«"Splenda
la vostra luce": con questa verità ti vogliamo acclamare, Signore, e vogliamo
infiammare di te il nostro fratello e, insieme, gridare alleluia a te che sei
il nostro Dio». È con questa esplosione di gioia che ha inizio la Preghiera
comunitaria carismatica della terza e ultima giornata dell'Assemblea
nazionale. Il canto dell'alleluia si innalza subito forte, potente, pieno
della gioia che viene solo da Dio: "Insieme con i fratelli gridiamo onore
e gloria, a te che sei sul trono
gridiamo alleluia" è il canto che si innalza dai cuori e che
riempie ogni luogo.
Il Signore chiama a fare un atto di fede innalzando
a lui l'alleluia per ogni gruppo e comunità affidati, per tutte le
realtà in difficoltà, per i gruppi che stanno nascendo: «Sappiamo che tu,
Signore, entrerai con potenza nei nostri cuori e ci farai fare ritorno
alle nostre case, ai nostri gruppi, con una nuova visione, con una forza
rinnovata. Con la fede nel cuore ti gridiamo alleluia!».
Lo Spirito Santo suscita nel cuore dei presenti il
desiderio di accoglierlo nei cuori, di fargli spazio, di non opporre barriere.
«Tu ci dici, Signore, che vuoi entrare nei nostri cuori: vogliamo venire
incontro al tuo desiderio, che è il nostro, e farti scendere nelle nostre vite.
Questo alleluia sia la forza che portiamo ai nostri fratelli, sia nel nostro
sguardo quando incontriamo i tuoi figli».
Lo Spirito Santo, l'amore di Dio che rinsalda e
infiamma, suscita un canto di invocazione e di fiducia: «"Tu sei speranza, tu
sei la vita, o consolatore riempici di te", tu che sei il portatore di alleluia
rendici portatori di speranza, di gioia».
«Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di
scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle
dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e
calate le reti per la pesca". Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato
tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". E
avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si
rompevano» (Lc 5, 3-6). Questa barca è il Rinnovamento: «Ti ringraziamo,
Signore, perché la tua Parola ci conferma che tu sei in mezzo a noi e sostieni
la missione del Rinnovamento nella Chiesa, nel mondo. Tu ci indichi qual è la
via migliore per riempire le tue reti». È un profondo atto di fede in
Dio, è l'amen della fiducia e della fedeltà al Signore.
Il Signore dona uno sguardo nuovo, e lo fa da subito,
dall'oggi della sua Parola rivelata, per fondare il suo futuro, la visione:
«Questa Parola viene e rivoluziona ogni cosa nella mia mente: su questa
gettiamo le reti, rendendo grazie al Signore sin da ora per
quanto realizzerà, perché è un Dio fedele!». Per
questo nuovo servizio il Signore elargirà carismi nuovi (cf
1 Cor 12) e la sua fedeltà si realizzerà: «Da qui, da questa assemblea, parte
una visione nuova per questo popolo, consapevoli che il Signore farà grandi
cose: "In quel giorno - dice il Signore - radunerò gli zoppi,
raccoglierò gli sbandati e coloro che ho trattato duramente. Degli zoppi io
farò un resto, degli sbandati una nazione forte. E il Signore regnerà
su di loro sul monte Sion, da allora e per sempre"» (Mi 4, 6-7).
Elsa De Simone