«Buon
compleanno a tutti, diamoci gli auguri gli uni gli altri»: con queste
parole di augurio, in riferimento al 40° anno di presenza del
Rinnovamento in Italia, inizia la preghiera comunitaria carismatica che
dà il via alla quarta e ultima giornata della 35ma Convocazione
nazionale. L’équipe di animazione della preghiera invita i presenti a
prendere consapevolezza di appartenere a una «storia sacra» e di
esprimere durante questa preghiera tutti i sentimenti di ringraziamento
e gioia presenti nel cuore di ognuno. «Noi Signore ti abbiamo
riconosciuto - continua l’équipe, prendendo come esempio il suggestivo
episodio evangelico dei discepoli di Emmaus (cf Lc 24, 13-35) -, in
questi giorni ci hai dato occhi nuovi per vederti e riconoscerti e per
questo vogliamo benedirti e ringraziarti». Il popolo dei convocati a
Rimini, aiutato dal canto del Gloria eseguito dalla Corale nazionale,
risponde gioiosamente all’invito, iniziando a elevare il suo giubilo
attraverso la preghiera di lode per le meraviglie vissute in questi
giorni, e per essere stati investiti dal grande dono di questi
quarant’anni di storia sacra del Rinnovamento in Italia. «Giubila
Rinnovamento nel cuore degli uomini, giubila Rinnovamento nel cuore
della storia»
–
è l’esortazione che giunge dal palco – «ricorda tutto quello che ha
fatto il Signore in questi quarant’anni», mentre dall’assemblea si alza
il canto in lingue. Il Signore non si fa attendere donando una prima
Parola profetica: «I tuoi occhi vedranno un Re nel suo splendore,
contempleranno una terra sconfinata… Guarda Sion, la città delle nostre
feste! I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, dimora tranquilla, tenda che
non sarà più rimossa, i suoi paletti non saranno divelti, nessuna delle
sue cordicelle sarà strappata» (Is 33, 17.20). La preghiera continua con
l’invocazione dello Spirito Santo: «noi chiediamo ardentemente il dono
dello Spirito perché i nostri occhi possano essere aperti al futuro, a
quello che ci aspetterà», pregano dal palco i fratelli e le sorelle
chiamati all’animazione, chiedendo all’assemblea di prendere una
decisione importante per la vita: accogliere Gesù. Dopo il canto in
lingue il Signore dona un’altra Parola profetica: «Gesù le disse:
“Maria!”. Ella si voltò e gli disse in ebraico: “Rabbunì!” - che
significa: “Maestro!”. Gesù le disse: “Non mi trattenere, perché non
sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: ‘Salgo
al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro’”. Maria di Màgdala
andò
ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!" e ciò che le aveva
detto» (Gv 20, 16-18). Anche il popolo del Rinnovamento può dire oggi,
insieme a Maria di Màgdala, di aver visto il Signore. Ma Gesù non può
essere trattenuto nei cuori, deve uscire, deve essere liberato affinché
possa arrivare fino ai confini del mondo regnando come Re vittorioso.
Segue, quindi, l’invito a consegnare nelle mani di Gesù ogni gruppo del
Rinnovamento e tutte le persone che ne fanno parte. L’équipe di
animazione della preghiera continua sollecitando i convocati a offrire
le proprie vite in modo totale a Gesù, per poterlo annunciare ovunque.
«Vogliamo parlare di te in ogni angolo del mondo, conta su di noi
Signore Gesù». La preghiera si conclude benedicendo il Signore per
quello che ha fatto, per quello fa e soprattutto per quello che farà
mentre, aiutati dal ministero della Musica e del canto, giovani e adulti
si fanno coinvolgere nei canti e nelle danze, lodando le meraviglie del
Signore.
Francesco Storino