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Fondo Sturzo, la firma dei protocolli di intesa

 

Clicca per ingrandire...Recuperare il detenuto a partire dalla famiglia, dargli gli strumenti per poter redimersi e ricominciare: dall’amore di Dio, alla casa, a un lavoro. È l’obiettivo delle convenzioni e i protocolli d’intesa che sono stati firmati nell’ultima giornata del Convegno Internazionale Sturziano. A Caltagirone, presso il Fondo Sturzo, in contrada Russa dei Boschi, Salvatore Martinez, in un appassionato intervento, ha presentato il Polo di eccellenza di promozione e solidarietà “M. e L. Sturzo”. Clicca per ingrandire...A precederlo, in una tavola rotonda moderata dalla conduttrice Rai Livia Azzariti, la preghiera introduttiva di mons. Michele Pennisi, vescovo di Piazza Armerina, che ha ricordato la lettera di Giovanni Paolo II arrivata nel 2002, quando il progetto in favore dei detenuti e degli ex detenuti era solo all’inizio. Papa Wojtyla parlava di «fantasia della carità». E certo la carità evangelica ha ispirato il lavoro incessante di tanti che in questi anni hanno dato il loro contributo alla realizzazione del progetto. «Questo – ha detto Martinez riferendosi al Fondo – non è né un ghetto né una roccaforte, ma vuole essere un episodio di cielo per quanti sperano come noi». Il presidente RnS ha ricordato quando, solo tre anni fa, quella residenza estiva della famiglia Sturzo era «un rudere, un ammasso di pietre pericolanti. Oggi, questo luogo genera una nuova umanità, una possibilità di essere Clicca per ingrandire...uomini e donne migliori». Un miracolo di Dio, ha sottolineato Martinez, di fronte al quale è necessario stupirsi. Un miracolo, perché nonostante le difficoltà, le minacce, i furti, mai – ha detto – «abbiamo perso la fede e il coraggio».

Tirando le conclusioni del Convegno Sturziano e citando le parole di Benedetto XVI durante l’udienza generale ai rappresentati del Convegno, Martinez ha sottolineato come attraverso queste nuove opere in favore dei detenuti, e l’apertura della casa museo Sturzo, ritorni viva l’eredità del Servo di Dio calatino: «Nel cinquantesimo della sua morte – ha detto - don Luigi Sturzo risorge». Invita a Clicca per ingrandire...parlare la lingua materna del Vangelo, il presidente RnS; a ricordarsi dei carcerati – continua citando la Lettera agli Ebrei – come fossero compagni di viaggio. E, parafrasando Aristotele, dice con forza che l’amicizia è il punto più alto della giustizia. Cristo, con la sua risurrezione, dà senso alla sofferenza ed è causa della speranza del cristiano. «Cristo sta risorgendo in questi campi del Fondo Sturzo. Da qui oggi  - conclude - sorge una novità di bene dalla quale spero tutti usciranno contagiati».

Poi, è la volta del sindaco di Caltagirone Pignataro, che su don Luigi Sturzo afferma: «Credo non sia né di destra, né di centro, né di sinistra, ma che appartenga alla Chiesa».

A parlare di redenzione sociale come base delle Clicca per ingrandire...tante iniziative sorte intorno al Fondo Sturzo, anche il presidente della Provincia di Catania, l’on. Castiglione, che a proposito dei lavori dell’evento sottolinea: «Dalle tre giornate del Convegno, che resteranno nella nostra memoria - è emersa la grandezza spirituale e politica di don Sturzo».

Ha portato poi la sua testimonianza Ronald Nikkel, presidente della Prison Fellowship International, che, soffermandosi sulla figura del detenuto come uomo da amare e sostenere, ha esordito: «Oggi è un giorno storico per quello che sta accadendo qui. Tramite quest’opera, verranno rinnovate delle vite».

Clicca per ingrandire...La giornata è proseguita con la presentazione delle convenzioni e dei protocolli d’intesa stipulati con i vari Ministeri, rappresentati dai massimi esponenti presenti il 4 ottobre a Caltagirone.

Il ministro della Giustizia, on. Angelino Alfano, nel parlare del progetto dell’Agenzia Nazionale di Reinserimento e Lavoro in favore dei detenuti, ha ribadito il concetto che occorre salvaguardare la dignità anche della persona che nella vita ha sbagliato, dandogli ancora una possibilità di redimersi, inserendosi nella società con una prospettiva di lavoro.

Il Governo, lo Stato - ha promesso il Ministro - sono vicini ai responsabili del progetto, che non devono farsi intimidire dagli episodi di vandalismo che si sono ripetuti in questi mesi, e anche durante la notte che ha preceduto la firma dei protocolli.

Caltagirone - ha continuato Alfano - è la patria morale di tutti i cattolici impegnati in politica, perché gli insegnamenti del calatino don Sturzo si possono sintetizzare in tre parole significative: amore, servizio e libertà.Clicca per ingrandire...

Il Ministro ha poi parlato del progetto “Maternità e Fraternità, carcere senza sbarre per donne e bambini”, che nasce dalla convinzione che non ci possono essere bambini cresciuti in carcere da mamme detenute. In due ville sequestrate alla mafia saranno ospitate 8 ragazze madri, che cominceranno questa nuova esperienza nei prossimi giorni.

Questo progetto potrà realizzarsi anche grazie alla collaborazione di Marina Salomon, un’imprenditrice che nel suo intervento ha spiegato le ragioni che l’hanno portata a mettere al servizio del progetto la propria competenza e struttura: «Ho innanzitutto fiducia nel Rinnovamento nello Spirito e nei suoi responsabili - Clicca per ingrandire...ha detto la Salomon -; inoltre, proprio io che per prima ho sbagliato, ho passato la mia vita a criticare e a giudicare». Dunque, le è particolarmente a cuore il tema di una seconda possibilità, soprattutto per le ragazze madri; lei stessa – ha raccontato - fu una ragazza madre, disposta a lavorare e indebitarsi per suo figlio. Mons. Vittorio Nozza, direttore della Caritas italiana, ha sottolineato che ogni uomo, anche se ha sbagliato, deve essere considerato un dono, perché mantiene la sua dignità di figlio di Dio. Questo progetto, sostenuto anche dalla Caritas, dimostra che, per realizzare gli obiettivi di reinserimento dei detenuti, non possiamo farcela da soli, ma occorre una collaborazione fra le varie associazioni. A tal proposito sia Andrea Olivero, presidente nazionale delle ACLI che Franco Pasquali, segretario generale della Coldiretti  hanno ribadito la collaborazioneClicca per ingrandire... delle loro associazioni al progetto, con il quale si sta costruendo un pezzo di futuro.

Ma non è finita, perché con la riapertura del museo ubicato nella casa degli Sturzo, in Caltagirone, si è dato inizio a un nuovo progetto denominato “Cittadinanza e Costituzione” che prevede un’opera di sensibilizzazione all’interno del mondo scolastico, per avvicinare professori e studenti alla vita e al pensiero di don Sturzo, con visite guidate sia al museo che al Fondo. A rappresentare il Ministero dell’Istruzione, è intervenuto il sottosegretario on. Pizza.


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