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QUATTORDICI MARZO

Un ringraziamento al plurale

 «Il Consiglio Episcopale Permanente ha particolarmente apprezzato la chiara riaffermazione del fatto che l'adesione all'Associazione si fonda sulla scelta di intraprendere un cammino di fede e non una generica "esperienza spirituale", secondo un itinerario di preghiera, vita comunitaria sacramentale e carismatica, formazione permanente e fraternità nel sostegno reciproco. […] Sono certo che, così operando, l'Associazione continuerà ad adempiere quel ruolo esemplare all'interno delle molteplici esperienze del Movimento Carismatico Cattolico, che ne ha motivato il peculiare riconoscimento da parte dell'Episcopato italiano.»

 Carissimi!

Abbiamo voluto aprire questa pagina di ringraziamento citando un passaggio della lettera del Segretario Generale della CEI, Mons. Betori, che accompagnava il Decreto di approvazione delle modifiche allo Statuto del Rinnovamento da parte del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana in data 25 gennaio 2007.

Anche questa data, ormai, è destinata a rimanere nella memoria storica della grande famiglia del Rinnovamento.

L’abbiamo voluta citare mentre celebriamo, tutt’insieme, la nostra annuale giornata di ringraziamento, perché quest’anno il nostro cuore, più che mai, celebri con stupore le meraviglie del Signore e declini questa giornata al plurale.

Di anno in anno davvero tanti sono i motivi di ringraziamento che si aggiungono al nostro cammino e ci raggiungono quale dono meraviglioso di un Dio misericordioso e provvidente. Così come davvero plurali sono i destinatari del nostro ringraziamento, che si alza in primo luogo alla Santissima Trinità e per Suo tramite giunge alle migliaia di fratelli e sorelle che, da ogni parte d’Italia, sostengono la missione del Rinnovamento con opere spirituali e materiali.

 14 marzo. È il giorno nel quale facciamo memoria della consacrazione ecclesiale della nostra Comunità nazionale, attraverso la definitiva approvazione dello Statuto del RnS e che da quest’anno ha ricevuto una nuova veste.

14 marzo. È l’occasione per ricordare il bene ricevuto da due “padri” ai quali saremo sempre grati: il Papa Giovanni Paolo II e il Presidente della CEI, card. Camillo Ruini, espressioni della Chiesa universale e delle nostre Chiese d’Italia alle quali ci sentiamo particolarmente legati anche grazie all’incoraggiamento e al sostegno ricevuto.

14 marzo. È anche l’occasione propizia per ricordare a noi stessi le necessità spirituali e materiali che la sussistenza del Movimento e l’opera di evangelizzazione comportano.

Il Rinnovamento nello Spirito esiste per evangelizzare, non solo con “parole”, ma soprattutto con “opere” che testimonino la vita nuova nello Spirito e il bene che è capace di produrre la ministerialità carismatica.

 

Eucaristia: forma e sostanza di ogni ringraziamento

 «La Chiesa vive dell'Eucaristia. Questa verità non esprime soltanto un'esperienza quotidiana di fede, ma racchiude in sintesi il nucleo del mistero della Chiesa. […] Da quando, con la Pentecoste, la Chiesa, Popolo della Nuova Alleanza, ha cominciato il suo cammino pellegrinante verso la patria celeste, il Divin Sacramento ha continuato a scandire le sue giornate, riempiendole di fiduciosa speranza.»

Con queste parole, il compianto Servo di Dio, Giovanni Paolo II, apriva la sua ultima Enciclica, Ecclesia de Eucharistia. Per questa nostra ricorrenza, vorremo, oggi, mutare, dal significato del verbo greco, il sostantivo Eucaristia e scrivere dunque: la Chiesa vive del Ringraziamento; il Rinnovamento vive del Ringraziamento! Questo Ringraziamento è Gesù Cristo, il Signore, il Figlio. È Lui il Grazie al Padre, è in Lui che in realtà tutte le promesse di Dio sono divenute “sì”. E noi, allora, è in Lui che, chiamati figli, diventiamo grazie.

È imitando questo modus vivendi che il popolo del Rinnovamento bene festeggia questa annuale ricorrenza e fiducioso guarda avanti, consapevole che è lo Spirito che ci precede.

E come non vedere, allora, tra quelle cose con cui lo Spirito ci precede, la provvidenziale presentazione, ieri, 13 Marzo, della prima Esortazione Apostolica Postsinodale Sacramentum Caritatis del Santo Padre Benedetto XVI sull’Eucaristia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa.

Anche questo, bisognerà leggerlo come un ulteriore segno dello Spirito che meglio prepara e accompagna questa nostra giornata di ringraziamento.

 «La forma eucaristica dell'esistenza cristiana è indubbiamente una forma ecclesiale e comunitaria. […] Associazioni, movimenti ecclesiali e nuove comunità – con la vivacità dei loro carismi donati dallo Spirito Santo per il nostro tempo – come pure gli Istituti di vita consacrata, hanno il compito di offrire un loro specifico contributo per favorire nei fedeli la percezione di questo loro essere del Signore (cfr Rm 14,8). Il fenomeno della secolarizzazione, che contiene non a caso caratteri fortemente individualistici, ottiene i suoi effetti deleteri soprattutto nelle persone che si isolano e per scarso senso di appartenenza. Il cristianesimo, fin dal suo inizio, implica sempre una compagnia, una trama di rapporti vivificati continuamente dall'ascolto della Parola, dalla Celebrazione eucaristica e animati dallo Spirito Santo.»

Questo passaggio della Esortazione Apostolica del Sommo Pontefice ci consola e persuade a continuare in questo atteggiamento di stupore, lode e perenne ringraziamento nonché ci apre alla testimonianza coerente del Vangelo della Carità.

Il nostro ringraziamento a Dio, evidentemente, nasce dalla fede; e la prima raccomandazione che desidero rivolgere a tutti noi è questa: stimiamo la nostra fede! Manteniamo ferma la nostra fede! Come scriveva san Pietro ai primi cristiani, è necessario stringersi a Cristo, pietra viva, con piena certezza e fiducia, perché “anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo”. “Voi infatti, - continua l’apostolo - siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua ammirabile luce” (cfr 1Pt 2,4-9).

La seconda raccomandazione riguarda l’atteggiamento di “ringraziamento” che deve distinguere il popolo del Rinnovamento. San Paolo inculcava nelle sue lettere questo continuo spirito di riconoscenza: “In ogni cosa rendete grazie; questa infatti è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi” (1Ts 5,18); “Siate ricolmi di Spirito... rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo” (cfr Ef 5,18-20). È un atteggiamento “eucaristico”, che dona pace e serenità nelle fatiche, libera da ogni attaccamento egoistico ed individualistico, rende docili alla volontà dell’Altissimo, apre alla solidarietà ed alla carità, fa capire come è assolutamente necessaria la preghiera, e soprattutto la vita eucaristica mediante la santa messa, l’atto di ringraziamento per eccellenza, per vivere e testimoniare con coerenza la propria fede cristiana. Ringraziare significa credere, amare, donare! E con letizia e generosità!

Ci auguriamo che nel giorno di oggi e in quelli a seguire le iniziative per celebrare questa ricorrenza siano molte e sentite. Non manchino i gruppi e le comunità di ritrovarsi attorno all’Eucaristia, proponendo anche una giornata di preghiera e digiuno, il cui ricavato andrà a sostegno dei Progetti di evangelizzazione del RnS.

A tutti giunga l’augurio di un buon proseguimento del cammino quaresimale.

Buon Ringraziamento a tutti!  

Salvatore  Martinez

 Presidente nazionale

 


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