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Esperienza di fraternità per una vera appartenenza al RnS

Sintesi degli interventi di don Fulvio Di Fulvio, Mario Landi, Marcella Reni

 

Attesa, desiderio, preghiera, attenzione e partecipazione di tutti. Sono questi gli elementi di vita che hanno aperto la sezione pomeridiana di questa terza giornata di Convocazione. Un’esperienza di fraternità per una vera appartenenza al Rinnovamento nello Spirito; “una sessione nuova, mai sperimentata, frutto di un grande discernimento”, come ha spiegato Salvatore Martinez.

È risuonata più volte la Lettera ai Romani: “Così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri” (Rm 12,5). Lo Spirito Santo sta risvegliando la Chiesa affinché ogni cristiano manifesti la propria identità. “Dalla società dell’appartenenza siamo passati alla società dell’alienazione”, ha denunciato Clicca per ingrandire...don Fulvio Di Fulvio, membro del Comitato nazionale di servizio del RnS. “L’uomo si è messo al posto di Dio. Abbiamo paura di affidare a lui la nostra vita. Sono cinque, in particolare – ha sottolineato don Fulvio - gli ingredienti che rendono autentica la vita di un cristiano”:

  • Pentimento dei peccati. Questo comporta sia il rinnegamento del male che l’accettazione di Dio nella vita. Gesù deve tornare a governare in comunione con lo Spirito Santo.

  • L’accoglimento di Dio. È fondamentale accogliere Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore e Redentore. È di Cristo chi gli appartiene per la fede.

  • Il battesimo, l’effusione dello Spirito Santo. Ogni cristiano deve essere segnato dal Soffio vitale. Noi siamo chiamati a diffondere questa esperienza.

  • Inserimento in una comunità, necessario a ogni autentico cristiano. Lo Spirito di Dio è comunione con la Chiesa. Tutti hanno bisogno di crescere insieme, di aggregare a sé altre persone.

  • L’evangelizzazione, chiunque ha ricevuto lo Spirito deve annunciare. “Tutti sono validi all’interno del popolo per diffondere la Parola. Chiunque non evangelizza, citando il concilio Vaticano II – è inutile agli altri e forse anche a se stesso”.

Clicca per ingrandire...Fatte queste premesse, Mario Landi ha lanciato, agli oltre 20.000 presenti, una provocazione: “Sentite di appartenere a Dio?”, ha chiesto. Non è importante parlare di appartenenza al Rinnovamento ma a Gesù e alla Chiesa. “Essere del Rinnovamento – ha affermato Landi – esprime una forma di appartenenza a Gesù. E se non vediamo operare in noi stessi quanto lo Spirito ha operato in Cristo, non gli apparteniamo. Lo Spirito che si è incarnato – ha proseguito Mario Landi –, è sceso nella storia concreta. Per questo ogni effusione autentica ci dona l’incarnazione” di Cristo nella nostra vita. Nasce un Corpo. Questo ci offre una nuova rilettura circa l’identità dei gruppi del Rinnovamento che rappresentano una piccola cellula di comunità cristiana, una forma di “autorealizzazione” di Gesù. Non c’è effusione senza comunità. Siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo Corpo. “Vivere nella comunità, essere fratelli e sorelle non significa partecipare a un gruppo che prega, ma a un Corpo che vive. Allontanando il rischio di rimanere disillusi, non dobbiamo – ha raccomandato Landi – idealizzare il nostro Movimento, questo rappresenterebbe un suicidio spirituale, al contrario dobbiamo sentirci un pezzo di roccia della Chiesa di Dio fatta di carismi e di disponibilità”.

Clicca per ingrandire...Proprio dalle opere di Dio che devono essere visibili agli altri, è iniziato l’intervento di Marcella Reni, Direttore del RnS: “Ogni gruppo deve generare alla fede, deve far rinascere nello Spirito. Prima ancora che io nascessi, Gesù aveva pensato al mio gruppo, ai 1.900 gruppi del Rinnovamento, alla missione in Moldavia e alla sede nazionale di Via degli Olmi a Roma, voluta fortemente da don Dino Foglio e da padre Mario Panciera. È qui che il Signore ci dona profezie, luce e progetti. Questo avanzare è il frutto dell’impegno di tanti fratelli e tante sorelle sparsi in tutta Italia, del lavoro dei 31 dipendenti della Sede nazionale e anche dell’sostegno avuto con il 5 per mille che ci ha permesso di acquistare una casa in Moldavia”. Venti fratelli moldavi hanno ricevuto, lo scorso 19 aprile, l’effusione dello Spirito Santo e domani inizierà il primo gruppo di preghiera voluto dal popolo moldavo. “Questo – ha concluso la Reni – continua ad alimentare speranza, sogni e desideri che sono di Dio”.

L. Gigliarelli


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