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«Io ci sono»: in Sicilia, un dono condiviso nel segno della fede 
Giovani RnS Sicilia - Clicca per ingrandire...

Dal 27 al 29 dicembre, 220 giovani (dai 15 ai 35 anni) si sono incontrati ad Enna per il settimo Capodanno Giovani della Sicilia sul tema «Ci sono - Quando presente vuol dire dono», inteso nella triplice dimensione di: “Ci sono - Esisto”, nell’oggi della mia vita, “Ci sono di Dio per me”, perché Dio per primo mi ama e “Ci sono – Per altri e per Dio”, come missione e servizio che ne scaturiscono.

Dopo un segno iniziale in cui tutti i referenti, uscenti e rinnovati, delle Diocesi siciliane hanno portato un fiore a Maria affidandosi coralmente a Lei, i partecipanti sono stati invitati dalla delegata nazionale ambito Giovani, Raffaella Del Giudice, a riflettere su aspetti fondamentali della vita: chi sono? Sto vivendo o sopravvivendo? Soprattutto, “per chi” sto vivendo? Infine, nel momento esperienziale, i ragazzi hanno poi segnato sui post it gli ostacoli che potrebbero allontanarli dall'essere se stessi, affidando tutte le situazioni a Maria.

Dopo la Santa Messa, celebrata da don Sebastiano Leotta (della diocesi di Acireale), si è sperimentato per la prima volta un originale happy hour serale: con concerto di musica live, attraverso un mix di canzoni di autori italiani e brani del Rns, il Ministero di Musica e Canto regionale ha ripercorso il tema del ritiro in un clima di gioia e di festa.

Il 28 dicembre, dopo la Celebrazione eucaristica del mattino presieduta da don Augusto Abbratozzato (della diocesi di Messina), è stato il coordinatore regionale, Tonino Tirrito, a guidare i ragazzi nel prendere consapevolezza della presenza di Dio nella propria vita. Alla catechesi ha fatto poi seguito un primo momento di condivisione in cui i giovani, a gruppetti di due, si sono raccontati l’idea personale di Dio e, successivamente, hanno pregato gli uni per gli altri per sanare le ferite derivanti dal mancato perdono.

Nel pomeriggio, l’assemblea ha partecipato, suddivisa per categorie - “maggiorenni”, “minorenni” e “responsabili” - a tre simposi sul topic “Quando presente vuol dire dono”, sintetizzando alla fine tutte le esperienze tramite un resoconto plenario coi referenti dei vari gruppetti di simposio.

In una sala appositamente allestita come “Tenda della misericordia”, a partire dal secondo giorno ognuno ha potuto fare esperienza sia del perdono di Dio, grazie al sacramento della Riconciliazione impartito dai cinque sacerdoti presenti (giunti anche dalla Calabria), sia dell’ascolto attento da parte di giovani laici scelti.

Dopo la cena di gala - altra novità dell’anno, in cui è stato richiesto a tutti i partecipanti di indossare abiti da sera -, spazio al Roveto ardente, animato da don Filippo Celona (della diocesi di Piazza Armerina): per la prima volta, è stato poi possibile rimanere ad adorare Gesù tutta la notte, con turnazioni di un’ora per ogni Diocesi, per ricevere da Lui grazia e pace, mettendo ordine alle emozioni vissute.

I lavori si sono conclusi la domenica mattina, con la Santa Messa presieduta da don Mario Cascone (della diocesi di Ragusa), un momento di ringraziamento del delegato regionale uscente Sebastiano Corso e dell’equipe regionale, e la catechesi di Salvatore Martinez, da sette anni ormai, ospite al Capodanno giovani della Sicilia. Il Presidente nazionale del RnS ha esortato i presenti ad “esserci” per Dio e per gli altri, coniando lo slogan conclusivo "Io ci sono perché Gesù c'è!", ispirato dal passo biblico 1Cor 15, 10.

Nel consueto momento dedicato al mandato finale, a tutti i partecipanti è stato regalato il Calendario “Non temere – 366 volte”, realizzato dai giovani dell’équipe regionale.

Chiara Di Nolfo e Letizia Ricotta

Giovani RnS Sicilia 

(02.01.2020)