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Un Rinnovamento profetico

Sintesi dell'intervento di Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia

 

È padre Raniero Cantalamessa ad aprire, con la sua relazione sulla chiamata ad evangelizzare, la terza giornata di Convocazione. Nel ringraziarlo, il presidente del RnS esprime gratitudine per la sua fedele presenza.Clicca per ingrandire...

Testimonianza e profezia. «Il profeta - spiega il Predicatore della Casa Pontificia commentando la Scrittura - è come uno a cui è dato un occhio penetrante, che gli permette di leggere nel pensiero di Dio». La forza della Parola, che è vitale, energica. Oggi come allora; la Bibbia, oltre ad essere ispirata da Dio, comunica la sua misteriosa presenza. Ma come riconoscere la profezia, e in che modo essere veri profeti? Nell’esperienza profetica si sperimenta un riflesso di quell’autorità con cui parlava Gesù; un brivido o un senso di calore, o una trafittura del cuore, come accadde a Pentecoste. Il vero profeta – spiega p. Cantalamessa – quando parla tace, assistendo al passaggio di un’altra voce.

Come si situa il Rinnovamento in rapporto alla profezia? Il Predicatore della Casa Pontificia ripercorre Clicca per ingrandire...la storia della profezia che, dal II secolo e soprattutto dopo la Riforma, non scomparve ma, all’interno della Chiesa, venne istituzionalizzata, diventando esclusivamente caratteristica della gerarchia di spiegare la Scrittura. Nell’ambito laico, invece, fu secolarizzata.

La novità arrivò con il Concilio Vaticano II, che crea una nuova dialettica tra profezia e carisma; anche i laici – si afferma – fanno parte dell’ufficio profetico. Ed ecco il ruolo del RnS che, dice p. Raniero, «segna il passaggio dai documenti alla vita. Il Rinnovamento carismatico – continua – è un rinnovamento profetico prima ancora che carismatico». E ha riportato alla luce le manifestazioni del carisma profetico (cf 1 Cor 14); in primo luogo, il dono delle lingue. Padre Raniero Cantalamessa ricorda il suo primo incontro con un gruppo del Rinnovamento: «Ero lì come osservatore, ed ero molto critico. Alla fine ho dovuto esclamare: “Qui c’è Dio!”».

Preghiera, umiltà e amore. Sono alcune delle condizioni che permettono a Dio di usare l’uomo nella sua opera di salvezza. Concludendo, p. Raniero esorta ad essere profeti, in forza del Battesimo. "Lo si può essere non solo con la bocca, ma con gli occhi, lo sguardo, il sorriso, la vita. Chiediamo a Dio – dice rivolgendosi ai membri dell’assemblea – di mandarci come profeti!".


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