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Notizie pubblicate dall'Agenzia Apcom il 23-04-2006


CHIESA/ RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO,A RIMINI LA CARICA DEI 20MILA

Il sociologo Introvigne: boom religioso, potenziale politico

 

Rimini, 23 apr. (Apcom) - Mani al cielo, volti ispirati, occhi chiusi, un balbettio che, nell'intenzione dei fedeli, esprime l'ineffabile preghiera a Dio. Si presenta così il culmine della preghiera degli aderenti al Rinnovamento nello Spirito, un movimento ecclesiale che in questi giorni sta tenendo a Rimini il suo incontro annuale. Fortemente spirituale, imperniato sulla discesa dello Spirito Santo che redime e converte, questo movimento 'carismatico' è anche una realtà solidissima del cattolicesimo italiano. A dimostrarlo sono non solo i dati (nel nostro Paese gli aderenti sono tra i 150 e i 200 mila, e a Rimini ne sono arrivati 20.000 in circa 400 pullman), ma anche il legame con la Chiesa: il presidente dei vescovi, cardinale Camillo Ruini, ha aperto, ieri pomeriggio, la ventinovesima 'convocazione nazionale' - incitando gli aderenti del movimento ad impegnarsi su temi latamente politici - oggi è la volta dell'arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, e il Papa stesso ha inviato un messaggio di saluto e incoraggiamento. Anche a Rimini, dietro la realtà spirituale - canti, preghiere, inni, cori, balli, decine di persona in fila per le confessioni, messe e predicazioni appassionate seguite da una folla elettrizzata, giochi di luce - si muove una macchina organizzativa ineccepibile. Ottocento persone (680 sono volontari) hanno montato al Palafiera della città romagnola palco, stand, maxischermi, si occupano della sicurezza e dell'animazione di un migliaio di ragazzi e ragazzini. A dare la comunione ci pensano 270 sacerdoti, coadiuvati da altrettanti volontari. Nel padiglione principale sono state disposte circa 17.000 sedie. I grandi raduni sono tipici del movimento carismatico mondiale. Nato circa un secolo fa negli Stati Uniti in seno al protestantesimo, si tratta del maggiore boom religioso contemporaneo. "E' il fenomeno religioso forse più importante del XX secolo", commenta con Apcom il sociologo Massimo Introvigne raggiunto telefonicamente. L'espansione del movimento carismatico-pentecostale "è superiore sia all'islam che al cristianesimo dei primi secoli".Oggi, secondo le stime dei sociologi, ci sono 60 milioni di cattolici e 480 milioni di altri cristiani che si ispirano alla Pentecoste, il momento - descritto negli Atti degli Apostoli - in cui lo Spirito Santo scese con i suoi 'carismi' sui seguaci di Gesù e permise loro di annunciare il Vangelo in tutte le lingue del mondo. Se i pentecostali (protestanti) sono la 'sigla' più conosciuta di questo movimento (presenti anche in Italia, ad esempio col network delle Assemblee di Dio), la spiritualità 'carismatica' ha attecchito velocemente anche nel mondo cattolico e, in misura minore, ortodosso. E la Chiesa cattolica, dopo un primo scetticismo, ne ha apprezzato la vitalità. Il cardinale Ruini, ieri, ha spiegato come i due principali inciampi - la perplessità dei vescovi italiani, e la renitenza del movimento ecclesiale a vedere la propria spontaneità in qualche modo incanalata - sono stati superati "con un lavoro paziente". "Monsignor Dino Foglio (fondatore del movimento), mi propose di realizzare uno statuto", ha raccontato ieri il presidente dei vescovi italiani intrattenendosi con i giornalisti. Il progetto "sembrava avere due difficoltà - ha proseguito - una interno al rinnovamento, per il quale forse una forma giuridica come lo statuto poteva sembrare estranea rispetto all'ispirazione originaria carismatica, e dall'altro da parte dei vescovi italiani che di fronte ad una realtà nuova volevano essere prudenti nel dare riconoscimenti ufficiali. Questa doppia difficoltà - ha concluso - è stata pian piano superata con un lavoro paziente e siamo arrivati dieci anni fa all'approvazione dello statuto". "Le gerarchie cattoliche - spiega il sociologo Introvigne - hanno intuito le potenzialità del movimento e l'hanno accolto. Da parte sua, il movimento carismatico è stato leale alla Chiesa, rispedendo al mittente, anche se gentilmente, le prfferte dei pentecostali protestanti di formare una grande congregazione congiunta". La forte valenza ecumenica rimane, comunque, un elemento che contraddistingue il dinamismo del Rinnovamento nello Spirito. Il francescano Raniero Cantalamessa - predicatore del Papa e simpatizzante del movimento carismatico - ha rimarcato questa mattina il potenziale ecumenico del 'pentecostalismo'. "I fratelli protestanti - ha detto nel corso di una meditazione pubblica - sanno che nello Spirito siamo una cosa sola". Un potenziale tanto più importante perché oltre agli anglicani inglesi, di recente incontrati da padre Cantalamessa a Londra, il movimento pentecostale è ancora più rigoglioso in Africa, Asia e nelle Americhe. Gli fa eco Introvigne (direttore del Cesnur, Centre for studies on new religions). Il Rinnovamento nello Spirito, spiega, "è prezioso per la Chiesa cattolica, abituata ad intrattenere rapporti ecumenici con le Chiese storiche del protestantesimo". Il movimento carismatico cattolico, in forza del fatto di "parlare la stessa lingua" del pentecostalismo protestante - che rappresenta una costola più recente del protestantesimo -permette di "costruire ponti verso una realtà ormai maggioritaria nel protestantesimo, e tradizionalmente diffidente nei confronti di Roma" e del dialogo ecumenico, che sospetta di 'annacquare' la propria spiritualità. Il Rinnovamento nello Spirito, ad ogni modo, rimane radicato nella tradizione cattolica. Già Paolo VI aveva intuito, nel 1975, che "il Rinnovamento è una chance per la Chiesa e per il mondo". Molti prelati e porporati, negli anni, hanno dedicato la loro attenzione al movimento ecclesiale (ad esempio, il cardinale Carlo Maria Martini, ex arcivescovo di Milano, il cardinale Leo Jozef Suenens, leader dell'ala progressista del Concilio Vaticano II, l'allora cardinale Joseph Ratzinger). E dopo Giovanni Paolo II, ora anche Benedetto XVI gli dedica la sua attenzione. Dopo aver ricevuto, lo scorso febbraio, l'attuale coordinatore nazionale, Salvatore Martinez, ieri ha inviato un messaggio al convegno di Rimini. Nel quale, sottolineando la necessità di "rinsaldare i vincoli di comunione con l'intera comunità ecclesiale", ha incoraggiato il movimento a proseguire nella sua strada. Tre, in particolar modo, gli appuntamenti dei prossimi mesi, citati da Papa Ratzinger e al centro del convegno riminese. Il primo è l'incontro di Benedetto XVI con tutti i movimenti ecclesiali (2-4 giugno, in occasione della Pentecoste). Il secondo è l'Incontro mondiale delle famiglie, che si terrà a luglio in Spagna in presenza del Papa. Ratzinger nel messaggio ha sottolineato l'impegno del movimento carismatico nella promozione della famiglia "piccola chiesa domestica e cellula vitale della società". Domani, sempre in vista dell'appuntamento di Valencia, arriverà a Rimini anche il cardinale Alfonso Lopez Trujillo, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia. Infine, il convegno decennale della Chiesa italiana, che si svolgerà in autunno a Verona. L'arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, è arrivato al Palafiera oggi attorno alle 16 in veste di presidente del comitato preparatorio dell'evento. Il cardinale Ruini, da parte sua, ieri ha ricordato alla platea del Rinnovamento nello spirito che lo scopo sarà di "portare la testimonianza di Cristo, con tutti i suoi risvolti concreti, dentro ai vari ambiti nei quali si sviluppa e si articola la vita quotidiana degli uomini e delle donne del nostro tempo", come, ad esempio, la tutela della vita, la promozione della famiglia, la difesa del lavoro e il sostengo al concetto di 'cittadinanza'. "E' un caso forse unico in cui i vescovi incitano a interessarsi di più di politica e non solo di preghiera", chiosa Introvigne. Il sociologo nota che, a fronte del peso numerico, il Rinnovamento nello spirito è sempre stato poco impegnato su temi politici relativamente, ad esempio, a movimenti come Comunione e liberazione. Sulle orme di quanto accaduto al pentecostalismo Usa, però, la tendenza potrebbe cambiare. Un esempio sono l'impegno del movimento carismatico cattolico a sostegno dell'astensione al referendum sulla procreazione medicalmente assistita. "Questi temi morali, a cavallo tra il pre-politico e il politico, possono essere i temi che spingono il movimento a impegnarsi maggiormente sul piano politico", conclude Introvigne. Il convegno di Rimini, aperto ieri pomeriggio, si concluderà nella mattinata di martedì.
 



CHIESA/ TETTAMANZI: I GIOVANI SONO IMPAURITI, MA VINCE SPERANZA

Pronti a impegnarsi per fasci debole della società

 

Rimini, 23 apr. (Apcom) - I giovani sono sempre più "impauriti" e la paura sfida la loro "libertà", ma la speranza indicata dal cristianesimo permette loro di superare l'angoscia e impegnarsi nella società: lo sostiene l'arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi. "I motivi di paura e di angoscia per i giovani pare che siano aumentati e continuano ad aumentare", ha detto il porporato, sottolineando che la paura "sfida in maniera particolarmente forte la loro libertà". Ma "nel momento della fatica, della difficoltà, della paura e dell'angoscia", ha aggiunto il capo della diocesi ambrosiana in riferimento al messaggio cristiano, "sono capaci di camminare su una strada che fa recuperare loro la fiducia in sé e negli altri, fa ritrovare loro un forte senso di responsabilità e di impegno", "aperti agli altri, pronti a spendere la propria vita e le proprie energie per un servizio offerto a tutti, e in particolare alle fasce più deboli e più povere" della società. Il cardinal Tettamanzi si è intrattenuto con i giornalisti a margine di un convegno del movimento ecclesiale Rinnovamento nello Spirito, in corso a Rimini da ieri a martedì prossimo.

 



CHIESA/TETTAMANZI: NOI CRISTIANI VERI RIVOLUZIONARI IN NOME PACE

"Dobbiamo portarala in tutto questo mondo di lacerazioni e conflitti"

 

Rimini, 23 apr. (Apcom) - In un mondo "appesantito da tensioni, conflitti e lacerazioni", i cristiani sono capaci di portare all'insieme della società "pace sociale, economica, culturale e politica": lo ha affermato l'arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, intervenendo ad un convegno del movimento carismatico Rinnovamento nello Spirito. "In un mondo spesso così appesantito da tensioni, conflitti e lacerazioni, la comunità cristiana, docile allo Spirito, si presenta come qualcosa di nuovo, inedito, rivoluzionario", ha detto Tettamanzi intrattenendosi con i giornalisti. Nel corso dell'omelia che ha pronunciato poco dopo, durante una messa che ha celebrato nel tardo pomeriggio, il porporato ha poi sottolineato che "solo il cuore pacificato dalla misericordia di Dio diviene principio sorgivo, dinamismo inarrestabile e forza irresistibile per una pace che entra nella vita concreta di ogni giorno, nella grande rete delle relazioni tra le persone, i gruppi, le comunità e i popoli, divenendo così pace sociale, economica, culturale e politica". I valori cristiani, ha detto, sono "quanto mai importanti e decisivi anche per l'ora storica che stiamo vivendo". Il cardinale Tettamanzi ha poi riaffermato l'universalità del messaggio cristiano, affermando che "la pace è il dono di Cristo risorto ai discepoli e a tutto il mondo". "La fede - ha detto il capo della diocesi ambrosiana - si apre agli altri e li coinvolge, si fa contagiosa, sprigiona un dinamismo missionario, sfocia nella testimonianza". "Tutti - ha aggiunto - sentiamo di aver bisogno di verità, vita, libertà, solidarietà e pace, e tutto questo, nella visione della Chiesa e in particolare del Rinnovamento nello Spirito, ci viene da Gesù Cristo risorto, che continuamente manda i discepoli a portare questo messaggio a tutti gli uomini di ogni tempo e di ogni luogo". Il cardinale Tettamanzi è presidente del comitato preparatorio del convegno nazionale che la Chiesa cattolica italiana terrà a Verona in autunno (16-20 ottobre). Dello stesso comitato fa parte anche il Rinnovamento nello spirito. Il presidente dei vescovi italiani, cardinale Camillo Ruini, che è stato a Rimini ieri pomeriggio, ha indicato alla platea del movimento ecclesiale che lo scopo di 'Verona' sarà di "portare la testimonianza di Cristo, con tutti i suoi risvolti concreti, dentro ai vari ambiti nei quali si sviluppa e si articola la vita quotidiana degli uomini e delle donne del nostro tempo", come, ad esempio, la tutela della vita, la promozione della famiglia, la difesa del lavoro e il sostengo al concetto di 'cittadinanza'.

 


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