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LA VOCE DEI PAPI E DEI VESCOVI


Discorsi magisteriali dei Papi

e dei Vescovi del mondo

IN OCCASIONE DI UDIENZE PRIVATE

E LETTERE AUTOGRAFE

AL RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO

 


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Prima udienza del Papa Giovanni Paolo II

al Rinnovamento nello Spirito Santo in Italia

 

Sala Nervi, Città del Vaticano, 23 novembre 1980

 

 

Clicca per ingrandire...Carissimi fratelli e sorelle,

 

[...] Questa mattina ho la gioia di incontrarmi con la vostra assemblea, in cui vedo giovani, adulti, anziani, uomini e donne, solidali nella professione della stessa fede, sorretti dall’anelito di una medesima speranza, stretti insieme dai vincoli di quell’amore che è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. A questa “effusione dello Spirito” noi sappiamo di essere debitori di una esperienza sempre più profonda della presenza di Cristo, grazie alla quale possiamo ogni giorno crescere nella conoscenza amorosa del Padre. Giustamente, pertanto, il vostro movimento presta particolare attenzione all’azione, misteriosa ma reale, che la terza Persona della Santissima Trinità svolge nella vita del cristiano.

[...] Il Concilio Vaticano II ha riservato una particolare attenzione alla multiforme azione dello Spirito nella storia della salvezza.

[...] Quali ampie prospettive, figli carissimi, si aprono dinanzi ai nostri occhi! Certo, non mancano i rischi, perché l’azione dello Spirito si svolge in vasi di creta, che ne possono comprimere la libera espansione.

[...] Vi dirò con San Paolo: Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. Restate, cioè in atteggiamento di costante e grata disponibilità verso ogni dono che lo Spirito desidera effondere nei vostri cuori, mai dimenticando, tuttavia, che non v’è carisma che non sia dato per l’utilità comune.      

[...] Animati dalla carità, voi non soltanto vi metterete in spontaneo e docile ascolto di coloro che lo Spirito Santo ha posto come Vescovi a pascere la Chiesa di Dio, ma sentirete anche il bisogno di aprirvi ad una comprensione sempre più attenta degli altri fratelli, nel desiderio di arrivare ad avere con essi veramente un cuor solo e un’anima sola. Scaturirà di qui l’autentico rinnovamento della Chiesa, che il Concilio Vaticano II ha auspicato e che voi vi studiate di favorire con la preghiera, con la testimonianza, con il servizio.

 


 

Seconda Udienza del Papa Giovanni Paolo II

al Rinnovamento nello Spirito Santo in Italia

 

Sala Nervi, Città del Vaticano, 15 novembre 1986

        

Clicca per ingrandire...[…] La vostra numerosa presenza in questa basilica, dove avete preso parte alla celebrazione della S. Messa, è per me motivo di gioia non solo per la testimonianza di fede sincera, ma anche perché mi offrite l’opportunità di intrattenermi con voi su alcuni aspetti dell’ideale e del programma del vostro movimento, a sei mesi dall’enciclica sullo Spirito Santo Dominum et Vivificantem, pubblicata in occasione della scorsa solennità di Pentecoste.

[…] ho segnalato il fatto che alla testimonianza dell’importanza della preghiera, data nel corso della storia da uomini e da donne consacrati alla lode di Dio e alla vita di orazione, soprattutto nei monasteri, oggi si aggiunge quella di un crescente numero di fedeli, […] in movimenti e gruppi sempre più estesi mettono al primo posto la preghiera, cercando in essa il rinnovamento della loro vita spirituale. Questo è un sintomo significativo e consolante, giacché da tale esperienza è derivato un reale contributo alla ripresa della preghiera tra i fedeli, che sono stati aiutati a meglio considerare lo Spirito Santo come colui che suscita nei cuori un profondo anelito alla santità.

[…] La prima dimensione del “rinnovamento” consiste dunque in questo vivere secondo lo spirito, in questo crescere continuamente nello spirito, resistendo alle lusinghe della carne e aprendosi all’attrattiva forte e soave di Dio. Questo rinnovamento interiore, questo risanamento delle radici stesse della vita, questa formazione di una mentalità dominata dalle “ragioni dello spirito” è la vostra vocazione […].

La seconda dimensione del “rinnovamento” si rileva dalla urgente necessità, che voi sentite in modo particolarmente vivo, di riaffermare il valore dei principi e dei criteri del Vangelo come leggi della vita spirituale e fermento di quella sociale […].

Aderire alla Chiesa, rimanere a lei uniti, condividere la sua fede, obbedire alle sue leggi, collaborare alla sua missione – anche nell’ambito delle diocesi e delle parrocchie in cui si distribuisce la famiglia dei credenti in Cristo – è la via sicura per giungere al cuore dell’economia della grazia e attingere alla fonte dello Spirito Santo le energie capaci di operare il rinnovamento delle persone e delle comunità.

La vostra presenza, carissimi fratelli e sorelle, accanto al successore di Pietro, capo visibile della Chiesa universale, e le ripetute attestazioni di comunione sincera e operosa con lui e con i vescovi delle vostre chiese locali, significano che voi avete ben compreso ciò che il Vangelo insegna, ciò che lo Spirito Santo presente nei cuori ispira […] essere al servizio del regno di Cristo secondo le indicazioni dello Spirito in comunione di fede, di pensiero e di disciplina con i pastori della Chiesa.

Su questa strada vi auguro di perseverare e di progredire.

 


 

Terza Udienza del Papa Giovanni Paolo II

che ha ricevuto in udienza privata,

il Comitato nazionale di servizio e il Consiglio nazionale

del Rinnovamento nello Spirito Santo

 

Sala Clementina, Città del Vaticano, 4 aprile 1998

 

Clicca per ingrandire...[…] Il movimento carismatico cattolico è uno dei tanti frutti del Concilio Vaticano II che, quasi nuova Pentecoste, ha suscitato nella vita della Chiesa una straordinaria fioritura di aggregazioni e movimenti, particolarmente sensibili all’azione dello Spirito. Come non rendere grazie per i preziosi frutti spirituali che il Rinnovamento ha generato nella vita della Chiesa e nella vita di tante persone? Quanti fedeli laici - uomini e donne, giovani, adulti e anziani - hanno potuto sperimentare nella propria vita la stupefacente potenza dello Spirito e dei suoi doni! Quante persone hanno riscoperto la fede, il gusto della preghiera, la forza e la bellezza della Parola di Dio, traducendo tutto ciò in un generoso servizio alla missione della Chiesa! Quante vite cambiate in profondità! Per tutto questo oggi, insieme a voi, voglio lodare e ringraziare lo Spirito Santo.

Siete un movimento ecclesiale. Nella vostra vita devono, quindi, trovare espressione tutti quei criteri di ecclesialità di cui ho scritto nella Christifideles laici (cfr. n. 30), specialmente la fedele adesione al Magistero ecclesiale, la filiale obbedienza ai Pastori e lo spirito di servizio nei confronti delle chiese locali e delle parrocchie.

[…] Uno dei compiti più urgenti della Chiesa di oggi è quello della formazione dei fedeli laici. “La formazione dei fedeli laici ha come obiettivo fondamentale la scoperta sempre più chiara della propria vocazione e la disponibilità sempre più grande a viverla nel compimento della propria missione” (Christifideles laici, 58). Questa deve, pertanto, essere una delle vostre priorità. […].

So che il Rinnovamento nello Spirito si prodiga per rispondere a questa necessità, cercando forme e modalità sempre nuove e più adatte alle esigenze dell’uomo di oggi. Vi ringrazio per quello che fate e vi chiedo di perseverare nel vostro impegno.

Cari fratelli e sorelle, accogliete nei vostri cuori lo Spirito Santo con la docilità con cui l’accolse la Vergine Maria. Lasciatevi sempre stupire da Dio e rifuggite dall’abitudine ai suoi doni […] abbiate l’audacia di collaborare con lo Spirito a una nuova, grande effusione di amore e di speranza su tutta l’umanità […]. A tutto il Rinnovamento nello Spirito in Italia la mia paterna affettuosa benedizione!”.

 


 

 Quarta Udienza privata di Sua Santità Giovanni Paolo II

in occasione del XXX anniversario di nascita

del Rinnovamento nello Spirito Santo in Italia

 

Sala privata, Città del Vaticano, 14 marzo 2002

 

 

Clicca per ingrandire...Carissimi Fratelli e Sorelle!

 

Con grande gioia accolgo voi, rappresentanti del Gruppo del Rinnovamento nello Spirito Santo, in occasione del trentesimo anniversario della vostra presenza in Italia. Saluto il Coordinatore del Comitato Nazionale di Servizio e quanti lo coadiuvano.

Ripenso con piacere agli incontri avuti con voi negli anni passati. Dal primo, nella solennità di Cristo Re del 1980, a quello del 1998, alla vigilia dell’Incontro con i Movimenti ecclesiali e le nuove Comunità, in occasione della Pentecoste. Non posso, inoltre, dimenticare il contributo che il Rinnovamento nello Spirito ha offerto in occasione del Grande Giubileo del 2000, in modo speciale aiutando i giovani e le famiglie, che fin dagli inizi del mio Pontificato non mi stanco di segnalare come ambiti privilegiati di impegno pastorale.

Desidero anche ringraziare i vostri responsabili per aver voluto imprimere al Rinnovamento una spiccata impronta di collaborazione con la Gerarchia e con i responsabili degli altri movimenti, associazioni e comunità. Di tutto, insieme con voi, do lode al Signore, che arricchisce la sua Chiesa di innumerevoli doni spirituali.

Sì! Il Rinnovamento nello Spirito può considerarsi un dono speciale dello Spirito Santo alla Chiesa in questo nostro tempo. Nato nella Chiesa e per la Chiesa. il vostro è un movimento nel quale, alla luce del Vangelo, si fa esperienza dell’incontro vivo con Gesù, di fedeltà a Dio nella preghiera personale e comunitaria, di ascolto fiducioso della sua Parola, di riscoperta vitale dei sacramenti, ma anche di coraggio nelle prove e di speranza nelle tribolazioni.

L’amore per la Chiesa e l’adesione al suo Magistero, in un cammino di maturazione ecclesiale sostenuto da una solida formazione permanente, sono segni eloquenti del vostro impegno per evitare il rischio di assecondare, senza volerlo, un’esperienza solo emozionale del divino, una ricerca smodata dello “straordinario” e un ripiegamento intimistico che rifugge dall’impegno apostolico. In questa speciale circostanza desidero idealmente benedire tre progetti, per i quali vi state prodigando, e che proiettano “fuori dal Cenacolo” i gruppi e le comunità del Rinnovamento nello Spirito con generoso slancio missionario.

Mi riferisco, anzitutto, al sostegno che state fornendo all’implantatio Ecclesiae in Moldavia in stretta collaborazione con la Fondazione “Regina Pacis” dell’Arcidiocesi di Lecce, costituendo una comunità missionaria legata alla Diocesi di Chisinau. Saluto con affetto i Pastori di quelle Comunità ecclesiali, Mons. Cosmo Francesco Ruppi e Mons. Anton Cosa, unitamente ai Vescovi che partecipano a questo incontro.

Altro interessante progetto è l’animazione spirituale nei Santuari mariani, luoghi privilegiati dello Spirito, che vi dà l’occasione di offrire ai pellegrini percorsi di approfondimento della fede e di riflessione spirituale.

C’è poi il progetto “Roveto ardente”, che è un invito all’adorazione incessante, giorno e notte. Avete voluto promuovere questa opportuna iniziativa per aiutare i fedeli a “ritornare nel Cenacolo” perché, uniti nella contemplazione del Mistero eucaristico, intercedano mediante lo Spirito per la piena unità dei cristiani e per la conversione dei peccatori.

Si tratta di tre diversi campi apostolici nei quali la vostra esperienza può fornire una quanto mai provvidenziale testimonianza. Il Signore guidi i vostri passi e renda i vostri propositi ricchi di frutti per voi stessi e per la Chiesa.

A ben vedere, tutte le vostre attività di evangelizzazione, in ultima analisi, tendono a promuovere nel Popolo di Dio una crescita costante nella santità. È in effetti la santità la priorità di ogni tempo, e pertanto anche di questa nostra epoca. Di santi ha bisogno la Chiesa e il mondo e noi siamo tanto più santi quanto più lasciamo che lo Spirito Santo ci configuri a Cristo. Ecco il segreto dell’esperienza rigenerante dell’“effusione dello Spirito”, esperienza tipica che contraddistingue il cammino di crescita proposto per i membri dei vostri gruppi e delle vostre comunità. Auspico di cuore che il Rinnovamento nello Spirito sia nella Chiesa una vera “palestra” di preghiera e di ascesi, di virtù e di santità.

In modo speciale, continuate ad amare e a far amare la preghiera di lode, forma di orazione che più immediatamente riconosce che Dio è Dio; lo canta per se stesso, gli rende gloria perché egli è, prima ancora che per ciò che fa.

Nel nostro tempo, avido di speranza, fate conoscere e amare lo Spirito Santo. Aiuterete allora a far sì che prenda forma quella “cultura della Pentecoste”, che sola può fecondare la civiltà dell’amore e della convivenza tra i popoli. Con fervente insistenza, non stancatevi di invocare: «Vieni, o Santo Spirito! Vieni! Vieni!».

La Madre Santissima di Cristo e della Chiesa, la Vergine orante nel Cenacolo, sia sempre accanto a voi. Vi accompagni pure la mia Benedizione, che imparto con affetto a voi e a tutti i membri del Rinnovamento nello Spirito Santo.

 


 

Lettera autografa del Papa Giovanni Paolo II

ai partecipanti al Raduno Mondiale

del Rinnovamento Carismatico Cattolico

 

Roma, 24 Aprile 2000

 

Carissimi Fratelli e Sorelle!

[…]  In occasione dell’anno giubilare questo appuntamento ha assunto una dimensione particolare per la presenza di numerosi esponenti di gruppi e comunità carismatiche provenienti da altri Paesi del mondo.

[…]  La Chiesa guarda con gratitudine al fiorire di comunità vive, nelle quali la fede viene trasmessa e vissuta. In questo fiorire, essa riconosce l’opera dello Spirito Santo, che mai fa mancare alla Chiesa le grazie necessarie per affrontare situazioni nuove e talvolta difficili. Molti di voi ricorderanno il grande incontro che si svolse a Roma il 30 maggio 1998, alla vigilia di Pentecoste.

In quella occasione dissi: “Nel nostro mondo, spesso dominato da una cultura secolarizzata che fomenta e reclamizza modelli di vita senza Dio, la fede di tanti viene messa a dura prova e non di rado soffocata e spenta. Si avverte, quindi, con urgenza la necessità di un annuncio forte e di una solida e approfondita formazione cristiana. Quale bisogno vi è oggi di personalità cristiane mature, consapevoli della propria identità battesimale, della propria vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo! Quale bisogno di comunità cristiane vive! Ed ecco, allora, i movimenti e le nuove comunità ecclesiali: essi sono la risposta, suscitata dallo Spirito Santo, a questa drammatica sfida di fine millennio” (in L’Osservatore Romano, l - 2 giugno 1998, pp. 6-7).

In quella occasione osservai anche che per i movimenti si prospettava ormai una tappa nuova, “quella della maturità ecclesiale” (Ibid.). Anche le comunità carismatiche sono chiamate oggi a fare questo passo […]. “La Chiesa si aspetta da voi frutti “maturi” di comunione e di impegno” […]. Non interrompete il cammino intrapreso! Abbiate fiducia: Cristo completerà l’opera che lui stesso ha iniziato. “Aspirate ai carismi più grandi!” (1 Cor 12, 31). Cercate sempre Cristo: cercatelo nella meditazione della parola di Dio, cercatelo nei sacramenti, cercatelo nella preghiera, cercatelo nella testimonianza dei fratelli. Siate grati ai sacerdoti che accompagnano come pastori le vostre comunità: attraverso il loro ministero è la Chiesa che vi guida e vi assiste come madre e maestra. Accogliete con gioia le occasioni che vi sono offerte per approfondire la vostra formazione cristiana. Servite Cristo nelle persone che vi sono vicine, servitelo nei poveri, servitelo nei bisogni e nelle necessità della Chiesa. Lasciatevi guidare veramente dallo Spirito! Amate la Chiesa: una, santa, cattolica e apostolica!

 


 

Lettera autografa del Papa Giovanni Paolo II, ai responsabili,

ai membri del Comitato Nazionale di Servizio e ai partecipanti alla

XXIV Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo

 

Roma, 28 aprile 2001

 

 

[…] Il tema del Raduno di quest’anno: “Fate quello che lui vi dirà”, all’indomani della chiusura dell’Anno santo, pone ben in luce il proposito di codesto movimento ecclesiale di porsi alla scuola di Maria, per intraprendere un nuovo cammino di fervore spirituale e di obbedienza al Vangelo. […] Nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte ho scritto: “Ora […] dobbiamo “prendere il largo”, fiduciosi nella parola di Cristo: Duc in altum!” Questo è tempo di nuove iniziative apostoliche! È tempo di nuova evangelizzazione!

Di fronte alle grandi sfide dell’epoca moderna dobbiamo essere ben consapevoli che non una formula ci salverà, ma una Persona. Per questo anche il Rinnovamento nello Spirito Santo deve ripartire da Cristo.

[…] Questo proposito di accresciuto impegno per il Vangelo esige innanzitutto una riscoperta della santità come cuore e centro di ogni apostolato […]. Non esiste santità senza preghiera, anzi, come vediamo nella vita dei santi, il cristiano vale quanto prega […]. Nel nostro mondo, talora malato di efficientismo e di utilitarismo, c’è bisogno di testimoni delle “cose di lassù”, contemplate e vissute nell’esistenza di ogni giorno.

Questo impegna i gruppi e le comunità del Rinnovamento nello Spirito ad essere sempre più luoghi di contemplazione e di lode, dove il cuore dell’uomo si riempie dell’amore di Dio, si apre all’amore del fratello e diventa capace di costruire la storia secondo il disegno divino.

[…] I gruppi e le comunità del Rinnovamento nello Spirito siano luoghi significativi e modelli di fraternità e di amore, di pazienza e di accoglienza reciproca. L’esperienza del perdono e la valorizzazione di ogni dono spirituale aiutino tutti a costruire una convivenza alimentata dal soffio dello Spirito del Signore Risorto. 

 


 

Lettera autografa del Papa Giovanni Paolo II, ai responsabili,

ai membri del Comitato Nazionale di Servizio e ai partecipanti alla

XXVI Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo

 

Roma, 23 aprile 2003

 

 

Carissimi Fratelli e Sorelle!

 

1. Con intima gioia invio a tutti i presenti alla xxvi Convocazione nazionale dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento nello Spirito il mio cordiale saluto. Saluto in particolare il Pastore della diocesi di Rimini, mons. Mariano De Nicolò, al quale affido questo mio Messaggio. Saluto gli altri presuli presenti, i sacerdoti, i responsabili delle varie Comunità e Gruppi e ogni singolo partecipante.

Questovostroincontrocade nell’anno nel quale, con la Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, ho invitato il popolo cristiano a mettersi alla scuola di Maria per contemplare la bellezza del volto di Cristo e per sperimentarne la profondità dell’amore.

Mirabile è la presenza della Madre di Dio nel mistero di Cristo e della Chiesa. Possa ogni credente farsi umile e docile imitatore di Maria Santissima, per rinnovare l’“impegno di contemplazione del mistero cristiano”, che ho proposto nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte come vera e propria «pedagogia della santità» (cf Rosarium Virginis Mariae, n. 5; Novo millennio ineunte, n. 32).

 

2. Auguro a voi, carissimi, di porvi in questi giorni alla scuola di Maria, per penetrare più facilmente nella ricchezza che il vangelo offre a chi con fiducia lo accoglie. Seguendo Maria, si può meglio assaporare il conforto che il Signore dispensa attraverso la riconciliazione sacramentale nella quale Gesù di Nazareth passa ancora «risanando tutti» (cf At 10, 38). Sulle orme della Madre di Dio è più facile riscoprire che il popolo di Dio è chiamato a una nuova evangelizzazione destinata agli uomini del nostro tempo. Si accoglie allora con gioia il «mistero della vita trinitaria», che si rivela nel volto di Cristo, mirabilmente manifestato dai carismi del suo Spirito che abbelliscono la Chiesa. Si diviene più consapevoli dell’esistenza nuova in Cristo, frutto di una sempre rinnovata Pentecoste che spinge i credenti a una coraggiosa testimonianza del «lieto annunzio», capace di dar senso a tutta l’umana esistenza.

Il fedele che si pone alla scuola di Maria avverte più vivo il desiderio di una confermazione sempre più piena a Cristo, vero “programma” della vita cristiana per pervenire al traguardo della santità. E mai verrà meno, in chi si abbandona alla volontà divina, il coraggio di una risposta pronta, ravvivata dall’effusione potente dello Spirito. Sia così per tutti coloro che fanno parte dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento nello Spirito!

3. Carissimi Fratelli e Sorelle, in questi giorni di riflessione e di preghiera vi esorto a rispondere con totale disponibilità all’azione dello Spirito, perché possiate offrire alla Chiesa il contributo della vostra testimonianza. Il Papa conta anche sul vostro impegno per la nuova evangelizzazione e per il rinnovamento spirituale dell’odierna società, in modo particolare delle famiglie e dei giovani.

Desidero, poi, ringraziarvi per quanto già state facendo nell’ambito dell’ecumenismo spirituale, che unisce fratelli appartenenti a Chiese e Comunità ecclesiali d’Occidente e d’Oriente in una corale invocazione al Padre celeste per la pace sulla terra. In questi tempi «le difficoltà che l’orizzonte mondiale presenta ci inducono a pensare che solo un intervento dall’Alto possa orientare i cuori di quanti vivono situazioni conflittuali» (Rosarium Virginis Mariae, n. 40). Ecco perché è urgente e indispensabile pregare «sempre, senza stancarsi» (Lc 18, 1). Solo l’incessante orazione «ci consente di sperare che, anche oggi, una “battaglia” tanto difficile come quella della pace possa essere vinta» (Rosarium Virginis Mariae, n. 40). In questo tempo pasquale la ripetizione litanica del Regina caeli, «Rallegrati, Maria», stia sempre al centro della vostra intensa preghiera. Con questi sentimenti, sono lieto di inviare la mia Apostolica Benedizione al Vescovo mons. Mariano De Nicolò e a tutti coloro che prendono parte all’annuale Convocazione nazionale dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento nello Spirito.


 

Lettera autografa del Papa Giovanni Paolo II, ai responsabili,

ai membri del Comitato Nazionale di Servizio e ai partecipanti

alla XXVII Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo

 

Roma, 29 aprile 2004

 

Al venerato Fratello

Mons. MARIANO DE NICOLÒ

Vescovo di Rimini

 

1.     Mi è gradito, anche quest'anno, rivolgere il mio cordiale saluto a Lei e, per mezzo Suo, a quanti prendono parte alla Convocazione nazionale dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento nello Spirito, che si svolge in codesta città di Rimini dal 29 aprile al 2 maggio 2004. Il tema - "Ecco io creo nuovi cieli e nuova terra; si gioirà per sempre di quello che sto per creare" (Is 65,17-18) - aiuta a contemplare il mistero grande della gioia cristiana. Invito ciascuno a fare propria la preghiera conclusiva dell'Esortazione apostolica "Christifideles laici" nella quale ho chiesto alla "Vergine del Magnificat'' di "insegnarci a trattare le realtà del mondo con vivo senso di responsabilità cristiana e nella gioiosa speranza della venuta del regno di Dio, dei nuovi cieli e della nuova terra" (n. 64). Gli incontri dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento nello Spirito, se veramente animati dalla presenza dello Spirito del Signore, soprattutto quando culminano nella celebrazione dell'Eucaristia, sono eventi nei quali "si apre sulla terra uno squarcio di Cielo e dalla comunità dei credenti si eleva, in sintonia con il canto della Gerusalemme celeste, un perenne inno di lode" (Spiritus et sponsa, 16), che "unisce il cielo e la terra" (cfr Ecclesia de Eucharistia, 8, 19).

 

2.     Lo Spirito Santo non mancherà di arricchire la testimonianza di ciascuno con i "doni spirituali e i carismi che Egli elargisce alla Chiesa" (Catechesi del 27 febbraio 1991). Tra questi carismi rivestono importanza peculiare "quelli che servono alla pienezza della vita spirituale", instillando "il gusto della preghiera", gusto che non esclude "l'esperienza del silenzio" (cfr Spiritus et sponsa, 13-14). "La rosa vastissima di carismi con i quali lo Spirito Santo partecipa alla Chiesa la sua carità e santità" (Catechesi del 27 febbraio 1991) sarà per voi, carissimi Fratelli e Sorelle che partecipate all'incontro, stimolo a diffondere l'amore a Cristo e alla sua Chiesa, "unica Madre sulla terra" (cfr Pastores gregis, 13) e ad inserire la lode che elevate a Dio, sotto la guida dei vostri Pastori, negli "spazi di creatività e di adattamento che la rendono vicina alle esigenze espressive delle varie regioni, situazioni e culture" (Spiritus et sponsa, 15).

 

3.    Auspico di cuore che il Rinnovamento nello Spirito Santo susciti sempre più nella Chiesa quella conversione interiore senza la quale difficilmente l'uomo può resistere alle lusinghe della carne e alle concupiscenze del mondo. Il nostro tempo ha grandemente bisogno di uomini e donne che, come raggi di luce, sappiano comunicare il fascino del Vangelo e la bellezza della vita nuova nello Spirito. Con la forza travolgente della preghiera di lode e la grazia zampillante della vita sacramentale, lo Spirito elargisce incessantemente i suoi carismi alla Comunità ecclesiale, perché sia costantemente abbellita ed edificata.

      Al Vangelo di Cristo occorre, però, corrispondere con l'audacia della fede, che è madre di tutti i miracoli d'amore, con quella ferma fiducia che ci fa impetrare da Dio ogni bene per la salvezza delle anime nostre. Ognuno, pertanto, da vero discepolo di Gesù deve applicarsi senza sosta a seguire i suoi insegnamenti rendendo il proprio cammino di rinnovamento spirituale una permanente scuola di conversione e di santità

 

4.    Essere testimoni delle "ragioni dello Spirito": questa è la vostra missione, cari membri del Rinnovamento nello Spirito Santo, in una società dove spesso la ragione umana non sembra essere irrorata dalla sapienza che viene dall'Alto. Ponete nell'animo dei credenti che partecipano alle attività dei vostri gruppi e delle vostre comunità un seme di feconda speranza nella quotidiana dedizione di ciascuno ai propri compiti.

      Come scrivevo nell'Enciclica sull'Eucaristia "se la visione cristiana porta a guardare ai cieli nuovi e alla terra nuova (cfr Ap 21,1), ciò non indebolisce, ma piuttosto stimola il nostro senso di responsabilità verso la terra presente"; ci deve far sentire "più che mai impegnati a non trascurare i doveri della nostra cittadinanza terrena". Così potrete contribuire ad "edificare un mondo a misura d'uomo e pienamente rispondente al disegno di Dio" (Ecclesia de Eucharistia, 20).

      La Vergıne Maria, presente con gli Apostoli nel Cenacolo in attesa della Pentecoste, accompagni i lavori del vostro Convegno. Da parte mia, assicuro uno speciale ricordo nella preghiera, mentre a tutti invio la mia Benedizione.

 


 

Dai discorsi storici di

PAOLO VI e GIOVANNI PAOLO II

al Rinnovamento

 

Paolo VI, Discorso ai rappresentanti della II Conferenza Internazionale dei Leader del Rinnovamento Carismatico Cattolico, 10 ottobre 1973.

 

“Ci rallegriamo con voi, cari amici, del rinnovamento di vita spirituale che si manifesta oggi nella Chiesa, sotto forme differenti e in ambienti diversi [...]. In tutto questo possiamo riconoscere l’opera misteriosa e discreta dello Spirito, che è l’anima della Chiesa [...]”. 

 

~

Paolo VI, Discorso ai partecipanti al III Congresso Internazionale del Rinnovamento Carismatico Cattolico, Basilica Vaticana, Pentecoste 1975.

 

“Cari figli e figlie, in quest’Anno Santo avete scelto la città di Roma per celebrare il vostro III Congresso Internazionale; ci avete chiesto di incontrarvi oggi e di rivolgervi alcune parole; con questo avete voluto indicare il vostro attaccamento alla Chiesa istituita da Gesù Cristo e a ciò che per voi rappresenta questa sede di Pietro. Questa preoccupazione di situarvi in modo giusto nella Chiesa è un segno autentico dell’azione dello Spirito Santo [...]. La Chiesa e il mondo hanno bisogno più che mai che “il prodigio di Pentecoste continui nella storia” [...]. Come potrebbe questo “rinnovamento spirituale” non essere una chance per la Chiesa e per il mondo? [...]. Abbiamo dimenticato lo Spirito Santo? No, certo! Noi lo vogliamo, lo onoriamo, lo amiamo, lo invochiamo; e voi con la vostra devozione, il vostro fervore, voi volete vivere nello Spirito. Questo deve essere un “rinnovamento”. Deve ringiovanire il mondo, deve ridare una spiritualità, un’anima, un pensiero religioso al mondo, deve riaprire le sue labbra chiuse alla preghiera e aprire al canto, alla gioia, all’inno, alla testimonianza e sarà veramente una grande fortuna per il nostro tempo, per i nostri fratelli, che ci sia tutta una generazione di giovani che grida al mondo le glorie e le grandezze di Dio nella Pentecoste”.

 

~

Giovanni Paolo II, Discorso ai partecipanti alla V Conferenza Internazionale dei Leader del Rinnovamento Carismatico Cattolico. Roma, 30 aprile 1984.

 

“Il vostro Congresso a Roma, nel centro della Chiesa, giunge nel momento in cui essa sta ringraziando il Padre di N.S. Gesù Cristo per il sacrificio di suo Figlio e per l’effusione dello Spirito Santo che la riempie di vita nuova [...]. Domando a voi tutti e a tutti i membri del Rinnovamento Carismatico di continuare a gridare forte al mondo insieme a me “aprite le porte al Redentore!” [...]. Voi partecipate in concreto a questa missione nella misura in cui i vostri gruppi e comunità sono radicati nelle chiese locali, diocesi e parrocchie”.

 

~

Giovanni Paolo II, Discorso ai movimenti ecclesiali e alle nuove comunità, in San Pietro, alla vigilia di Pentecoste. Roma, 30 maggio 1998

 

“[…]. Sempre, quando interviene, lo Spirito lascia stupefatti. Suscita eventi la cui novità sbalordisce; cambia radicalmente le persone e la storia. Questa è l’esperienza indimenticabile del Concilio Ecumenico Vaticano II, durante il quale, sotto la guida del medesimo Spirito, la Chiesa ha riscoperto come costitutiva di se stessa la dimensione carismatica […].

L’aspetto istituzionale e quello carismatico sono quasi co-essenziali alla costituzione della Chiesa e concorrono, anche se in modo diverso, alla sua vita, al suo rinnovamento e alla santificazione del popolo di Dio […].

Oggi la Chiesa gioisce nel constatare il rinnovato avverarsi delle parole del profeta Gioele... “Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona…” (At 2, 17). Voi qui presenti siete la prova tangibile di questa “effusione” dello Spirito. Ogni movimento differisce dall’altro, ma tutti sono uniti nella stessa comunione e per la stessa missione [...]. Oggi, a tutti voi riuniti qui in piazza San Pietro e a tutti i cristiani, voglio gridare: “Apritevi con docilità ai doni dello Spirito! Accogliete con gratitudine e obbedienza i carismi che lo Spirito non cessa di elargire! Non dimenticate che ogni carisma è dato per il bene comune, cioè a beneficio di tutta la Chiesa!”.

[…] Oggi dinanzi a voi si apre una tappa nuova: quella della maturità ecclesiale […]. La Chiesa si aspetta da voi frutti “maturi” di comunione e impegno […]. Quale bisogno vi è oggi di personalità cristiane mature, consapevoli della propria identità battesimale, della propria vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo! Quale bisogno di comunità vive! Ed ecco, allora, i movimenti e le nuove comunità ecclesiali: essi sono la risposta, suscitata dallo Spirito Santo, a questa drammatica sfida di fine millennio. Voi siete questa risposta provvidenziale.

[…] Nei movimenti e nelle nuove comunità avete appreso che la fede non è discorso astratto, né vago sentimento religioso, ma vita nuova in Cristo suscitata dallo Spirito Santo.

Come custodire e garantire l’autenticità del carisma? È fondamentale, al riguardo, che ogni movimento si sottoponga al discernimento dell’Autorità ecclesiastica competente. Per questo nessun carisma dispensa dal riferimento e dalla sottomissione ai Pastori della Chiesa. Con chiare parole il Concilio scrive: “Il giudizio sulla loro (dei carismi) genuinità e sul loro esercizio ordinato appartiene a quelli che presiedono nella Chiesa […]. Questa è la necessaria garanzia che la strada che percorrete è quella giusta!

[…] Nella formazione cristiana curata dai movimenti non manchi mai l’elemento di questa fiduciosa obbedienza ai vescovi, successori degli apostoli, in comunione con il Successore di Pietro […].

 


 

LA VOCE DEI VESCOVI AL RINNOVAMENTO

 

 

Card. Leo Jozef Suenens, in Ecumenismo e Rinnovamento Carismatico;

Orientamenti Teologici e Pastorali, “II Documento di Malines”, 1974.

 

“[...] Il Rinnovamento è una grazia per la Chiesa di Dio a più di un titolo, ma lo è assai particolarmente a titolo ecumenico. Infatti, il Rinnovamento, per la sua origine stessa, già invita al ravvicinamento dei cristiani assai lontani gli uni dagli altri, dando loro come terreno di incontro privilegiato una fede comune nell’attualità e nella potenza dello Spirito Santo. Il Rinnovamento nello Spirito è una nuova accentuazione, un’insistenza sul ruolo e sulla presenza attiva e manifesta dello Spirito Santo in mezzo a noi. Nella Chiesa non si tratta di una novità, ma di una presa di coscienza accresciuta di una Presenza tanto spesso sfumata ed implicita. Tale “risveglio” ci viene, storicamente, dal Pentecostalismo classico, come pure da quello che si è convenuto di chiamare Neo-pentecostalismo. Tale riconoscimento di debiti che poniamo all’inizio di queste pagine non misconosce di quanto siamo debitori alla tradizione orientale, sempre così sensibile al ruolo dello Spirito Santo: durante il Vaticano II, i Padri conciliari non hanno cessato di sottolinearlo [...].

Il Rinnovamento nello Spirito, di cui oggi siamo testimoni, si presenta come un avvenimento spirituale sostanzialmente simile nella maggior parte delle Chiese e denominazioni cristiane. Si tratta di un avvenimento spirituale idoneo a ravvicinare i cristiani [...]. A numerosi cristiani che ne fanno l’esperienza, oggi il Rinnovamento Carismatico appare come un esaudimento, tra tanti altri, di questa audace speranza ecumenica del Concilio. È permesso pensare che il Rinnovamento si pone tra gli impulsi futuri dello Spirito che il Concilio confusamente prevedeva. La storia della Chiesa è fatta di queste mozioni e imprese dello Spirito che, periodicamente, vengono a rivitalizzare la Chiesa. Il Rinnovamento si inserisce nel prolungamento della corrente di grazia che fu e rimane il Vaticano II [...].

Il Rinnovamento Carismatico è una grazia di predilezione per la Chiesa del nostro tempo. Esso ci interpella tutti, pastori e fedeli, e ci invita ad intensificare il vigore della nostra fede e a suscitare nuovi modelli di vita cristiana, in condivisione fraterna, a immagine del Cristianesimo della Chiesa primitiva. Nella crisi che stiamo attraversando, questa grazia, per molti cristiani, assume un ruolo di supplenza per nutrire la loro vita religiosa, laddove la nostra liturgia manca troppo spesso di anima e di vita, la nostra predicazione di potenza nello Spirito, la nostra passività ha bisogno di coraggio apostolico [...]”.

 

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Vescovi del Belgio, documento episcopale sul Rinnovamento, ottobre 1979

 

“[...] Questo risveglio spirituale si esprime, fra gli altri segni, nel rinnovamento della preghiera, personale e comunitaria, nella nuova sete della parola di Dio, nell’attrattiva per i ritiri, nell’interscambio per il Vangelo, nelle nuove forme di vita secondo il Vangelo. Tra questi segni di risveglio religioso, il Rinnovamento “carismatico” occupa un posto particolare, dovuto sia alla sua diffusione mondiale che alle sue esigenze di vita.

[...] In occasione dell’udienza concessa dal papa Paolo VI all’indomani della Pentecoste 1975 ai 10.000 partecipanti al Congresso Internazionale del Rinnovamento, il Santo Padre ricordava, in questi termini, le principali manifestazioni dello Spirito: “Comunione profonda delle anime, contatto intimo con Dio nella fedeltà agli impegni presi al momento del battesimo, nella preghiera spesso comunitaria, in cui ognuno si esprime liberamente, aiuta, sostiene, alimenta la preghiera degli altri. Alla base di tutto una convinzione personale che non ha origine solo in un insegnamento ricevuto con la fede, ma anche in una certa esperienza vissuta, e cioè che, senza Dio, l’uomo non può nulla; mentre, con lui, tutto diventa possibile. Di qui il bisogno di lodarlo, di ringraziarlo, di celebrare le meraviglie che opera ovunque intorno a noi e in noi. L’esistenza umana ritrova il suo rapporto con Dio, quella che si chiama la ‘dimensione verticale’, senza la quale l’uomo è irrimediabilmente mutilato”. Da questo si comprende come Paolo VI abbia potuto dire: “Perché allora questo ‘rinnovamento spirituale’ non potrebbe essere ‘una chance’ per la Chiesa e per il mondo e perché in questo caso, non prendere tutte le misure perché continui ad esserlo?” […].

Lo Spirito soffia dove vuole. Egli non è limitato da alcuna barriera umana, ma ci sono delle ore nella storia della Chiesa in cui agisce con una potenza particolare. Il Rinnovamento, che non rivendica nessun monopolio dello Spirito, è una grazia che passa. Come ogni grazia, essa rispetta le nostre libertà, chiede la nostra collaborazione per poter portare dei frutti di rinnovamento per la vita personale, comunitaria […].

 

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Vescovi Latino-Americani, documento firmato da 109 vescovi radunatisi per studiare e riflettere sui fondamenti teologici, sui frutti e problemi del Rinnovamento Carismatico Cattolico, Columbia 1 - 4 settembre 1987.

 

“Paolo VI ha espresso il suo compiacimento per il Rinnovamento nello Spirito che nasce nei luoghi e negli ambienti più diversi e che conduce alla preghiera gioiosa, all’intima unione con Dio, alla fedeltà al Signore e ad una profonda comunione delle anime, […] riteniamo conveniente studiarlo in maniera più approfondita e dargli impulso affinché possa produrre i frutti di cui tanto abbiamo bisogno, evitando che possa snaturarsi a causa di esagerazioni o deviazioni [...]. La discreta ma meravigliosa azione dello Spirito divino in questi venti anni di Rinnovamento Carismatico Cattolico e gli abbondanti frutti che ha prodotto, ci mostrano l’importanza di questa corrente spirituale e ci animano ad apprezzarla e promuoverla diligentemente, poiché è uno dei mezzi per conseguire quel rinnovamento spirituale di cui la Chiesa ha bisogno e che il Santo Padre ci chiede [...].

[...] uno dei frutti del Rinnovamento è la proclamazione gioiosa che molti stanno facendo di un Gesù vivo, “costituito Signore e Cristo” da Dio (cfr. At 2,36) [...]. E la crescita di questo Rinnovamento si deve in gran parte all’azione materna di Maria, la sposa amata dello Spirito, la cui costante intercessione continua a ottenere per la Chiesa l’effusione del divino Spirito [...]. Quando i gruppi sono ben orientati da animatori dovutamente formati, si notano subito i frutti di questa preghiera comunitaria che offre a tutti l’opportunità di agire personalmente e di condividere con semplicità e gratitudine l’azione santificatrice dello Spirito del Signore [...]. Senza dubbio, il frutto più visibile del Rinnovamento è quello di “aver  restituito all’uomo di oggi il gusto per ciò che è spirituale e di aver risvegliato un grande amore per la preghiera in tutte le sue forme” (Paolo VI) […]. Invitiamo vivamente i sacerdoti a conoscere e apprezzare il vero Rinnovamento spirituale affinché possano animarlo nelle loro comunità e orientarlo con sollecitudine pastorale per evitare che cada in esagerazioni o deviazioni”.

 

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Card. Carlo Maria Martini, Omelia della Celebrazione eucaristica di apertura della XI Convocazione Nazionale del RnS; Rimini, 22 aprile 1988.

 

“[...] Che cosa è richiesto dal cammino ormai quindicennale del Rinnovamento nello Spirito? Questo è il segreto di Dio e ve lo dirà il Signore […] la maturità spirituale è crescere nella carità con tutti i suoi frutti [...].

1. Crescere anzitutto nella conoscenza e nell’amore della vigna che è lo stesso Gesù morto e risorto, nostra vita e Signore delle nostre vite.

2. Crescere nella conoscenza, amore e stima di quella vigna che Dio stesso ha piantato e per la quale Gesù è morto, cioè la santa Chiesa visibile, unita attorno al Papa, sotto la guida dei vescovi, amando ognuno e ciascuno dei più piccoli fratelli di essa.

3. Crescere nella conoscenza della Parola di Dio, studiata e approfondita secondo i criteri della Dei Verbum (capitoli III e VI) […].

4. Crescere nell’interiorità della fede e della preghiera […].

5. Crescere nella forza evangelizzatrice che non viene dal gridare “Signore, Signore” ma, anzitutto, dal fare la volontà del Padre che è nei cieli […].

6. Crescere nell’attenzione al contesto sociale […].

7. Crescere nella delicatezza delle espressioni delle preghiere private e pubbliche, non in commotione Domini […].

8. Crescere nel dolore dei propri peccati; piangere per i peccati del mondo […].

Se frutto del Rinnovamento nello Spirito sarà, anzitutto, il suscitare nella Chiesa intera, fino agli strati più semplici del popolo di Dio, presso tutti i laici, la gioia della lode, la lode spontanea, gratuita, […] tale lode potrà invadere tutte le Chiese […].

 

Card. Camillo Ruini, intervento alla XIX Convocazione Nazionale del RnS, in occasione del riconoscimento dello Statuto dell’Associazione “Rinnovamento nello Spirito Santo” da parte della Conferenza Episcopale Italiana; Rimini, aprile 1996.

 

“Questo riconoscimento ufficiale da parte dei vescovi rappresenta infatti un atto di stima e di fiducia, attestato dal plauso che mons. Antonelli, nella sua lettera di accompagnamento, rivolge alle realtà del Rinnovamento che offre alla Chiesa il proprio impegno di servizio [...]. L’auspicio che vorrei trarre da questa approvazione dello Statuto è che il Rinnovamento possa ricevere ancora maggior slancio per il suo cammino ed esprima con sempre crescente chiarezza l’efficacia del dono dello Spirito Santo per una sequela consapevole e fedele di Cristo e per il bene della Chiesa e dell’Italia [...]. Il Rinnovamento nello Spirito Santo è un’espressione genuina della missione della Chiesa, nella quale Dio realizza, per mezzo del suo Spirito, la sua opera di conversione. Che il Signore possa permettere al Rinnovamento nello Spirito Santo e ai suoi aderenti di accogliere con vigilanza e discernimento l’autenticità del dono dello Spirito così da diventare missionari autentici del Vangelo di Cristo”.

 

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Card. Joseph Ratzinger, estratto del discorso del Prefetto della Congregazione per la Fede al Congresso mondiale dei Movimenti “I Movimenti ecclesiali e la loro collocazione teologica”, Roma, Domus Pacis, 27 maggio 1998.

 

“[…] Si fanno visibili tanto i pericoli, quanto le vie di superamento che esistono nei Movimenti. Vi è la minaccia di unilateralità che porta ad esagerare il mandato specifico che ha origine in un dato periodo o in forza d’un particolare carisma […] è un fatto che può indurre ad assolutizzare il proprio movimento, che viene ad identificarsi con la Chiesa stessa, a intendersi come la via per tutti, mentre di fatto quest’unica via può esser fatta conoscere in modi diversi.

Del pari è quasi inevitabile che dalla fresca vivacità e dalla totalità di questa esperienza nuova derivi ad ogni piè sospinto anche la minaccia di scontro con la comunità locale: uno scontro in cui può darsi colpa da entrambe le parti, onde entrambe le parti subiscono una spirituale sfida alla coerenza cristiana.

[…] Le due parti devono lasciarsi educare dallo Spirito Santo e anche dall’autorità ecclesiastica, […] devono imparare l’una dall’altra a lasciarsi purificare […].

Ai Movimenti, quindi, va rivolto un monito: anche se nel loro cammino hanno trovato e partecipano ad altri la totalità della fede, essi sono un dono fatto alla totalità della Chiesa, e alle esigenze di questa totalità devono sottomettersi, per restare fedeli a ciò che è loro essenziale. Ma occorre che si dica chiaramente anche alle Chiese locali, anche ai vescovi, che non è loro consentito indulgere ad alcuna pretesa d’uniformità assoluta nelle organizzazioni e programmazioni pastorali.

[…] Non è lecito pretendere che tutto debba inserirsi in una determinata organizzazione dell’unità; meglio meno organizzazione e più Spirito Santo! Soprattutto non si può sostenere un concetto di comunione in cui il valore pastorale supremo consista nell’evitare conflitti […].

Per finire, tutti devono lasciarsi misurare col metro dell’amore per l’unità dell’unica Chiesa, che rimane unica in tutte le Chiese locali e, in quanto tale, si palesa continuamente nei movimenti apostolici […].

 


 

Omelia del Cardinale Camillo Ruini in occasione

del XXX anniversario di nascita del Rinnovamento

nello Spirito Santo in Italia

 

Basilica di San Giovanni in Laterano, 14 marzo 2002

 

Liturgia della Parola: Isaia 63, 7-9;

Salmo 113 (112); Vangelo di Luca 10, 17-21

 

1. Mi unisco con viva gioia a tutti voi che, in questa Celebrazione eucaristica, affidate al sacrificio eucaristico del Signore Gesù il ringraziamento a Dio Padre per i grandissimi benefici di cui vi ha fatto dono in questi trent’anni di esperienza carismatica in Italia e per l’immensa misericordia con la quale Gesù, il Figlio di Dio fedele e giusto rimette i nostri peccati (l Gv 1, 9).

[…] A distanza di trent’anni possiamo affermare non senza una profonda riconoscenza al Signore, che il Rinnovamento nello Spirito è stata una singolare realizzazione di quella audace speranza profetica formulata dal Beato Giovanni XXIII quando, alla vigilia del Vaticano II, cosi pregava: “Rinnova nella nostra epoca i prodigi come di una nuova Pentecoste”, come pure delle parole pronunciate da Paolo VI nell’udienza generale del 16 ottobre 1974: “Voglia il Signore effondere, oggi, una grande pioggia di carismi, per rendere feconda, bella e meravigliosa la Chiesa, capace di imporsi all’attenzione e allo stupore del mondo profano, del mondo laicizzante”.

Oggi, dopo trent’anni, assistiamo a un vero “risveglio spirituale” in seno alle Chiese e comunità ecclesiali. Siano rese grazie allo Spirito Santo!

[…] Questa sera, con rinnovata gioia, vi annuncio che lo Statuto, dopo il tempo ad experimentum, è stato approvato in forma definitiva da parte del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana, proprio questa mattina, nella seduta conclusiva, mentre vi era fatto dono dell’udienza privata con il Santo Padre Giovanni Paolo II.

Sono lieto di questo passaggio, mentre auguro che si rinnovi in voi l’ardore e lo slancio creativo delle prime comunità cristiane, per il bene della Chiesa e della società civile della nostra Italia.

[…] Se la vostra vita cristiana continuerà a manifestare al mondo come è bello vivere da cittadini del cielo (Eb 13, 14), sarete tra quei piccoli ai quali il Signore rivela cose che rimangono nascoste ai dotti e ai sapienti.

Si realizzerà, allora, ai nostri occhi, quella Pentecoste che da Gerusalemme si è propagata nei secoli e di cui il tempo presente reclama con forza una nuova attuazione.

Lo Spirito del Signore continui a concedervi e ad accrescere in ciascuno di voi l’audacia di cui oggi abbiamo tutti bisogno per affrontare le difficoltà e anche le ostilità del mondo che si è distaccato da Dio, così da contribuire a rendere la nostra Chiesa sempre più bella, più pura, più credibile, più amante del suo Signore, più santa.

[…] Persistete anzitutto nella sincera sottomissione, gioiosa collaborazione e risposta entusiasta alle attese dei vostri Pastori. In modo particolare vi chiedo di essere sempre più sensibili ai desideri dei vostri Vescovi, assicurando la vostra fattiva presenza negli ambiti pastorali diocesani, in modo particolare sostenendo la causa dei giovani e della famiglia.

[…] Faccio inoltre appello alla vostra sincera volontà di comunione perché sappiate promuovere, come già avete iniziato a fare, un proficuo rapporto con le comunità carismatiche italiane che, a livello locale, attuano una loro scelta autonoma. Vi auguro che possiate consolidare un cammino sempre più fraterno e unitario, voluto dalle origini comuni che animano il Rinnovamento tutto.

[…] Motivo di speranza è anche il vostro dialogo cordiale con i movimenti ecclesiali e le nuove comunità, che corrisponde al cammino indicato dal Santo Padre alla Pentecoste del l998.

[…] È degna di lode la vostra collaborazione alle Chiese povere, come avete iniziato a realizzare con entusiasmo verso la poverissima Chiesa Moldava: benedico il primo nucleo missionario che si accinge a raggiungere la diocesi di Chisinau per dar vita all’istituto catechistico e all’opera di evangelizzazione.

[…] siate fedeli allo Statuto che oggi, idealmente, vi riconsegno. Realizzatene con zelo le attese e le finalità, in piena libertà di spirito, come garanzia che vi dà la Chiesa attraverso la Conferenza dei Vescovi italiani.


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