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"Non soltanto la speranza della gioia, ma anche la gioia della speranza"

Sintesi dell'omelia di Mons. Paolo Rabitti

 

Clicca per ingrandire...Nella giornata conclusiva della trentesima Conferenza animatori, seconda domenica di Avvento, è mons. Paolo Rabitti a presiedere la Celebrazione eucaristica.

Commentando le letture del giorno, l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio si sofferma sul tema della gioia. “ ‘Gioia’ – dice - è la prima parola che Dio ha rivolto a Maria per bocca dell’Arcangelo: ‘Kaire!’”. Si tratta di una gioia strettamente legata alla speranza. Afferma San Paolo: “le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gioia futura” (2 Cor 4, 17). “Noi cristiani – continua il presidente della commissione Cei per il laicato – viviamo non soltanto la speranza della gioia, ma anche la gioia della speranza”. E sottolinea che l’atteggiamento basilare di chi vuole essere cittadino della Patria celeste è la disponibilità di prendersi a cuore tutto ciò che concerne la Chiesa.

Per questo ringrazia il Rinnovamento nello Spirito, che, dice, obbedendo a quanto scrive Benedetto XVI nella sua prima Enciclica, adempiono al compito del buon servo di Gesù Cristo, sempre in movimento; fanno quanto è a loro possibile, con la forza di cui dispongono”.

Mons. Rabitti raccomanda ai membri del RnS di “permanere costantemente nella più palese e convinta comunione con i Pastori e con i fratelli della Comunità plenaria della Chiesa”. Li invita a “lavorare molto accanto ai sacerdoti”, e a portare “la terapia della gioia. Perchè – dice - il mondo ha bisogno di gioia”. E termina la sua omelia con l’augurio, rivolto agli animatori convocati alla fiera di Rimini, di essere sempre servi fedeli di Cristo.


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