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Siete profezia di dono 
La Messa per i volontari del servizio
Messa servizio 270412 - Clicca per ingrandire...«Ti esalto Dio, mio re!» è il canto con cui i circa quattrocento volontari del Rinnovamento nello Spirito Santo hanno accolto don Guido Pietrogrande e i sacerdoti che assieme a lui hanno concelebrato la Messa del Servizio. Una Celebrazione eucaristica che è appuntamento atteso, tempo e luogo di ritrovo per quanti, durante la Convocazione nazionale, vivono questo evento nella donazione di sé ai fratelli che giungono a Rimini da tutta Italia. Assieme all'Assistente spirituale nazionale RnS hanno concelebrato, tra gli altri, p. Taddeus, p. Yazek e p. Vassili, giunti dalla diocesi di Chisinau, in Moldavia. In prima fila, accanto al presidente Martinez, il coordinatore nazionale Mario Landi, il direttore Marcella Reni e i membri di Comitato nazionale Dino De Dominicis e Carla Osella.

«Siete la "vernice" del Rinnovamento, la prima presentazione della Convocazione per quanti giungono a Rimini. Voi mostrate il cuore del RnS, il donarsi. Ogni fratello che accoglierete e servirete in questi giorni, possa incontrare il Signore Gesù attraverso il vostro servizio!». Rivolgendosi ai responsabili dei diversi settori del Servizio, agli anziani e ai nuovi arrivati del Volontariato, don Guido rilegge il brano degli Atti degli Apostoli: «"Allora Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: ‘Saulo, fratello mio, mi ha mandato a te il Signore Gesù, che ti è apparso sulla via per la quale venivi, perché tu riacquisti la vista e sia colmo di Spirito Santo'" (9, 17). Paolo si converte, ma ha bisogno di lasciarsi prendere per mano. Bisogna che ci sia sempre un'Anania, qualcuno che ci guidi: non è possibile l'incontro con il Signore se non in forma "mediata", e questo avviene attraverso la vita comunitaria, l'aiuto dei fratelli. Nello stile dei fratelli e del "prendersi per mano" si incontra Gesù». Anania che "afferra" la mano di Paolo è anche la voce mandata per comunicare la "nuova via", la "strada maestra" da percorrere. «L'apostolo Paolo non si aspettava di avere una nuova missione, ma Gesù lo illumina e lo chiama ad annunciare la legge di libertà. Voi siete profezia di dono, non "facchini del Signore"! Siate pronti per la missione del Signore: non datevi coraggio ma chiedete coraggio, non ci sia volontarismo ma un servizio reso a Dio perché la grazia e il carisma giunga ai fratelli».

Prima della benedizione finale, come gesto di comunione e gratitudine, il Comitato nazionale di servizio ha pregato per tutti i volontari. «Benedetto sei tu, Signore Dio dei nostri padri; degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre. Tu sei giusto in tutto ciò che hai fatto; tutte le tue opere sono vere... » (Dan 3, 25-43) e «Perciò rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia infiacchite e raddrizzate le vie storte per i vostri passi, perché il piede zoppicante non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire» (Eb 12, 12-13) sono state le Parole con cui il Signore ha inviato i volontari, pronti a una nuova missione di annuncio: «Io ti dico che se tu credi vedrai la gloria di Dio!».

Elsa De Simone

(28.04.2012)