Segreteria nazionale
via degli Olmi, 62
00172 Roma
tel 06 2310408
fax 06 2310409
mail rns@rns-italia.it
Homepage >> Eventi >> 40a Conferenza Nazionale Animatori Torna alla pagina precedente...
Da Babele a Pentecoste, dall'uomo "vecchio" all'uomo "nuovo"  
Il suggestivo segno di apertura della 40 ªConferenza nazionale animatori
Segno iniziale 2016 - Clicca per ingrandire...

"Da Babele a Pentecoste" è il titolo del segno di apertura della 40ª Conferenza nazionale animatori del Rinnovamento nello Spirito. Da Babele a Pentecoste: dal caos alla forma, dal disordine all'ordine, dall'angoscia alla gioia. Alcuni giovani del Movimento, attraverso le espressioni artistiche della musica, del canto e della danza, mettono in scena il passaggio dall'uomo "vecchio" - che nonostante Dio gli proponga la sua volontà di bene, continua a costruirsi idoli - all'uomo "nuovo", che ha incontrato Gesù e ha accolto il dono del suo Spirito.

Al centro del palco, una torre semi costruita: la torre di Babele. Ai due lati della torre due file di "automi", senza identità personale, vestiti di nero, con delle maschere a coprire il volto. "Lasciate che i bambini vengano a me" (Lc 18, 16); "Ero forestiero e mi avete ospitato" (Mt 25, 36b); "Abbiate cura degli orfani e delle vedove nella loro tribolazione" (cf Gc 1, 27); "Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare" (Mt 25, 35a). Questi passi tratti dalla parola di Dio e letti da una voce fuori campo contrastano con le immagini che scorrono sul video: immagini attuali di bambini sfruttati, migranti rifiutati, donne abbandonate e anziani soli; immagini di povertà e di droga.

A un tratto un tuono fragoroso segna la venuta di Gesù e la torre viene fatta cadere. Con essa gli "automi". Sulle parole del canto Emmanuel, inno della GMG del 2000, entra in scena un giovane che impersona Gesù, seguito da danzatrici vestite in oro, e cammina tra le macerie. Le danzatrici raccolgono i mattoni della torre e con quegli stessi mattoni cominciano a ricostruire. Prima di uscire di scena, Gesù si avvicina alla croce e stende le braccia. Si effonde lo Spirito, e una ragazza vestita di rosso volteggia mentre tutto riprende vita e forza; gli "automi" si rialzano in piedi e gettano via le maschere. Il sorriso sul volto. Ora ogni elemento del gruppo di attori è armonico e in comunione, un solo Corpo pronto per la missione. Intanto dal fondo della sala ha inizio la processione con la Parola di Dio. I giovani artisti, sulle note del canto, precedono la Parola fino al suo arrivo sul palco, dove viene intronizzata. E nella gioia inizia la Preghiera comunitaria carismatica.

Lucia Romiti 

(29.10.2016)