RASSEGNA STAMPA
Articolo pubblicato dall'agenzia stampa SIR (www.agenziasir.it)
DON DINO FOGLIO. Non solo per sé Il ricordo di mons. Dino Foglio, della Chiesa bresciana, guida storica di RnS.
La voce, di quelle che non si potevano dimenticare, forte e tenera allo steso tempo e il saluto, “ciao Tamarindo!” con cui si rivolgeva ai giovani che incontrava sulla sua strada, erano alcuni dei segni distintivi di mons. Dino Foglio, “per tutti don Dino”, sacerdote della diocesi di Brescia, morto il 28 gennaio a 83 anni dopo una breve malattia. Una vita spesa per la Chiesa, sia del Rinnovamento nello Spirito Santo (www.rns-italia.it) che ha guidato per venti anni, fino al 1997, quando lasciò l’incarico a Salvatore Martinez per assumere quello di consigliere spirituale. I funerali si sono svolti lunedì 30 gennaio a Brescia.
La vita in dono. “Un prete vecchio stampo, aperto a tutte le novità dello Spirito, uomo di Chiesa aperto ai movimenti come realtà ecclesiali”. Così mons. Giulio Sanguinetti, vescovo di Brescia, ha ricordato la figura di mons. Dino Foglio. Celebrandone i funerali a Brescia, ha ricordato la figura di mons. Sanguinetti ha affermato che “con la morte di mons. Foglio, viene meno una delle figure rappresentative della Chiesa Bresciana. Il suo sacerdozio si svolse prevalentemente nell’attività pastorale orientata all’essenziale: conservare e potenziare la nostra identità nell’umile ricerca della volontà di Dio, nella capacità di ascolto, nella valorizzazione dei carismi sempre più animati da una forte creatività spirituale”. “Non posso tacere – ha aggiunto il vescovo – l’integrità della condotta, la rettitudine dell’animo, la sua gravità nel dire e nel gestire, il senso del servizio, ma insieme chiarezza di vedute, decisione e coraggio. Da sottolineare in lui l’amore per le cose nostre, per la nostra Città, i nostri santi, l’amore per la tradizione della nostra Chiesa bresciana, ma insieme l’apertura mentale e fattiva per le altre Chiese, quindi la libertà dello spirito congiunta al senso della disciplina”. “Don Dino – ha concluso – non ha voluto per sè la sua vita: l’ha donata, e così ha trovato la vita non solo per sè, per tanti altri, nei vari ruoli di servizio pastorale che ha ricoperto nella Chiesa. Ora il chicco di grano cade nel terreno. Don Dino è morto, ma non rimane solo: intorno ha i frutti del suo lavoro. Lui ha servito il Signore e lo ha seguito, è con il Signore, là dove è il Signore..., onorato dal Padre perchè ha servito il Figlio”.
L’ORA DELL’AMORE”. Questa è l’ora dell’amore, di figli che si volgono ad un padre; il nostro sacrificio di lode oggi è amare e cantare l’amore che lo Spirito ci ha regalato attraverso don Dino”. È stato un invito “alla lode” quello che Salvatore Martinez, coordinatore nazionale del RnS, ha indirizzato hai fedeli presenti alle esequie di mons. Foglio. “Quante cose avevamo ancora da dirci e da fare, quanti progetti da portare a compimento, quante novità stavamo sottoponendo a discernimento con l’entusiasmo di sempre? Perché è scritto nel libro del profeta Gioele che con lo Spirito Santo e la sua effusione, “gli anziani faranno ancora sogni”. E don Dino “non aveva smesso di sognare una Chiesa giovane, carismatica, dedita all’evangelizzazione, dal volto sorridente, gioioso, pieno di speranza”. “Don Dino – ha proseguito Martinez nel suo ricordo – ci lascia un’eredità spirituale ed ecclesiale dal peso enorme, con la quale rimarrà vivo e sempre vicino a noi. E noi, qui, smarriti, ma non dispersi; provati, ma non arresi, facciamo ancora credito alla speranza che non delude e riprendiamo con te, don Dino, il cammino verso il cielo. La morte – ha concluso – non ti ha vinto: anche la morte hai apostrofato come “tamarinda” o “baucca”. Hai vinto la tua fede in Gesù Risorto, la tua croce già profuma di redenzione”.
NOTE BIOGRAFICHE. Nato a Bagolino il 27 agosto 1922 e ordinato presbitero il 15 giugno 1946, viene mandato come vice parroco a Rovato e successivamente “incaricato diocesano per gli esercizi spirituali dei giovani”: più di 5000 giovani frequentavano ogni anno gli esercizi spirituali. Con mons. Almici fonda ad Assisi nel 1964 la Fies (Federazione italiana esercizi spirituali) e né è il primo segretario fino al 1968. In diocesi gli viene assegnato l’impegno di seguire le vocazioni al seminario. Segretario del comitato Seminario Nuovo e dell’opera vocazionale ecclesiastiche, dal 1958 al 1975, organizza la raccolta dei fondi per costruire il nuovo seminario. Nel suo servizio pastorale nella parrocchia di S. Agata (1958 – 1975) don Dino accompagna centinaia di giovani alla vita consacrata. Dal 1971 al 1976, è anche consegretario nazionale del centro Vocazioni. Gli impegni di carattere nazionale non gli impediscono di servire la diocesi bresciana con diversi incarichi. La sua ultima vocazione si chiama Rinnovamento nello Spirito Santo. Per vent’anni ne fu il coordinatore nazionale prima di diventarne, nel 1997, consigliere spirituale. A cura di Daniele Rocchi |