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“Unità nella diversità” 
Il dialogo ecumenico di Papa Francesco
L'abbraccio tra Papa Francesco e Giovanni Traettino allo Stadio Olimpico (Convocazione del Rinnovam - Clicca per ingrandire...

Gesti "rivoluzionari" quelli di Papa Francesco. Un Papa che continua a sorprendere e suscitare stupore e clamore: la visita alla comunità pentecostale di Caserta, presieduta dal pastore amico Giovanni Traettino, all'indomani dell'abbraccio che i due si sono scambiati durante la 37a Convocazione del Rinnovamento allo Stadio Olimpico, l'incontro allo Stadio con 50mila carismatici cattolici, tra i quali erano anche delegazioni evangeliche e pentecostali. 

Una strada tracciata già dall'Argentina: Traettino e l'allora cardinal Bergoglio si conoscono nel 2006 a Buenos Aires, durante un incontro tra cattolici e cristiani evangelici in cui Giovanni Traettino, padre Raniero Cantalamessa, Matteo Calisi sono tra i relatori. Così Bergoglio racconta l'esperienza: «A un dato momento, venne suggerito un momento penitenziale: io ero vicino a una coppia giovane con un bambino. Qualcuno disse chiaramente di confessare i propri peccati e io dissi: "Questo non è il sacramento della Penitenza... però chi mi impedisce di raccontare qualcosa al fratello che ho al mio fianco?". E, dato che avevo fatto un errore il giorno prima, interpretando male una frase, così mi rivolsi al giovane che avevo accanto: "Mi ascolti?", "Sì", "Guarda, sulla coscienza mi pesa..." e raccontai il fatto. Lui mi disse qualche parola, mi diede un consiglio saggio e pregammo insieme a voce bassa. Anche lui (...) mi raccontò il suo errore. Bene, risultò essere un fedele della congregazione evangelica. Mentre pregavano, poi, sentii di inginocchiarmi e lo feci, mi fece bene, mi rafforzò nella fede. Il segno che questo fu da Dio è che il giorno seguente il demonio mi mise in una situazione difficile. La mia esperienza è positiva; io non credo nell'ecumenismo definitivo, né tantomeno credo nell'ecumenismo che ci mette d'accordo sul piano teologico come primo passo. Credo che dobbiamo camminare uniti, partecipando insieme della preghiera e delle opere di carità. E questo, nel Rinnovamento c'è. Di tanto in tanto, con alcuni pastori, ci riuniamo e rimaniamo a pregare insieme per un'ora circa. Questo è stato possibile grazie al Rinnovamento carismatico, tanto da parte evangelica quanto da parte cattolica» ("Il cardinale Bergoglio al Rinnovamento", Edizioni RnS, 2014).

Un percorso iniziato 8 anni fa e che sembra continuare sulle stesse direttive: il Papa riconosce nel Rinnovamento nello Spirito o Rinnovamento carismatico cattolico la "sponda" per l'avviamento e l'approfondimento di questo dialogo. All'indomani della Convocazione, il 5 giugno, Salvatore Martinez aveva accompagnato in udienza privata la delegazione evangelica guidata da Doug Coe, organizzatore del National Prayer Breakfast, e composta da altri leader come il televangelista Joel Osteen, il pastore californiano Tim Timmons e il presidente dell'Evangelical Westmont College Gayle D. Beebe. Numerose visite private con personalità evangeliche e pentecostali hanno "affollato" l'agenda del Pontefice nel primo semestre del 2014 per arrivare alla visita che il Papa programma a Caserta per lunedì 28 luglio, nella Chiesa pentecostale della Riconciliazione guidata da Giovanni Traettino. Ancora una volta, come ha dimostrato allo Stadio Olimpico, il Papa "esce" per "incontrare" i fratelli. Una visita "privata" che diventa pubblica per il valore delle parole pronunciate dal Papa: arrivano anche le scuse per le persecuzioni inflitte in epoca fascista dagli stessi cattolici ai pentecostali, gesto che era stato preceduto solo da una richiesta di scuse fatta in un incontro ecumenico nella Convocazione dei Gruppi e delle Comunità del RnS nel 1996, presente lo stesso Traettino, e nel 2000 da Papa Giovanni Paolo II durante il Giubileo.

Da parte di Papa Francesco nessun richiamo al primato della teologia, ma ancora una volta alla dimensione pastorale, a quell'"unità che viene dallo Spirito Santo": «Lo Spirito Santo fa la "diversità" nella Chiesa. La prima Lettera ai Corinzi, capitolo 12. Lui fa la diversità! E davvero questa diversità è tanto ricca, tanto bella. Ma poi, lo stesso Spirito Santo fa l'unità, e così la Chiesa è una nella diversità. E, per usare una parola bella di un evangelico che io amo tanto, una "diversità riconciliata" dallo Spirito Santo. Lui fa entrambe le cose: fa la diversità dei carismi e poi fa l'armonia dei carismi». Il pastore Traettino ha parlato della riconciliazione, dell'importanza di riprendere il cammino alla presenza del Signore, ripartendo dal Signore Gesù. All'inizio, ha fatto un applauso per la presenza del Papa e subito dopo ha chiesto un applauso più forte per Gesù. Proprio nella Chiesa evangelica campeggiava un enorme striscione "Gesù è il Signore".

«Guardiamo con gioia ai gesti di Papa Francesco come quello dell'incontro con l'amico Traettino, - ha dichiarato il presidente nazionale del RnS, Salvatore Martinez. Al fratello Giovanni Traettino ci lega una vecchia amicizia, concretizzatasi in tanti gesti di unità e di collaborazione lungo questi anni. Siamo sinceramente lieti che il Papa abbia voluto onorare la Comunità pentecostale di Caserta e il lavoro di riconciliazione svolto da Giovanni Traettino tra non poche incomprensioni. Una visita di portata storica, che sfida le reticenze del protestantesimo e del cattolicesimo più conservatori, scavando un solco nella strada del dialogo ecumenico spirituale, a cui il Rinnovamento da sempre partecipa e collabora, nella preghiera e nell'incontro con i fratelli cristiani. Il gesto concreto di Papa Francesco ci incoraggia a continuare questo percorso, verso i sentieri di un cristianesimo vero, profondo, non intellettuale, al di là delle differenze che sono dello stesso Spirito, che come un poliedro fa la diversità e l'unità nella diversità».

 

Martina D'Onofrio 

(30.07.2014)