afferma il Papa nel telegramma di cordoglio ai focolarini in cui chiede anche loro di seguire ''le orme e mantenerne vivo il carisma'' nell''ardore missionario''. Nel telegramma a Don Oreste Basso, copresidente dei focolarini, il Papa ricorda che quella di Chiara Lubich e' stata ''una lunga e feconda vita segnata instancabilmente dal suo amore per Gesu' abbandonato'' ed esprime la ''profonda emozione'' suscitata in lui dalla notizia della morte della fondatrice. ''In quest'ora di doloroso distacco'', Benedetto XVI assicura la sua spirituale vicinanza ''con affetto'', ai familiari e all'intero Movimento dei Focolari come pure ''a quanti hanno apprezzato il suo impegno costante per la comunione nella Chiesa, per il dialogo ecumenico e la fratellanza fra tutti i popoli''. Benedetto XVI ringrazia il Signore ''per la testimonianza della sua esistenza spesa nell'ascolto dei bisogni dell'uomo contemporaneo in piena fedelta' alla Chiesa e al Papa''. Esprime poi l'auspicio che ''quanti l'hanno conosciuta e incontrata, ammirando le meraviglie che Dio ha compiuto attraverso il suo ardore missionario, ne seguano le orme mantenendone vivo il carisma''. Con evidente commozione e un applauso, i presenti nella camera ardente dove e' esposta la salma di Chiara Lubich hanno ascoltato la lettura del telegramma di Benedetto XVI. ''Sono sicuro che Chiara da oggi sara' ancora piu' presente di prima, con noi'', ha detto il Cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio consiglio per i laici, in visita alla camera ardente. Il porporato ha ricordato ogni incontro con Chiara Lubich come ''un avvenimento importante che lasciava tracce profonde''. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appresa la notizia della scomparsa di Chiara Lubich, ha inviato al Movimento dei Focolari, di cui e' stata fondatrice e presidente, un messaggio di solidarieta' e cordoglio. ''Si spegne, con Chiara Lubich, una delle figure piu' rappresentative del dialogo interreligioso e interculturale, una voce rigorosa e limpida - afferma Napolitano - nel dibattito contemporaneo. Nel corso di una vita spesa al servizio degli altri, Chiara Lubich, con la sua fede, la sua intelligenza e la sua passione, ha saputo fondare un movimento, tra i piu' estesi nel mondo, in grado di confrontarsi, con spirito aperto, con il mondo laico sulla base della supremazia degli ideali umani della solidarieta', della giustizia e della pace fra popoli e nazioni. Memore di questo infaticabile impegno invio ai familiari e a tutto il movimento dei focolari i sentimenti del mio commosso cordoglio''. E' con "tristezza profonda" che il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, ha appreso la notizia della morte di Chiara Lubich. "Il grande lavoro di Chiara Lubich - sottolinea in una nota il Patriarca ortodosso, tra le ultime personalità a visitare la Lubich al Gemelli qualche giorno fa - rimanga nella memoria eternamente". "Chiara Lubich - prosegue Bartolomeo I - aveva rispetto e stima per la Chiesa di Costantinopoli per il suo lavoro fortissimo di promuovere uno spirito basato sull'amore tra popoli di tutte le religioni e culture. Il suo lavoro non solo ha toccato cinque milioni di persone attive nel movimento dei Focolari - aggiunge il Patriarca - ma è stato anche una ispirazione al popolo di tutte le fedi del mondo intero". Il patriarca ha quindi espresso "la sua profonda e personale tristezza per la morte dell'amata sorella in Cristo". ''Chiara Lubich e' stata una donna grande di spirito e coraggio, una donna che ha avuto la pazienza del chicco di grano evangelico che morendo porta molti frutti. A me piace ricordarla come la donna che ha diffuso una convinzione antica e nuova come il vangelo: e' possibile vivere e predicare un cristianesimo e un cattolicesimo mite, capace di ascoltare e condividere la grande ricerca umana di Dio e dell'amore. Lei poi ha identificato Dio e l'amore e ha sognato una chiesa capace nel tempo di testimoniarlo''. Cosi' l'Osservatore Romano, con le parole del vicedirettore Carlo Di Cicco, ricorda la fondatrice dei focolarini. Le radici del ''sogno'' della Lubich, segnala l'Osservatore romano, ''affondavano nelle rovine tremende del secondo conflitto mondiale'', quando ''tutta la teologia, protestante e cattolica, di fronte alla vastita' rovinosa dei campi di sterminio e della Shoah, e' stata scossa e messa in crisi''. Unica donna a fondare un movimento ecclesiale, e il piu' numeroso, Chiara Lubich a giudizio del quotidiano, fa parte di quelle figure di credenti che ''indicavano percorsi per ricucire vita e fede'' dopo ''tragedie collettive''. ''Forse per la sua radicata convinzione di dover andare controcorrente rispetto alle ricette seguite dalle cancellerie del mondo, dove comunemente prevale, infine, la legge del più forte, Chiara dei focolari - rimarca l'Osservatore romano - e' divenuta sostenitrice convinta del primato della comunione e dell'unità Non solo all'interno della sua Chiesa, ma nel riannodato dialogo ecumenico e tra le religioni. Fino al passo audace dell'alternativa di un'economia di comunione''. Tale economia per l'Osservatore romano e' stata una avventura anche dai tratti di una ''utopia giovanile vissuta nella maturita''', ma ''sono gia' parecchi gli studiosi che si stanno interrogando se l'economia di comunione non sia una risorsa seria per ripartire su basi altre e giuste nel cammino di costruzione di una società mondiale condivisa''. Mentre la Città di Trento e gli altri Comuni in cui Chiara Lubich era cittadina onoraria hanno proclamato il lutto cittadino, attestati di stima e di commozione sono giunti da tutti i partiti politici italiani e dai movimenti religiosi senza distinzioni di sorta, da Comunione e Liberazione al Rinnovamento nello Spirito, dai Neocatecumenali all'Azione Cattolica, dagli Orionini alla Comunità Giovanni XXIII, dal Forum delle Famiglie a Pax Christi. "Il piu' sentito cordoglio per la scomparsa della dottoressa Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari" e' stato ad esempio espresso a nome dell'intera Chiesa Italiana dal presidente della Cei, Cardinale Angelo Bagnasco, e dal segretario, Monsignor Giuseppe Betori, in un messaggio che sottolinea come la Lubich abbia promosso "una esperienza di comunione che arricchisce con la sua presenza la vita della Chiesa in Italia e nel mondo". "Ricordiamo con particolare riconoscenza - scrivono Bagnasco e Betori - la forza della sua testimonianza, che ha proposto un cammino di fede fondato sul principio di unita', sorgente nella Chiesa e nel mondo di itinerari di vita nel segno della pienezza e della gioia. Grati al Signore per quanto ci ha donato attraverso la persona e l'opera di Chiara Lubich, affidiamo al ricordo e alla preghiera delle comunita' cristiane il suo incontro con il Padre celeste". A sostituire Chiara Lubich alla guida dei Focolarini dovrà essere, stando alle direttive impartite dal Servo di Dio Giovanni Paolo II all'atto dell'approvazione degli Statuti del Movimento, una donna. Chiara Lubich nasce a Trento il 22 gennaio 1920. Durante il fascismo vive anni di poverta': il padre socialista perde il lavoro a causa delle sue idee. Per mantenersi agli studi, sin da giovanissima da' lezioni private. Il suo nome di battesimo e' Silvia. Assumera' quello di Chiara, affascinata dalla radicalita' evangelica di Chiara d'Assisi. Il 7 dicembre 1943 Chiara pronuncia il suo si' per sempre a Dio nella chiesetta dei Cappuccini di Trento. Era sola. Aveva 23 anni. Non vi era ancora alcun presagio di cio' che sarebbe nato. Gli inizi del Movimento sono segnati convenzionalmente da questa data. Ricerca della Verita', ricerca di Dio. Questa scelta radicale segna la prima tappa di un cammino alla ricerca appassionata della Verita', di una conoscenza piu' profonda di Dio. Per trovarvi risposta, dopo essersi diplomata maestra elementare, si era iscritta alla facolta' di filosofia presso l'Universita' di Venezia. Ma non aveva potuto continuare gli studi, prima a motivo della guerra e poi per sostenere lo sviluppo del Movimento nascente. Intuisce che trovera' risposta in Gesu' che aveva detto di se': "Io sono la Via, la Verita' e la Vita". Partecipando, nel 1939, a Loreto ad un corso per giovani di Azione cattolica, nel Santuario dove e' custodita, secondo la tradizione, la casetta di Nazareth che aveva ospitato la Sacra famiglia, intuisce quale sara' la sua vocazione: una riproduzione della famiglia di Nazareth, una nuova vocazione nella Chiesa, e che molti avrebbero seguito questa via. Nel 1964 Chiara e' ricevuta per la prima volta in udienza dal Papa, allora Paolo VI, che riconosce nel Movimento un' "Opera di Dio". Da quel momento, si moltiplicano, con Paolo VI prima e Giovanni Paolo II poi, udienze private e pubbliche, e loro interventi in occasione delle manifestazioni internazionali. Nel 1984 Giovanni Paolo II visita il Centro internazionale di Rocca di Papa. Riconosce nel Movimento i lineamenti della Chiesa del Concilio, e nel suo carisma un'espressione del "radicalismo dell'amore" che caratterizza i doni dello Spirito nella storia della Chiesa. Al primo grande incontro dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunita', la vigilia di Pentecoste '98 in piazza San Pietro, Giovanni Paolo II riconosce operante in queste nuove realta' ecclesiali la risposta dello Spirito al processo di scristianizzazione in atto e chiede loro "frutti maturi di comunione e di impegno". Intervenendo, insieme ad altri 3 fondatori, Chiara Lubich gli assicura l'impegno di contribuire a realizzare questa comunione "con tutte le nostre forze". Da allora inizia un cammino di fraternita' e comunione tra molti movimenti e nuove comunita' nel mondo. Chiara Lubich partecipa, in Vaticano, a vari sinodi dei vescovi: per il XX anniversario del Concilio Vaticano II (1985), sulla vocazione e missione del laicato (1987), e sull'Europa (1990 e 1999). La Lubich e' nominata Consultrice del Pontificio Consiglio per i Laici (1985). Nel 1997 e' invitata a presentare il Movimento all'Assemblea generale della Conferenza episcopale a Manila, nelle Filippine. Negli anni seguenti e' invitata dalle Conferenze episcopali di Taiwan, Svizzera, Argentina, Brasile, Croazia, Polonia, India, Cechia, Slovacchia, Austria. La pagina ecumenica del Movimento si apre nel 1961, nel tempo in cui Papa Giovanni XXIII pone l'unita' dei cristiani tra i primi scopi del Concilio, da lui annunciato nel 1959: Chiara comunica l'esperienza di Vangelo vissuto nel Movimento ad un incontro con un gruppo evangelico-luterano, a Darmstadt, in Germania. Segnera' l'inizio della diffusione della spiritualita' dell'unita' nelle diverse Chiese. Pochi anni dopo si avviano rapporti personali con diverse realta' cristiane: nel mondo ortodosso, con il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Atenagora I, e poi con i suoi successori; nella Comunione anglicana, dapprima con l'arcivescovo anglicano di Canterbury, Ramsey, sino all'attuale, Rowan Williams; nel mondo evangelico-luterano, con l'allora Presidente della Federazione luterana mondiale, il vescovo Christian Krause, e con i Segretari generali che si succedono al Consiglio Ecumenico delle Chiese di Ginevra. Di fronte alle sfide della societa' sempre piu' multiculturale e multireligiosa, si evidenziano i frutti di pace del dialogo con seguaci delle diverse religioni avviato sin dagli anni '70. La Lubich e il Movimento instaurano non solo contatti con singole personalita' o seguaci delle diverse religioni, ma anche con interi movimenti. Prima donna cristiana, Chiara Lubich espone la sua esperienza spirituale, nel 1981, in un tempio a Tokyo di fronte a 10.000 buddisti, e nel 1997 in Thailandia a monache e monaci buddisti; qualche mese dopo fa lo stesso nella storica Moschea 'Malcolm X' di Harlem a New York, di fronte a 3000 musulmani afro-americani. Nello stesso anno, a Buenos Aires, e' ospite di organizzazioni ebraiche. Nel 2001 sara' in India: si aprira' una nuova pagina nel dialogo del Movimento con il mondo indu'. Nel 1994 e' nominata tra i presidenti onorari della Conferenza mondiale delle Religioni per la pace (Wcrp). Sin dagli inizi, la pacifica rivoluzione evangelica che ha il via da Trento suscita l'interesse anche di persone senza una fede religiosa. Con il mondo laico si sviluppera' un dialogo sulla base dei grandi valori umani come solidarieta', fraternita', giustizia, pace e unita' tra singoli, gruppi e popoli. La Lubich e' invitata a parlare dell'unita' dei popoli ad un Simposio al Palazzo di Vetro dell'Onu nel maggio '97. Interviene a Berna alla celebrazione per il 150° della Costituzione Svizzera (marzo '98). A Strasburgo presenta l'impegno sociale e politico del Movimento ad un gruppo di deputati del parlamento Europeo (settembre '98). Ancora a Strasburgo interviene alla Conferenza per il 50° del Consiglio d'Europa su "Societa' di mercato, democrazia, cittadinanza e solidarietà", presentando l'esperienza dell'Economia di Comunione (giugno 1999). A Innsbruck, al Convegno "1000 citta' per l'Europa", parla dello "Spirito di fratellanza nella politica, come chiave dell'unita' dell'Europa e del mondo" alla presenza di numerosi sindaci, di alti esponenti della politica europea e dielle massime autorita' austriache (novembre 2001). L'opera di unita', di pace e dialogo tra popoli, religioni e culture promossa da Chiara Lubich viene riconosciuta pubblicamente da parte di organismi internazionali, culturali e religiosi: dal Premio Templeton per il progresso della religione (1977), al Premio Unesco '96 per l'Educazione alla pace, a quello per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa (1998), dalle lauree honoris causa, conferitele da Universita' di diversi Paesi, alle cittadinanze onorarie. E ancora riconoscimenti da parte di grandi religioni e di capi di diverse confessioni.


VIRGILIO NOTIZIE - 14 marzo 2008

MORTA FONDATRICE FOCOLARI, LA COMMOZIONE DEL MONDO
     Funerali martedì a Roma, il Papa: "Donna del dialogo e di pace"

Scompare una delle figure più importanti del mondo cattolico contemporaneo. E' morta questa notte, all'età di 88 anni, Chiara Lubich, fondatrice e presidente del Movimento dei Focolari, che nel mondo raduna oltre 2 milioni di fedeli, tra aderenti, membri e simpatizzanti.
La Lubich, morta al Centro Mariapoli, a Rocca di Papa, era stata ricoverata qualche giorno fa al Policlinico Gemelli per una grave insufficienza respiratoria e ieri aveva espresso il desiderio di tornare nella sede del movimento per poter morire accompagnata dalle sue più intime compagne.
Per tutta la notte una grande folla si è radunata a Rocca di Papa per pregare e renderle un ultimo saluto: parenti, stretti collaboratori e suoi figli spirituali, sono passati nella sua stanza, per rivolgerle un saluto e poi fermarsi in raccoglimento nell'attigua cappella. Una ininterrotta e lunga processione. E da tutto il mondo, politico, interreligioso e culturale, sono arrivati messaggi di cordoglio per la scomparsa della fondatrice del Movimento.
Nel pomeriggio si è aperta la camera ardente che resterà aperta fino a lunedì, mentre martedì alle 15, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, si terranno i funerali. A presiedere le esequie sarà il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, e già si prevede una grande folla e un ampio parterre politico e istituzionale. La Lubich verrà tumulata a Rocca di Papa, nella cappella, mentre a succederle - alla guida del Movimento - sarà una donna, come prevede lo statuto e come anche espresso da lei stessa e da Giovanni Paolo II, amico intimo della Lubich.
Messaggi di condoglianze e di affetto sono arrivati da tutto il mondo. In un telegramma, il Papa ha ricordato "l'instancabile" suo esempio "segnato dal suo amore per Gesù abbandonato", oltre al "suo impegno costante per la comunione nella Chiesa, per il dialogo ecumenico e la fratellanza fra tutti i popoli". Anche la Cei, in un messaggio a firma del cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, ha espresso "il più sentito cordoglio", ricordando della Lubich "l'esperienza di comunione che arricchisce con la sua presenza la vita della Chiesa in Italia e nel mondo".
Messaggi sono giunti anche dalle più alte cariche istituzionali. "Chiara è stata un punto di riferimento per tutto il mondo cattolico - ha detto il presidente del Consiglio Romano Prodi - ha speso la sua vita a costruire il dialogo tra le grandi religioni del mondo. Ha lavorato per l'unità, per la pace, e per la giustizia". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha sottolineato come con Chiara Lubich "si spegne una delle figure più rappresentative del dialogo interreligioso e interculturale, una voce rigorosa e limpida nel dibattito contemporaneo".
Preghiere e sentimenti di affetto sono arrivati da altri leader religiosi, e da tutti i movimenti ecclesiastici: da Comunione e Liberazione ai Neocatecumenali, da Rinnovamento nello Spirito alle Alci, da Azione Cattolica a Sant'Egidio, dall'Opera don Orione alla Comunità Missionaria di Villaregia, il Forum delle Famiglie, l'Osservatore Romano.


Avvenire - 15 marzo 2008


Avvenire - 15 marzo 2008

Italia: dalle diocesi ai movimenti alle associazioni così la Chiesa cattolica ricorda la figura e l’opera di Chiara

Nel giorno del dolore, le voci della comunità cristiana italiana hanno voluto ricordare Chiara Lubich. Per la Comunità di Sant’Egidio «è morta una laica che ha vissuto pienamente il dono del suo servizio al Vangelo, una sorella carissima, una grande testimone del XX secolo». Il fondatore Andrea Riccardi ha ribadito la sua convinzione: «Al di là dell’aspetto personale di amicizia lunga e profonda, la mancanza di Chiara si sentirà nella Chiesa. Ha mostrato quello che può essere un laico. Si è consumata per un grande sogno: l’unità tra gli uomini, tra i popoli, con Dio».
Chiara «fuoco inestinguibile» di carità secondo il presidente di Rinnovamento nello Spirito Santo, Salvatore Martinez, che ha espresso «commozione profonda, gratitudine per la sua testimonianza evangelica, responsabilità rinnovata». «La sua vita – ha aggiunto – è stata un’epifania dell’amore. La sua morte, come quella dei Santi, rappresenta una teofania dell’unità: in ogni angolo del mondo uomini e donne, credenti e non, potenti e umili ricordano il suo sguardo felice, sereno, proprio di chi sa perché vive in Dio».
Restano «il sorriso e le parole di un apostolo di comunione». Saluta così l’Azione cattolica «una delle grandi figure del cristianesimo contemporaneo » con cui c’era un antico legame. «Chiara Lubich – ha ricordato il presidente nazionale Luigi Alici – sottolineava come la sua scelta fosse giunta durante una riunione che l’Ac teneva a Loreto, in quegli anni difficili della fine della guerra e del dopoguerra».
Ancora memorie, stavolta recenti. «L’ultima firma di Chiara è per la vita » ha annunciato il Sermig. Ernesto Olivero le aveva infatti conse- gnato l’1 febbraio scorso l’annuale riconoscimento «Artigiano della Pace». E quel giorno Chiara Lubich aveva contrassegnato l’inno alla vita dell’associazione torinese.
Chiara fu amica di don Giussani e, in una lettera, il presidente della fraternità di Comunione e liberazione
don Julian Carron ha invocato il sostegno dei due fondatori «ai nostri passi, per una fede sempre più appassionata e ragionevole sulla strada che hanno aperto per noi, nella sequela del Santo Padre».
Cordoglio anche dal Forum delle Associazioni familiari: «Non credo sia eccessivo affermare – ha dichiarato il presidente Giovanni Giacobbe – che la sua morte lascia orfani noi e il mondo dell’associazionismo cattolico». Il quale è stato molto influenzato dal suo insegnamento. Lo sostiene il presidente delle Acli Andrea Olivero: «Parole come fraternità, unità, comunione hanno assunto per tutti noi un significato nuovo, più intenso e più ricco grazie alla sua testimonianza. Ci ha insegnato a scommettere sempre sul dialogo». Mentre le donne del Centro italiano femminile hanno sottolineato come «un’assoluta fiducia nello Spirito » abbia ispirato le sue concrete «iniziative ardite»: la formazione delle coscienze, l’economia di comunione e gli incontri di pace.
«Chiara è stata un dono di Dio al mondo» hanno detto padre Luis Fidel Suarez e don Enzo Caruso, rispettivamente direttore generale e responsabile italiano del Servizio di animazione comunitaria per un
Mondo Migliore. E don Flavio Peloso, direttore generale dell’Opera Don Orione, ha voluto salutare «la scintilla di Carità che ha incendiato tanti cuori nel mondo».
Per il cardinale Ennio Antonelli, arcivescovo di Firenze, Chiara «sarà presente a lungo nella storia della Chiesa e non solo. Il carisma che ha ricevuto è uno dei grandi carismi che immettono nella storia correnti di vita nuova». A nome del Patriarcato di Venezia e della Conferenza episcopale triveneta, il cardinale
Angelo Scola ha ricordato ai Focolarini la frase di san Paolo «Nel dolore lieti» che, scrive, «ben si addice alla modalità con cui Voi tutti state vivendo il commiato di Chiara dalla nostra compagnia terrena. Ella ci custodisce ormai con intenso affetto dal Cielo».
«Chiara Lubich ha dedicato tutta la sua esistenza alla costruzione della comunione e della fratellanza tra gli uomini di ogni razza e di ogni popolo. L’amore di Dio, al quale aveva consacrato la sua vita, era la sorgente di ogni sua opera» si legge nel messaggio dell’arcivescovo di Milano, il cardinale Dionigi Tettamanzi.
Il vescovo di Arezzo-Cortona- Sansepolcro Gualtiero Bassetti
ha elencato gli elementi salienti della sua opera: «L’amore per la Chiesa, l’affidamento a Maria, l’attenzione alla formazione, l’apertura ad ogni angolo del mondo, l’interesse per la Politica con la P maiuscola, il progetto di un’economia di comunione». Nel messaggio inviato a Rocca di Papa, l’arcivescovo della «sua» Trento
Luigi Bressan ha infine ricordato «il profondo rapporto spirituale di Chiara con la comunità d’origine».


KORAZYM - 15 marzo 2008

Continua l'omaggio a Chiara Lubich. La sua spiritualità nelle lettere di Wojtyla

Aperta la camera ardente, è la giornata dell'omaggio di personalità e semplici fedeli alla salma della fondatrice del movimento dei Focolari. Intanto, spunta un carteggio inedito con Giovanni Paolo II sulle grandi sfide del mondo e della Chiesa.

Aperta la camera ardente, è la giornata dell'omaggio di personalità e semplici fedeli alla salma di Chiara Lubich, la fondatrice del movimento dei Focolari, scomparsa ieri notte, all'età di 88 anni. Alla Mariapoli di Rocca di Papa è una visita continua, mentre cardinali, rappresentanti protestanti e ortodossi (su tutti, il patriarca Bartolomeo I) e le più importanti realtà ecclesiali (tra gli altri, Rinnovamento nello Spirito, Comunità di Sant'Egidio, Sermig e Comunione e Liberazione), esprimono la loro vicinanza. E nella giornata del ricordo emerge anche un aspetto bello della vita di Chiara: il confronto con Giovanni Paolo II, testimoniato da un carteggio inedito, il cui contenuto è stato anticipato ieri dall'agenzia Apcom: oltre venti missive autografe, scritte durante il lungo pontificato. Il dialogo interreligioso, la dimensione ecumenica, il ruolo dei credenti nelle sfide del secolo, la forza dei movimenti ecclesiali. Ma anche la paura che il "continente europeo rischi di ritrovarsi senz'anima" perché ha "smarrito i propri valori di riferimento ideale". Queste le preoccupazioni che Giovanni Paolo II condivideva con la sua amica Lubich.
"Gentile signorina": cominciano così le lettere che il Pontefice polacco inviava alla fondatrice dei focolari. E in calce la firma autografa: "Joannes Paulus II". "Le focolarine e i focolarini si sono fatti apostoli del dialogo quale via privilegiata per promuovere l'unità - scriveva Wojtyla nella lettera datata 4 dicembre 2003 - dialogo all'interno della Chiesa, dialogo ecumenico, dialogo interreligioso, dialogo con i non credenti". Poi le preoccupazioni per i "mutamenti sociali rapidi e sconvolgenti che hanno segnato la vita del mondo". "L'umanità -proseguiva Giovanni Paolo II - è diventata sempre più interdipendente e perseguendo interessi passeggeri, ha talora smarrito i propri valori di riferimento ideale. Ed ora rischia di ritrovarsi quasi 'senz'anima' - osservava - senza cioè il fondamentale principio unificatore di ogni suo progetto ed attività. Penso in particolare al Continente europeo, che conta una bimillenaria tradizione cristiana".
Il 13 gennaio 2000 Wojtyla scriveva a Chiara per farle giungere i suoi auguri in occasione dell'80esimo compleanno. "Auguri di ogni bene", scriveva il Papa. "Dio ha voluto chiamarla per essere messaggera di unità e di misericordia tra tanti fratelli e sorelle, in ogni angolo del mondo". Giovanni Paolo II contava molto sul ruolo dei Focolari, movimento nato "per aiutare uomini e donne del nostro tempo a sperimentare la tenerezza e la fedeltà di Dio - scriveva ancora Wojtyla in un'altra missiva - vivendo tra loro la grazia della comunione fraterna, così da essere annunciatori gioiosi e credibili del Vangelo". "Possa continuare ad essere testimone coraggiosa di fede e di carità - aggiungeva Wojtyla rivolgendosi alla Lubich sempre dandole del lei - non soltanto tra i membri dei Focolari, ma anche tra tutti coloro che incontra sul suo cammino".
Ed ancora la sfida della nuova evangelizzazione. Un tema sul quale il Papa ritorna nell'ultima lettera del dicembre 2003. "All'inizio del nuovo millennio - scriveva il Papa - si impone con urgenza il dovere di un rinnovato impegno da parte dei credenti per rispondere alle sfide della nuova evangelizzazione. E un ruolo importante - aggiungeva - è affidato ai movimenti ecclesiali, tra i quali occupa un posto di rilievo quello dei Focolari". Per il pontefice polacco, "i nuovi movimenti ecclesiali costituiscono un dono prezioso per la Chiesa, che li incoraggia e li invita a svolgere la loro profetica azione sotto la guida dei pastori, per l'edificazione dell'intero popolo di Dio".
"Il mio rapporto con il Papa - aveva detto la Lubich in una recente intervista alla rivista dei Focolari 'Città Nuova' - è diventato con gli anni sempre più profondo. Anzi ho vissuto un paio di volte un'esperienza un po' particolare. Dopo un'udienza - raccontava la Lubich - ho sperimentato un momento di grande unità col Papa, da figlia a Padre, ho avuto l'impressione che il cielo si aprisse ed ho sentito un'unione con Dio speciale. Ciò che la caratterizzava era il fatto che non avvertivo intermediari". I ricordi si accavallano. "Era il 23 settembre 1985 - raccontava ancora la Lubich - sulla porta, al termine di un'udienza, guardando al futuro, ho ardito chiedere al Papa: 'Ritiene possibile che il presidente del Movimento dei Focolari, di quest'Opera, che è di Maria, sia sempre una donna?'. 'Sì - mi rispose il Papa - magari!". "Si ritrovano nella Chiesa nascente - aveva affermato, citando il teologo von Balthasar - e devono rimanere!".
Un altro fatto. "Con gli anni sono nate, anche in giovani, famiglie, persone delle più varie categorie, anglicani, luterani, ortodossi e di altre Chiese, le stesse vocazioni fiorite nell'Opera di Maria tra i cattolici - prosegue la fondatrice del movimento - ma sembrava non si trovasse una via di uscita. Ad un certo punto ne ho parlato con il Papa. Si è dimostrato apertissimo! Alla seconda udienza sull'argomento, anche quella volta, in piedi, mi dice con la sua consueta arguzia: 'Ho capito. Devo dire: lasciate stare l'Opera di Maria che è di Maria!'. E la situazione si è sbloccata". Ricordo che di notte all'improvviso m'è passato un pensiero: 'Se c'è un punto che è ancora di ostacolo nel cammino ecumenico - raccontava - è proprio il ministero del Papa. Ma chi li ha 'accolti' questi focolarini delle altre Chiese? Proprio il Papa'. Questo resterà nella storia".
Molte le udienze private e pubbliche che il Papa aveva concesso alla Lubich. Una è rimasta storica: la visita del pontefice all'attuale Centro internazionale del Movimento il 19 agosto 1984. Una visita a sorpresa, preannunciata solo pochi giorni prima. "L'amore è la scintilla ispiratrice di tutto quelloche si fa con il nome Focolari - aveva detto in quell'occasione il Papa - di tutto quello che voi siete, di tutto quello che voi fate nel mondo. Ci sono stati nella storia della Chiesa tanti radicalismi dell'amore. C'è anche il vostro radicalismo dell'amore, di Chiara, dei focolarini: un radicalismo che scopre la profondità dell'amore e la sua semplicità. E cerca di far vincere sempre questo amore in ogni circostanza, in ogni difficoltà. Vi auguro di essere un lievito nella massa dell'umanità e del Popolo di Dio. Vi auguro di essere un lievito evangelico nella Chiesa - aveva esortato il pontefice - vedo i vostri contatti molto fruttuosi nella dimensione ecumenica, con i nostri fratelli non cristiani e poi i contatti con il mondo secolarizzato, con i non credenti, con gli atei e gli agnostici. L'amore apre la strada", aveva concluso Giovanni Paolo II. Il legame tra il Papa e Chiara Lubich era iniziato fin da quando Karol Wojtyla era arcivescovo a Cracovia. All'inizio degli anni Settanta, l'allora cardinale Wojtyla aveva conosciuto la Lubich.
"Andate avanti col vostro lavoro - aveva detto nei primi incontri- fate tutto quello che avete da fare e poi informatemi. Siete voi ad averne la grazia, con la mia interferenza non farei che sciuparlo". Nel maggio 1978, l'arcivescovo Wojtyla aveva partecipato ad un incontro di famiglie organizzato dal Movimento a Cracovia. "Il vostro movimento rappresenta un segno dei tempi", aveva detto in quell'occasione il futuro Papa.


L’ADIGE - 15 marzo 2008

Sentiva la presenza di Maria e le ultime ore di vita le ha volute trascorrere nella sua casa di Rocca di Papa, a Roma. È morta nella notte tra giovedì e venerdì Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei Focolari. Grande amica e coetanea di Giovanni Paolo II, la Lubich si è spenta a 88 anni dopo un lungo ricovero al policlinico Gemelli per un blocco renale e un'insufficienza cardiaca. Le sue condizioni erano gravi da giorni. Le ultime 24 ore Il netto peggioramento delle condizioni di vita è avvenuto giovedì e ciò ha portato centinaia di persone a volerla salutare per l'ultima volta. Per tutta la giornata parenti, stretti collaboratori e suoi figli spirituali, sono passati nella sua stanza, per rivolgerle l'ultimo saluto, per poi fermarsi in raccoglimento nell'attigua cappella, sostando poi a lungo attorno alla casa in preghiera. Un'ininterrotta e spontanea processione. A qualcuno la Lubich ha potuto anche fare cenni d'intesa, nonostante l'estrema debolezza. Alle 2 di notte, poi, l'ultimo respiro. Il lutto cittadino A Trento, sua città natale dove vivono ancora la sorella Lilliana e i nipoti, il sindaco Alberto Pacher ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali, previsti per martedì a Roma. Anche la Provincia si è associata al dolore. Sono state esposte le bandiere a mezz'asta. In Trentino L'ultima visita ufficiale in Trentino di questa predicatrice di pace e dialogo è stata nel giugno 2001 quando, per oltre una settimana, Chiara Lubich si fermò in città a ritirare premi e lanciare messaggi in Duomo al fianco del vescovo prima e in un affollato Palasport poi. In forma privata la Lubich tornò in città nel 2004 per i funerali del cognato, il senatore Paolo Berlanda. Nell'occasione, però, non partecipò alla cerimonia funebre, ma rimase a casa al fianco di Liliana. Pace e dialogo Messaggera di pace e dialogo la Lubich ha avuto l'intuizione di fondare uno tra i movimenti più innovativi del mondo ecclesiastico, presente oggi in 87 nazioni con 780 comunità sparse in tutto il mondo: 140mila membri attivi e oltre due milioni di aderenti alla spiritualità del movimento. Unità, pace e dialogo tra popoli e culture sono i tre pilastri dei Focolari. La camera ardente Un fiume di persone ieri ha voluto passare dalla camera ardente in cui è stata esposta la salma di Chiara Lubich, nella sala conferenze nel Centro del movimento dei Focolari a Rocca di Papa. La salma della fondatrice del movimento ha il capo poggiato su due cuscini di colore blu e tiene un rosario tra le mani. Vestita di bianco, i piedi coperti da un velo, il volto sereno, un'immagine della Madonna alle sue spalle. Una messa è stata officiata dai primi focolarini compagni della Lubich. I funerali I funerali si terranno martedì alle 15 e saranno presieduti dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, presso la Basilica di San Paolo fuori le mura in Roma, un luogo-simbolo dell'ecumenismo. La cerimonia funebre verrà trasmessa in diretta via internet e via satellite e sarà segua su maxischermi in molte città tra le quali anche Trento. Oltre a molti fedeli, dalla nostra città partirà anche una delegazione della giunta provinciale. La successione A sostituire Chiara Lubich alla guida dei Focolarini dovrà essere, stando alle direttive impartite dal Servo di Dio Giovanni Paolo II all'atto dell'approvazione degli Statuti del Movimento, una donna. Per il «dopo Lubich» nei mesi scorsi era stato fatto il nome di Lucia Fronza Crepaz, medico, sei figli, ex deputata e attuale dirigente dei focolarini. I messaggi Attestati di stima e di commozione sono giunti da tutti i partiti politici italiani e dai movimenti religiosi senza distinzioni di sorta, da Comunione e liberazione al Rinnovamento nello spirito, dai Neocatecumenali all'Azione cattolica, dagli Orionini alla Comunità Giovanni XXIII, dal Forum delle famiglie a Pax Christi. Il Papa aveva inviato una lettera personale alla religiosa quando era ricoverata in ospedale e ieri ha inviato un telegramma ai focolarini ricordando che quella di Chiara Lubich è stata «una lunga e feconda vita segnata instancabilmente dal suo amore per Gesù abbandonato». Tra i messaggi, poi, anche quello del patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I. Tra i messaggi dei trentini, oltre a quello di Dellai e di Pacher, figurano quello dell'onorevole Marco Boato e dei responsabili della Margherita e dell'Udc. Cordoglio è stato espresso anche dal capo della comunità islamica Aboulkheir Breigheche e dal presidente dei valdesi di Trento Salvatore Peri.


POSITANO NEWS - 15 marzo 2008

E' MORTA CHIARA LUBICH, FONDATRICE DEI FOCOLARINI

E' morta Chiara Lubich, fondatrice del movimento cattolico dei "Focolari". Amica di papa Wojtyla, del quale era coetanea, ha impegnato i focolarini nel dialogo interreligioso e negli sforzi di pace. Era nata a Trento il 22 gennaio del 1920.
Chiara Lubich, - la figlia di un tipografo che ha fondato un movimento religioso diffuso in tutto il mondo ed e' stata amica di Giovanni Paolo II, premio Diritti umani del Consiglio d'Europa nel '98 e premio per l'Educazione alla pace dell'Unesco nel '96 - e' morta a 88 anni a Rocca di Papa, nella residenza internazionale dei focolarini ''Mariapoli'' che era anche la sua casa. A Mariapoli e' stata infatti trasportata dal Policlinico Gemelli dove era ricoverata per insufficienza respiratoria, dopo l'aggravamento delle sue condizioni.
Era nata a Trento il 22 gennaio del 1920, il suo vero nome era Silvia. Suo padre perse il lavoro a causa delle sue idee socialiste e cosi' tutta la famiglia visse anni di estrema poverta'. Per mantenersi e pagarsi le spese universitarie (si iscrisse a filosofia a Venezia), sin da giovanissima, diede lezioni private e agli inizi degli anni '40 insegno' nelle scuole elementari nella citta' natale. Durante la seconda guerra mondiale scelse scelse di ispirarsi all'ideale ''Dio Amore'', e condivise questa idea con un piccolo gruppo di compagne, che come lei si erano formate nell'Azione Cattolica.
Il 7 dicembre 1943 si consacro' a Dio e scelse di cambiare il suo nome in quello di Chiara, in onore della santa di Assisi. Questa data e' oggi considerata l'inizio del Movimento dei Focolari. Al parlamento italiano, nel 1948, incontro' lo scrittore, giornalista e deputato democristiano Igino Giordani, da lei poi ribattezzato Foco, ritenuto cofondatore del movimento per il suo contributo all'incarnazione nel sociale della spiritualita' dell'unita'.
Dopo i tragici fatti della rivoluzione ungherese del 1956, raccolse l'appello di papa Pio XII, che chiedeva che il nome di Dio ritornasse ''nelle piazze, nelle case, nelle fabbriche, nelle scuole'', facendo nascere i Volontari di Dio, persone adulte impegnate nei piu' diversi campi con l'intenzione di riportare Dio nella societa'.
Pochi anni dopo, nel 1962, papa Giovanni XXIII diede la prima approvazione al movimento; tuttavia gli statuti vennero approvati solo nel 1990 da Giovanni Paolo II.
Nel 1964 fondo' la cittadella di Loppiano, nelle colline del Valdarno, presso Firenze, prima di una serie di cittadelle in vari paesi del mondo, dove l'obiettivo e' vivere la spiritualita' dell'unita' a tempo pieno in tutti gli aspetti della vita.
Nel 1966 diede vita al Movimento Gen (Generazione Nuova), rivolto ai giovani.
Nel 1991 visito' il Brasile e, colpita dalla miseria delle favelas, lancio' l'Economia di Comunione, prospettando una nuova teoria e prassi economica basata anche su una diversa distribuzione degli utili (un terzo per lo sviluppo dell'azienda, un terzo ai poveri, un terzo alla formazione dei membri del movimento) e aggregando in breve tempo un migliaio di aziende.
Dal 1997 al 1998 si dedico' ad aprire nuove prospettive per il dialogo interreligioso: fu invitata a parlare della sua esperienza interiore in Thailandia a 800 monache e monaci buddisti; a New York a 3.000 musulmani neri nella moschea di Harlem, ed in Argentina alla comunita' ebraica di Buenos Aires.

FUNERALI MARTEDI' NELLA BASILICA DI SAN PAOLO

I funerali di Chiara Lubich, la fondatrice dei focolarini morta questa notte nel centro Mariapoli di Rocca di Papa, si svolgeranno martedi' prossimo alle 15 nella basilica di San Paolo fuori le mura. Dalle 16 di oggi sara' aperta la camera ardente nel centro internazionale dei focolarini dove la Lubich risiedeva e dove ha chiesto di essere portata nella notte tra mercoledi' e giovedi', quando e' stato evidente ai medici del Policlinico Gemelli dove era ricoverata che le sue condizioni erano gravissime.

PAPA E CATTOLICI, GRATI A UNA GRANDE DONNA

La "gratitudine" del Papa a Dio per aver donato alla Chiesa e al mondo Chiara Lubich, una donna che ha "vissuto un impegno costante per la comunione nella Chiesa, per il dialogo ecumenico e la fratellanza tra tutti i popoli" guida idealmente il coro di preghiere e riconoscimenti che il mondo cattolico tributa alla fondatrice dei focolarini morta questa notte. E Benedetto XVI raccomanda ai seguaci di Chiara, il più numeroso movimento cattolico nel mondo, di "seguirne le orme e mantenerne vivo il carisma". Il braccio destro di papa Ratzinger, Tarciso Bertone, - che martedì celebrerà nella basilica di San Paolo i funerali che saranno trasmessi anche via satellite - ricorda che la Lubich "é stata una grande personalità che tutti abbiamo ammirato e amato, cattolici e non" e ne apprezza "il lavoro infaticabile per la comunione all'interno della Chiesa e per l'unità di tutti, persone, comunità e popoli".
L'Osservatore Romano rende omaggio al suo "cattolicesimo mite e dialogante, capace di ascoltare e condividere la grande ricerca umana di Dio e dell'amore". I vescovi italiani, con un messaggio firmato da presidente e segretario, card. Angelo Bagnasco e mons. Giuseppe Betori, sottolineano come la Lubich abbia "arricchito la vita della Chiesa in Italia e nel mondo" e ricordano con "particolare riconoscenza la forza della sua testimonianza, che ha proposto un cammino di fede fondato sul principio di unità". Alle istituzioni ecclesiali fanno eco i movimenti cattolici, come i focolarini nati dallo spirito del Concilio Vaticano II: Mario Marazziti per la Comunità di Sant'Egidio afferma che "si sentirà la mancanza della bellezza cristiana al femminile" di Chiara, che "ispirerà tanti", anche non cattolici. Il portavoce di Sant'Egidio osserva che "é stata "capace di promuovere una delle incarnazioni più innovative del Concilio Vaticano II, con il suo tratto laicale e con la sua capacità di unità e dialogo". La guida di Cl, don Massimo Camisasca, per ricordare la Lubich scrive una lettera a tutti i responsabili del Movimento, esprimendo il proprio cordoglio e ricordando la "amicizia" con cui "Chiara mi onorava".
La Famiglia religiosa di Don Orione, che tra l'altro pubblica l'intervista che la Lubich ha rilasciato nei giorni scorsi alla rivista orionina, sottolinea la "spiritualità dell'unità" che la fondatrice ha impresso ai focolari. Il presidente del Rinnovamento nello Spirito (RnS), Salvatore Martinez, parla di "commozione profonda, gratitudine grande, responsabilità rinnovata" come "sentimenti" provati alla notizia della scomparsa di Chiara Lubich. In particolare, osserva, la sua "testimonianza evangelica" è "difficile da organizzare in un pensiero, in una tesi, in un racconto, perché ancora più grande, e spinta dal vento dello Spirito". Questa morte, rimarca infine Giovanni Giacobbe, presidente del Forum delle famiglie, "lascia orfano l'associazionismo cattolico italiano".

NAPOLITANO, VOCE RIGOROSA E LIMPIDA

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, appresa la notizia della scomparsa di Chiara Lubich, ha inviato al Movimento dei Focolari, di cui e' stata fondatrice e presidente, il seguente messaggio: ''Si spegne, con Chiara Lubich, una delle figure piu' rappresentative del dialogo interreligioso e interculturale, una voce rigorosa e limpida nel dibattito contemporaneo. Nel corso di una vita spesa al servizio degli altri, Chiara Lubich, con la sua fede, la sua intelligenza e la sua passione, ha saputo fondare un movimento, tra i piu' estesi nel mondo, in grado di confrontarsi, con spirito aperto, con il mondo laico sulla base della supremazia degli ideali umani della solidarieta', della giustizia e della pace fra popoli e nazioni. Memore di questo infaticabile impegno invio ai familiari e a tutto il movimento dei focolari i sentimenti del mio commosso cordoglio''. Lo rende noto un comunicato del Quirinale.


L'Osservatore Romano - 16 marzo 2008

 

 


VIRGILIO NOTIZIE - 17 marzo 2008

LUBICH/ DOMANI L'ULTIMO ABBRACCIO, ATTESI OLTRE 20MILA FEDELI
     Ai funerali Prodi, Rutelli, Bertinotti, Fini e Casini

Roma, 17 mar. (Apcom) - L'ultimo abbraccio a 'mamma' Chiara, la fondatrice del Movimento dei Focolari: domani pomeriggio, alla Basilica di San Paolo fuori le Mura, è attesa una grande folla che giungerà da tutta Italia e anche dall'estero per rendere l'estremo saluto alla Lubich, scomparsa venerdì notte all'età di 88 anni.
Al centro Mariapoli di Rocca di Papa la macchina organizzativa per gli ultimi dettagli delle solenne esequie, che saranno presiedute dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato e più stretto collaboratore di Benedetto XVI, gira a pieno ritmo. La Questura di Roma ha fatto sapere di essere pronta a ricevere oltre 20mila fedeli.
E i numeri, infatti, fanno pensare a una grande celebrazione: oltre 100 i religiosi, tra cardinali, vescovi e sacerdoti, che concelebreranno insieme a Bertone. Tra i porporati, il prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei Popoli, Ivan Dias, l'arcivescovo di Firenze, Ennio Antonelli, l'arcivescovo di Praga, Miloslav Vlk, il presidente del Pontificio Consiglio per l'Unità dei cristiani, Walter Kasper, l'arcivescovo di Trento, monsignor Luigi Bressan. Saranno presenti anche vescovi dal Brasile, dal Congo, dall'America Latina, dal Madagascar. In prima fila siederanno le primissime compagne di Chiara Lubich, che l'hanno accompagnata nelle ultime ore di vita, e anche la sua segretaria Eli Folonari.
La camera ardente, allestita al centro Mariapoli a Rocca di Papa, resterà aperta fino alle 10 di domani mattina. Il trasporto funebre partirà dopo le 11 e l'arrivo alla Basilica di San Paolo fuori le Mura (scelta perchè ritenuta la Basilica più ecumenica) è previsto intorno alle 13.45. Successivamente ci sarà un'ora di adorazione, preghiera e testimonianze di personalità e di amici della Lubich. Sarà questo anche il momento per dare spazio alle preghiere delle delegazioni delle altre confessioni religiose. Alle 15 inizierà la solenne celebrazione, presieduta dal cardinale Bertone, che verrà trasmessa in diretta su Rai Uno.
Tra le autorità politiche, alla Basilica di San Paolo fuori le Mura giungeranno il premier uscente Romano Prodi, accompagnato dalla moglie Flavia, il candidato premier per la Sinistra Arcobaleno Fausto Bertinotti, il vicepremier e candidato al Campidoglio Francesco Rutelli, il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, il leader di An, Gianfranco Fini.
Tra i presidenti dei diversi movimenti ecclesiali, hanno già confermato la loro presenza il fondatore di Sant'Egidio, Andrea Riccardi, il presidente di Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez, il presidente di Cl, Julian Carron, il presidente di Azione Cattolica, Luigi Alici, il presidente delle Acli, Andrea Olivero, il fondatore del Sermig, Ernesto Olivero, il presidente dell'Associazione Papa Giovanni XXIII Paolo Ramonda, i due fondatori della Comunità Missionaria di Villaregia, padre Luigi Prandin e Maria Luigia Corona.
Numerose anche le delegazioni interreligiose: folta la rappresentanza musulmana - arriverà l'imam della Moschea di Harlem - numerosi islamici, ebrei, indu, Risso Kosei Kai, movimento buddista molto diffuso in Giappone, monaci buddisti tailandesi. Sul fronte ecumenico, giungeranno delegazione della chiesa luterana, di quella ortodossa, anglicani, protestanti, riformati della Svizzera e della Svezia e delegazione della comunità di Taizè.
Nel piazzale antistante la Basilica saranno allestiti anche dei maxischermi per consentire ai fedeli che non potranno entrare di seguire la celebrazione. Per l'occasione il giornale del movimento 'Città Nuova' verrà distribuito in 80mila copie, in una edizione monografica di 130 pagine tutte dedicata alla fondatrice Lubich.
Chiara Lubich verrà tumulata nella Cappellina del Centro Mariapoli a Rocca di Papa, sopra Igino Giordani, detto Foco e tra i primi amici del Movimento, scomparso il 18 aprile 1980 e già beato.


VITA.IT - 17 marzo 2008

Lubich: domani i funerali
     L'ultimo saluto a Chiara Lubich domani pomeriggio alla Basilica
     di San Paolo fuori le mura. Attesi migliaia di fedeli dall'Italia e dall'estero

L'ultimo abbraccio a Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari sarà domani pomeriggio, alla Basilica di San Paolo fuori le Mura, è attesa una grande folla che giungerà da tutta Italia e anche dall'estero per rendere l'estremo saluto alla Lubich, scomparsa venerdì notte all'età di 88 anni. Al centro Mariapoli di Rocca di Papa la macchina organizzativa per gli ultimi dettagli delle solenne esequie, che saranno presiedute dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato e più stretto collaboratore di Benedetto XVI, gira a pieno ritmo. La Questura di Roma ha fatto sapere di essere pronta a ricevere oltre 20mila fedeli. E i numeri, infatti, fanno pensare a una grande celebrazione: oltre 100 i religiosi, tra cardinali, vescovi e sacerdoti, che concelebreranno insieme a Bertone. Tra i porporati, il prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei Popoli, Ivan Dias, l'arcivescovo di Firenze, Ennio Antonelli, l'arcivescovo di Praga, Miloslav Vlk, il presidente del Pontificio Consiglio per l'Unità dei cristiani, Walter Kasper, l'arcivescovo di Trento, monsignor Luigi Bressan. Saranno presenti anche vescovi dal Brasile, dal Congo, dall'America Latina, dal Madagascar. In prima fila siederanno le primissime compagne di Chiara Lubich, che l'hanno accompagnata nelle ultime ore di vita, e anche la sua segretaria Eli Folonari. La camera ardente, allestita al centro Mariapoli a Rocca di Papa, resterà aperta fino alle 10 di domani mattina. Il trasporto funebre partirà dopo le 11 e l'arrivo alla Basilica di San Paolo fuori le Mura (scelta perchè ritenuta la Basilica più ecumenica) è previsto intorno alle 13.45. Successivamente ci sarà un'ora di adorazione, preghiera e testimonianze di personalità e di amici della Lubich. Sarà questo anche il momento per dare spazio alle preghiere delle delegazioni delle altre confessioni religiose. Alle 15 inizierà la solenne celebrazione, presieduta dal cardinale Bertone, che verrà trasmessa in diretta su Rai Uno. Tra le autorità politiche, alla Basilica di San Paolo fuori le Mura giungeranno il premier uscente Romano Prodi, accompagnato dalla moglie Flavia, il candidato premier per la Sinistra Arcobaleno Fausto Bertinotti, il vicepremier e candidato al Campidoglio Francesco Rutelli, il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, il leader di An, Gianfranco Fini. Tra i presidenti dei diversi movimenti ecclesiali, hanno già confermato la loro presenza il fondatore di Sant'Egidio, Andrea Riccardi, il presidente di Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez, il presidente di Cl, Julian Carron, il presidente di Azione Cattolica, Luigi Alici, il presidente delle Acli, Andrea Olivero, il fondatore del Sermig, Ernesto Olivero, il presidente dell'Associazione Papa Giovanni XXIII Paolo Ramonda, i due fondatori della Comunità Missionaria di Villaregia, padre Luigi Prandin e Maria Luigia Corona. Numerose anche le delegazioni interreligiose: folta la rappresentanza musulmana - arriverà l'imam della Moschea di Harlem - numerosi islamici, ebrei, indu, Risso Kosei Kai, movimento buddista molto diffuso in Giappone, monaci buddisti tailandesi. Sul fronte ecumenico, giungeranno delegazione della chiesa luterana, di quella ortodossa, anglicani, protestanti, riformati della Svizzera e della Svezia e delegazione della comunità di Taizè. Nel piazzale antistante la Basilica saranno allestiti anche dei maxischermi per consentire ai fedeli che non potranno entrare di seguire la celebrazione. Per l'occasione il giornale del movimento 'Città Nuova' verrà distribuito in 80mila copie, in una edizione monografica di 130 pagine tutte dedicata alla fondatrice Lubich. Chiara Lubich verrà tumulata nella Cappellina del Centro Mariapoli a Rocca di Papa, sopra Igino Giordani, detto Foco e tra i primi amici del Movimento, scomparso il 18 aprile 1980 e già beato.


SIR - 17 marzo 2008

CHIARA LUBICH - Una luce per il mondo
     Un impegno per la fratellanza tra tutti i popoli

Un vero e proprio pellegrinaggio di popolo. È quanto è avvenuto in questi giorni a Rocca di Papa, al centro internazionale del Movimento dei Focolari dove da venerdì 14 marzo una folla ordinata e commossa di persone provenienti da tutta Italia, è venuta per dare l’ultimo saluto a Chiara Lubich. La cerimonia delle esequie – presieduta dal card. segretario di Stato Tarcisio Bertone nella basilica romana di San Paolo fuori le mura – è stata preceduta da un’ora di canti e meditazioni di Chiara Lubich a cui sono seguiti brevi interventi di alcuni rappresentanti delle altre Chiese e religioni.
Le ultime ore. Ha salutato ad una ad una le compagne che l’hanno accompagnata nella sua avventura fin dai tempi di Trento. Poi via via, lungo la notte, centinaia di persone sono giunte a casa sua, nella sua stanza, per dirle anche solo “grazie”. A raccontare le ultime ore vissute da Chiara Lubich è Michel Vandeleene, teologo e curatore dell'opera biografica “Erano i tempi di guerra”. “L'ultimo mese – racconta Vandeleene – Chiara era stata ricoverata in ospedale, al Gemelli di Roma. Lì aveva potuto fare ancora tanta corrispondenza e prendere decisioni importanti per il Movimento. Aveva anche ricevuto una lettera del Santo Padre che rileggeva spesso e le dava conforto”. “Alcuni giorni fa aveva espresso ripetutamente il desiderio di tornare a casa e l'altro ieri notte era stata portata a casa sua perché la sua fine sembrava ormai imminente”. “Dopo aver sentito la santa messa e ricevuto l'Eucaristia ha voluto vedere una ad una le sue prime compagne, i suoi primi compagni e altri focolarini, suoi stretti collaboratori. Era cosciente e ha potuto sentirli, incontrarli”. Poi la sua salute in serata si è aggravata, “e lì – prosegue Vandeleene – è successo una cosa meravigliosa e commuovente”. “Al seguito delle prime compagne – racconta Vendeleene – centinaia di persone sono giunte a casa sua e tutte sono potute entrare una ad una nella sua stanza per ore, per vederla, dirle magari ancora una sola parola: grazie, darle un bacio sulla mano. La commozione è grande, ma più grande è la fede nell'Amore, in Dio Amore che guida ogni cosa, in Dio Amore che lei ha fatto conoscere a tanti”.
Il messaggio del Papa. Il primo a raggiungere i focolarini riuniti a Rocca di Papa è stato Benedetto XVI. Il suo messaggio è stato pubblicamente letto al termine della messa con la quale si è aperta la camera ardente. Il Papa ha assicurato la sua spirituale vicinanza “ai familiari e all’intera Opera di Maria-Movimento dei Focolari che da lei ha avuto origine, come pure a quanti hanno apprezzato il suo impegno costante per la comunione nella Chiesa, per il dialogo ecumenico e la fratellanza fra tutti i popoli”. Ed ha ringraziato il Signore “per la testimonianza della sua esistenza spesa nell’ascolto dei bisogni dell’uomo contemporaneo in piena fedeltà alla Chiesa e al Papa”.
L’omaggio dei vescovi italiani. Unanime il cordoglio dei vescovi italiani. Appresa la notizia della morte di Chiara Lubich, il presidente e il segretario generale della Cei, card. Angelo Bagnasco e mons. Giuseppe Betori, hanno inviato un telegramma ricordando “l’esperienza di comunione” testimoniata da Chiara Lubich che “arricchisce con la sua presenza la vita della Chiesa in Italia e nel mondo”. “Il carisma che ha ricevuto – ricorda il card. Ennio Antonelli, arcivescovo di Firenze – è sicuramente uno dei grandi carismi che immettono nella storia una corrente di vita nuova”. “Quello di Chiara Lubich è un carisma che vivifica la Chiesa nella linea del Concilio Vaticano II il quale ha messo in evidenza come l’ecclesiologia è un mistero di comunione”. E il card. Angelo Scola, patriarca di Venezia, aggiunge: “Ora diventa per noi più impegnativa la responsabilità di portare in tutte le Chiese del mondo, nel dialogo ecumenico ed interreligioso, la proposta di Chiara”.
Una luce per il mondo. Sono andati a rendere omaggio a Chiara Lubich a Rocca di Papa molti rappresentanti dei movimenti ecclesiali. “Chiara – ha detto Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio – mi ha insegnato la dignità del carisma, il suo valore, che è la cosa più preziosa che abbiamo. “Chiara è di tutti: è della Chiesa, è anche della gente di altre religioni. Chiara è del mondo, perché è stata di Gesù. Ora che è in silenzio dobbiamo imparare ad ascoltarla meglio e la potremo ascoltare solo se faremo unità tra di noi”. “La vita di Chiara – dice Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo – è stata come “un fuoco inestinguibile di carità, risucchiata nei vortici irrefrenabili dell’amore al di là di ogni limite imposto dalla ragione”. “Noi a Taizè – ha detto fr. Alois, priore della comunità di Taizè – rendiamo grazie a Dio per la vita di Chiara e per tutto quello che ha compiuto. È una luce per noi. E questa luce rimane tra noi. Fr. Roger aveva una grande stima e un grande amore per Chiara e adesso loro due sono insieme con il Cristo e dal cielo pregano per noi”.


ZENIT - 17 marzo 2008

SELEZIONE DI MESSAGGI SU CHIARA LUBICH

ROMA, lunedì, 17 marzo 2008 (ZENIT.org).- Centinaia sono i messaggi che continuano ad arrivare da tutto il mondo da personalità civili e religiose, delle varie Chiese e religioni, dei diversi movimenti ecclesiali e da gente comune.
Di seguito proponiamo una selezione molto limitata.

* * *
CAPI DI CHIESE

Telegramma di Papa Benedetto XVI
Ho appreso con profonda emozione la notizia della pia morte della signorina Chiara Lubich, sopraggiunta al termine di una lunga e feconda vita segnata instancabilmente dal suo amore per Gesù abbandonato. In quest’ora di doloroso distacco sono spiritualmente vicino con affetto, ai familiari e all’intera Opera di Maria - Movimento dei Focolari che da lei ha avuto origine, come pure a quanti hanno apprezzato il suo impegno costante per la comunione nella Chiesa, per il dialogo ecumenico e la fratellanza tra tutti i popoli. Ringrazio il Signore per la testimonianza della sua esistenza spesa nell’ascolto dei bisogni dell’uomo contemporaneo in piena fedeltà alla Chiesa e al Papa e mentre ne affido l’anima alla divina bontà affinché la accolga nel seno del Padre auspico che quanti l’hanno conosciuta e incontrata, ammirando le meraviglie che Dio ha compiuto attraverso il suo ardore missionario, ne seguano le orme mantenendone vivo il carisma. Con tali voti invoco la materna intercessione di Maria e volentieri imparto a tutti la benedizione apostolica.
Bartolomeo I, Patriarca ecumenico di Costantinopoli
A Chiara va il rispetto e la stima della Chiesa di Costantinopoli per il suo monumentale lavoro di promozione di un amore basato sul Vangelo, tra persone di fede e formazione diverse. Sono stato felice di aver potuto far visita a Chiara durante il mio ultimo viaggio a Roma. Possa la sua anima trovare pace là dove riposano i giusti e dove non c’è dolore, sofferenza e lutto.
Rowan Williams, Arcivescovo di Canterbury, Gran Bretagna
Chiara Lubich è stata una delle grandi figure della Chiesa moderna e una di quelle figure che appartiene non solo alla comunità della Chiesa cattolica, ma a tutti quelli che capiscono quanto si sia adoperata per il rinnovamento dei cristiani. Ha imposto un cambiamento nella vita della comunità di molti, molti cristiani. I suoi scritti e i suoi insegnamenti sono stati di ispirazione per centinaia di migliaia di persone, se non di più. E noi piangiamo la sua scomparsa con profondi sentimenti. E’ una donna che ho avuto il privilegio di incontrare e ho avuto contatti molto fruttuosi con il Movimento dei Focolari. Per molti, molti anni hanno incoraggiato e ispirato me e il mio ministero. Quindi, il mio cuore va a quanti in questi giorni piangono la perdita di Chiara. Penso che vedremo in lei una delle grandi luci dell’attuale generazione cristiana.

ISTITUZIONI

Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica italiana
Chiara Lubich è una delle figure più rappresentative del dialogo interreligioso e interculturale, una voce rigorosa e limpida nel dibattito contemporaneo. Ha saputo fondare un movimento tra i più estesi del mondo, in grado di confrontarsi con spirito aperto, con il mondo laico sulla base della supremazia degli ideali umani della solidarietà, giustizia e pace fra popoli e nazioni.

CHIESA CATTOLICA - AUTORITA’ ECCLESIASTICHE

Card. Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani
Commemorare pienamente Chiara credo consista nel continuare, senza scosse, la sua testimonianza. Con lei sperimentavano che la spiritualità dell’unità poteva costruire ponti, tessere rapporti, abbattere pregiudizi di secoli, rinnovarsi in testimonianza comune. Ha saputo amare appassionatamente la Chiesa e lo ha fatto soprattutto servendo l’unità, vissuta come segno e garanzia della sua fedeltà.
Card. Stanislao Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici
Ho avuto vari incontri con Chiara: l’ultimo in occasione delle feste natalizie. Ma ogni incontro con lei è stato nella mia vita un avvenimento che lasciava tracce molto profonde. Era una persona che contagiava ogni interlocutore con il suo entusiasmo per le cose di Dio”. Il cardinale ha lasciato un messaggio ai suoi figli spirituali: “portate avanti questa fiamma del carisma con grande coraggio: è una storia, nella Chiesa, che non si chiude, ma si apre”.
CEI: telegramma firmato dal Card. Angelo Bagnasco, presidente della CEI e Mons. Giuseppe Betori, segretario generale
L’esperienza di Chiara è un’esperienza di comunione che arricchisce la vita della Chiesa in Italia e nel mondo”. “Particolare riconoscenza per la la forza della sua testimonianza che ha proposto un cammino di fede fondato sul principio di unità, sorgente nella Chiesa e nel mondo di itinerari di vita nel segno della pienezza della gioia”.
Card. Luigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano
La nostra Chiesa ambrosiana si unisce a tutti coloro che pregano per Chiara Lubich. Ha dedicato tutta la sua esistenza alla costruzione della comunione e della fratellanza tra gli uomini di ogni razza e popolo. L’amore di Dio era la sorgente di ogni sua opera e sapeva comunicarlo con straordinaria forza così da attrarre ad esso moltissime persone.
Card. Camillo Ruini, Vicario del Papa per la diocesi di Roma
Chiara continuerà la sua provvidenziale presenza nei Focolari, nella Chiesa e nel mondo.
Card. Angelo Scola, Patriarca di Venezia
Ora diventa per noi più impegnativa la responsabilità di portare in tutte le Chiese del mondo, la proposta di Chiara. Siamo chiamati a continuare la sua opera.
 

MOVIMENTI ECCLESIALI E NUOVE COMUNITA’

Prof. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio
Chiara mi ha insegnato la dignità del carisma, il suo valore, che è la cosa più preziosa che abbiamo. Chiara è di tutti: è della Chiesa, è anche della gente di altre religioni, Chiara è del mondo, perché è stata di Gesù. Ora che è in silenzio dobbiamo imparare ad ascoltarla meglio e la potremo ascoltare solo se faremo unità tra di noi.

Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale
Penso che Chiara sia stata accolta con tanta gioia in cielo e che il suo carisma di unità, di amore, di comunione sia una grande luce per la Chiesa, per tanti vescovi e sacerdoti. Abbiamo sempre trovato in lei un grande amore di comunione. Dio ci ha unito molto fortemente. Adesso preghiamo la Santa Vergine Maria, perché l’accolga, interceda e possa entrare nel cielo piena di gioia. Penso anche che adesso i focolarini riceveranno un appoggio più grande dal cielo.

Don Julian Carron, successore di don Giussani alla guida della Fraternità di Comunione e Liberazione
Ricordo i lunghi anni di amicizia con don Giussani che parla del suo carisma suscitato per rendere vivo l’avvenimento cristiano come luce che sostiene la speranza

Salvatore Martinez, coordinatore nazionale del Rinnovamento dello Spirito
L’eredità di Chiara è un’eredità di amore all’insegna di una maternità spirituale di cui tutti noi laici siamo grati. Una testimonianza che non si arresta dinanzi alle sfide della secolarizzazione e delle contrapposizioni culturali, ideologiche e religiose.

Luigi Alici, presidente nazionale dell’Azione Cattolica
Chiara sottolineava come la sua scelta fosse giunta durante una riunione che l’Azione cattolica italiana teneva, proprio a Loreto, in quegli anni difficili della fine della guerra e del dopoguerra. L’Ac si stringe ai fratelli e sorelle del Movimento dei Focolari”, con “tutto l’affetto e la spirituale vicinanza che nasce dalle medesime radici e dalla stessa scelta di camminare con il Vangelo per le strade del mondo. Con Chiara Lubich scompare una delle grandi figure del cristianesimo contemporaneo. Resta il suo sorriso. Restano le sue parole che sono state di sprone a moltissimi cristiani e non cristiani”.

Andrea Olivero, presidente ACLI
Una grande testimone di Cristo. Un volto femminile della Chiesa, luminoso e intrepido”. Le Acli condividono con gli amici del movimento dei Focolari il dolore di queste ore per il distacco, ma insieme la serena gioia per il passaggio di una grande testimone di Cristo alla vita piena del Paradiso”. Chiara Lubich ci ha insegnato a scommettere sempre sul dialogo. Ci ha insegnato a spenderci sempre per l'unità della famiglia umana, legata da vincoli di interdipendenza e fraternità. Ha mostrato la forza della mitezza nella costruzione della fraternità tra le religioni, della giustizia economica e sociale e della pace tra i popoli.

Paolo Ramonda, successore di don Benzi alla guida della Comunità Papa Giovanni XXIII
Esprimo gratitudine per l’amore agli altri movimenti, associazioni e nuove comunità di cui Chiara è stata trascinatrice instancabile di comunione.

Carlo Casini, fondatore del Movimento per la Vita
Chiara è stata la “levatrice” del nostro movimento e si pone come modello di un genio femminile che ha saputo guidare in nome dell’unità un grande rinnovamento nelle religioni, nella Chiesa e nella società.

Jean Vanier, fondatore de L’Arche
Occorre ora che ognuno diventi “un’altra lei”. Ogni passaggio di un fondatore richiede ai membri di prolungarne il carisma.

Gérard Testard, presidente Fondacio
Chiara è un’icona dell’unità, della comunione.

MONDO ECUMENICO

Rev. Dr. Samuel Kobia, Segretario generale della Consiglio mondiale delle Chiese
Il nostro amore per Chiara e l’immensa gratitudine per il dono di Dio che lei ha rappresentato per il movimento ecumenico continueranno a motivare ed ispirare il nostro lavoro per l’unità visibile della Chiesa. Chiara ha avuto un profondo impatto nel movimento ecumenico ed ha aiutato in maniera significativa a favorire le relazioni tra le chiese delle differenti tradizioni cristiane. Nulla ha il potere di separare Chiara Lubich dall’amore di Dio in Cristo Gesù e se le nostre sorelle e i nostri fratelli del Focolare continueranno ad avere tra loro la presenza di Gesù, essi continueranno a sperimentare l’energia del Carisma che Chiara ha dato loro.
Georges Lemopoulos, Segretario Generale aggiunto Consiglio Ecumenico delle Chiese
Chiara vivrà finché terremo accesa la fiamma della sua passione per l’unità. Non vi indirizzo un messaggio di condoglianze ma una parola di speranza ‘Coraggio! Ho vinto il mondo.’ Che la sua memoria sia eterna.
Pastore Jean Arnold de Clermont, Presidente della Conferenza delle Chiese Europee (CEC) e della Fed. Protestante Francia
Le siamo riconoscenti per la sua testimonianza e il suo contributo al movimento ecumenico in Europa.
Frère Alois, priore della Comunità di Taizé e successore di fr. Roger Shutz
Per lunghi anni Roger Shutz e Chiara hanno avuto una relazione di profonda comunione per la comune vocazione all’unità. Rendiamo grazie a Dio per la sua vita che è una luce per noi e questa luce rimane tra noi.
Ruedi Reich, presidente Chiesa Evangelica-riformata del cantone di Zurigo, Svizzera
Chiara Lubich ha suscitato un movimento importante anche per la Chiesa riformata. Quando la incontrai personalmente sperimentai una presenza e un’irradiazione fuori dal comune.

EBREI

Rabbino David Rosen, Presidente IJCIC (Comitato ebraico internazionnale per la Consulta interreligiosa)
Rendo grazie per l’immensa benedizione della sua vita per tutto il mondo, per il movimento da lei fondato e che tocca milioni di persone di ogni fede. Il suo testamento è una delle più grandi benedizioni del nostro tempo.
Rabbino Ron Kronish, direttore del Consiglio di coordinamento interreligioso d’Israele (ICCI)
Chiara era una scintilla di speranza una sorgente di riconciliazione, una leader che ha creduto profondamente nella pace e nella fratellanza fra i popoli
Amos Luzzatto, ex Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
Uno spirito eccezionale nel mondo del Dialogo, ed ora gli spiriti dialoganti sono sempre più indispensabili.
Lisa Palmieri – Anti-difamation League - Vice Presidente WCRP Europa
Chiara era imbevuta di ispirazione divina insegnandoci che solo l’amore può guarire questo mondo sofferente. La sua energia continua ad espandersi, facendoci avvicinare alla ‘guarigione’. Che il suo nome sia una benedizione per tutta l’umanità.

ALTRE RELIGIONI

Rev. Yoshinobu Miyake, Segretario generale del Summit dei Leader religiosi (scintoista)
Chiara Lubich è il modello per i leaders religiosi di tutto il mondo. Ha costruito la pace per il bene di persone emarginate e sofferenti. E’ stata una pioniera che ha facilitato il dialogo e la cooperazione tra le diverse religioni.
Jehangir Sarosh, presidente per l’Europa della Conferenza mondiale delle religioni per la pace (WCRP)
Il dono più grande che Chiara ha fatto all’umanità è il popolo del Focolare. La potenza del sorriso autentico trascende le diversità e ci unisce in uno.
--Musulmani
Imam Hossein Fatimi, teologo islamico e docente universitario, Afghanistan
Una preghiera per la mia sorella Chiara: “O Dio: dona alla nostra sorella Chiara salute e sicurezza ed un più bel futuro. L’affido nella Tua mano. O Tu che sei l’Ogni-Misericordioso ed l’Ogni-Benigno”.
Imam Muhammad Shakoor, Dallas, Texas
E’ stata una benedizione per noi conoscere Chiara e la sua bellissima opera. Noi come Musulmani saremo sempre uniti con il Movimento dei Focolari.
Imam comunità islamiche di Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Toscana
Chiara Lubich ci lascia una grande eredità che bisogna assolutamente onorare e portare avanti, continuando a lavorare insieme, come una sola famiglia, per compiere il disegno della fratellanza universale e donare all’umanità l’amore, di cui lei è stata un autentico esempio.
Dr. Aziz Shehu, Skopje (Macedonia)
Sono grato a Dio di essere una delle decine di milioni di persone nel mondo che seguono il suo ideale di unità e di amore. Così sono diventato l’uomo più ricco del mondo.
--Buddisti
Nichiko Niwano, presidente del movimento Rissho Kosei Kai, Giappone
“Apostoli del dialogo” Questa parola simboleggia il cammino di Chiara e dei membri del Focolare. Lei ha dedicato tutta la sua vita alla realizzazione dell’amore e dell’unità attraverso il dialogo in seno alla Chiesa, il dialogo con le altre chiese e con le altre religioni. Tutta la sua vita è stata essere un’altra Maria, un modello per le persone di ogni religione. Penso che sia proprio il disegno di Dio Buddha l’incontrarsi in quest’epoca dei nostri due Movimenti, imparare e collaborare reciprocamente.
Rev. Keishi Miyamoto, presidente del Consiglio Myochikai, Giappone
La sua eredità rimarrà per sempre.
Rev. Nissho Takeuchi e Rev. Shokei Steffens della Nihiren-shu, Giappone
Chiara Lubich è una madre, modello d’amore per il mondo intero.
Ajahn Thong, abate del Tempio Buddista di Chiang Mai, Thailandia
Chiara ha acceso una luce per tutti in questo mondo tutto oscuro.
--Indù
Didi Talwalkar, presidente Movimento Swadyaya, India
Non facciamo condoglianze perché sentiamo nel cuore lo stesso dolore, siamo veramente una famiglia.
Ela Gandhi, pronipote del Mahatma Gandhi
In questo momento le mie preghiere sono tutte per Chiara e i membri dei Focolari. Dio vi benedica.
Anantanand Rambachan, docente presso il St. Olaf College, USA
L’unità delle religioni mondiali era cara al suo cuore. La sua partenza fortifica ciascuno di noi a impegnarsi per questo stesso scopo.


APCOM - 18 marzo 2008

OGGI L'ADDIO A 'MAMMA' CHIARA, ATTESI OLTRE 40MILA FEDELI
     Ai funerali a Roma presenti Prodi, Rutelli, Bertinotti, Casini

Sono attese 30-40mila persone ai solenni funerali di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, che si terranno oggi pomeriggio, alle 15, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, a Roma, e che saranno presieduti dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano. Per l'ultimo abbraccio a 'mamma' Chiara arriverà una grande folla da tutta Italia e anche dall'estero.

Alle 14.20 - informa una nota del Movimento - è atteso l'arrivo del carro funebre. Il feretro verrà poi portato a spalla da un gruppo di focolarini fino all'interno della Basilica, e sarà preceduto da un gruppo di membri del Movimento di diverse età, nazionalità, Africa, Argentina, Uruguay, Colombia, Medio Oriente, Brasile, USA, Europa (Inghilterra e Olanda di varie denominazioni cristiane). Ci saranno i bambini, i ragazzi, giovani, adulti, religiosi e sacerdoti.

Tutto pronto per la grande celebrazione: oltre 100 i religiosi, tra cardinali, vescovi e sacerdoti, che concelebreranno insieme a Bertone. Tra i porporati, il prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei Popoli, Ivan Dias, l'arcivescovo di Firenze, Ennio Antonelli, l'arcivescovo di Praga, Miloslav Vlk, il presidente del Pontificio Consiglio per l'Unità dei cristiani, Walter Kasper, l'arcivescovo di Trento, monsignor Luigi Bressan.
Saranno presenti anche vescovi dal Brasile, dal Congo, dall'America Latina, dal Madagascar. In prima fila siederanno le primissime compagne di Chiara Lubich, che l'hanno accompagnata nelle ultime ore di vita, e anche la sua segretaria Eli Folonari.

Tra le autorità politiche, alla Basilica di San Paolo fuori le Mura ci saranno il premier uscente Romano Prodi, accompagnato dalla moglie Flavia, il candidato premier per la Sinistra Arcobaleno Fausto Bertinotti, il vicepremier e candidato al Campidoglio Francesco Rutelli, il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, il leader di An, Gianfranco Fini, i ministri Giovanna Melandri e Rosy Bindi, il senatore Giuseppe Pisanu, l'esponente della Rosa Bianca Savino Pezzotta.

Tra i presidenti dei diversi movimenti ecclesiali, hanno già confermato la loro presenza il fondatore di Sant'Egidio, Andrea Riccardi, il presidente di Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez, il presidente di Cl, Julian Carron, il presidente di Azione Cattolica, Luigi Alici, il presidente delle Acli, Andrea Olivero, il fondatore del Sermig, Ernesto Olivero, il presidente dell'Associazione Papa Giovanni XXIII Paolo Ramonda, i due fondatori della Comunità Missionaria di Villaregia, padre Luigi Prandin e Maria Luigia Corona.

Numerose anche le delegazioni interreligiose: ci saranno Lisa Palmieri, ebrea, rappresentante presso la Santa Sede dell'American Jewish Committee; l'imam Izak El Hajji Pasha della Moschea Malcolm Shabazz di Harlem, New York; il reverendo Yasutaka Watanabe, Presidente del Consiglio Direttivo della Rissho Kosei-kai (Movimento buddista giapponese), Pra Tongrathana, monaco del buddismo Theravada, Tailandia. Sul fronte ecumenico, giungeranno delegazione della chiesa luterana, di quella ortodossa, anglicani, protestanti, riformati della Svizzera e della Svezia e delegazione della comunità di Taizè.
Tra questi ci saranno il metropolita Gennadios (Zervos), arcivescovo Ortodosso d'Italia e di Malta (Patriarcato ecumenico di Costantinopoli), il vescovo Christian Krause, evangelico della Germania, il vescovo anglicano Robin Smith dell'Inghilterra.

Nel piazzale antistante la Basilica sono stati allestiti anche dei maxischermi per consentire ai fedeli che non potranno entrare di seguire la celebrazione. Le esequie saranno trasmesse in diretta su Rai Uno a partire dalle 15. In moltre città del mondo l'evento sarà seguito attraverso i numerosi collegamenti televisivi o con cerimonie liturgiche in contemporanea. Per l'occasione il giornale del movimento 'Città Nuova' verrà distribuito in 80mila copie, in una edizione monografica di 130 pagine tutte dedicata alla fondatrice Lubich.

Chiara Lubich verrà tumulata nella Cappellina del Centro Mariapoli a Rocca di Papa, sopra Igino Giordani, detto Foco e tra i primi amici del Movimento, scomparso il 18 aprile 1980 e già beato.


ASCA - 18 marzo 2008

CHIARA LUBICH: OGGI AI FUNERALI RAPPRESENTANTI FEDI DI TUTTO IL MONDO

Sono attese circa 30.000 persone ai funerali di Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei Focolari, che si terranno oggi a Roma nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. A presiedere la cerimonia sara' il Segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, mentre e' annunciata un'ampia partecipazione del mondo politico, della Chiesa cattolica e delle altre confessioni cristiane.
Tra i politici italiani, ci saranno Romano Prodi, Rosy Bindi, Fausto Bertinotti, Savino Pezzotta, Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini, oltre a numerosi amministratori locali e politici legati al Movimento politico per l'unita', il braccio politico dei Focolari.
Dal mondo cattolico arriveranno invece i fondatori e rappresentanti di molti dei nuovi movimenti che, come i Focolari, hanno caratterizzato la vita della Chiesa a partire dal secondo dopoguerra: ci saranno Andrea Riccardi, fondatore della Comunita' di Sant'Egidio, Ernesto Olivero del Sermig, don Julian Carron, successore di don Giussani alla guida di Comunione e Liberazione, Salvatore Martinez del Rinnovamento nello Spirito.
Il mondo ecumenico, a cui Chiara Lubich era sempre stata molto attenta, sara' rappresentato dal reverendo Martin Robra del Consiglio Ecumenico delle Chiese, dal metropolita Gennadios Zervos della Chiesa ortodossa, dal vescovo della chiesa Luterana Christian Krause mentre per le altre religioni ci saranno, tra gli altri, Lisa Palmieri, rappresentante in Italia e presso la Santa Sede dell'American Jewish Committee e il direttore del Centro Islamico culturale di Roma Dr. Redouane. I buddisti parteciperanno con il presidente del Consiglio Direttivo della Rissho Kosei Kai, Watanabe Yasutaka.


IL VELINO - 18 marzo 2008

Lubich: in 40 mila ai funerali, anche l'ambasciatore cinese

Roma, 18 MAR (Velino) - Sono attese 30-40.000 persone oggi pomeriggio alle 15 nella Basilica di San paolo fuori le mura a Roma, per l'addio a Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, morta venerdi' scorso a 88 anni. La cerimonia - trasmessa con collegamenti televisivi in molte citta' del mondo - sara' preceduta da un'ora di canti e meditazioni di Chiara Lubich. Prima dell'inizio della liturgia, rappresentanti di diverse Chiese cristiane e di altre religioni rivolgeranno un ultimo saluto a Chiara con alcune testimonianze. Alle 14,20 e' previsto l'ingresso del feretro in Basilica (il carro funebre sara' scortato dal cerimoniale di Palazzo Chigi lungo il percorso da Rocca di Papa a Roma). La Messa sara' presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, inviato del Papa, e con lui concelebreranno 16 cardinali e oltre 40 vescovi e centinaia di sacerdoti, mentre al termine, dopo il saluto esequiale, prendera' la parola il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio consiglio per i laici.
Numerose le adesioni di politici italiani, a partire dal presidente del Consiglio Romano Prodi, e rappresentanti delle amministrazioni locali, di rappresentanti di movimenti e associazioni ecclesiali cattoliche, ma anche di altre chiese cristiane e di altre religioni. Si segnala inparticolare la presenza del vescovo ausiliare di Haarlem, Johannes van Burgsteden e dell'imam El Pasha della Moschea di Harlem: qui nel 1997 Chiara parlo' a un uditorio di tremila musulmani neri. Da segnalare anche la presenza dell'ambasciatore della Repubblica di Cina (Taiwan) presso la Santa Sede, Tou Chou-seng.
Tra i politici saranno presenti oltre a Prodi, il presidente della Camera Fausto Bertinotti, il vice premier Francesco Rutelli, i ministri Rosy Bindi (Politiche familiari) e Giovanna Melandri (Politiche giovanili), oltre che il sottosegretario alla Pubblica istruzione Letizia De Torre, il presidente di An Gianfranco Fini, il leader dell'Udc Pierferdinando Casini, i senatori Giuseppe Pisanu e Paola Binetti l'onorevole Rocco Buttiglione, Savino Pezzotta e tanti altri. Diverse le rappresentanze di comuni e Regioni, Trento in particolare, citta' natale della Lubich, i comuni dei colli romani - Rocca di Papa, Castelgandolfo, Ariccia -, ma anche Milano, Napoli, Firenze, La Spezia, la Regione Lombardia, il Piemonte, la Liguria. Tra gli esponenti ecclesiastici, il padrone di casa cardinale Andrea Cordero Lanza di Montezemolo, il cardinale Camillo Ruini, vicario della diocesi di Roma, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e monsignor Giuseppe Betori, segretario generale, il cardinale Angelo Sodano, Stanislaw Dziwisz, arcivescovo di Cracovia e gia' segretario particolare di Giovanni Paolo II, Miloslav Vlk, arcivescovo di Praga e tra i vescovi "amici dei Focolari", il cardinale di Firenze Ennio Antonelli, il Penitenziere maggiore James Francis Stafford, il presidente del dicastero per l'Unita' dei cristiani, Walter Kasper. Dal Libano giungeranno due rappresentanti del patriarca maronita.
Numerosi i rappresentanti di movimenti e comunita' ecclesiali: Andrea Oliverio (Acli), Andrea Riccardi e monsignor Vincenzo Paglia (Comunita' di Sant'Egidio), Salvatore Martiinez (Rinnovamento dello Spirito), Julian Carron (Comunione e Liberazione), padre Heinrich Walter (Schonstatt), Luigi Alici (Azione cattolica), padre Marco Tasca (Superiore generale dei Frati minori conventuali), Carlo Casini (Movimento per la vita), padre Luigi Pradin e Maria Luigia Corona (Comunita' missionaria Villa Regia), Ernesto Olivero (Sermig), Laurent Fabre (Chemin Neuf). Presenti anche delegazioni dell'Associazione Papa Giovanni XXIII, Comunita' Shalom, Comunita' di Taize'. Ma i confini si allargano ad altre Chiese e religioni: il Consiglio ecumenico delle Chiese sara' rappresentato dal Martin Robra; la Chiesa ortodossa dal metropolita Gennadios Zervos, quella luterana dal vescovo Christian Krause. Saranno presenti anche esponenti dei movimenti di altre Chiese con cui Chiara ha intessuto un rapporto di comunione come l'ortodosso Christophe d'Aloisio (Syndesmos), il professore luterano Werner Hubner (Cvjm - Ymca), e Gerhard Pross (Convegno dei Responsabili di movimenti e comunita' evangeliche della Germania). Tra le personalita' ebraiche, Lisa Palmieri, rappresentante in Italia e presso la Santa Sede dell'American jewish committee e vicepresidente del Wcrp Europa, tra i musulmani, oltre all'imam di Haarlem, saranno presenti il dottor Redouane, direttore del Centro islamico culturale di Roma, il presidente della comunita' islamica di Firenze, l'imam Elzir Ezzedine e l'imam della Moschea di Perugia, Abel Qader. Il mondo buddista sara' rappresentato dal presidente del Consiglio direttivo della Rissho Kosei Kai, Watanabe Yasutaka, capo-delegazione del Movimento laico giapponese e dal monaco tailandese buddista Phara-Maha Thongratana.


AGI - 18 marzo 2008

LUBICH: PRODI, RUTELLI, BINDI, CASINI E FINI ALLE ESEQUIE

Commozione e grande raccoglimento a San Paolo Fuori le Mura dove il card. Tarcisio Bertone sta celebrando i funerali di Chiara Lubich. Un lungo applauso e un coro di 'grazie' hanno accompagnato l'arrivo del feretro all'interno della basilica. In prima fila la sorella minore, Carla, Eli Folonari (tra le possibili candidate alla successione come presidente del movimento) e le primissime compagne di Chiara. Partecipano al rito il presidente del Consiglio Romano Prodi, il ministro della Famiglia Rosy Bindi, il vicepremier Francesco Rutelli, il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, il leader di An Gianfranco Fini, l'esponente della Rosa Bianca Savino Pezzotta, il prefetto di Roma Carlo Mosca e il vicepresidente della Camera Pierluigi Castagnetti.
Insieme al card. Bertone concelebrano 16 cardinali tra i quali Angelo Bagnasco, Camillo Ruini, Walter Kasper, Leonardo Sandri, Angelo Sodano, Ivan Dias, e Andrea Cordero di Montezemolo, arciprete della Basilica di San Paolo.
Nelle prime file ci sono i rappresentanti delle diverse confessioni cristiane: il Metropolita Gennadios (Zervos), arcivescovo Ortodosso d'Italia e di Malta, il vescovo Christian Krause, evangelico della Germania, e il vescovo anglicano Robin Smith dell'Inghilterra. L'Azione Cattolica che ha uno strettissimo legame con il movimento dei Focolari e' rappresentata dal presidente nazionale Luigi Alici. Non mancano i leader dei movimenti ecclesiali, tra i quali don Juan Carron di Comunione e Liberazione, Salvatore Martinez di Rinnovamento nelle Spirito e Andrea Riccardi della Comunita' di Sant'Egidio.
Ne' i rappresentanti delle altre religioni, come l'ebrea Lisa Palmieri e l'imam Izak El Hajji Pasha della Moschea Malcom Shabazz di Harlem (Ney York), il monaco buddista TheravadaPra Tongrasthana, il presidente del Consiglio direttivo della Rissho Kosei-kai (movimento buddista giapponese) Yasutaka Watanabe. Sulla bara di Chiara, tre garofani rossi per ricordare il giorno in cui la fondatrice del Movimento dei Focolari ha pronunciato il suo si' a Dio nella Chiesa del Collegio Serafico dei Cappuccini di Trento. Era il 7 dicembre di quell'anno e Chiara, prima di raggiungere il Collegio, si era fermata a comprare tre garofani rossi per il crocifisso: garofani che 'sarebbero stati il segno della festa'.


APCOM - 18 marzo 2008

LUBICH/ IL MONDO SALUTA 'MAMMA' CHIARA, SUA EREDITA' PROSEGUE
     Beata? Sue compagne: "Mai pensato". Ma la folla lo chiede

 E' l'ultimo abbraccio a 'mamma' Chiara.
Nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, a Roma, sono arrivati tutti: movimenti, leader delle altre religioni e confessioni, politici di tutti gli schieramenti, gruppi parrocchiali e 'semplici' fedeli. Oltre 15mila persone hanno affollato la Basilica (scelta perchè considerata la piú ecumenica); ma ce n'erano tanti anche fuori, davanti ai maxischermi allestiti per consentire a tutti di poter rendere l'ultimo saluto alla fondatrice del Movimento dei Focolari, scomparsa venerdí notte all'età di 88 anni.
Un lungo, lunghissimo applauso ha accompagnato il feretro lungo tutto il percorso che poi è terminato ai piedi dell'altare della Basilica di San Paolo. Una folla commossa ha seguito l'arrivo della salma di quella umile donna che ha fatto del dialogo e dell'unità fra culture e fedi il suo scopo di vita. Ad aprire il corteo c'è Eli Folonari, la piú stretta collaboratrice della Lubich, con indosso un elegante cappotto nero; si fa forza e saluta i numerosi membri del Movimento. Chiara beata? "Non ci abbiamo mai pensato", sorride. Accanto a lei le altre primissime compagne della Lubich. Sei focolarini portano in spalla il feretro, accolto in Basilica da applausi scroscianti.
Tanti i cartelli con la scritta "Grazie Chiara" e migliaia i fiori che hanno circondato il feretro, sul quale sono stati poi posti tre garofani rossi, in ricordo di quel 7 dicembre 1943 quando la Lubich decise di fondare il Movimento e compró i garofani rossi.
Alla solenne celebrazione, presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, ha preso parte anche la sorella minore della Lubich, Carla. Dietro di lei, numerosi presidenti e fondatori di Movimenti ecclesiastici: ci sono Kiko Arguello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale, il presidente dell'Azione Cattolica, Luigi Alici, il fondatore della Comunità di Sant'Egidio, Andrea Riccardi, il presidente di Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez, il presidente di Comunione e Liberazione Julian Carron, il fondatore del Sermig Ernesto Olivero.
Nella navata sinistra della Basilica, in prima fila, presenza bipartisan del mondo politico: il premier uscente Romano Prodi e la moglie Flavia, il vicepremier Francesco Rutelli, il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, il leader di An Gianfranco Fini, il candidato premier per la Sinistra Arcobaleno, Fausto Bertinotti, il presidente della Rosa Bianca Savino Pezzotta, il segretario della Rosa Bianca Mario Baccini, il vicepresidente della Camera, Pierluigi Castagnetti, i ministri Rosy Bindi e Giovanna Melandri.
Sedici i cardinali che hanno concelebrato: tra questi anche il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, il vicario del Papa per la diocesi di Roma, Camillo Ruini, l'arcivescovo di Cracovia Stanislao Dziwisz.
"Donna del cattolicesimo mite, con le sue compagne di giovinezza ha diffuso nel mondo il profumo di Cristo e la gioia del suo servizio": con queste parole il cardinale Tarcisio Bertone ha ricordato la Lubich, donna che "ha diffuso l'amore cristiano in un secolo, il XX - ha proseguito Bertone nell'omelia interrotta da numerosi applausi - segnato da crimini e tormenti". E poi l'invito: "A noi, specialmente ai suoi figli spirituali, tocca il compito di proseguire la missione da lei iniziata".
Anche il Papa ha inviato un messaggio, ricordando una delle donne piú importanti del cattolicesimo italiano. Chiara Lubich è stata "una donna di intrepida fede, mite messaggera di speranza e di pace, fondatrice di una vasta famiglia spirituale che abbraccia campi molteplici di evangelizzazione".
"Con lei - ha detto da parte sua il fondatore di Sant'Egidio Andrea Riccardi - non muore la sua profezia. Siamo tutti piú poveri da quando si è spenta. Chiara parla nella sua eredità, a tutti. Chiara crescerà in mezzo a noi". "Credo che questo ideale di unità anche nell'economia, come l'Economia di Comunione che ha l'ardire di trasformare l'economia del profitto - ha detto Romano Prodi in una testimonianza pubblicata su 'Città nuova', il mensile dei Focolari - stia lí ad indicarci un cammino possibile per declinare la parola 'insieme' come un forte e continuo punto di riferimento. Chiara l'ha declinata nella vita quotidiana, insegnandoci a mettere in opera, anche nelle questioni piú complicate che la politica si trova ad affrontare, il segreto di amare sempre, tutti".
Un momento commovente è stato quando a prendere la parola è stato don Oreste Basso, co-presidente del Movimento che, rotto dall'emozione, ha ringraziato tutti. Poi Bertone ha benedetto il feretro e un lungo applauso ha accompagnato l'uscita dalla Basilica. Ora Chiara giace nella Cappella del Centro Mariapoli, a Rocca di Papa. Sulla lapide il suo motto: 'Che tutti siano uno'.


ASCA - 18 marzo 2008

CHIARA LUBICH: TUTTE LE FEDI AL FUNERALE, SUCCESSORE SARA' UNA DONNA

Prima un lungo applauso che ha accompagnato l'arrivo del feretro in un lento giro attorno alla basilica di San Paolo, tra due ali di focolarini commossi; poi la messa solenne presieduta dal Segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, e concelebrata da 15 cardinali e oltre 40 vescovi di tutto il mondo: i funerali di Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari deceduta lo scorso venerdi' notte all'eta' di 88 anni, sono stati seguiti circa 20.000 persone, per la maggior parte costrette a rimanere fuori dalla basilica e a seguire la cerimonia dai maxi-schermi.
Il card. Bertone, durante l'omelia, ha ricordato come la Lubich e il movimento da lei fondato siano 'astri lucenti di amore divino' in mezzo alle contraddizioni del XX secolo, un secolo che ha visto il movimento dei Focolari 'impegnato a vivere alla lettera il Vangelo, la piu' potente ed efficace rivoluzione sociale'. E anche il papa, in un messaggio letto sempre dal suo Segretario di Stato, ha messo l'accento sulla capacita' dei focolarini di rimanere costantemente fedeli al Magistero della Chiesa e soprattutto del papa attraverso gli sconvolgimenti e le novita' degli ultimi cinquant'anni. Per il papa, la Lubich ha anzi avuto quasi la 'profetica capacita' di intuire e di attuare in anticipo' il pensiero dei papi che ha conosciuto nel corso della sua vita.
Amplissima, naturalmente, la partecipazione del mondo politico e cattolico, soprattutto dei 'nuovi movimenti' che, da Sant'Egidio al Rinnovamento nello Spirito, sono sorti come i focolarini nel secondo dopoguerra, ma e' stata forse la presenza di numerosissimi rappresentanti delle altre fedi e delle diverse confessioni cristiane ha testimoniato della risonanza dell'opera della Lubich nel mondo. Prima dell'inizio della cerimonia e' stato il momento dedicato al dialogo interreligioso, con gli interventi dell'ebrea Lisa Calmieri, rappresentante in Italia e presso la Santa Sede dell'American Jewish Committee e dell'imam Izak El Hajji Pasha della Moschea Malcom Shabazz di Harem, a Ney York. Il monaco buddista Pra Tongrasthana ha ringraziato 'mamma Chiara' mentre Yasutaka Watanabe, del buddismo giapponese, ha parlato di 'profonda tristezza' per la sua scomparsa.
Consistente e sentita anche la presenza del mondo ecumenico: Gennadius Zervos, arcivescovo ortodosso d'Italia per il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ha ricordato la Lubich come una 'presenza ispirata' mentre del 'cammino comune' con lei ha parlato il vescovo luterano Christian Krause, ex-presidente della Federazione Luterana Mondiale. Il primate anglicano Rowan Williams, con un messaggio letto dal vescovo Robin Smith, ne ha invece rievocato 'visione dell'unita' di tutta l'umanita''.
A testimoniare la commozione di tutto il movimento e stato, verso la fine della cerimonia, uno dei primi focolarini, oggi co-presidente del Movimento, don Oreste Basso, che ha lungamente ringraziato tutti i presenti 'testimoni fedeli del carisma dell'unita'' incarnato dalla Lubich, nella sua vita ''cosi' piena di frutti'.
Per volonta' della fondatrice, che lo aveva esplicitamente chiesto a Giovanni Paolo II al momento dell'approvazione degli statuti del Movimento, la prossima presidente dell'Opera di Maria (questo il nome ufficiale dei focolarini) sara' una donna, eletta nel prossimo autunno dai rappresentanti delle varie diramazioni e zone geografiche per un mandato di sei anni. Con ogni probabilita', potrebbe trattarsi di Eli Folonari, una delle prime seguaci della Lubich che ha vissuto al suo fianco per tutta la vita.


BRESCIA OGGI - 18 marzo 2008

OGGI A ROMA.
     Una folta delegazione darà addìo alla fondatrice del Movimento dei Focolari
     Chiara Lubich: 200 i bresciani ai funerali
     Il cordoglio di monsignor Beschi, del presidente della Provincia Cavalli
     e del sindaco Gaffurini

Tanti bresciani negli ultimi tre giorni hanno raggiunto Rocca di Papa, piccolo centro dei Castelli romani, per rendere l’ultimo saluto a Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari morta venerdì scorso. La camera ardente è stata allestita nella sala in cui per molti anni la fondatrice ha raccontato la sua esperienza e lanciato le idee che fanno del Movimento un’espressioni ecclesiale presente ormai in ogni parte del mondo.
Molti altri bresciani, sicuramente oltre duecento, partiranno stamattina in pullman e in auto per partecipare a Roma ai funerali. Per chi non potrà essere presente di persona, nel centro Mariapoli «Luce» di Frontignano, frazione di Barbariga, luogo di spiritualità, di incontri e di formazione del Movimento dei Focolari a Brescia (inaugurato proprio da Chiara Lubich nel 1995), a partire dalle 15 sarà possibile seguire i funerali attraverso il Centro televisivo Vaticano che curerà la ripresa e la trasmissione della cerimonia. Il segnale sarà mandato in onda in diretta anche da Raiuno, Rainews24, Rai International, Telepace, Sat2000.
IL CORDOGLIO. «Desidero sappiate della mia partecipazione nella preghiera per lei, per voi e per tutti coloro che hanno ricevuto dalla sua persona il dono di credere più intensamente all'amore di Dio»: con queste parole monsignor Francesco Beschi, vescovo ausiliare di Brescia, ha fatto giungere la sua vicinanza e il suo affetto ai responsabili e a quanti nel bresciano si riconoscono nel Movimento dei Focolari. «In questi anni - ha aggiunto monsignor Beschi - nel mio servizio diocesano, ancor prima di essere chiamato vescovo, ho imparato a conoscere ed amare Chiara, la sua storia, il suo dono. Vi sono vicino con affetto e profonda ammirazione».
ANCHE il presidente della Provincia, Alberto Cavalli, ha voluto sottolineare nella sua partecipazione la coraggiosa testimonianza «di fede cristiana di Chiara Lubich, sempre aperta al dialogo con le altre confessioni, fondatrice di uno dei movimenti ecclesiali contemporanei più innovativi».
Il Comune di Brescia, in una lettera firmata dal sindaco reggente Luigi Gaffurini, ha ricordato l’assegnazione a Chiara Lubich del «Grosso d’Oro», simbolo della libertà comunale della nostra città, avvenuta il 22 ottobre 1999 (a ritirare il riconoscimento fu una collaboratrice di Chiara, in quei giorni chiamata dal Papa a prendere parte in Vaticano all’Assemblea speciale per l'Europa). «Il dolce sorriso di Chiara non si spegnerà mai - ha scritto Gaffurini - e il suo ricordo continuerà a rappresentare insegnamento vivo ed esempio di quotidiana serenità».
ROSA NAVONI, responsabile diocesana del movimento Rinnovamento nello Spirito, ha assicurato «la partecipazione, la preghiera e la lode per ciò che Chiara è stata nella Chiesa e nel mondo». Un altro messaggio è stato inviato dalla Tenda di Dio, fraternità di consacrate, nata a Brescia nel 1996, pienamente partecipe della spiritualità di Rinnovamento nello Spirito. Ricordano la «carissima Chiara» anche le oblate apostoliche e il Movimento Pro Sanctitate.


IL VELINO - 18 marzo 2008

Lubich, un "astro lucente" del dialogo nel XX secolo

Circa 20 mila persone sono giunte per l'ultimo saluto a Chiara Lubich nella Basilica di San Paolo fuori le mura. Esponenti politici (Prodi, Bertinotti, Rutelli, Fini, Casini), religiosi (ortodossi, protestanti, ma anche buddisti e musulmani), esponenti di movimenti e nuove comunita' ecclesiali (dall'Azione cattolica alla Comunita' di Sant'Egidio, da Cl a Rinnovamento dello Spirito a Schonstatt). Soprattutto tanti giovani e persone che hanno trovato attraverso il carisma di Chiara la propria fede e la propria strada. La messa e' stata presieduta dal cardinale Bertone, inviato del Papa, e concelebrata da 15 cardinali (tra cui Ruini e Bagnasco), una quarantina di vescovi e 600 sacerdoti. "Dove tu passi fiorisce il deserto, dove tu guardi si rischiara il cielo e in fondo al cuore torna il sereno": mentre in basilica si cantavano queste parole, all'esterno cominciava la processione con il feretro di Chiara. Dietro la bara Eli Folonari, da sempre vicina a Chiara, e le prime compagne. Tante lacrime, ma anche tantissimi "grazie" e un applauso continuo al passaggio della bara di Chiara (che si ripetera' all'uscita). Sul feretro, tre garofani rossi. Un gesto simbolico, che ricorda quel 7 dicembre 1943 in cui Chiara pronuncio' il suo si' definitivo a Dio, festeggiato con tre garofani rossi.


REPUBBLICA.IT - 18 marzo 2008

Una folla di fedeli, ma anche autorità cattoliche e di altre religioni
ai funerali della fondatrice dei focolarini nella basilica di San Paolo
Roma, tre garofani rossi sulla bara
per l'ultimo saluto a Chiara Lubich
Il cardinale Bertone ha celebrato il rito e ha letto un messaggio del Papa
"Donna di intrepida fede, mite messaggera di speranza e pace"

ROMA - Centinaia di fedeli hanno affollato il piazzale antistante la basilica di San Paolo a Roma per dare l'ultimo affettuoso e commosso saluto a Chiara Lubich, la fondatrice e presidente del movimento dei Focolarini morta a Rocca di Papa, la notte del 14 marzo scorso. Tanti i giovani ma anche bambini, adulti e anziani romani si sono uniti ai gruppi più o meno numerosi dei focolarini giunti da diverse città d'Italia e dall'estero per partecipare alle esequie celebrate nel primo pomeriggio dal cardinale Tarcisio Bertone segretario di Stato Vaticano.
Un lunghissimo ininterrotto applauso ha accompagnato il lento tragitto del feretro all'interno della basilica romana, portato a spalla da sei persone. In prima fila la sorella minore, Carla, Eli Folonari (tra le possibili candidate alla successione come presidente del movimento) e le primissime compagne di Chiara.
Il cardinale Tarcisio Bertone durante l'omelia ha ricordato la fondatrice dei focolarini che, come Madre Teresa di Calcutta e "altri già santi e beati", ha diffuso l'amore di Cristo in un "secolo, il XX, segnato da crimini e tormenti". Insieme a Bertone il rito è stato celebrato da 16 cardinali tra i quali Angelo Bagnasco, Camillo Ruini, Walter Kasper, Leonardo Sandri, Angelo Sodano, Ivan Dias, e Andrea Cordero di Montezemolo, arciprete della Basilica di San Paolo.
Sulla bara di Chiara Lubich, tre garofani rossi per ricordare il giorno in cui decise di consacrarsi a Dio nella chiesa del collegio serafico dei Cappuccini di Trento. Era il 7 dicembre del 1943 e Chiara, prima di raggiungere il Collegio, si era fermata a comprare tre garofani rossi per il crocifisso: "Garofani rossi per il crocifisso che mi attendeva in camera, sarebbero stati segno della festa comune''.
Durante le esequie il cardinal Bertone ha letto un messaggio inviato da Benedetto XVI che ha preso "parte spiritualmente" ai funerali di Chiara Lubich, "donna di intrepida fede, mite messaggera di speranza e di pace, fondatrice di una vasta famiglia spirituale che abbraccia campi molteplici di evangelizzazione". Il Pontefice ha rinnovato il proprio "vivo cordoglio ai responsabili" dei focolarini e "a quanti hanno collaborato con questa generosa testimone di Cristo, che si è spesa senza riserve per la diffusione del messaggio evangelico in ogni ambito della società contemporanea, sempre attenta ai segni dei tempi".
"Vorrei ringraziare Iddio per il servizio che Chiara ha reso alla chiesa, un servizio silenzioso e incisivo, in sintonia sempre con il magistero della Chiesa" ha detto ancora Benedetto XVI, ricordando come la fondatrice dei focolarini avesse sempre risposto "con docile fedeltà a ogni appello" dei pontefici che lo hanno preceduto. "Anzi, guardando le iniziative che ha suscitato, si potrebbe addirittura affermare che aveva quasi la profetica capacità di intuirlo e di attuarlo in anticipo".
Nelle prime file erano seduti i rappresentanti delle diverse confessioni cristiane: il Metropolita Gennadios (Zervos), arcivescovo Ortodosso d'Italia e di Malta, il vescovo Christian Krause, evangelico della Germania, e il vescovo anglicano Robin Smith dell'Inghilterra. L'Azione Cattolica, che ha uno strettissimo legame con il movimento dei Focolari, era rappresentata dal presidente nazionale Luigi Alici.
Erano presenti anche i leader dei movimenti ecclesiali, tra i quali don Juan Carron di Comunione e Liberazione, Salvatore Martinez di Rinnovamento nelle Spirito e Andrea Riccardi della Comunità di Sant'Egidio. E ancora i rappresentanti di altre religioni, come l'ebrea Lisa Palmieri e l'imam Izak El Hajji Pasha della Moschea Malcom Shabazz di Harlem (New York), il monaco buddista TheravadaPra Tongrasthana, il presidente del Consiglio direttivo della Rissho Kosei-kai (movimento buddista giapponese) Yasutaka Watanabe.
Tra le autorità presenti il presidente del Consiglio Romano Prodi, il ministro della Famiglia Rosy Bindi, il vicepremier Francesco Rutelli, il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, il leader di An Gianfranco Fini, l'esponente della Rosa Bianca Savino Pezzotta, il prefetto di Roma Carlo Mosca e il vicepresidente della Camera Pierluigi Castagnetti.


SIR - 18 marzo 2008

CHIARA LUBICH: UNA PREGHIERA PER LA FINE DI TUTTE LE GUERRE NEL MONDO.
      IL GRAZIE DEI FOCOLARINI

Una preghiera per la fine di tutte le guerre nel mondo. E’ stata elevata durante la cerimonia delle esequie di Chiara Lubich. L’intenzione di preghiera letta in italiano così recita: “Per coloro che guidano le sorti dei popoli e per ogni persona di questa terra perché si superino le guerre e le ingiustizie e fra tutti dilaghi lo spirito della fratellanza universale”. Si è pregato anche per il Santo Padre e perché “i cristiani uniti nell’amore reciproco possano essere per tutti testimonianza di Dio e di amore”. Salvatore Martinez, coordinatore nazionale del Rinnovamento nello Spirito, ha rivolto una preghiera per Chiara perché “possa ora essere accolta nel seno del Padre e vedere realizzarsi qui sulla terra il sogno per il quale ha speso al sua vita: che tutti siano uno”. Con voce rotta dalla emozione, don Oreste Baso, copresidente del Movimento dei Focolare, ha ringraziato quanti in questi giorni hanno partecipato al dolore a fianco della famiglia dei Focolari. “Mentre rendiamo grazie al Signore – ha detto - per il dono della vita di Chiara, così ricca di luce e di frutti, invochiamo il materno aiuto di Maria Santissima, affinché sappiamo raccogliere la sua eredità come testimoni fedeli del carisma dell’unità e realizzare quanto è nei piani di Dio, in piena comunione con la Chiesa e per il bene dell’umanità”.


VIRGILIO NOTIZIE - 18 marzo 2008

LUBICH/ OGGI L'ADDIO A 'MAMMA' CHIARA, ATTESI OLTRE 40MILA FEDELI
     Ai funerali a Roma presenti Prodi, Rutelli, Bertinotti, Casini

Roma, 18 mar. (Apcom) - Sono attese 30-40mila persone ai solenni funerali di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, che si terranno oggi pomeriggio, alle 15, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, a Roma, e che saranno presieduti dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano. Per l'ultimo abbraccio a 'mamma' Chiara arriverà una grande folla da tutta Italia e anche dall'estero.
Alle 14.20 - informa una nota del Movimento - è atteso l'arrivo del carro funebre. Il feretro verrà poi portato a spalla da un gruppo di focolarini fino all'interno della Basilica, e sarà preceduto da un gruppo di membri del Movimento di diverse età, nazionalità, Africa, Argentina, Uruguay, Colombia, Medio Oriente, Brasile, USA, Europa (Inghilterra e Olanda di varie denominazioni cristiane). Ci saranno i bambini, i ragazzi, giovani, adulti, religiosi e sacerdoti.
Tutto pronto per la grande celebrazione: oltre 100 i religiosi, tra cardinali, vescovi e sacerdoti, che concelebreranno insieme a Bertone. Tra i porporati, il prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei Popoli, Ivan Dias, l'arcivescovo di Firenze, Ennio Antonelli, l'arcivescovo di Praga, Miloslav Vlk, il presidente del Pontificio Consiglio per l'Unità dei cristiani, Walter Kasper, l'arcivescovo di Trento, monsignor Luigi Bressan. Saranno presenti anche vescovi dal Brasile, dal Congo, dall'America Latina, dal Madagascar. In prima fila siederanno le primissime compagne di Chiara Lubich, che l'hanno accompagnata nelle ultime ore di vita, e anche la sua segretaria Eli Folonari.
Tra le autorità politiche, alla Basilica di San Paolo fuori le Mura ci saranno il premier uscente Romano Prodi, accompagnato dalla moglie Flavia, il candidato premier per la Sinistra Arcobaleno Fausto Bertinotti, il vicepremier e candidato al Campidoglio Francesco Rutelli, il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, il leader di An, Gianfranco Fini, i ministri Giovanna Melandri e Rosy Bindi, il senatore Giuseppe Pisanu, l'esponente della Rosa Bianca Savino Pezzotta.
Tra i presidenti dei diversi movimenti ecclesiali, hanno già confermato la loro presenza il fondatore di Sant'Egidio, Andrea Riccardi, il presidente di Rinnovamento nello Spirito, Salvatore Martinez, il presidente di Cl, Julian Carron, il presidente di Azione Cattolica, Luigi Alici, il presidente delle Acli, Andrea Olivero, il fondatore del Sermig, Ernesto Olivero, il presidente dell'Associazione Papa Giovanni XXIII Paolo Ramonda, i due fondatori della Comunità Missionaria di Villaregia, padre Luigi Prandin e Maria Luigia Corona.
Numerose anche le delegazioni interreligiose: ci saranno Lisa Palmieri, ebrea, rappresentante presso la Santa Sede dell'American Jewish Committee; l'imam Izak El Hajji Pasha della Moschea Malcolm Shabazz di Harlem, New York; il reverendo Yasutaka Watanabe, Presidente del Consiglio Direttivo della Rissho Kosei-kai (Movimento buddista giapponese), Pra Tongrathana, monaco del buddismo Theravada, Tailandia. Sul fronte ecumenico, giungeranno delegazione della chiesa luterana, di quella ortodossa, anglicani, protestanti, riformati della Svizzera e della Svezia e delegazione della comunità di Taizè. Tra questi ci saranno il metropolita Gennadios (Zervos), arcivescovo Ortodosso d'Italia e di Malta (Patriarcato ecumenico di Costantinopoli), il vescovo Christian Krause, evangelico della Germania, il vescovo anglicano Robin Smith dell'Inghilterra.
Nel piazzale antistante la Basilica sono stati allestiti anche dei maxischermi per consentire ai fedeli che non potranno entrare di seguire la celebrazione. Le esequie saranno trasmesse in diretta su Rai Uno a partire dalle 15. In moltre città del mondo l'evento sarà seguito attraverso i numerosi collegamenti televisivi o con cerimonie liturgiche in contemporanea. Per l'occasione il giornale del movimento 'Città Nuova' verrà distribuito in 80mila copie, in una edizione monografica di 130 pagine tutte dedicata alla fondatrice Lubich.
Chiara Lubich verrà tumulata nella Cappellina del Centro Mariapoli a Rocca di Papa, sopra Igino Giordani, detto Foco e tra i primi amici del Movimento, scomparso il 18 aprile 1980 e già beato.


ZENIT - 18 marzo 2008

CARDINAL BERTONE: LA VITA DI CHIARA LUBICH, "UN CANTO ALL'AMORE DI DIO"
     Celebrato a Roma il funerale della fondatrice dei Focolari

di Roberta Sciamplicotti

"Un canto all'amore di Dio": così il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, ha definito la vita di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, morta il 14 marzo all'età di 88 anni.
Nell'omelia della cerimonia funebre che ha presieduto questo martedì nella Basilica romana di San Paolo fuori le Mura, il Cardinale ha ricordato l'"ardente desiderio dell'incontro con Cristo" che ha segnato tutta l'esistenza della Lubich, "ed ancor più intensamente gli ultimi mesi e giorni provati dall'aggravarsi del male che l'ha spogliata di ogni energia fisica, in una graduale ascesa del Calvario culminata nel dolce ritorno nel seno del Padre".
"Ora tutto è veramente compiuto - ha affermato il Segretario di Stato -: il sogno degli inizi si è fatto verità, l'anelito appassionato è appagato. Chiara incontra Colui che ha amato senza vedere e, piena di gioia, può esclamare: 'Sì, il mio redentore è vivo!'".
"La vita di Chiara Lubich è un canto all'amore di Dio, a Dio che è Amore", ha ricordato.
"Non c'è altra via per conoscere Dio e per dare senso e valore all'umana esistenza. Solo l'Amore, l'Amore divino ci rende capaci di 'generare' amore, di amare persino i nemici. Questa è la novità cristiana, qui sta tutto il Vangelo".
"Come vivere l'Amore?", ha chiesto il porporato.
Dopo l'Ultima Cena, Gesù prega "perché tutti siano una sola cosa"; "è dunque la preghiera di Cristo a sorreggere il cammino dei suoi amici di ogni epoca", ha risposto.
"E' il suo Spirito a suscitare nella Chiesa testimoni di Vangelo vivo; è ancora Lui, il Dio vivente, a guidarci nelle ore della tristezza e del dubbio, della difficoltà e del dolore. Chi si affida a Lui nulla teme, né la fatica della traversata di mari tempestosi, né gli ostacoli e le avversità di ogni genere. Chi costruisce la sua casa su Cristo, costruisce sulla roccia dell'Amore che tutto sopporta, tutto supera, tutto vince".
La fondatrice del Movimento dei Focolari, "con stile silenzioso ed umile", non ha creato "istituzioni di assistenza e di promozione umana", ma si è dedicata "ad accendere il fuoco dell'amore di Dio nei cuori".
"Suscita persone che siano esse stesse amore, che vivano il carisma dell'unità e della comunione con Dio e con il prossimo; persone che diffondano 'l'amore - unità' facendo di se stessi, delle loro case, del loro lavoro un 'focolare' dove ardendo l'amore diventa contagioso e incendia quanto sta accanto".
Questa missione, ha osservato il Cardinale, è possibile a tutti perché il Vangelo "è alla portata di ognuno".
"La preziosissima chiave per entrare nel Vangelo", per Chiara, era la Madonna, ed è proprio a Maria che decise di affidare la sua opera, chiamandola appunto Opera di Maria. "Rimarrà sulla terra come altra Maria - affermò -: tutto Vangelo, nient'altro che Vangelo e, poiché Vangelo, non morirà".
Il porporato ha concluso la sua omelia ringraziando il Signore per la testimonianza di Chiara Lubich, "per le sue intuizioni profetiche che hanno preceduto e preparato i grandi mutamenti della storia e gli eventi straordinari che ha vissuto la Chiesa nel secolo XX".
Il Cardinal Bertone ha anche ricordato la "coraggiosa apertura ecumenica e la ricerca del dialogo con le religioni" del Movimento dei Focolari.
Papa Giovanni Paolo II, in occasione del 60° anniversario della nascita del Movimento, in una lettera a Chiara definì infatti le focolarine e i focolarini "apostoli del dialogo" come via privilegiata per promuovere l'unità: dialogo all'interno della Chiesa cattolica, dialogo ecumenico, dialogo interreligioso, dialogo con i non credenti.
La preziosa opera di promozione del dialogo svolta da Chiara Lubich è stata testimoniata dalle tante realtà presenti al suo funerale, al quale hanno partecipato anche decine di migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo.
Erano infatti presenti il rev. Martin Robra, del Consiglio Ecumenico delle Chiese; il metropolita Gennadios Zervos, della Chiesa ortodossa; il Vescovo della Chiesa luterana Christian Krause; Christophe d'Aloisio, ortodosso (Syndesmos); Werner Hubner, luterano (Cvjm - Ymca, Monaco), Gerhard Pross, luterano (Convegno dei Responsabili di movimenti e comunità evangeliche della Germania).
Hanno inoltre partecipato Lisa Palmieri, rappresentante in Italia e presso la Santa Sede dell'American Jewish Committee e vice-presidente del WCRP Europa; l'Imam El Pasha della Moschea di Harlem (USA); il direttore del Centro Islamico culturale di Roma Dr. Redouane; il Presidente della comunità Islamica di Firenze, l'Imam Elzir Ezzedine; l'Imam della Moschea di Perugia, Abel Qader.
Il mondo buddista è stato rappresentato dal Presidente del Consiglio Direttivo della Rissho Kosei Kai, Watanabe Yasutaka, capo-delegazione del Movimento laico giapponese, e dal monaco tailandese buddista Phara-Maha Thongratana.
Tra i rappresentanti di movimenti e nuove comunità, i fondatori Andrea Riccardi (Comunità di Sant'Egidio), Ernesto Olivero (Sermig), p. Laurent Fabre (Chemin Neuf), e i presidenti don Julián Carrón, (CL), Salvatore Martinez (Rinnovamento nello Spirito) e don Luis Fide Suarez Puerto (Mondo Migliore).


AVVENIRE - 19 marzo 2008

Le testimonianze ecumeniche e interreligiose

Il Movimento dei Focolari si è da sempre contraddistinto per il suo impegno nel dialogo ecumenico e interreligioso. Una caratteristica che ha trovato espressione anche durante l’ultimo saluto alla fondatrice Chiara Lubich. Tra focolarini di antica e recente data, esponenti civili e politici del nostro Paese, non mancavano certo espressioni di questo servizio alla causa dell’unità. Molte delle testimonianze presentate ieri portano infatti la firma di esponenti di altre fedi o Chiese cristiane. Così accanto ad Andrea Riccardi fondatore della Comunità di Sant’Egidio e a Salvatore Martinez presidente del Rinnovamento nello Spirito, ha preso la parola Anna Maria aus der Wiesche, evangelica luterana, della comunità tedesca della Christusbruderschaft di Selbitz.
Ai funerali erano presenti e hanno portato la loro testimonianza il metropolita Gennadios (Zervos), arcivescovo ortodosso d’Italia e di Malta il vescovo evangelico tedesco Christian Krause, il vescovo anglicano Robin Smith dall’Inghilterra. Significativa la partecipazione anche di Lisa Palmieri, ebrea, rappresentante presso la Santa Sede dell’American Jewish Committee dell’imam Izak El Hajji Pasha della Moschea Malcolm Shabazz di Harlem, a New York. Come rappresentanti buddisti hanno preso parte al rito funebre il reverendo Yasutaka Watanabe, presidente del Consiglio direttivo della Rissho Kosei-kai (Movimento buddista giapponese) e, proveniente dalla Thailandia, Pra Tongrathana, monaco del buddismo Theravada.


AVVENIRE - 19 marzo 2008

L’ULTIMO SALUTO

DA ROMA GIANNI SANTAMARIA

I l Novecento è stato «costellato di astri lucenti» dell’amore divino. Uno di questi è stato Chiara Lubich per il cardinale segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone, che ieri ne ha presieduto i funerali nella maestosa cornice della basilica papale di San Paolo fuori le Mura.
Sotto la serie di mosaici che ritraggono i Pontefici, l’inviato di Benedetto XVI ha letto anche un suo messaggio (che pubblichiamo integralmente a lato), in cui Papa Ratzinger definisce la Lubich «mite messaggera di speranza e di pace» e sottolinea la continua fedeltà della donna, morta venerdì a 88 anni, ai Pontefici della sua vita: Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II. A testimonianza del profondo legame con quest’ultimo non ha voluto mancare alla esequie il cardinale Stanislaw Dziwisz, a lungo segretario di Wojtyla e oggi arcivescovo di Cracovia. All’altare per concelebrare con Bertone c’erano in tutto 16 porporati, una quarantina di vescovi e 600 sacerdoti.
Tra la folla numerosi da tutto il mondo rappresentanti e fondatori di associazioni e movimenti. Tra gli altri, Salvatore Martinez (Rinnovamento nello Spirito), Kiko Arguello (Neocatecumenali), Julian Carron (Cl), Ernesto Olivero (Sermig), una delegazione dell’Azione cattolica.
Nella basilica e nel piazzale laterale circa 20mila persone che hanno dapprima atteso per un’ora, scandita da letture di testi della Lubich e canti, il corteo funebre proveniente da Rocca di Papa. Poi, intorno alla due e mezza, si è fatto silenzio e i turbanti arancioni, i cappelli tradizionali africani, le teste di tutti i presenti si sono voltate verso l’ingresso. Lungo la navata la bara è stata accompagnata dai monaci benedettini della comunità. Sull’onda di un lunghissimo, interminabile applauso. Quindi hanno preso la parola per una serie di testimonianze, in stile tipicamente focolarino, rappresentanti di religioni orientali, dell’islam, dell’ebraismo, di confessioni cristiane. Tra loro il vecchio amico Andrea Riccardi, che ha sottolineato l’attualità della profezia della Lubich, ma anche il suo essere «esigente», perché «chiede più amore, chiede di non rassegnarsi a muri, odi, distanze consolidate ». L’ortodosso Gennadios ha ricordato come lei vedesse in ogni uomo «l’icona di Dio». In prima fila la sorella di Chiara, Carla, le collaboratrici più strette e le compagne del prima ora. Tra le autorità, molti politici: come Romano Prodi, Rosy Bindi, Francesco Rutelli, Pier Ferdinando Casini, Fausto Bertinotti.
Poi ha avuto inizio la Messa – accompagnata dai canti del Gen Verde, che l’ha poi conclusa con un inedito composto per l’occasione – con l’ingresso in processione dei celebranti. Tra i porporati c’erano Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici, Walter Kasper, responsabile del dicastero per l’unità dei cristiani, gli italiani Camillo Ruini, vicario di Roma ed Ennio Antonelli, arcivescovo di Firenze. Per la Cei il cardinale presidente Angelo Bagnasco e il segretario generale monsignor Giuseppe Betori. Infine, il cardinale praghese Miroslav Vlk, l’ex segretario Stato, Angelo Sodano e l’arciprete della basilica stessa, Andrea Cordero Lanza di Montezemolo. Bertone nell’omelia ha ricordato come grazie a persone eroiche come la Lubich, don Guanella, don Orione, don Calabria e Madre Teresa il secolo scorso non dovrà essere ricordato solo per le sue contraddizioni. Per gli sforzi di pace che non hanno impedito «crimini orrendi». Per «le meravigliose conquiste conseguite nel campo della tecnica e della scienza», ma anche per il progresso economico, che «non ha eliminato, anzi talora ha persino accentuato l’ingiusta ripartizione delle risorse e dei beni tra i popoli». Poco dopo, ricordando le varie articolazioni dell’Opera di Maria, il cardinale ha espresso un auspicio: «Voglia il Signore che tanti studiosi e operatori economici assumano l’economia di comunione come una risorsa serie per programmare un nuovo ordine mondiale condiviso». Infine, la forza della fondatrice, e la sua eredità spirituale, è stata vivere e suscitare l’amore per Dio. «Con stile silenzioso ed umile, non crea istituzioni di assistenza e di promozione umana, ma si dedica ad accendere il fuoco dell’amore di Dio nei cuori». La sua vita «è un canto all’amore di Dio, a Dio che è amore».
E di segni d’amore sono stati costellati gli ultimi minuti di permanenza del feretro in basilica, prima della partenza per l’ultima dimora, la cappella del Centro internazionale del movimento a Rocca di Papa. I maxischermi mandavano immagini di repertorio con Chiara in atteggiamenti di saluto e in tanti si sono inginocchiati a darle il loro davanti alla bara di legno chiaro.
Sopra di essa tre garofani rossi a ricordare quelli che la giovane trentina comprò per portarli al Crocifisso, dopo aver pronunciato il suo definitivo «sì» a Cristo, il 7 dicembre 1943. Il giorno in cui iniziò la sua avventura spirituale, arrivata in tutto il mondo.
Sulla bara tre garofani rossi come quelli che portò al Crocifisso nel 1943 dopo aver detto sì a Cristo


LIBERAL - 19 marzo 2008

L’impressionante partecipazione a Roma ai suoi funerali
     Politici e religiosi insieme, oltre cinquantamila da tutto il pianeta

Roma. “Vorrei soprattutto ringraziare Iddio per il servizio che Chiara ha reso alla Chiesa – sono state le parole di Benedetto XVI nel suo messaggio letto in apertura ai funerali di Chiara Lubich – Un servizio silenzioso e incisivo, in sintonia sempre con il magistero della Chiesa: “I Papi – diceva – ci hanno sempre compreso”. Anzi, guardando le iniziative che ha suscitato – ha proseguito il Papa – si potrebbe addirittura affermare che aveva quasi la profetica capacità di intuirlo e di attuarlo in anticipo. La sua eredità passa ora alla sua famiglia spirituale, la Vergine Maria, modello costante di riferimento per Chiara, aiuti ogni focolarino e focolarina a proseguire sullo stesso cammino contribuendo a far sì che, come ebbe a scrivere l’amato Giovanni Paolo II all’indomani del Grande Giubileo dell’Anno 2000, la Chiesa sia sempre più casa e scuola di comunione. Il Dio della speranza accolga l’anima di questa nostra sorella, conforti e sostenga l’impegno di quanti ne raccolgono il testamento spirituale”.
Un’enorme folla ha accolto ieri, tra gli applausi, l’arrivo del feretro della fondatrice del Movimento dei Focolari, per le solenni esequie che si sono svolte nella basilica di San Paolo fuori le Mura a Roma.
Migliaia e migliaia di fedeli, tra pianti commossi e cartelli con la scritta “Grazie Chiara”, hanno accompagnato il corteo funebre che dall’ingresso posteriore della basilica ha attraversato tutto il piazzale per poi affluire dalla porta principale della basilica e posizionare la salma ai piedi dell’altare.
Oltre 10mila erano i fedeli presenti all’interno della Basilica, tra gruppi, famiglie, e semplici simpatizzanti per dare un ultimo saluto a “mamma Chiara”.
Tantissimi anche i fedeli che hanno assistito dall’esterno alla celebrazione grazie ad alcuni maxischermi che sono stati allestiti nel piazzale della basilica. Oltre cento i vescovi che hanno concelebrato la messa di suffragio e sedici i cardinali, tra i quali anche il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, e il vicario di Roma, Camillo Ruini. Sei i focolarini che hanno portato a spalla il feretro, che è stato accompagnato lungo il tragitto dagli applausi e dalle grida “Chiara, Chiara, Chiara”.
Molti i rappresentanti della politica e delle istituzioni,il premier in carica Romano Prodi, il leader di Alleanza nazionale Gianfranco Fini e il presidente dell’Udc Pier Ferdinando Casini, i candidati a sindaco di Roma Francesco Rutelli e Mario Baccini e tanti altri. Dal mondo cattolico sono giunti i fondatori e rappresentanti di molti dei nuovi movimenti che, come i Focolari, hanno caratterizzato la vita della Chiesa a partire dal secondo dopo-guerra: Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Ernesto Olivero del Sermig, don Julian Carron, successore di don Giussani alla guida di Comunione e Liberazione, Salvatore Martinez del Rinnovamento nello Spirito.
Il mondo ecumenico, a cui Chiara Lubich era sempre stata molto attenta, è stato rappresentato dal reverendo Martin Robra del Consiglio Ecumenico delle Chiese, dal metropolita Gennadios Zervos della Chiesa ortodossa, dal vescovo della chiesa Luterana Christian Krause mentre per le altre religioni erano presenti, tra gli altri, Lisa Palmieri, rappresentante in Italia e presso la Santa Sede dell’American Jewish Committee, il direttore del Centro Islamico culturale di Roma Dr. Redouane. I buddisti hanno partecipato con il presidente del Consiglio Direttivo della Rissho Kosei Kai, Wata-nabe Yasutaka.
Il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, che ha celebrato il funerale, in conclusione, ha ricordato Chiara Lubich con queste parole: “Donna del cattolicesimo mite, con le sue compagne di giovinezza ha diffuso nel mondo il profumo di Cristo e la gioia del suo servizio. La vita di Chiara è un canto all’amore di Dio, a Dio che è amore. Il secolo XX è costellato di astri lucenti di questo amore divino. È il secolo in cui Dio ha suscitato innumerevoli ed eroici uomini e donne che, mentre lenivano le piaghe dei malati e dei sofferenti e condividevano la sorte dei piccoli, dei poveri e degli ultimi, dispensavano il pane della carità che sana i cuori. Pionieri della carità come Madre Teresa. Chiara Lubich troverà certamente posto in questa costellazione”.


BARI MIA - 19 marzo 2008

Roma, l'estremo saluto a Chiara Lubich

Fuori dalla chiesa di San Paolo a Roma tantissima gente, venuta da ogni parte per portare il proprio saluto al feretro di Chiara Lubich, fondatrice del movimento dei Focolarini spentasi una settimana fa a Rocca di Papa. Un lunghissimo applauso accompagna il feretro nella chiesa romana, stracolma dal mattino.
Da sempre vicina alla fede, riceve al suo funerale tantissime attestazioni di stima, tra cui anche quella del Papa, che non ha voluto far mancare la sua presenza con una lettera con delle parole di stima,affetto e ringraziamento per questa donna che si è prodigata tanto negl’anni per aiutare il prossimo.
A celebrare la messa funebre il vescovo di Roma Tarcisio Bertone, ma al rito hanno partecipato anche dei sommi cardinali come: Angelo Bagnasco, Camillo Ruini, Walter Kasper, Leonardo Sandri, Angelo Sodano, Ivan Dias, e Andrea Cordero di Montezemolo, questo a testimoniare come fosse illustre il personaggio che si andava a commemorare.
Durante la messa Bertone legge le parole del Papa Benedetto XVI rivolte alla Lubich, che viene definita. “donna di intrepida fede, mite messaggera di speranza e di pace, fondatrice di una vasta famiglia spirituale che abbraccia campi molteplici di evangelizzazione. Vivo cordoglio ai responsabili dei focolarini e a quanti hanno collaborato con questa generosa testimone di Cristo, che si è spesa senza riserve per la diffusione del messaggio evangelico in ogni ambito della società contemporanea, sempre attenta ai segni dei tempi.”
Poi il Papa nel suo discorso continua ringraziando la Lubich per il suo servizio offerto alla chiesa con la sua congregazione da tempo in prima linea a e afferma: “Vorrei ringraziare Iddio per il servizio che Chiara ha reso alla chiesa, un servizio silenzioso e incisivo, in sintonia sempre con il magistero della Chiesa. Anzi, guardando le iniziative che ha suscitato, si potrebbe addirittura affermare che aveva quasi la profetica capacità di intuirlo e di attuarlo in anticipo”.
Parole che conferiscono ancora più importanza a questa donna legata alla fede da un legame inscindibile. Probabilmente a prendere il suo posto a capo dei Focolarini ci sarà la sorella di Chiara Lubich, Carla. Presenti alla messa anche personaggi di spicco di altri movimenti spirituali come don Juan Carron di Comunione e Liberazione, Salvatore Martinez di Rinnovamento nelle Spirito e Andrea Riccardi della Comunità di Sant'Egidio, ma anche politici italiani tra cui il Presidente del Consiglio Romano Prodi.

Vincenzo Crocitto


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