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Al via la 5ª Edizione de “L'ALTrA Cucina... Per un Pranzo d'Amore”  
L'iniziativa si svolge, contemporaneamente, in 13 Carceri d'Italia
L'Altra cucina 2017 - Clicca per ingrandire...

Il Progetto è ideato da Prison Fellowship Italia onlus assieme a Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS) e a Fondazione Alleanza del RnS, realizzato in collaborazione con il Ministero della Giustizia e l’Ispettorato Generale dei Cappellani Carcerari.

«L'ALTrA Cucina... per un Pranzo d’Amore» è un grande evento di giustizia sociale che ha luogo, oggi martedì 18 dicembre, contemporaneamente in 13 Carceri di Italia, per offrire a 2000 detenuti e detenute, in occasione del Natale, un pranzo gourmet, preparato da prestigiosi Cuochi che presteranno la propria maestrìa ai fornelli affiancati da ben 350 Volontari aderenti al RnS.

Numerosi i produttori e gli sponsor che, da ogni Regione, anche quest'anno, a vario titolo, hanno voluto aderire con generosità al “Pranzo d'Amore”.

Sono 13 gli Chef d'eccezione che cucineranno 2000 piatti stellati negli Istituti penitenziari di: Roma (Rebibbia Femminile), Milano (Opera e San Vittore), Torino, Palermo, Bologna, Bari, Salerno, Siracusa, Massa Carrara, Eboli, Lanciano, Ivrea.

A dare particolare “sapore” all'iniziativa avviata nel 2014, nella Casa circondariale di Rebibbia, fu Filippo La Mantia, celebre firma culinaria, che con la detenzione ebbe una terribile quanto ingiusta esperienza. Oltre a lui tanti sono stati i Cuochi stellati che, sempre insieme ai tanti volontari coinvolti, si sono spesi tra i fornelli: da Heinz Beck a Cristina Bowerman, da Carmine Giovinazzo a Tommaso Arrigoni e Giampiero Colli, da Pietro D’Agostino a Anthony Genovese e Lorenzo Cuomo, solo per citarne alcuni.

Nelle quattro precedenti edizioni, inoltre, altrettanto solidale è stata la staffetta che ha visto partecipare personaggi noti al pubblico; attraverso divertenti e insolite performance, hanno donato il proprio tempo e la propria arte per “sprigionare” insieme il bene in questa giornata di festa. Si ricordano: Ficarra e Picone, Nek, Edoardo Bennato, Lorella Cuccarini, Pamela Villoresi, Luca Barbarossa, Annalisa Minetti, Franco Nero, Max Diotallevi, Beatrice Bocci, Alessandro Greco, Beatrice Fazi, Linda Batista e altri.

Si nasce liberi ma si può morire schiavi, non solo per indigenza, ma anche a causa di quelle povertà, morali, sociali e culturali che ci fanno diventare prigionieri in una società incapace di mettere al centro la dignità dell'uomo. Oggi a fare notizia è il business e non il bene comune: con il «Pranzo d'Amore» intendiamo superare la «cultura dello scarto», richiamata da Papa Francesco, e investire in umanità. Noi crediamo che Dio possa far sorgere figli dalle pietre: anche i cuori più duri possono aprirsi!”. Questa la dichiarazione di Salvatore Martinez, Presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo e della Fondazione Alleanza del RnS, che, nella Conferenza stampa di presentazione dell'evento, ha richiamato la grande sfida della macchina organizzativa, sottolineando “la necessità di azioni sistemiche a favore dei detenuti fuori dal carcere, soprattutto a sostegno delle famiglie che con la detenzione del capofamiglia cadono in condizioni di estremo disagio economico”. Secondo Martinez, infatti, includere la misericordia a fianco alla giustizia e supplire alla carenza degli Ordinamenti vigenti, non è solo un compito dello Stato, ma è un dovere della società civile”.

Alle sue parole si aggiungono quelle di Marcella Clara Reni, Presidente di Fellowship Italia onlus: “L’ingrediente principale di questo evento è l’amore, lo sguardo di misericordia e di vicinanza spirituale con cui i volontari servono ai tavoli insieme a tanti “vip”, per far sentire primi gli ultimi. Alla domanda 'chi ve lo fa fare?' - ricorda Reni - occorre rispondere con fatti concreti, vincendo lo stigma sociale dell'indifferenza e raggiungendo tutte le periferie esistenziali possibili”.

(17.12.2018)