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Il frutto della profezia 
Preghiera comunitaria carismatica
X Assemblea nazionale, 1-3 maggio 2015 - Clicca per ingrandire...

Si è aperta a Tivoli, ieri pomeriggio, nel segno della gioia e della riconoscenza, la X Assemblea nazionale e la XVII Fraternità del Comitato nazionale di servizio e dei Comitati regionali di servizio.

Lo Spirito Santo è entrato da subito con forza nel cuore dei presenti; introdotti in un intenso momento di preghiera comunitaria dal neo CNS, i nuovi responsabili regionali e diocesani del RnS si sono lasciati riempire dallo Spirito e con profonda riconoscenza hanno gridato il proprio “Amen, Alleluja”. Il loro “sì” alla chiamata di Dio che esorta a servire con fedeltà e con un cuore integro, rinunciando a ogni iniquità e superbia (cf 2 Cr 19, 7.9).

«Questa fraternità sia un inno di lode a Dio» ha professato don Guido Pietrogrande durante la preghiera: «il Signore ci sta dando prova del suo amore, ci sta dimostrando come le sue ferite siano diventate motivo di gioia». «Siamo qui - ha continuato il Consigliere spirituale nazionale -, per narrare a tutti le meraviglie del Signore».

Canti, preghiera e invocazione dello Spirito hanno guidato l’assemblea attraverso la consapevolezza di essere stati scelti da Dio: «Oggi – ha detto Mario Landi - siamo oggetto di una predilezione del Signore. Nessuno di noi è qui per caso; nessuno di noi è la semplice conseguenza di un accordo umano; è stato un seme che ha portato dei frutti. Siamo figli dei profeti, di una profezia; c’è una Parola che è stata proclamata su di noi. Ognuno di noi deve sentirsi benedetto di una benedizione che proviene dai nostri Padri e che dobbiamo trasmettere ai nostri gruppi, alle nostre comunità e diocesi». È scritto infatti: «Voi siete i figli dei profeti e dell'alleanza che Dio stabilì con i vostri padri, quando disse ad Abramo: nella tua discendenza saranno benedette tutte le famiglie della terra. Dio, dopo aver risuscitato il suo servo, l'ha mandato prima di tutto a voi per portarvi la benedizione e perché ciascuno si converta dalle sue iniquità» (At 3, 25-26). 

Daniela Di Domenico

 

(02.05.2015)