La Fondazione “Istituto di Promozione Umana «Mons.
Francesco Di Vincenzo»”, con il patrocinio dell’Associazione “Vivere per
Messina”, sotto l’egida della Diocesi di Piazza Armerina e della Diocesi di
Caltagirone, organizza la
6ª FESTA DEI BAMBINI
“È arrivato
l’anno nuovo. È tornato don Luigi Sturzo!”
La tradizione si rinnova, a Caltagirone, presso il Casale
del Fondo Sturzo, in Contrada Russa dei Boschi, giovedì 5 gennaio 2017.
L’evento è riservato a 100 bambini in età scolare (sino agli 11 anni) senza famiglia o
provenienti da famiglie in difficoltà, secondo gli elenchi posseduti dagli
Assessorati locali competenti e dalle Caritas Diocesane. Saranno presenti anche minori immigrati non accompagnati
provenienti dal Centro di Accoglienza “Zingale-Aquino” in Aidone, gestito dalla
Fondazione “Mons. F. Di Vincenzo”.
I bambini saranno coinvolti in giochi e animazioni
loro dedicate, con riferimenti alla figura del servo di Dio don Luigi Sturzo. È
previsto un rinfresco e la speciale distribuzione di doni che per la
circostanza saranno offerti dall’Associazione “Vivere per Messina” allo scopo
felicemente sensibilizzata.
Le Diocesi di Piazza Armerina e di Caltagirone saranno
rappresentate dai due Vescovi, rispettivamente Mons. Rosario Gisana e Mons.
Calogero Peri. Interverrà anche il Vescovo emerito di Piazza Armerina, ora
Arcivescovo di Monreale Mons. Michele
Pennisi. Presenzierà all’iniziativa il dott.
Salvatore Martinez, presidente della Fondazione “Mons. F. Di Vincenzo” che
ha dato vita al Polo di Eccellenza “Mario e Luigi Sturzo”.
La 6ª Festa dei
bambini si svolgerà in due tempi:
- dalle ore 15.30 alle ore 17.00 saranno accolti i bambini provenienti dalla Diocesi di Caltagirone;
- dalle ore 17.00 i bambini provenienti dalla
Diocesi di Piazza Armerina.
Il Presidente Salvatore
Martinez ha dichiarato: «Abbiamo dato
vita ad una tradizione che vogliamo far crescere, anno dopo anno. Ripartire dai
bambini svantaggiati e altrimenti esclusi, non è solo un gesto di carità
sociale e di giustizia riparativa, ma un deciso atto di volontà comunitaria
nella salvaguardia del bene comune. Non ci stancheremo di ripetere che una società
civile costruisce il bene comune a partire dagli ultimi, dalla difesa della
dignità umana, dall’abbreviare le distanze tra poveri e ricchi, dal rimuovere
le cause di ingiustizia che precludono il futuro delle nuove generazioni. Servono
nuove “epifanie” del bene comune! Incontrarsi ancora una volta al Fondo Sturzo,
nello spirito profetico di don Luigi Sturzo, sarà anche l’occasione per aprire
insieme il cuore alla speranza del tempo nuovo che viene, per rinsaldare la cultura
del dialogo, per condividere i programmi e le sfide future che ci attendono».