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        "Lo Spirito Santo vi riempia 
        del fuoco del suo amore" 
        
        
        Sintesi dell'omelia di Mons. Michele 
        Pennisi, Vescovo di Piazza Armerina (EN) 
        
          
         
        
        Rimini, 22 aprile 2005 - 
        ore 19:30 
        
          
        
        
         La 
        prima Concelebrazione Eucaristica della XXVIII Convocazione Nazionale è 
        stata presieduta da S.E.R. Mons. Michele Pennisi, Vescovo di 
        Piazza Armerina, che nell’omelia ha ricordato “il compianto e amatissimo 
        papa Giovanni Paolo II il Grande” e ha acclamato come “Pastore della 
        Chiesa Universale il neo eletto Pontefice Benedetto XVI”. 
        
        “Giovanni Paolo II ha 
        favorito lo sviluppo di tutti i carismi presenti nella Chiesa e ha visto 
        nei movimenti e nelle nuove comunità la risposta provvidenziale 
        all’odierna domanda di nuova evangelizzazione”, ha detto Mons. Pennisi.  
        –. Il Santo Padre ha incoraggiato l’iniziativa denominata Roveto Ardente 
        e ha invitato i fedeli a ritornare al Cenacolo. Egli ha auspicato che la 
        spiritualità della Pentecoste si possa diffondere nella Chiesa quale 
        rinnovato slancio di preghiera.”.  
        
        “Oggi, nel clima della 
        gioia pasquale, siamo chiamati a rendere grazie al 
        Signore per la elezione del nuovo Papa Benedetto XVI. Egli, assistito 
        dalla presenza del vento imprevedibile 
        dello Spirito Santo, come esperto timoniere ha il compito di 
        guidare la barca di Pietro verso il largo di una nuova evangelizzazione.
        
         Incontrando 
        esponenti del vostro movimento egli disse: ‘Ho avuto la gioia e la 
        grazia di vedere giovani cristiani toccati dalla forza 
        dello Spirito Santo”. E in 
        apertura del Convegno mondiale del 27 maggio 1998 disse: ‘Ma ecco, 
        all’improvviso, qualcosa che nessuno aveva progettato: Ecco che lo 
        Spirito Santo aveva chiesto di nuovo la Parola . E in giovani uomini e 
        in giovani donne risbocciava la fede, senza se e senza 
        ma, vissuta nella sua integralità come dono’. E aggiungeva: ‘Non è 
        lecito pretendere che tutto debba inserirsi in una determinata 
        organizzazione dell’unità, meglio meno organizzazione e più Spirito 
        Santo!’. 
        
        Parlando del rapporto tra 
        istituzione e carisma, sosteneva che l’Ordine sacro  non può essere 
        ridotto a una funzione , ma deve essere vissuto carismaticamente. Questo 
        è importante per tutti i sacerdoti, perché altrimenti si riducono ad 
        essere funzionari del sacro, addetti ad un supermercato di devozioni.
         
        
        Il Santo Padre è chiamato 
        a confermare i fratelli nella fede (Lc 22,32), fondata sul 
        riconoscimento di Gesù 
         Cristo 
        come Figlio del Dio Vivente (Mt 16,16) e a esprimergli ogni giorno la 
        sua dichiarazione di amore: ‘Signore Tu sai tutto, tu sai che io ti amo’ 
        (Gv 21, 15.17). 
        
        Accogliamo con fiducia e 
        speranza il ministero del nuovo Papa, affidiamo all’intercessione di 
        Maria il suo servizio apostolico assicurandogli il sostegno della nostra 
        preghiera. 
        
        Invoco sul vostro 
        Movimento, sui responsabili e su ciascuno di voi, i doni dello Spirito 
        Santo che egli incessantemente assicura, perché vi riempia del fuoco del 
        suo amore e vi renda coraggiosi testimoni e gioiosi annunciatori del 
        Vangelo per una esperienza nuova di Chiesa, come Pentecoste vivente”.  |