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La prima preghiera carismatica 
Omelia di don Guido Maria Pietrogrande
Don Guido Pietrogrande - Clicca per ingrandire...

«Abbiamo il cuore pieno di emozioni e di gioia!». Si è da poco aperta la Porta Santa: «una "coincidenza straordinaria" di misericordia pregata e cantata e di una misericordia celebrata in Piazza San Pietro». Con queste parole don Guido Pietrogrande, consigliere spirituale del RnS, ha aperto l'omelia nell'ultimo giorno della Conferenza, sottolineando l'importanza di questo evento in cui si celebra una delle esperienze più belle per la Chiesa e per la storia del nostro Movimento. Un'esperienza di fede straordinaria, quella di oggi, che coincide con la festa dell'Immacolata. Tutto viene compreso in un modo nuovo; «anche il peccato dell'uomo viene inserito in un progetto immutevole di Dio».

Come Maria, anche noi siamo scelti e chiamati a essere santi e a realizzare il progetto che Dio ha su di noi. È una festa bellissima quella di oggi perché vediamo realmente che di Dio ha misericordia di ognuno, nonostante le nostre manchevolezze e le nostre imperfezioni.

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Don Guido poi, nel ricordare l'incontro tra l'Angelo Gabriele a Maria, ci regala una riflessione davvero suiggestiva: egli immagina la Vergine come immersa in una bellissima preghiera carismatica piena di stupore mentre si chiede perché il Cielo abbia scelto proprio lei. E quel tremore iniziale di Maria, il suo smarrimento può essere considerato il primo carisma che ha permesso a Maria la lode. La Vergine, con la sua umiltà, svela al mondo la misericordia di Dio su tutti gli uomini della terra.

Alla preghiera carismatica di Maria Dio risponde con una Preghiera di effusione: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, la potenza dell'Altissimo ti adombrerà e chi nascerà da te sarà santo». E allora, ogni volta che il Verbo si farà carne, tutto tornerà a fiorire, tutto riacquisterà un colore nuovo, e ci sarà una nuova bellezza nel volto dell'uomo che ha saputo accoglierLo con lo stesso "timore e tremore" di Maria.

Ricordiamoci, allora, che «tutte le volte che "entriamo" in una preghiera, noi ci presentiamo a Dio e il Signore accoglie questa nostra presenza e inizia così un dialogo di amore e di verità, un dialogo che converte e corregge». E dalla preghiera comincia la nostra missione. «Non si può fuggire dalla grazia di essere "mandati"». Allora, la stessa omelia di don Guido diventa preghiera a Dio ed esortazione affinché ognuno risponda "sì" alla chiamata di Dio.

 

Con lo sguardo verso Maria
Il saluto conclusivo di Salvatore Martinez a don Guido Maria Pietrogrande

Prima che i presenti lascino il Palacongressi di Rimini, Salvatore Martinez rivolge un saluto a don Guido, con quell’affetto e quella simpatia propri di un’amicizia sincera e solida; nomen omen potremmo dire, perché nel nome Guido Maria sembra celarsi un destino: “è Maria che guida”. Salvatore ricorda poi la recente riconferma per 4 anni di don Guido, per decreto della CEI, come consigliere nazionale del Rinnovamento, e la nomina da parte di Papa Francesco come “missionario della misericordia” in questo Anno Santo.

Tra i numerosi doni ricevuti in questi giorni, quello dei 60 anni di sacerdozio di padre Gian Marco Mattei, già membro di Comitato nazionale, a cui il Presidente RnS rivolge un pensiero affettuoso.

Infine, ringrazia e invoca la benedizione del Signore sul nuovo Consiglio nazionale, sui gruppi e sulle comunità e sui nuovi impegni da loro assunti. E a tutti i presenti l’augurio di un Buon “Natale di Gesù”.

 

Daniela Di Domenico

(08.12.2015)