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Mia forza e mio canto è il Signore 
Preghiera comunitaria carismatica
39a Conferenza Nazionale Animatori - Clicca per ingrandire...

Dopo i giovani e le famiglie, oggi gli animatori che hanno introdotto l'Assemblea alla presenza del Signore sono stati i Consacrati. Uomini e donne che hanno offerto la loro vita al Signore e che nella loro carne portano i segni evidenti della loro offerta esistenziale a Dio. Immediatamente, il Signore si è come imposto ai presenti: Lui, desidera essere percepito e vissuto come forza rigenerante: «Perciò, ecco io mostrerò loro, rivolgerò loro questa volta la mia mano e la mia forza. Essi sapranno che il mio nome è Signore»  (Ger 16, 21). La forza della mano di Dio che ora si manifesta è una grazia che accoglie e consola, rende forti e dispone all'accoglienza del suo stesso amore. Grazia rigenerante che scorre nelle arterie e nelle vene di ciascuno come “corrente di grazia” che trascende le capacità umane, proprio perché proviene dalla stessa essenza di Dio.

Quest'oggi per i partecipanti alla Conferenza animatori disporsi sotto la mano di Dio ha significato adorare la gloria di Dio. Questa gloria tocca gli occhi degli animatori perché intravedano la volontà di Dio; tocca la mente perché i “servi” di Dio ora abbiano la capacità di discernere “il meglio”. Questo gesto di contemplare la gloria di Dio consente ai presenti di iniziare a spazzare via i ritualismi inutili e purifica la lingua per essere profeti e sentinelle di Dio.

Lasciarsi adombrare dalla mano di Dio significa ricevere anche forza e coraggio per andare verso la Croce e continuare a vivere la Pentecoste della Croce, da dove scaturisce sangue e acqua, capace di liberare, sanare e salvare dalla fatica e dalla depressione spirituale.

L'invito profetico «Forza, forza, forza, popolo mio! Coraggio!»  ha ridestato nell'Assemblea una seconda invocazione ispirata: «il timore del Signore è gloria e vanto, gioia e corona d'esultanza» (Sir 1, 9). Da ora, si è come entrati nuovamente sotto il processo educativo dello Spirito. Lui rimane sovrano e sorprende i suoi consacrati e quanti si dispongono al suo servizio. Li rende forti e capaci di proseguire i lavori intensi di questa nuova giornata che apre e orienta i presenti agli orizzonti dello Spirito verso quel dono carismatico che rimane la Preghiera comunitaria carismatica!

Carmela Romano

(07.12.2015)