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Getterò le reti sulla tua fedeltà 
Preghiera comunitaria carismatica

X Assemblea nazionale, 1-3 maggio 2015 - Clicca per ingrandire...

«"Splenda la vostra luce": con questa verità ti vogliamo acclamare, Signore, e vogliamo infiammare di te il nostro fratello e, insieme, gridare alleluia a te che sei il nostro Dio». È con questa esplosione di gioia che ha inizio la Preghiera comunitaria carismatica della terza e ultima giornata dell'Assemblea nazionale. Il canto dell'alleluia si innalza subito forte, potente, pieno della gioia che viene solo da Dio: "Insieme con i fratelli gridiamo onore e gloria, a te che sei sul trono gridiamo alleluia" è il canto che si innalza dai cuori e che riempie ogni luogo. 

Il Signore chiama a fare un atto di fede innalzando a lui l'alleluia per ogni gruppo e comunità affidati, per tutte le realtà in difficoltà, per i gruppi che stanno nascendo: «Sappiamo che tu, Signore, entrerai con potenza nei nostri cuori e ci farai fare ritorno alle nostre case, ai nostri gruppi, con una nuova visione, con una forza rinnovata. Con la fede nel cuore ti gridiamo alleluia!». 

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Lo Spirito Santo suscita nel cuore dei presenti il desiderio di accoglierlo nei cuori, di fargli spazio, di non opporre barriere. «Tu ci dici, Signore, che vuoi entrare nei nostri cuori: vogliamo venire incontro al tuo desiderio, che è il nostro, e farti scendere nelle nostre vite. Questo alleluia sia la forza che portiamo ai nostri fratelli, sia nel nostro sguardo quando incontriamo i tuoi figli».

Lo Spirito Santo, l'amore di Dio che rinsalda e infiamma, suscita un canto di invocazione e di fiducia: «"Tu sei speranza, tu sei la vita, o consolatore riempici di te", tu che sei il portatore di alleluia rendici portatori di speranza, di gioia». 

«Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e calate le reti per la pesca". Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si rompevano» (Lc 5, 3-6). Questa barca è il Rinnovamento: «Ti ringraziamo, Signore, perché la tua Parola ci conferma che tu sei in mezzo a noi e sostieni la missione del Rinnovamento nella Chiesa, nel mondo. Tu ci indichi qual è la via migliore per riempire le tue reti». È un profondo atto di fede in Dio, è l'amen della fiducia e della fedeltà al Signore.

Il Signore dona uno sguardo nuovo, e lo fa da subito, dall'oggi della sua Parola rivelata, per fondare il suo futuro, la visione: «Questa Parola viene e rivoluziona ogni cosa nella mia mente: su questa gettiamo le reti, rendendo grazie al Signore sin da ora per quanto realizzerà, perché è un Dio fedele!». Per questo nuovo servizio il Signore elargirà carismi nuovi (cf 1 Cor 12) e la sua fedeltà si realizzerà: «Da qui, da questa assemblea, parte una visione nuova per questo popolo, consapevoli che il Signore farà grandi cose: "In quel giorno - dice il Signore - radunerò gli zoppi, raccoglierò gli sbandati e coloro che ho trattato duramente. Degli zoppi io farò un resto, degli sbandati una nazione forte. E il Signore regnerà su di loro sul monte Sion, da allora e per sempre"» (Mi 4, 6-7). 

Elsa De Simone

(03.05.2015)