Editoriale


Salvatore Martinez
Presidente RnS

 

«Io sono una missione su questa terra» (Evangelii Gaudium, 273). Quando ho letto per la prima volta questa espressione di Papa Francesco il mio pensiero è corso veloce a quel 14 marzo 2002, giorno nel quale san Giovanni Paolo II benedisse la nostra missione in terra di Moldova e il primo nucleo missionario costituito da tre sorelle e due fratelli si trasferiva nella capitale Chisinau. Sono passati 16 anni. Quante meraviglie i miei occhi hanno visto! Quante prove e fallimenti i nostri cuori hanno dovuto sopportare! Quanta generosità di sorelle e fratelli che si sono posti a servizio di una Chiesa nascente e bisognosa di tutto! Ma la dichiarazione veritativa del Santo Padre rimane viva, attuale, sfidante e si fa un interrogativo profondo per ciascuno di noi: “io sono una missione?” Davvero la mia vita, i miei pensieri, le mie scelte, le mie energie spirituali, le mie risorse materiali raccontano che «io sono una missione su questa terra»? Se ancora lo Spirito Santo non mi ha portato ad “essere missionario” “entro i confini della mia terra”, non potrò mai esserlo «fino agli estremi confini della terra» (At 1, 8), come Gesù si attende da ciascuno di noi! Missionari si diventa “missionando”, ogni giorno, in ogni ambiente, soprattutto laddove la forza trasformante del Vangelo attende di manifestarsi per forza di Spirito Santo. Solo allora è vera Pentecoste! Solo allora vediamo all’opera l’effusione dello Spirito Santo, causa di quella “vita nuova” (cf Rm 8; Ef 4) che abbiamo abbracciato nel Rinnovamento nello Spirito. Come sarebbe bello se molti di Voi che leggete queste pagine belle ed edificanti che pubblichiamo potessero decidere nel loro cuore e dire, in fede e fiducia, “io sono una missione in terra di Moldova”. La missione è una vocazione, per tutti; e ogni chiamata merita una risposta. Non smettiamo di pregare, allora, non solo per quanti si danno già cura di servire la missione in Moldova, ma perché il Signore non ci faccia tardare ancora nel dire: “eccomi!”. Per essere missionari bisogna “lasciarsi fare” missionari dallo Spirito Santo. Siamo opera Sua; siamo solo testimoni, per grazia, di ciò che lo Spirito opera “in noi” e con la nostra collaborazione “fuori di noi”. Cominciamo a dire “sì”; non smettiamo di dire “sì”!


Adozioni Moldavia


 

 

 

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Ufficio adozioni
tel. 06.2310408
fax: 06.2304336

 

email:
adozione@rns-italia.it

 

Sommario

 

Editoriale

di Salvatore Martinez

 

Insieme per la Moldavia

di Mario Landi

 

La voce del Vescovo

di Mons. Anton Cosa

 

Riflessione sullo stato attuale della Chiesa Moldava

di don Cesare Lodeserto

 

Approfondimenti

di Carmela Romano

 

In Agenda

 

Idee e carismi
a servizio della Moldavia

di Jole Sperlongano

 

Testimonianze

di Emilio Donadio

 

Insieme per la Moldavia


Mario Landi
Coordinatore nazionale RnS

 

Carissima/o,
grazie di cuore per aver risposto alla campagna “Insieme per la Moldavia”- sostieni anche tu la nostra missione- scegli di adottare una famiglia o un sacerdote.

Desideriamo introdurti attraverso questa prima newsletter nel cuore dell’esperienza della campagna; ossia presentarti le finalità, gli obiettivi i metodi e gli strumenti per consolidare sempre di più la nostra azione caritativa nella terra moldova attraverso la tua fondamentale partecipazione

Ti presentiamo le singole possibilità di scelta d’adozione. Dalla prossima newsletter ogni adottante riceverà aggiornamenti con testimonianze, racconti, foto e condivisione sull’utilizzo del proprio denaro.
Con la tua offerta intendiamo provvedere, insieme alle altre, ad assicurare ad una famiglia il soddisfacimento dei bisogni primari, come l’acquisto di generi alimentari, di vestiario e provvederemo al pagamento delle utenze.
Abbiamo a cuore di assicurare un coinvolgimento effettivo dei bambini in età scolare al loro reale inserimento in percorsi educativi e di istruzione. In Moldavia, inoltre non è semplice usufruire dell’assistenza sanitaria di base, per cui altro nostro obiettivo è quello di assicurare l’assistenza sanitaria di base per i più piccoli e gli anziani.
Spesso, dai racconti e dalle testimonianze di prima mano dei nostri missionari, rileviamo per molti moldavi l’impossibilità effettiva ad acquistare o ad usufruire dei beni principali per il soddisfacimento delle più elementari necessità che riguardano la persona. Scopo, dunque, della nostra campagna è anche quella di aiutare con la nostra azione al conseguimento di una minima autonomia dignitosa delle singole persone.
L’individuazione della famiglia povera avverrà attraverso la segnalazione dei parroci, ai quali abbiamo chiesto per la scelta dei destinatari della nostra offerta di attenersi a semplici criteri di discernimento, tra i quali ricordiamo: famiglia senza reddito alcuno o il proprio reddito non deve essere superiore a Leu 12.000,00 (circa € 600,00) all’anno; orfani e vedove; malati e persone sole ed abbandonate.
Il nostro gesto di partecipazione rientra in una pedagogia d’amore che inevitabilmente mentre offriamo qualcosa di nostro, educa il nostro cuore alla costruzione operativa della civiltà dell’amore, abbattendo in tal modo quella struttura di peccato che vìola ed offende la dignità della persona nelle sue esigenze più elementari.
La seconda possibilità di contribuire alla nostra azione è quella di scegliere di adottare un sacerdote.
Abbiamo già inviato una parte delle donazioni ricevute. Tenendo presente che in Moldova non è previsto 8x1000, con quanto hanno iniziato a ricevere, i sacerdoti hanno cominciato a pensare all’acquisto di alcuni strumenti che potranno facilitare la loro opera di evangelizzazione.
Altro obiettivo che abbiamo a cuore di raggiungere è quello di poter aiutare questi amici sacerdoti a dar vita a centri di ascolto e di aiuto ai bisogni materiali delle loro comunità. La scelta di essere presenti con questa modalità è nelle mani del vescovo della diocesi di Chisinau, il quale ricevute le offerte e le donazioni le distribuisce equamente al clero.
Ti chiediamo, infine, di condividere questa newsletter con altri fratelli, che ritieni sensibili al tema. Questa è una bella occasione per rendere partecipi tutti a compiere un gesto di solidarietà: scuole, associazioni, fondazioni, imprese, gruppi, comunità e singole persone.


LA VOCE DEL VESCOVO


Carissimi amici del Rinnovamento nello Spirito,

gioisco nel Signore nel vedere quanto affetto e quanta generosità state donando alla Chiesa cattolica che in Moldavia e sopratutto ai sacerdoti ed alle comunità parrocchiali, attraverso la campagna di solidarietà "Adotta una Famiglia, adotta un Sacerdote".

La vostra personale attenzione al clero locale ed alle famiglie in difficoltà vi unisce in modo profondo e significativo a questa Chiesa, quasi a considerarvi parte visibile di noi stessi, uniti non solo con la carità, ma anche con la preghiera.

Seguo con attenzione il vostro cammino ed apprezzo tutte le scelte che state facendo per noi. Lungo questa strada si realizza la comunione ecclesiale, fatta di gesti concreti e di una fede che sostiene le nostre comunità, arriva ai cuori, dona speranza, abbatte ogni forma di solitudine.

Invoco lo Spirito Santo perché guidi il vostro cammino di testimonianza ed evangelizzazione, vi faccia sentire l'entusiasmo di una fede capace di arrivare lontano, e la forza di una carità che emozioni i cuori e trasmette l'amore del Cristo risorto, buon Pastore, che ama il suo gregge e se ne prende cura.

A voi tutti, carissimi amici, giunga la mia benedizione e soprattutto la riconoscenza di una Chiesa che vi vuol bene e vi attende per essere insieme missionari di speranza.

Vicino nel Signore,

 

+ Anton Cosa
Vescovo di Chisinau

 


RIFLESSIONE SULLO STATO ATTUALE DELLA CHIESA MOLDAVA


don Cesare Lodeserto
sacerdote missionario presso la diocesi di Chisinau, Moldavia

La Chiesa cattolica in Moldavia esiste da ben venticinque anni, infatti nell’anno 2018 celebra il suo Giubileo, e fin dal sorgere è stata amministrata da S.E. Mons. Anto Cosa, inviato in Moldavia nel 1993 come sacerdote proveniente dalla Romania ed ordinato Vescovo nel gennaio del 2000.

Nel 1993 ha avuto inizio il cammino della “implantatio ecclesiae”, fino a giungere al 2018 e poter contare ben venti parrocchie rette in parte dal clero diocesano ed un’altra parte dai religiosi. L’attuale Diocesi di Chisinau comprende l’intero Stato della Rep. di Moldova, tra cui anche il territorio della Transnistria, ed è suddivisa in tre decanati, collocati geograficamente al nord, al centro ed al sud del paese.

Le parrocchie sono quindi ben distribuiti su tutto il territorio nazionale e soprattutto sono sorte lì dove c’era una presenza storica dei cattolici. Non esiste un numero di fedeli cattolici equamente distribuiti, per cui ci sono realtà parrocchiali maggiormente numerose, come nel caso della capitale Chisinau, ed altre con un numero di fedeli più esiguo.

L’impegno di parroci, che in alcuni casi seguono anche più parrocchie insieme, è quello di assicurare ai fedeli la liturgia, la catechesi e la carità, per cui viene garantita nel corso di tutto l’anno ogni celebrazione richiesta, viene svolta la catechesi per la preparazione ai Sacramenti e l’evangelizzazione dei fedeli, e c’è una costante attenzione ai poveri, e non solo di fede cattolica.

L’azione pastorale del clero non è certamente facile, sia per ragioni climatiche ben comprensibili, sia per la mancanza concreta di idonei supporti economici che permettano di svolgere un servizio ecclesiale che sia attento a tutti e nel giusto modo. Mancano spesso gli ambienti, non è sempre possibile coprire i costi per quanto necessario o avere gli strumenti necessari per l’evangelizzazione.

La Diocesi cerca in ogni modo di essere attenta anche ai bisogni personali dei sacerdoti ed al loro necessario sostentamento, che viene assicurato solo in presenza di aiuti provenienti dai donatori. Va anche detto che i non pochi disagi affrontati dai sacerdoti non hanno mai rallentato l’impegno e la presenza, per cui, nonostante la mancanza spesso di quanto necessario per svolgere l’apostolato, è stato sempre assicurato alle comunità quanto fosse giusto e necessario.

Nel corso del tempo si è cercato anche di dotare le comunità di un idoneo luogo dove celebrare le liturgie, degli ambienti per la catechesi e la formazione, di una piccola canonica in alcuni casi allargata anche alla presenza di religiose, e delle opere di carità o strutture educative sul modello di scuole materne.

E’ solo la presenza di donatori che permette di realizzare e portare avanti queste opere sempre più utili, dal momento che la Diocesi non ha nessuna risorsa dalla quale attingere i fondi necessari.

Il clero, sia diocesano che religioso, avverte con responsabilità l’impegno missionario, promuove costantemente l’evangelizzazione, non sempre facile a causa dell’ateismo e del laicismo dominante, guarda con attenzione le nuove generazioni bisognose di essere accompagnate, è presente nei luoghi di sofferenza e povertà con gesti concreti e spesso risolutivi.

In Moldavia c’è una Chiesa viva e soprattutto che avverte la responsabilità di avere il compito di aprire sempre più la strada e soprattutto le coscienze all’incontro con Cristo.

 


APPROFONDIMENTI


IN COSA CONSISTE IL PROGETTO DI EVANGELIZZAZIONE PER LA CHIESA MOLDOVA

Carmela Romano
Membro aggiunto del Consiglio Nazionale per le Metodologie di Evangelizzazione

Il Progetto Moldavia nasce dall’esigenza di vedere realizzati due obiettivi: da una parte il coinvolgimento  reale dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento in un’opera di evangelizzazione e di promozione umana costante ed unitaria, utile anche alla riscoperta sempre più evidente del suo carisma fondante: “è bene che a nessuno dei responsabili e degli animatori sfugga l’identità e la missione del RnS, così come lo Spirito le sta facendo maturare, anno dopo anno, sotto i nostri occhi” (Salvatore Martinez,  Abbiamo bisogno di questo Rinnovamento, Ed. RnS, 2011, pag. 9).

Il secondo obiettivo è il compimento della missione affidata al Rinnovamento dallo stesso San Giovanni Paolo II, che il 14 marzo 2002 lo benediceva con queste parole:

«Desidero benedire idealmente tre progetti, per i quali vi state prodigando, e che proiettano “fuori dal cenacolo” i gruppi e le comunità del Rinnovamento nello Spirito con generoso slancio missionario. Mi riferisco, anzitutto, al sostegno che state fornendo all’Implatatio Ecclesiae in Moldavia … costituendo una comunità missionaria legata alla diocesi di Chisinau»

 

Contestualizzazione geografica, politica, sociale, economica e spirituale del Progetto

Il Progetto si inserisce in un contesto sociale, spirituale, ecclesiale, politico economico e sociale di evidente disagio. Si tratta di una terra fortemente provata da totalitarismi e pressioni sociali varie. Un luogo povero, ove le diversificate esigenze si incrociano ed il RnS con il suo carisma e con la portata spirituale e sociale può continuare a permettere allo Spirito Santo l’avanzamento del Regno di Dio, con l’ausilio di missioni sistematiche nella Diocesi di Chisinau. Tali missioni sono dedicate in speciale modo, alle Famiglie, ai Giovani e ai Sacerdoti, e partecipando ad altre Parrocchie della Diocesi l’esperienza della missione del Centro Estivo Socio “Punto di contatto” (curato quest’ultimo dalla Fondazione Onlus del Rinnovamento nello Spirito della Moldavia).

Il Rinnovamento fino ad oggi si è preoccupato di assicurare a quanti lo hanno chiesto la preparazione per una rinnovata Preghiera di Effusione, attraverso i Seminari. E’ tradizione anche l’esperienza del campus missionario, di diversi giorni, che vede coinvolti aderenti al RnS italiani, adeguatamente preparati nella Scuola missionaria. A queste attività va inserito un articolato Progetto di solidarietà e di sostegno materiale alle diverse povertà. Si tratta di un’esperienza dalle forti connotazioni educative e sociali, che prevede diverse attività di laboratorio destinate a bambini e giovani, in vista del conseguimento di abilità e competenze tecniche da reinvestire nel mondo del lavoro.  Tale Progetto, definito “Punto di Contatto”, svolto nella prima volta nel 2016, rientra nell’attività progettuale della Fondazione Alleanza finanziata con il reperimento delle risorse del 5 per mille.

 

Destinatari del Progetto:

Missionari del RnS per la Chiesa in Moldova

 

Soggetti coinvolti:

Tutto il RnS è coinvolto in questo Progetto. Gli ambiti di Evangelizzazione: Famiglie, Giovani e Sacerdoti e chiunque voglia aderire al Programma, con le proprie competenze e avendo a cuore la missione e l’accrescimento del Regno di Dio nella terra moldova.

«Se questo è il “piano di Dio”, ciascuno di noi è chiamato ad interrogarsi: Se non io, chi? Se non ora, quando? Se non insieme, come?» (S. Martinez, Abbiamo bisogno di questo Rinnovamento, pag. 15).

 


IN AGENDA


  • 11-14 maggio 2018:

    Giornata Diocesana per i giovani, a cura dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile, in occasione del Giubileo dei giovani della Chiesa Moldova
     

  • 25-27 maggio 2018:

            -   Giornata Comunitaria a Balti e Ribnita
      -   Giornata di Preghiera per una rinnovata effusione dello Spirito Santo a Chisinau

     

  • Dal 15 giugno al 30 settembre attività missionarie:

             -   Punto di Contatto, campo estivo ragazzi
       -
       Svolgimento attività previste dal Piano di Evangelizzazione Moldova


IDEE E CARISMI AL SERVIZIO DELLA MOLDAVIA


Mi chiamo Jole, appartengo alla diocesi di Torino. Da diversi anni ho modo di organizzare con altri fratelli serate di beneficienza a vantaggio dei nostri fratelli moldavi. Il Signore veramente non ci ha mai fatto mancare nulla: dalle idee alla realizzazione, passando per tutta la fase organizzativa, ci ha infatti aiutato e sostenuto sempre. Io stessa ho avuto modo di curare la produzione artistica di diversi Recital di evangelizzazione per la Moldavia, riscontrando sempre insieme alla fatica molta gioia.

Lo Spirito Santo ci ha concesso, in questi 21 anni di cammino di ricercare quei "nuovi metodi e nuove espressioni per una nuova evangelizzazione", indicatici da San Giovanni Paolo II.

Il ricavato delle serate ci ha permesso di procedere all’adozione a distanza di diverse famiglie e sacerdoti. La certezza che la fatica e l’impegno profuso per la realizzazione di queste attività riempie il cuore della speranza per il bene condiviso con i fratelli più bisognosi.

Il nostro impegno continuerà come rendimento di grazia per quanto il Signore ci concede di vivere nel Rinnovamento.

Jole Sperlongano
Torino

 


TESTIMONIANZE


 

Un Dio che ci ama e che non ci lascia mai da soli

 

Anche questa volta con grande gioia posso testimoniare che abbiamo un Dio che ci ama e che non ci lascia mai da soli. Mentre pensavo di offrire la mia disponibilità per tornare in Moldavia ecco che il Signore permette che io fossi contattato dalla segreteria nazionale per tornare in quella terra, per la giornata di preghiera per una rinnovata effusione dello Spirito. Non nascondo che l aver sperimentato la provvidenza in questo modo non soltanto ha permesso che io sperimentassi una nuova effusione dello Spirito Santo, quanto piuttosto la certezza che davvero il Signore realizza tutti i desideri, anche il più piccolo. Aver pregato, portato la mia testimonianza di vita e di conversione, aver condiviso la preghiera ed il tempo mi ha concesso di comprendere che la vita è un dono da condividere con quanti il Signore mette al tuo fianco. Questa volta il Signore ha concesso a me e ai miei amici di vivere anche un’altra esperienza. Siamo andati presso l’ospedale e abbiamo avuto modo di vedere come gli strumenti sanitari siano obsoleti e come ci sia bisogno veramente di tutto. Dalla spiritualità a strumenti sanitari, sociale e culturali, nuovi, che rispondano ai bisogni del nostro tempo e che siano corrispondenti alla soluzione dei problemi della gente del nostro tempo. Il desiderio di ritornare rimane evidente, come evidente è la chiamata del Signore ad andare ad annunciare le sue meraviglie.

 

Emilio Donadio
Basilicata