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“Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con lui…” (Mc 3,13) 
Don Vincenzo Apicelli racconta la Scuola Carismatica sacerdotale
Scuola carismatica sacerdotale  - Clicca per ingrandire...

Quale gioia vedere la Sede Nazionale, in via degli Olmi, popolata dalla presenza di ben 35 sacerdoti provenienti da tutte le Regioni d'Italia, come espressione dell'intero Movimento carismatico italiano, il "Rinnovamento nello Spirito Santo". 

La Scuola Carismatica Sacerdotale sul tema "Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione..." (Lc 4, 18 -19), è iniziata l'11 gennaio scorso e si è conclusa, mercoledì 13. 

Fin dall'inizio i sacerdoti e i religiosi partecipanti hanno sperimentato l'accoglienza della Casa, dei fratelli che li attendevano e soprattutto quella del Signore che già aveva messo nel loro cuore il desiderio di "andare e vedere".

A due a due sono venuti, si sono conosciuti, e hanno iniziato il loro percorso nella semplicità di chi sa ma vuole ancora conoscere, ben consapevoli che il Signore, oggi, chiede molto di più, perché il mondo creda. Questa attesa e questo desiderio di "conoscere" hanno trovato risposta nelle relazioni di Salvatore Martinez, Presidente RnS, e di don Guido Pietrogrande, consigliere nazionale spirituale, incentrate su alcuni temi fondamentali: Lo Spirito Santo, tra "unzione" e "funzione" per un sacerdozio carismatico; Lo Spirito Santo ci fa "lodare" e "intercedere" nella "potenza del nome" di Gesù; Dallo Spirito la "profezia" e il "discernimento" per "conoscere la volontà" di Dio; Lo Spirito, Dito della mano di Dio, "consola" e "guarisce" l'uomo ferito; Dove c'è lo Spirito c'è "libertà" e "liberazione" come effetto del "combattimento spirituale"; Lo Spirito Santo fa del sacerdote un "servitore missionario".

Gli interventi, seguiti da dinamiche esperienziali sul tema, hanno dato l'opportunità di ripercorrere il proprio sacerdozio e la propria vita carismatica rinnovando il desiderio e l'impegno di riprendere un cammino di esercizio carismatico a servizio dei fratelli. La Scuola infatti non è stata svolta con "taglio pastorale" (chi è il sacerdote, il suo ruolo, la sua presenza), anche se questo tema non è stato trascurato, ma per fondare una identità ecclesiale e carismatica ben precisa, nel segno della spiritualità specifica del Movimento.

Le dinamiche esperienziali hanno portato tutti i convenuti a riprendere coscienza della propria unzione per una funzione sacerdotale più attiva nell'esercizio dei carismi. Ogni giorno, dalla preghiera carismatica comunitaria, alla Celebrazione Eucaristica, al Roveto Ardente, aumentava la gioia di darsi completamente e in modo rinnovato a Dio e ai fratelli.

Che grazia! Il clima fraterno ha fatto sì che ognuno, esprimendo la propria esperienza ma anche le proprie domande, venisse accolto, ascoltato, senza sentirsi giudicato. Questo ha permesso un grado maggiore di crescita avvenuto proprio nei momenti esperienziali.

Mettersi in gioco in prima persona:  è stata data un'opportunità concreta per farlo la sera del martedì 12 gennaio quando, a due a due, coppie di sacerdoti provenienti da Regioni diverse, sono state inviate a visitare alcune famiglie del territorio parrocchiale a cui appartiene la Sede Nazionale. A sorpresa quindi, è stato chiesto ai sacerdoti di "uscire" in missione con la "regia" di don Stefano, parroco di San Giustino, che aveva preparato precedentemente il "campo per la semina". 

Nella messa conclusiva, mentre in modo gioioso i sacerdoti hanno condiviso l'esperienza di evangelizzazione (è sembrato di rivedere la scena evangelica del rientro della prima predicazione degli Apostoli), si è invocato lo Spirito Santo su tutti per una rinnovata effusione, per una missione più decisiva e più gioiosa. Una gioia che si è già vissuta nella S. Messa quando, con danze e canti, si è sciolta l'assemblea nella lode e benedizione per quanto il Signore aveva compiuto.

Don Vincenzo Apicelli 

(18.01.2016)