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“Dirò le meraviglie del Signore…”

25° anniversario di servizio dei gruppi RnS nella diocesi di Reggio Calabria-Bova.
 

“Dirò le meraviglie del Signore, ricorderò che tu solo sei giusto. Tu mi hai istruito o Dio fin dalla giovinezza e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi” (salmo 71) E’ stata questa la riflessione per la celebrazione del 25° anniversario dei gruppi del Rinnovamento nello Spirito Santo della diocesi di Reggio Cal-Bova. Nella splendida cappella del Seminario Arcivescovile di Reggio Calabria, sabato 28 maggio, si sono alternati momenti di preghiera di lode, invocazioni allo Spirito Santo, meditazioni bibliche alla presenza di un folto numero di partecipanti. La coordinatrice diocesana, Lidia Trecroci Lazzaro, ha ripercorso i momenti di grazia che il Signore ha elargito e continua ad elargire al movimento reggino. “Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore (Is. 11,1-10).”

“Con il battesimo il Signore ha messo nei nostri cuori il germoglio del suo amore. Questo germoglio è cresciuto in noi? O è rimasto ancora in noi come su un tronco.. o, peggio ancora, il nostro cuore è sempre di pietra?…

Perché cresca, questo germoglio c’è bisogno di preghiera, di silenzio, che fa la verità in noi.

Questo germoglio Santo , perché cresca e dia frutto, ha bisogno di una sola cosa, (Lc 10,41-42) la sola importante che potrà darci un cuore di carne , il cuore di Gesù, trasformandoci in Lui. Si cresce, stando ai piedi del Signore dove ricevi ogni dono e una costante e perenne effusione del suo Spirito!”

Il coordinatore regionale della Calabria Pasquale D’Urzo ha poi proseguito: ”Egli vi ricorderà ogni cosa”… lo Spirito Santo è la memoria della Chiesa. Qui oggi si ricorda e si celebra l’opera di Dio in mezzo al suo popolo. Un’opera che si rinnova sempre e continua ancora oggi. Il Rinnovamento nello Spirito Santo non può tenere per sé questa esperienza, ma dovrà annunciare al mondo indifferente, che solo in Cristo è la salvezza dell’uomo. L’arrivo del Presidente del Movimento Salvatore Martinez ha poi riempito i cuori di gioia. Con le sue intense parole il movimento ha ripreso lo slancio per un nuovo tempo dello Spirito. Martinez ha ricordato la figura di Giovanni Paolo II ed il suo grande affetto per il Rinnovamento, con le parole pronunciate nel 2002 per l’approvazione dello Statuto: “Sì! Il Rinnovamento nello Spirito può considerarsi un dono speciale dello Spirito Santo alla Chiesa in questo nostro tempo. Nato nella Chiesa e per la Chiesa, il vostro è un movimento nel quale, alla luce del Vangelo, si fa esperienza dell’incontro vivo con Gesù, di fedeltà a Dio nella preghiera personale e comunitaria, di ascolto fiducioso della sua Parola, di riscoperta vitale dei sacramenti, ma anche di coraggio nelle prove e di speranza nelle tribolazioni”. Martinez ha affermato che è questo un tempo di bilancio e rilancio per i gruppi della diocesi, in cui mettere al centro la Parola di Dio che tutto rinnova. “è necessario che la vostra regione si rinnovi dal di dentro,ha proseguito Martinez, se saremo capaci di far vedere al mondo, all’umanità stanca e indifferente il nostro modo di vita, trasformato dal soffio potente dello Spirito. Ecco che allora Martinez riassume il programma del Rinnovamento in cinque verbi:

 

1. Camminare: è lo Spirito Santo che ci mette in cammino verso Cristo.

2. Sottomettersi allo Spirito Santo: come Gesù si sottomette alla volontà del Padre,anche noi dobbiamo riscoprire l’obbedienza e la sottomissione.

3. Conoscere le cose dello Spirito: approfondire con la formazione e la preghiera la conoscenza di Dio per poi annunciarlo con la testimonianza.

4. Amare: tutti e senza condizioni. L’amore impone dei doveri, non divide ma unisce, il rinnovamento non può aver paura di amare la vita, l’uomo e di darne testimonianza ogni giorno nelle piccole cose.

5. Rinnovarsi: perché se non ci si rinnova si invecchia.

 

La Chiesa è giovane perché Gesù è vivo. Nelle nostre comunità è necessario riscoprire il sacramento della Testimonianza: la Cresima,che ci rende capaci di difendere Cristo e di annunciare la salvezza. Cristo sta scomparendo dalle istituzioni, dalla società, dalla famiglia provocando le drammatiche conseguenze cui assistiamo ogni giorno. Pertanto Il cristiano ha il dovere dell’Annuncio con degli “atti”, ossia dei comportamenti, che denotano un modo nuovo di vedere, pensare,vivere secondo il vangelo. Il Rinnovamento si propone tre obiettivi: 1.Desiderare i carismi, 2. Lottare duramente contro il peccato; 3.Praticare l’intimità con Dio, cioè entrare nell’intimità con Lui, nella preghiera personale. L’arcivescovo Vittorio Mondello ha concluso la giornata con la Celebrazione Eucaristica. Nell’omelia ,ricca di contenuti ,si è così espresso: “ Il vostro movimento è uno dei frutti più belli del Concilio Vaticano II. Dal e del Concilio, lo Spirito Santo si è servito per “rinnovare”.” Poi il presule si è soffermato sul significato del termine “Paraclito” nel Vangelo della VI Domenica di Pasqua e sul contesto in cui appare la parola “altro”…. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito… Gesù, il Paraclito per la salvezza dell’umanità, manda lo Spirito Santo, “altro Paraclito” perché rimanga con noi per sempre. Già nell’A.T. Dio appare come il Paraclito, cioè Colui che si mostra accanto al suo popolo, lo difende, lo consola lo aiuta nelle avversità. Paraclito infatti assume il significato di Avvocato, Consolatore. “L’altro Paraclito” di cui parla Gesù, non è qualcuno che compie altre opere in aggiunta a Cristo. Gesù tornando al Padre, non più visibile, vuole che lo Spirito Santo rimanga con noi per sempre e animi, guidi, rinvigorisca la comunità cristiana sempre più unita a Cristo. Il Paraclito avrà il compito di far crescere in santità la comunità cristiana. La santità è la sola capace di evangelizzare. “ Il vostro movimento nasce per ricordare a tutti i cristiani che senza lo Spirito Santo non possiamo chiamare Dio Padre, né possiamo dare una testimonianza d’amore.” Come il Padre, Cristo e lo Spirito Santo anche noi possiamo diventare altriParacliti per i nostri fratelli se avremo accolto questo Paraclito nella comunione trinitaria. Così noi saremo i testimoni per gli altri fratelli che non conoscono né Cristo, né lo Spirito Santo e faremo riscoprire una presenza viva di Gesù e giungere ad una fede adulta. “La nostra missione è meravigliosa” continua l’arcivescovo, e va portata avanti da tutta la comunità cristiana: l’annuncio cioè che Cristo è morto e risorto per amore e la salvezza dell’umanità intera.

Carmen Guarnaccia


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